Abbazia del Santo Salvatore (San Salvatore Telesino - Benevento) @ErgoPubblicita
La Pro Loco di San Salvatore Telesino è lieta di invitarvi a visitare una delle nostre stupende ricchezze. L'abbazia Benedettina.
SAN SALVATORE TELESINO 2017 / Rai nel DISTRETTO TELESINO (BN) / città bellissima telesina sannita
§§ fonte: wikipedia gennaio 2017
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San Salvatore Telesino (U Casàle in campano) è un comune italiano di 3999 abitanti della provincia di Benevento in Campania.
Indice
1 Geografia fisica
2 Storia
2.1 Simboli
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Architetture religiose
3.1.1 Abbazia benedettina del Santissimo Salvatore
3.1.2 Chiesa di Santa Maria Assunta
3.2 Rocca
3.3 Telesia
3.4 Terme
4 Società
4.1 Evoluzione demografica
5 Economia
6 Amministrazione
6.1 Altre informazioni amministrative
7 Note
8 Bibliografia
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
§ Sindaco: Fabio Massimo Leucio Romano (lista civica Impegno per San Salvatore) dal 27/05/2013
Territorio
Coordinate 41°14′N 14°30′ECoordinate: 41°14′N 14°30′E (Mappa)
Altitudine 95 m s.l.m.
Superficie 18,31 km²
Abitanti 3 999[1] (1/1/2016)
Densità 218,41 ab./km²
Frazioni: Banca, Casale, Cese San Manno, Epitaffio, Telese Vetere
Comuni confinanti: Amorosi, Castelvenere, Faicchio, Puglianello, San Lorenzello, Telese Terme
== Geografia fisica ==
Scorcio del parco del Grassano
Il paese sorge alle falde di un rilievo conico, vicino alla Strada Statale Telesina (statale n. 372).
Nel territorio comunale sono site le sorgenti del rio Grassano, citate già nel XVI secolo da Leandro Alberti nella sua opera Descrittione di tutta Italia. L'Alberti annotava che le acque del Grassano erano note per la loro freddezza.
Le acque del rio Grassano costituiscono una frequentata meta turistica grazie alla presenza di un apposito parco dove è possibile frequentare sport acquatici e stare a diretto contatto con la natura.
Il rio Grassano sorge alle falde di monte Pugliano la cui principale attrattiva è costituita dai puri, grandi doline che si possono incontrare all'improvviso passeggiando nella fitta vegetazione del monte.
Fa parte della Comunità montana del Titerno.
Dista dal capoluogo di provincia 32 km.
== Storia ==
vedi: storia di San Salvatore Telesino
== Simboli ==
Lo stemma del comune è così descritto nello statuto:
« scudo sannitico d'azzurro, figura di Cristo Salvatore con braccio destro in atteggiamento benedicente e recante nel palmo della mano sinistra il mondo su torri merlate di Telesia e lista bifida svolazzante d'oro recante la scritta “Salvator Mundi”, sormontata dalla corona turrita e circondato da un ramo di quercia ed uno di alloro »
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Particolare degli scavi archeologici di Telesia (l'anfiteatro).
== Architetture religiose ==
1) Abbazia benedettina del Santo Salvatore
2) Abbazia benedettina del Santissimo Salvatore
vedi voce: Abbazia benedettina del Santissimo Salvatore).
== Chiesa di Santa Maria Assunta ==
Situata nel cuore del centro storico presenta nella facciata una bella raffigurazione della Vergine Assunta in cielo. Al suo interno sono conservate due pregevoli tele: la Trasfigurazione della scuola del Giordano e il San Leucio del Sarnelli. Vi si può osservare anche il mausoleo funebre dei duchi Monsorio, in stile rinascimentale.
== Rocca ==
Ruderi della Rocca di San Salvatore Telesino.
vedi voce Rocca di San Salvatore Telesino.
== Telesia ==
vedi voce: Telesia o Thelesia
== Società ==
== Evoluzione demografica ==
(...)
