Le campane di Bologna - Parrocchia dei Ss.Gregorio e Siro
Bologna - Via Monte Grappa - Parrocchia dei Ss.Gregorio e Siro
5 campane in Fa#3 intonate in quarto maggiore e quarto minore:
Fa#3 +35/100 = Donato Bastanzetti di Arezzo ,1954
La3 +56/100 = Giuseppe Brighenti, 1898
Si3 +56/100 = Giuseppe Brighenti, 1898
Do#4 +61/100 = Giuseppe Brighenti, 1898
Mi4 +43/100 = Fonderia Grassmayr di Innsbruck [AT], 2010
Lo stabile parrocchiale che vediamo oggi quasi per un secolo, dal 1445 al 1532, rimase coperto da un cumulo di macerie dette Guasto dei Ghisilieri. Tale distruzione, avvenuta a seguto di una congiura organizzata dai Ghisilieri per uccidere Annibale Bentivoglio, risparmio un tronco di torre gentilizia trecentesca. Nel 1532, i canonici di S.Gregorio in Alga di Venezia iniziarono la costruzione della loro sede bolognese appunto la chiesa dei Ss.Gregorio e Siro. Approfittarono di quel robusto troncone di torre per trasformarlo in campanile aprendo 1 finestrone grande su un lato e altri 2 finestroni più piccoli, Ma il suono delle campane mal si diffondeva quindi fu chiamato nel 1780 l'Architetto Angelo Venturoli, oltre che per riparare la facciata e le volte della chiesa che si danneggiarono col terremoto, per alzare la torre di 22 piedi costruendovi una nuova cella campanaria. Nel 1898 il parroco Giovanni Nardi fece costruire una nuova cella campanaria sopra la precedente. Nello stesso anno fece fondere dalla fonderia Cav. Giuseppe Brighenti 5 campane di cui grossa e piccola del maggiore furono requisite per la guerra. Le 2 campane vennero rifuse nel 1954 dalla fonderia Donato Bastanzetti di Arezzo riuscendo nella fusione della grossa al contrario di quella della piccola di timbro abbastanza scadente. Nel 2010 quindi venne fatta rifondere, grazie alla collaborazione con Mirco Rossi (ex presidente U.C.B.), Filippo Moretti e la parrocchia, dalla fonderia Grassmayr di Innsbruck [AT]. Le campane sono issate su un vecchio castello ligneo. La grossa di nota Fa#3+35, pesa 7,30 q.li ca. ed ha un diametro di 104,8 cm. La mezzana di nota La3+56, pesa 4,312 q.li ed ha un diametro di 87,3 cm. la mezzanella di nota Si3+56, pesa 3,09 q.li ed ha un diametro di 78,2 cm. La piccola di nota Do#4+61, pesa 2,185 ed ha un diametro di 69. La piccola del maggiore di nota Mi4+43, pesa 1,40 q.li ed ha un diametro di 55 cm.
*Analisi: La3 435 Hz; 1/100° di semitono ÷ 1/200° di tono*
Suonate:
-Tirabasse: 12 Lisce e 12 Becche tutte in scala
-Doppio con le 4 piccole: 24 di S.Bartolomeo in scala
-Doppio: 18 Vecchie in scala (videofotografie)
21 Ottobre 2018, suonate in occasione della S.Messa Solenne per B.V. della Mercede celebrata come da tradizione annualmente in questa Parrocchia
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
12porte - 19 gennaio 2017
Apriamo il settimanale con un pensiero per le popolazioni del centro Italia colpite così duramente dal terremoto e dal maltempo.
RVM MONTEGALLO
Nei giorni scorsi, una delegazione della diocesi di Bologna, guidata da don Massimo Ruggiano, vicario episcopale per la carità, ha visitato gli sfollati di Montegallo, un centro in provincia di Ascoli Piceno, ai piedi del Monte Vettore, e che sono attualmente ospitati negli alberghi di Grottammare. La regione Emilia-Romagna si è gemellata con il comune di Montegallo e anche le diocesi faranno la loro parte per stare vicini alla gente così duramente colpita.
