Campane della Collegiata di San Michele Arcangelo in Panicale (PG) v.191
Video dedicato a Campane Bellringer.
Din don allegrezza festivo delle 11:00, con II-IV a distesa e V a scampanio, per la messa domenicale delle 11:15.
Concerto di 8 campane, fuse in epoche diverse poiché provenienti dalle varie chiese dismesse limitrofe; l'impianto, inizialmente elettrificato dalla OES Brevetti Scarselli, è stato parzialmente rifatto e gestito dalla Elettra di Corciano (PG) con programmatore Ecat. Soltanto I-II-IV furono motorizzate, ma tutte quante, eccetto la piccola, sono provviste di elettropercussore:
I (a battaglio cadente veloce): Lab3 calante, fusa dai Sini di Acquapendente (VT) nel 1871
II (a slancio): Si3 calante, fusa dai Sini di Acquapendente (VT) nel 1871
III (a slancio manuale con l'aspa senza corda): Mi4 calante, fusa dai Sini di Acquapendente (VT) nel 1871
IV (a slancio): Solb4, fusa dai Sini di Acquapendente (VT) nel 1882
V (fissa senza battaglio): Lab4 calante, fusa dalla Bastanzetti di Arezzo nel 1921
VI (fissa): Lab4, fusa da Carlo Ruffini di Reggio Emilia nel 1763
VII (fissa senza battaglio): Sib4 calante, fusa dai Sini di Acquapendente (VT) nel 1882
VIII (a slancio manuale con aspa senza corda): Mib5, fusa da Carlo Ruffini di Reggio Emilia nel 1763
Per maggiori informazioni su questo numeroso e piccolo complesso campanario, vi rimando al video di ChristiansXXIX [ su cui potete ascoltare anche il rinterzo, che non sono riuscito a riprendere poiché in quell'occasione, il motore della grossa era guasto.
Perché ho scelto una località così lontana da casa mia? Come avete letto sopra, Giovedì era il compleanno di Campane Bellringer, mio carissimo amico, e volevo fargli un regalo anche da parte mia, ovvero riprendergli le campane a lui più care. Solamente che quando mi ha detto le campane umbre a cui lui era più affezionato, ho bisbigliato tra me e me... Oh cacchio! Ma sono lontanissime!! Però poi ho riflettuto e mi son detto... Questo regalo sa da fare, perciò mi sono abbracciato la croce ed ho pregato i miei per accompagnarmici. La scelta è ricaduta su Panicale, perché in alcune foto si vedeva che era una chiesa veramente antica con un campanile enorme! Allora ho pensato... Qua ci sono campane molto belle e soprattutto grandi... Rimango invece sorpreso che la mezzana sia un Sib3 crescente! Il campanone non ho idea della nota che abbia, anche se a vederla potrebbe essere un Sol3 o La3 al massimo, quindi non grandissimo come me lo immaginavo... Alla fine è andata bene, perché per come si stavano mettendo le cose temevo l'ennesimo buco nell'acqua. Chiamo alla chiesa, e il vice-parroco di colore Don Basilio (che mi ha concesso le riprese interne alla chiesa, in quanto in realtà sarebbero vietate) mi dice che le campane suonano alle 11:00-11:15-11:30. Strano... La messa è alle 11:15, e gli orari sono questi? Avendo ormai molta esperienza in ambito di riprese campanarie ho subito intuito che qualcosa puzzava... E infatti, come arrivo sul posto alle 10:45, le sento suonare. Cavolo, stavo per fare un buco nell'acqua, ma grazie a Dio la seconda suonata è stata la stessa della prima.
Questa volta il video non inizia dalla facciata, ma da una bellissima veduta al Lago Trasimeno, con un primo piano alle 3 isole (Isola Maggiore, Minore e Polvese), con le montagne sullo sfondo. Quindi una piccola ripresa alla robusta e vetusta vela, che ospita 2 campanelle manuali attualmente inutilizzate, rifuse nel dopoguerra dalla Bastanzetti di Arezzo: in passato, oltre a scandire il segnale orario, suonavano per gli eventi del Palazzo di Podestà (XIV sec.). Quindi una ripresa alla facciata medievale di color rosso vivo, in cui inquadro una piccola nicchia dedicata a San Michele Arcangelo, spostandomi poi sulla sommità della chiesa; dopodiché mi sposto sul campanile a base quadrata, con un primo piano sulla cella campanaria, al cui interno troviamo 8 campane, di cui 6 poste in 3 finestre, il campanone da solo nella finestrone che guarda il tetto della chiesa, e la mezzana all'interno. Infine una ripresa panoramica all'abside, dove c'è una nicchia azzurrina con un Crocifisso, a cui fa contorno una bellissima fontana.