== Economia ==
Centro di produzione e commercio di ortofrutticoli, latticini, cereali, uva da vino e olive. Degna di nota è la trasformazione dei prodotti agricoli e la lavorazione del legno.
== Amministrazione ==
== Altre informazioni amministrative ==
Il comune fa parte dell'Unione dei comuni Città Telesina.
§-
San Salvatore Telesino (BN) - 2015 - 2014 - 2013 - città telesina - Unione di Comuni
anno 2014 - anno 2013
Parco del Grassano
Via Francigena del Sud, e Via Latina
Telesia
§ San Salvatore Telesino (antico nome: Casàle di San Salvatore) è un comune italiano di 4.030 abitanti della provincia di Benevento in Campania, che si estende vicino Telese Terme e vicino l'antica Telesia romana (Tulisio sannitica), dalla quale discende, in una pianura alla confluenza del fiume Calore con il Volturno.
* La posizione viaria è quella che aveva Telesia, a metà strada tra Capua, Benevento e Venafro, punto cruciale del sistema viario del Sannio già nella più antica epoca romana (Via Latina).
* Il Comune fa parte della Città Telesina, Unione di 5 Comuni (con Telese Terme, Solopaca, Castelvenere e Amorosi) e della Comunità montana del Titerno.
* Confina a braccetto con Telese Terme, ed è conurbato con il centro della maggiore città telesina, dove sono ubicate le Terme di Telese e la sede dell'Unione dei Comuni Città Telesina (Viale Minieri).
* Dista 32 km da Benevento, capoluogo di Provincia.
LUOGHI D'INTERESSE
* Abbazia benedettina del Santo Salvatore - sec. X - dal 2010 ospita il Museo civico archeologico di Telesia, il quale fu chiamato Antiquarium.
* Borgo medioevale di Massa Superiore, distinto da quello di Massa Inferiore (attuale Massa di Faicchio).
* Centro storico di San Salvatore Telesino - Il borgo antico (o nucleo) del paese è nato a seguito del forte terremoto del 1349, che aveva determinato l'ultimo esodo da Telesia, definitivamente abbandonata, quando i monaci di un monastero benedettino, detto del Santo Salvatore, conferirono, a profughi di Telesia, quel lembo di terra su cui edificare l'attuale abitato, che - in nome della concessione - si chiamò Casale di San Salvatore
* Chiesa di Santa Maria Assunta, nella quale si conserva un mausoleo dei duchi Monsorio
* Museo archeologico civico di Telesia, detto Antiquarium - Aperto nel 2010, presso l'Abbazia di San Salvatore, contiene una sezione importante della raccolta di reperti rinvenuti dagli scavi di Telesia.
* Monte Acero
* Monte Pugliano
* Parco del Grassano, con le acque cristalline e sorgenti alle falde del Monte Pugliano
* Pozzo di Sant'Anselmo, secondo una leggenda scavato in un luogo indicato dal Santo durante la sua permanenza nel Sannio a San Salvatore.
* Rocca di San Salvatore Telesino (castello dei conti Sanframondo - sec. XIII), che nel medioevo era detta Rocca De Episcopio
* Terme di Telese
* Valle Telesina
§ indice Wikipedia, maggio 2014 - San Salvatore Telesino
1 Geografia fisica
2 Storia
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Telesia
3.2 Rocca
3.3 Terme
3.4 Architetture religiose
3.4.1 Abbazia benedettina del Santissimo Salvatore
3.4.2 Chiesa di Santa Maria Assunta
4 Evoluzione demografica
5 Economia
6 Note
7 Bibliografia
8 Voci correlate
(videolista descrizione - in costruzione - maggio 2014)
Via Francigena del Sud - San Salvatore Telesino (BN) accoglie l'itinerario del sacro in Campania
8 maggio 2014 - Convegno o convention, presso l'Abbazia benedettina del Santissimo Salvatore di San Salvatore Telesino (Benevento) - servizio di MediaTv.
