ASTI (Piemonte Monferrato) la città INTERA in 17 minuti - videomix
Asti (Ast in piemontese) è un comune italiano di 76.673 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Piemonte. È il quarto comune della regione per numero di abitanti e il sesto per superficie. Municipium romano noto con il nome di Hasta Pompeia o semplicemente Hasta, fu sede del ducato di Asti, ducato longobardo della Neustria. Libero comune nel Medioevo, con diritto di battere moneta, fu uno dei più importanti centri commerciali tra XII e XIII secolo, quando i suoi mercanti svilupparono il commercio e il credito in tutta Europa.
È conosciuta in tutto il mondo per i suoi vini, in particolare l'Asti spumante: ogni anno, a settembre, vi si tiene uno dei concorsi enologici più importanti d'Italia, denominato la Douja d'Or. Celebre è anche il suo Palio storico, manifestazione tra le più antiche d'Italia, che si svolge a settembre e culmina con una corsa di cavalli montati a pelo (senza sella).
Negli ultimi anni ha assunto una notevole rilevanza a livello nazionale anche il Festival delle sagre astigiane, una manifestazione enogastronomica che si tiene ad Asti la settimana antecedente il Palio di Asti, dove oltre 40 pro loco della provincia di Asti propongono le loro specialità gastronomiche, accompagnate da vini DOCG astigiani, in un grande ristorante all'aperto, meta ormai di migliaia e migliaia di persone provenienti per l'occasione da tutta Italia.
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C'era una volta la mitica Ferrovia delle Dolomiti p.1 (Sett-1991)
Per 43 anni, il trenino bianco-azzurro della Ferrovia delle Dolomiti, ha costituito il principale mezzo di collegamento tra il Cadore, Cortina e la Val Punteria, nato nei tormentati anni della Grande Guerra, quando gli opposti eserciti, per le proprie necessità di rifornimento, diedero vita a rudimentali ferrovie da campo. Prima a vapore a poi a trazione elettrica, contribuì allo sviluppo sociale e turistico delle zone,
In treno perfettamente inserito nel paesaggio alpino: era bello vederlo passare d'estate attraverso verdi prati per poi infilarsi nei boschi, mentre d'inverno, arrancando con fatica e semisepolto dalla neve lo spettacolo era sublime.
Nata in 2 tronconi separati, la ferrovia da campo, durante l'inverno 1918 -- 1919, si trovava in completo stato di abbandono, e per evitare che le opere ed i materiali si deteriorassero, il Genio Militare della IV armata decise di intervenire completando l'intero tracciato, costruendo ponti, gallerie e stazioni.
La linea Calalzo-Cortina-Dobbiaco a scartamento di m 0,95, lunga Km. 65 veniva così attivata e gestita dall'autorità militare il 15 Giugno 1921 con trazione a vapore. Dal I Gennaio 1923 la gestione passo al Regio Circolo Ferroviario di Bolzano, fino al Giugno del 1924, quando passò alla neonata società per la Ferrovia delle Dolomiti (SFD). L'azienda entrò così in piena attività e si preparò ad ulteriori perfezionamenti, tanto che con l'aumento del traffico, decise per l'elettrificazione della linea. I lavori iniziarono nell'Aprile del 1928 e il I Luglio del 1929 iniziava il regolare servizio a trazione elettrica.
Le elettromotrici e le vetture nuove, moderne, pulite e ben illuminate davano ai turisti una sensazione di piacevole confort, rispetto ai precedenti viaggi con trazione a vapore.
Negli anni '30 era classificata la migliore ferrovia italiana a scartamento ridotto.
Purtroppo nel Maggio 1964, quasi all'improvviso ne veniva decretata la soppressione, per motivi politico-economici, ignorando l'importanza culturale e turistica di tale opera, che avrebbe potuto servire da richiamo per la valorizzazione dell'ambiente interessato.
L'ho percorsa a piedi nel Settembre 1991 e posso solo dire che non aveva nulla da invidiare a tante ferrovie private Svizzere, il panorama dolomitico è unico, specialmente nel tratto Dobbiaco-Cortina che attualmente viene utilizzato come pista da sci di fondo.
Una linea bellissima, a mio parere il sopprimerla è stato un' errore imperdonabile, che solo amministratori miopi ed imbecilli potevano commettere.
Video 1: da Dobbiaco Km.64+913 al Km.42
For 43 years, the white-blue train Railway in the Dolomites, has been the main liaison between half Cadore, Cortina and Val Punteria, born in tormented years of the Great War, when the opposing armies, for its own needs refueling , Gave birth to rudimentary railways Field. Before steam then electric traction, contributed to social development and tourist areas,
By train perfectly inserted in Alpine landscape: it was nice to see it go in summer through green meadows and then infilarsi in the woods, while in winter, lagging with fatigue and the snow semisepolto the show was sublime.
Born in 2 separate sections, rail camp during the winter of 1918 - 1919, was in complete state of abandonment, and to prevent the works and materials deteriorassero, Military Genius of the Fourth Army decided to intervene completing the 'Entire route, building bridges, tunnels and stations.
The line-Calalzo Cortina-Dobbiaco gauge of 0.95 m long Km. 65 was developed and managed by the military on 15 June 1921 with traction steam. Since January 1923 I manage to step Regio Circle Ferroviario of Bolzano, until June 1924, when it passed the newborn company for the Trail of the Dolomites (SFD). The company entered the case in full swing and prepared to further refinements, so that with the increase in traffic, decided for the electrification of the line. Work began in April 1928 and July 1929 I began regular service to electric traction.
The elettromotrici and new cars, modern, clean and well lit gave the tourists a pleasant feeling of comfort, compared with previous trips with traction steam.
In the'30s was ranked the best Italian rail narrow-gauge.
Unfortunately, in May 1964, almost suddenly it was decreed the abolition, for reasons political and economic, ignoring the cultural and tourist importance of this work, which could serve as a reminder for the exploitation of the environment.
Video 1: from Dobbiaco km.64+913 to Km.42