Per la ripresa della suonata mi sono messo sotto al campanile perché purtroppo la chiesa è circondata da tante case, e non c'era molta scelta. Dopo alcuni minuti di attesa, si sente prima un rumore delle catene, seguito dai primi rintocchi della IV (che per un problema tecnico batte da un lato solo), quindi l'intenso rumore dell'accoppiamento diretto della OES, che avvia la mezzana. Alla fine della suonata interviene anche la V a scampanio (forse si voleva tentare una distesa simulata).
Il video termina con le riprese all'interno della chiesa, con un primo piano al fonte battesimale, all'organo, e alla statua della Madonna.
Questo è tutto, non è un granché come video, ma spero vi piaccia, ci tenevo immensamente a girarlo. Buona Domenica a tutti!
Le campane di Lentigione, Brescello (RE) - Melodie, Ducale & Distesa
Brescello (RE), fraz. Lentigione, Chiesa Parrocchiale della Santissima Annunziata
Concerto di 5 campane in SOL3
Francesco De Poli 1959
Suonate a festa, ducale con la campana maggiore a concerto e distesa a 5 campane
La prima chiesa di Lentigione venne edificata intorno all'anno 1385, nelle vicinanze dell'antica corte di San Giorgio, riconducibile ad alcuni possedimenti di Matilde di Canossa (XI secolo). Il territorio sul quale sorse la chiesa apparteneva alla famiglia dei Visconti, duchi di Milano, che mantenne i suoi possedimenti fino al 1478, anno in cui un decreto di pace la fece passare sotto gli Estensi di Ferrara. La parrocchia era soggetta alla pieve di Sorbolo e non si hanno notizie specifiche circa la sua composizione, tranne alcuni stralci provenienti dalle due visite pastorali del 1579. La chiesa possedeva un piccolo campanile dal quale rintoccavano due piccole campanelle, sorto nel 1691 in sostituzione della precedente torre a vela. Il XVIII secolo vide uno stravolgimento importante dell'edificio, che venne ampliato e concluso solo nel 1752, con il completamento della torre campanaria. Nel corso del 1842 il parroco diede avvio alle procedure per aggiungere due cappelle laterali per lato, in modo da allungare la pianta della chiesa in direzione ovest, abbattendo di fatto la facciata. I lavori di restauro, terminati nel 1844, videro di fatto l'ampliamento del presbiterio, l'edificazione della volta della navata e la ricostruzione di tutti gli altari laterali e dell'altare maggiore. Al fine di coronare i lavori di restauro, la chiesa venne dotata di tre pale d'altare del celebre pittore Carlo Zatti, tra le quali spicca l'Annunciazione. Il campanile della chiesa venne ulteriormente innalzato nel 1901, come risulta dalla targa esterna visibile dalla piazza, mentre tra il 1923 e il 1925 la chiesa vide un ulteriore intervento di grande restauro interno ed esterno. La chiesa fu solennemente consacrata il 20 maggio 1939 dal vescovo di Guastalla, al termine dell'edificazione del nuovo altare maggiore. La chiesa venne gravemente danneggiata nel pomeriggio del 23 aprile 1945, quando un camion tedesco pieno di munizioni esplose nei pressi dell'edificio sacro. Il parroco cercò di reperire il prima possibile un nuovo altare maggiore, consacrato il 15 dicembre 1946 dal vescovo. La chiesa venne nuovamente danneggiata nella notte del 15 luglio 1971, quando un terremoto dell'ottavo grado della scala Mercalli fece franare molti edifici sacri del circondario. La chiesa venne privata di tutti gli altari laterali (tranne uno) e dell'altare maggiore, mentre il campanile fu completamente ridipinto. La torre ospita cinque campane, fuse nel secondo dopoguerra. Durante il conflitto la campana maggiore venne calata dalla torre a scopo bellico. Lo stato pagò di tasca sua il bronzo requisito durante la guerra e si decise così di rifondere le altre campane in un concerto di cinque bronzi, intonati dalla storica fonderia De Poli di Vittorio Veneto solo nel 1959. Il montaggio delle cinque campane rimase manuale fino alla sua elettrificazione, avvenuta nel 1971. La chiesa parrocchiale conserva al suo interno, posto in controfacciata, un prestigioso organo Serassi risalente al 1863.
Un sentito ringraziamento all'arciprete don Evandro e a Paolo per la disponibilità.