La convention, organizzata dall'AEVF (Associazione Europea delle Vie Francigene) insieme con il GAL del Titerno, l'area nord della Valle Telesina attraversata dal torrente Titerno, mira a costituire un gruppo di lavoro interregionale per promuovere il riconoscimento della Via Francigena del Sud come itinerario culturale europeo, da parte del Consiglio d'Europa.
PARTECIPANTI:
* Vari dirigenti delle Regioni Campania, Lazio, Puglia, Molise e Basilicata, accolti nell'Abbazia Benedettina dal Sindaco di San Salvatore Telesino, Fabio Romano.
* Pasquale Sommese, Assessore al Turismo della Regione Campania
* Massimo Tedeschi, Presidente dell'Associazione Europea delle Vie Francigene
Nel servizio di media TV - brevi interviste a:
* Antonio Ciabrelli, Presidente del GAL Titerno
* Nicola Ciarleglio, coordinatore del GAL Titerno
* Fabio Romano, Sindaco di San salvatore Telesino
§ LINK
* (GAL TITERNO) - Il progetto Via Francigena del Sud:
* (EPT BN - Scarica Francigena.pdf)
* AEVF (Associazione Europea delle Vie Francigene)
* (MAPPA)
§ San Salvatore Telesino si candida ad essere una stazione importante della Via Francigena in Campania; essendo anche crocevia della Via Latina che congiungeva Roma con Telesia e di lì con Benevento.
San Salvatore Telesino Concerto di Beneficenza Coro Musica Gospel Simply Singers Choir
L'associazione La mia Famiglia con il patrocinio morale del comune di San Salvatore Telesino (BN) ha presentato presso l'Abbazia Benedettina di San Salvatore Telesino (BN) il concerto di beneficenza del Coro Musica Gospel Simply Singers Choir
«Convento Meridiano», conversazione con Guido Lavorgna
La Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), ospita Guido Lavorgna. All’incontro, coordinato dal Prof. Felice Casucci, si parla di Convento Meridiano. Come rigenerare un bene non utilizzato attraverso la cultura?. Il Convento Meridiano è un centro di produzione culturale ibrido di nuova generazione; uno spazio in cui succedono cose diverse ma unite: un cinema, uno spazio performativo, una galleria d’arte, una ludoteca, un co-working e un orto sociale. Se l’ibridazione dei luoghi può suscitare anche l’ibridazione dei comportamenti, allora il Convento Meridiano metterà le arti performative al centro di un processo di coinvolgimento delle comunità, non solo del territorio. Le arti performative e visive saranno al centro di un engagement della comunità, per ridare centralità all’arte come matrice vitale dei processi di rigenerazione culturale, come innesco per attivare il cambiamento. La grande sfida di questo luogo, che ritorna a fare cultura, sarà quella di migliorare la qualità e la quantità della partecipazione. Si vuole dare voce a bisogni, visioni e paure che saranno inserite dentro contesti di funzionamento e sostenibilità in un’ottica di partecipazione attiva dell’intera comunità. Ridare dignità a questo luogo è ridare dignità all’identità di un territorio. Un’identità pregna di valori, quali l’appartenenza alla propria terra e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale.
Guido Lavorgna, da sempre impegnato nella cura di iniziative culturali, dal 2005 con la sua impresa Echoes si occupa di comunicazione integrata per lo sviluppo dei territori. Ha fondato Tabula Rasa Eventi, un collettivo che per oltre 10 anni ha lavorato nella produzione culturale e nell’innovazione sociale. Dal 2010 con il progetto Creative Circus si occupa di rigenerazione a base culturale, ha contribuito all’ideazione e nascita della Pinacoteca Massimo Rao in una struttura non utilizzata del comune di San Salvatore Telesino (BN). Ha realizzato anche l’allestimento e l’apertura dell’Antiquarium Telesia nelle sale dell’Abbazia Benedettina del Santo Salvatore riaperta alla comunità dopo oltre 4 secoli di abbandono. A Cerreto Sannita (BN) ha partecipato all’apertura dello storico Palazzo del Genio curando la creazione dell’identità. Per il Comune di Amorosi (BN) ha gestito il processo di restituzione di valore e identità del Palazzo Maturi (donato da un privato) attraverso il festival di teatro AmoTe. Dal 2018 collabora con il Master Universitario U-RISE presso l’Università IUAV di Venezia dove ha tenuto un workshop nell’ambito del modulo “Spazio urbano e attivazione sociale” condotto da Simona Morini. È tra i curatori del progetto “La cultura che vince” promosso da Massimo Bray e dall’Istituto Treccani. Coordina il progetto di Rigenerazione “ConMe Convento Meridiano” per il recupero di un convento a Cerreto Sannita (BN) con il quale ha vinto la quinta edizione del bando “Culturability, rigenerare spazi da condividere” promosso dalla Fondazione Unipolis.
