Places to see in ( Barletta - Italy )
Places to see in ( Barletta - Italy )
Barletta is a city, comune and capoluogo together with Andria and Trani of Apulia, in south eastern Italy. Barletta is also a provincia and its population is around 94.700 citizens. The city's territory belongs to the Valle dell'Ofanto, indeed, the Ofanto river crosses the countryside and forms the border between the territory of Barletta and that of Margherita di Savoia. The mouth of the river is in the territory of Barletta.
The area of Barletta also includes part of the battlefield of Cannae. This is a very important archeological site, remembered for the major battle in 216 B.C. between the Romans and the Carthaginians, won by Hannibal. The site has been recognisied as Città d'Arte (city of art) of Apulia in the 2005 for the beautiful architecture. Cannae flourished in the Roman period and then after a series of debilitating Saracen attacks, was finally destroyed by the Normans and then abandoned in the early Middle Ages.
Barletta is famous for the Colossus of Barletta, a bronze statue, representing a Roman Emperor (perhaps Theodosius II). This statue, called Eraclio by the inhabitants of Barletta, is about 4 metres (13 feet) tall, and remains the biggest statue that survives from the late Roman Empire (i.e. the Roman Empire after Constantine). According to a local folk story, Eraclio saved the city from a Saracen attack. Seeing the Saracen ships approaching Barletta's coast, Eraclio waited for them on the sea shore. Here Eraclio acted as if he was crying so the Saracens asked him why he was sad and Eraclio answered that he was sad because he was the smallest among Barletta's inhabitants and so everybody made fun of him. The Saracens thought that Barletta's inhabitants were all giants so left the coast, fearing to face them.
The principal monuments of the city are:
The Castle is a structure initially erected in the 10th century by the Normans as a typical motte and bailey structure. During the Crusade period, it was a used as a hostel for soldiers leaving for the Holy Land. It was upgraded and enlarged substantially under the reign of Frederick II between 1225 and 1228. This corresponds to the period in which he launched a crusade from here, the Sixth Crusade. The castle was later expanded under the House of Anjou, when Barletta became an important centre of Aragonese-Spanish control in the area, in 1527. Charles had the building expanded again and the four massive bastions added to create the present fortress form. In 1915 the fortress, then in use as a barracks and military store, was bombarded by the German battleship Helgoland. In September 1943 it was the setting of an Italian military defence unit against a German army.
The Colossus of Barletta, a large bronze statue of a Roman Emperor.
The nearby Basilica of the Holy Sepulchre (Basilica of San Sepolcro, built in the 12th century) and the former headquarters outside the city walls of the Knights of Malta, it stood next to a hospital for pilgrims (now demolished) to the Holy Land during the medieval period, a Romanesque church with particular Oriental influences from Jerusalem. The façade represents the Baroque style.
The Cathedral of Santa Maria Maggiore on the former site of the temple of Neptune, is an example of the fusion of Gothic and Roman styles. In its interior, at a lower level, are grotticella tombs from the 3rd century BC, over which is the Palaeo-Christian basilica (6th century AD) with another basilica being added to that in the 9th century. In the 12th century a new building was erected in Romanesque style, being consecrated in 1267; this was renovated in the Gothic style in the 14th century
The Church of San Giacomo (11th century), named after St. John the Great 'Matamoros', was erected on the site of what had been the temple of Isis in Roman times. It was restored and re-consecrated in 1751 shortly after the last disastrous earthquake which destroyed the town of Barletta almost completely.
The Cellar of the Challenge, a former prison for galley slaves.
The Palace of the Marra, an example of Baroque architecture outside Salento and near the home of the municipal art gallery.
The archeological site of the Canne della Battaglia, the location of the Battle of Cannae.
( Barletta - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Barletta . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Barletta - Italy
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BARLETTA ( Puglia - Italy ) - LA CATTEDRALE e IL CASTELLO - The Cathedral and the Castle -
Barletta e' un comune italiano di 94 795 abitanti,capoluogo, insieme ad Andria e Trani, della provincia di Barletta-Andria-Trani in Puglia.Il territorio comunale fa parte del bacino della valle dell'Ofanto e, oltre a essere bagnato dall'omonimo fiume, che funge amministrativamente come confine territoriale tra Barletta e Margherita di Savoia, ne ospita anche la foce.Il comune di Barletta, che comprende la frazione di Canne, sito archeologico ricordato per la storica battaglia vinta nel 216 a.C. da Annibale, è stato riconosciuto come città d'arte dalla Regione Puglia nel 2005 per le sue bellezze architettoniche.
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Verona - Chiesa di San Fermo Maggiore - Chiesa Superiore e Inferiore - videomix
La chiesa di San Fermo Maggiore è una delle costruzioni religiose più interessanti ed originali della città di Verona, composta da due chiese connesse e sovrapposte l'una all'altra. Un unicum in cui lo stile romanico tipico del X-XI secolo si fonde armoniosamente con il gotico del XIV secolo.