VINCENZO VALLONE - “Fiori dal cielo”
TELESE TERME - 20 DICEMBRE 2017
Fondazione Gerardino Romano
MERCOLEDì CULTURALI
“Vallone: Fiori dal cielo”
Coordina il prof. Felice Casucci.
Si presenta il documentario “Vallone: Fiori dal cielo” regia di Anna De Pasquale. All’incontro, coordinato dal prof. Felice Casucci, intervengono: Filippo Liverini – Presidente Confindustria Benevento, Flavio Russo – storico e scrittore, Vincenzo Vallone – architetto.
Il video inizia con le opere realizzate su lamiere “fiorite”, seguono le riprese al Parco Geopaleontologico di Pietraroja dove è stato ritrovato, dopo 113 milioni di anni, il fossile del dinosauro Scipionyx Samniticus, detto Ciro. Si prosegue lungo il fiume Titerno con i restaurati ponti di Annibale (214 a.C.) e Fabio Massimo (216 a.C.); un breve salto a Gioia Sannitica per il Monumento dedicato “alla violenza sulle donne”, per poi proseguire all’Abbazia benedettina del S.S. Salvatore di San Salvatore Telesino. Struttura magica dove hanno soggiornato S. Anselmo d’Aosta per completare il suo libro teologico Cur deos homo e Ruggero II. La parte finale è interamente dedicata a Telese con il “Monumento ai caduti” realizzato in pietra bianca, il “Campanile” della Chiesa parrocchiale con la parte interna dell’abside. Nel 2014 viene completato l’allestimento alla “Torre normanna”, torre di avvistamento longobardo che divenne poi campanile della Chiesa Cattedrale della diocesi di Telese in epoca normanna. Il GIAT “Giardino archeologico telesino” è il completamento nell’area archeologica ricadente nella città di Telese Terme. I testi contenuti nel video sono del prof. Felice Casucci, del prof. Antonio Conte e del prof. Flavio Russo.
VINCENZO VALLONE
Architetto, ha studiato alle Scuole Salesiane, all’Accademia di Belle Arti e all’Università
“Federico II” di Napoli. Si è consacrato alla progettazione degli spazi urbani, al recupero storico, alla pianificazione territoriale, alle tematiche dell’ambiente e del paesaggio. Dipinge da sempre. Partecipa a numerose esposizioni in Italia e all’Estero. Negli ultimi tempi si occupa di cinema, cura la regia e la sceneggiatura di documentari di Beni Culturali e Paesaggi.
Italia: Versus Festival 2015, San Salvatore Telesino
PARTIREper.it | Per coloro che hanno scelto la moto per trovare la libertà
Manuale del Motoviaggiatore
Contatto: info@partireper.it
1° Ritrovo Ferrari - Benevento-Valle Telesina-Ariano Irpino
Taglio del nastro per la quinta edizione del raduno Ferrari, la prima sotto l’egida della neonata Scuderia Ferrari Club di Ariano Irpino, capitanata da Alberto Scaperrotta. Irpinia e Sannio insieme per la scintillante kermesse che vede protagoniste le rosse
In piazza Castello a Benevento, la manifestazione si è aperta con lo show dello stuntman Didi Bizzarro, che con le sue dimostrazioni di guida acrobatica ha lanciato il messaggio dell’importanza di mettersi al volante in maniera consapevole e ha spiegato al pubblico intervenuto cosa non bisogna mai fare quando si guida. L’evento, in programma dal 30 maggio al 2 giugno 2015, è organizzato da Alberto Scaperrotta, presidente della Scuderia Ferrari Club di Ariano, dell’associazione Guida la tua Vita, nonché delegato Aci, in sinergia con l’Aci di Benevento, presieduto da Rosalia La Motta. Presso la Camera di Commercio di Benevento, sarà la volta del convegno su Aci storico e sull’impegno dell’ACI a difesa della passione per le auto storiche. L’evento, in grado di catalizzare sul territorio ingenti flussi turistici, si snoderà tra la provincia di Avellino e quella di Benevento; le ‘rosse’, infatti, faranno tappa ad Ariano Irpino, Savignano, Zungoli, Benevento e Telese Terme come location principali.
Sul fronte sannita, l’arrivo delle rosse sarà all’insegna del turismo culturale, religioso ed enogastronomico. A Benevento, i ferraristi, accompagnati da guide turistiche, visiteranno il Museo del Sannio, la Chiesa di Santa Sofia, L’Hortus Conclusus, l’Arco di Traiano ed il Teatro Romano. Tappa a Telese Terme,poi, dove un funzionario illustrerà il beneficio delle acque sulfuree delle famose terme. Il fitto programma delle giornate beneventane prevede anche un momento di raccoglimento all’Abbazia Benedettina del SS. Salvatore a San Salvatore Telesino, relax e benessere nel verde del Parco del Grassano, degustazione presso la cantina di vini DOC ‘ La Guardiense’. Il primo giugno, ad Ariano Irpino, è di scena la ‘Notte Rossa’ No Alcol e No Droga: kermesse di spettacolo dedicata alle Ferrari, un’opportunità concreta di rilancio economico per i commercianti del territorio e uno spazio per rilanciare il messaggio della necessità di contrastare tra i giovani la diffusione di alcol e droga. Sempre ad Ariano Irpino, il 2 giugno,sarà la volta delle celebrazioni della Festa della Repubblica a cura del club Ferrari Ariano Irpino e dello staff di Guida la tua vita, alle presenza di rappresentanze istituzionali e militari.
Abbadia a Isola (SI) - L'Ospitale dei SS Cirino e Giacomo
Daniele Morini, in collegamento da Abbadia a Isola (SI), lungo la via Francigena, ci racconta dell'ospitalità che viene data ai pellegrini nell'Ospitale dei SS Cirino e Giacomo.
Madonna del Roseto - Solopaca - Santuario - Museo Tesoro del Roseto - Museo oro sacro Madonna Roseto
indice videografico Roseto..Solopaca - aggiornato al 2016 -
//(clic)vlink:
§ Il Santuario della Madonna del Roseto, di Solopaca, appartiene alla Diocesi di Cerreto Sannita, Telese e Sant'Agata de' Goti -
§ Il santuario è la dimora della statua della Madonna del Roseto nelle stagioni diverse dall'estate. In Estate la statua staziona nella Chiesa Madre di Solopaca.
§ Intorno al XII secolo fu edificata la badia benedettina, abbandonata e distrutta più volte nei secoli, fino al 1844 quando sul luogo è stato costruito l'attuale edificio.
§ (wiki) Santuario della Madonna del Roseto
... il primo documento scritto inerente al monastero risale al 1214...
§ MUSEO: Solopaca, 02/06/2014 - discesa della Madonna del Roseto - Museo dei Carri d'Oro di Solopaca - museo mobile dell'oro sacro della Madonna del Roseto (Sannio e Valle telesini)
§ fonte:
Il santuario della Madonna del Roseto, in origine badia benedettina, è una architettura religiosa sita nel comune di Solopaca.