La chiesa inferiore fu eretta tra il 1065 e il 1143, sui resti di un'antica pieve del V secolo, già dedicata ai Santi Fermo e Rustico che in questo luogo erano stati martirizzati. La chiesa superiore fu eretta nei primi decenni del XIV secolo dai frati francescani, che lasciarono intatta la romanica chiesa inferiore e dettero alla superiore l'attuale stile gotico, arricchendola durante i secoli con l'originale soffitto a carena di nave, splendidi affreschi, cuspidi e numerose opere d'arte. UNA GRANDE BASILICA IN CUI LO STILE ROMANICO SI FONDE CON IL GOTICO, come si intuisce sin dalla facciata, divisa in due parti da una galleria d'archetti in parte cieca. La parte inferiore è in tufo e appartiene alla preesistente chiesa romanica; quella superiore è tipicamente gotica, con il suo rivestimento murario a fasce alternate di tufo e cotto, su cui si apre una grande finestra quadrifora, sormontata da una trifora incastonata tra due loculi. Completa la splendida visione d'insieme il magnifico portale tipicamente romanico con la sua profonda strombatura a cordoni multipli e la porta bronzea, recentemente realizzata dal maestro Luciano Minguzzi, in cui sono visibili ventiquattro formelle che raccontano la storia dei santi Fermo e Rustico. Da notare anche la statua di San Francesco, incastonata nella lunetta sopra il portale, e la pregevole arca sepolcrale in cui riposano le spoglie mortali di Aventino Fracastoro, posta sulla sinistra della scalinata che porta all'ingresso. L'interno dell'ampia chiesa superiore, a croce latina, è a navata unica con cinque absidi e vari altari laterali.
Entrando lo sguardo rimane subito affascinato dal TRECENTESCO SOFFITTO LIGNEO A CARENA DI NAVE, pregevolmente ornato da una doppia galleria di archetti su cui sono dipinti vari busti di santi. Entro queste millenarie mura sono conservati dipinti e sculture che vanno dal XIII al XVII secolo, tra cui un brano d'affresco con angeli musicanti di Stefano da Verona, vari dipinti di Domenico Brusasorci, l'affresco della Crocifissione del Turone, oltre ad opere di Francesco Torbido, Battista del Moro, Liberale da Verona, Alessandro Turchi (detto l'Orbetto). Da segnalare inoltre alcune sculture giovanili di Michele Sanmicheli e il mausoleo di Nicolò Brenzoni, autentico capolavoro dell'arte tardogotica ornato con le sculture del fiorentino Nanni di Bartolo (Resurrezione di Cristo) ED ANCHE ALCUNI NOTEVOLI AFFRESCHI DEL PISANELLO (l'Annunciazione, San Raffaele e San Michele). Per una porta nel transetto destro si scende nel chiostro romanico, dove una scala conduce alla Chiesa Inferiore. Anche in questo edificio la pianta è a croce latina, ma spartita su tre navate da numerose colonne e poderosi pilastri in pietra con capitelli medievali. Particolare attenzione va riservata agli interessanti affreschi dell'XI e XIII secolo che qui sono conservati, tra cui un Battesimo di Cristo (presente sul terzo pilastro della navata di sinistra) ed una Madonna che allatta. Nel presbiterio si trova un pregevole crocifisso ligneo risalente al XIV secolo, mentre nel transetto di destra è situata la pietra dove, secondo la tradizione, furono decapitati i santi Fermo e Rustico.
***** Grado (2/2) GRADO VECCHIA: Basilica di S. Eufemia Battistero, Basilica di S. Maria d. Grazie
La basilica paleocristiana di Sant'Eufemia venne costruita su di una chiesa preesistente, la Basilichetta di Petrus, di cui si possono osservare alcuni resti all'interno dell'edificio. I lavori di costruzione iniziarono all'inizio del V secolo per interessamento del vescovo Niceta e vennero portati a termine nel 579 ad opera del vescovo Elia che dedicò la basilica a Santa Eufemia, martire di Calcedonia. Lo stile semplice, lineare e severo della costruzione viene esaltato dai mattoni chiari a vista che la ricoprono.
L'interno della chiesa è suddiviso in tre navate da due file di colonne, tutte diverse tra di loro. Notevoli sono i mosaici della pavimentazione, che per il prevalere dei motivi geometrici testimoniano l'influenza bizantina su Grado.
Una volta nella Basilica era conservata una stupenda cattedra vescovile in avorio molto probabilmente donata alla città da Alessandria d'Egitto per ordine di Eraclio II, e le cui tavolette eburnee, note come Avori di Grado, andarono disperse nel XV secolo; le poche rimaste sono oggi divise tra alcuni importanti musei, italiani e non.
Sul lato destro della chiesa si eleva il campanile, visibile a distanza, sormontato dall’anzolo, una statua in rame di San Michele Arcangelo che i veneziani donarono alla città nel 1462.
A sinistra, staccato dal corpo della chiesa, sorge il Battistero (V secolo), a pianta ottagonale, al cui interno è collocata una vasca battesimale esagonale. Davanti al Battistero, in un piccolo giardino, sono conservati alcuni sarcofagi romani risalenti al II e III secolo d.C.
A breve distanza dalla basilica, al limite meridionale del castrum romano, sono visibili tramite un sistema di passarelle i mosaici e i resti di muratura della più antica Basilica della Corte, la cui prima costruzione risale alla metà del IV secolo.
La Basilica paleocristiana di Santa Maria delle Grazie si affaccia sul campo dei Patriarichi, a pochi passi dal Battistero e dalla Basilica di Santa Eufemia. La prima edificazione risale alla metà del V secolo ed è oggi testimoniata dal pavimento musivo della navata destra e dell'abside, decorato con motivi geometrici. La chiesa è stata quindi riedificata, a un livello rialzato di circa un metro, alla fine del VI secolo dal Patriarca Elia.
La facciata in pietra e mattoni è ingentilita da una trifora. L'interno a tre navate ha un forte slancio verticale ed è diviso da due file di cinque colonne marmoree di provenienza diversa. Nella navata sinistra è custodita una statua lignea della Madonna delle Grazie.