Indice [nascondi]
1 Storia
2 Descrizione
3 Curiosità
4 Note
5 Bibliografia
== Storia ==
La chiesa venne edificata intorno al XII secolo anche se il primo documento scritto inerente al monastero risale al 1214[1]. Notizie dell'abbazia si hanno successivamente nel 1374 quando il 30 gennaio morì fra Nicola da Preta, il primo abate di cui si abbia notizia.
Sino al 1536 si fa cenno alla comunità dei benedettini che dopo pochi anni abbandonò il sito a causa delle scarse rendite.
Caduto in abbandono, il complesso andò col tempo in rovina per poi divenire nel XVIII secolo ricettacolo di vagabondi. Nello stesso secolo i ruderi vennero contesi dalla vicino Melizzano ma nel 1747 il vescovo mons. Falangola ordinò il restauro della struttura con le rendite che si riscuotevano in Solopaca.
Ma nel 1805 un terremoto fece crollare l'appena costruito santuario e la statua della Madonna, salvatasi, venne trasportata nella chiesa di San Mauro dove col tempo venne dimenticata e riposta in un mobile nel vano sottostante al campanile.
Solo nel 1844 a seguito di una grave siccità la statua venne portata in processione facendo voto che nel caso in cui fosse tornata la pioggia i cittadini di Solopaca avrebbero riedificato la chiesa. Al termine del rito sacro una improvvisa e forte pioggia investì il paese e dopo pochi mesi cominciarono i lavori di ricostruzione.
La chiesa subì alcuni danni nel 1943 durante uno scontro di artiglieria.
== Descrizione ==
La chiesa è ad aula unica con cappelle laterali. L'altare maggiore fu eseguito da Silvestro Laudato nel mese di maggio del 1844.[2] All’interno della chiesetta l’unica opera di particolare interesse artistico è la statua della Madonna del Roseto di epoca romanica, risalente al XIII secolo. La scultura ha subito negli anni la stessa sorte di tante altre che, «(…) Trovandosi in eremi nascosti, sono state nascoste, poi ritrovate, molto venerate, in seguito mal restaurate e ingenuamente rivestite».[3]
== Curiosità ==
Il 25 luglio del 2009, nel Santuario della Madonna del Roseto, lo chef e conduttore televisivo Alessandro Broghese è convolato a nozze con la modella Wilma Oliviero[4].
== Note ==
^ J. Mazzoleni, Le pergamene della società napoletana di Storia Patria, I, Napoli 1966, pp. 84-86.
^ G. M. Romanelli, Notizie paesane e storiche raccolte e segnate in questo libro dall’antica famiglia Romanelli del 1718, Solopaca 1806-1938, manoscritto, in Biblioteca Privata a Solopaca, p. 124.
^ D. Marrocco, L’Arte nel Medio Volturno, Piedimonte Matese 1964, pp. 18-19.
^ Francesca Fidani, Il matrimonio di Alessandro Borghese e Wilma Oliviero.
== Bibliografia ==
ANCeSCAO Sez. di Cerreto Sannita, La Valle del Titerno, ANCESCAO, 2009.
Alfredo Romano, La nostra terra: storia di Solopaca, Piedimonte Matese, Edizioni ASMV, 1998.
Jole Mazzoleni, Le pergamene della società napoletana di Storia Patria, Napoli, L'Arte Tipografica, 1966.
Dante Bruno Marocco, L'Arte nel Medio Volturno, Piedimonte Matese, A.S.M.V., 1964.
Giovanni Maria Romanelli, Notizie paesane e storiche raccolte e segnate in questo libro dall’antica famiglia Romanelli del 1718, Solopaca, manoscritto, 1806-1938.
IACOPONE Cch' ha' da fé, frà Jachepó? / Que farai, fra' Iacovone?
Da « Patrenústre ótte a ddenére » di Francesco Granatiero, « Cch' ha' da fé, fra' Jachepó? / Que farai, fra' Iacovone? » di Iacopone da Todi. Musica di Antonino Di Paola: Messa mariana. Abbazia Benedettina della SS. Trinità di Monte Sacro (Mattinata Fg). Riprese di Francesco Granatiero.