FRZ MAPANDA
E andiamo adesso in Tanzania, dove si trova il nostro Arcivescovo, in visita alla parrocchia di Mapanda, affidata ai sacerdoti bolognesi. Mons. Zuppi ha incontrato anche mons. Tarcisius Ngalalekumtwa, vescovo di Iringa con cui la nostra diocesi è gemellata. Contiamo la settimana prossima di darvi conto più ampiamente di questa visita.
Si è aperta la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che culminerà mercoledì 25 gennaio, con il vespro nella basilica di San Paolo Maggiore. Il primo appuntamento è stato nella Chiesa Valdo-Metodista di Via Venezian, dove è stato ricordato il quinto centenario della Riforma Luterana. Il servizio e un commento di don Andrea Caniato.
VEGLIA ECUMENICA
ECUMENISMO
Si conclude proprio in questi giorni il Giubileo per gli 800 anni della approvazione dell’Ordine Domenicano. Noi siamo stati in visita alla Chiesa della Mascarella che custodisce una delle più antiche e suggestive testimonianze delle origini di questa famiglia religiosa.
TAVOLA SAN DOMENICO
Con l’inizio dell’anno, mons. Massimo Mingardi è stato nominato presidente del Tribunale Ecclesiastico Flaminio per le cause di nullità matrimoniali, succedendo a mons. Stefano Ottani.
MINGARDI
Negli ultimi anni si registra un forte incremento del turismo nella nostra città. La basilica di San Petronio registra oltre un milione e mezzo di accessi all’anno. Il servizio ci presenta alcune iniziative di accoglienza dei visitatori.
SAN PETRONIO
Sempre in tema di turismo religioso, abbiamo incontrato mons. Giuseppe Stanzani, parroco emerito di Santa Teresa, vulcanico accompagnatore di numerosi gruppi in cerca di bellezza e verità.
STANZANI
Andiamo nella parrocchia cittadina dei Santi Gregorio e Siro, dove il parroco, mons. Franco Candini, mantiene viva una antichissima forma di partecipazione dei laici alla vita della comunità.
PRIORI GREGORIO SIRO
La devozione alla Madonna di San Luca a Bologna
La devozione alla Madonna di San Luca a Bologna
Collegamento di Giacomo Avanzi
Kornèl Hollosy: O dulcis virgo Maria - Coro dell'Arengo - Bologna 28.1.17
Kornèl Hollosy: O dulcis virgo Maria - Coro dell'Arengo - Bologna Chiesa Ss. Gregorio e Siro 28.1.17
BOLOGNA SAN LUCA Walking Tour | Bologna ITALY 2019 | City Hikes | ITALY TRAVEL
In this Bologna Travel Video we are doing a Bologna San Luca walking tour up to San Luca Bologna 2019. If you are in Bologna Italy 2019 we really recommend you to do it. It's the best activity to do if you are in Bologna one day. Italy Travel is a must do!
If you go to Bologna San Luca in Northern Italy 2019 you will be amazed how beautiful it is. The perfect Bologna Day Trip 2019 is to visit Basilica di San Luca. Bologna life 2019 is interesting and in this Italia vlog 2019 you will experience a beautiful city hike.
Beautiful Bologna is the most fun city in Italy! In this Italy vlog series we will show you what to do in Bologna 2019, what to see in Bologna 2019, what to eat eat in Bologna, Fontana del Nettuno, Santuario di San Luca. Put Bologna Italia 2019 on your bucket list!
You will see the portici when you go to The Sanctuary of the Madonna di San Luca on Monte della Guardia in Emilia Romagna region. There are 666 arches and they stretch from Porta Saragozza up to the Sanctuary of San Luca. They are numbered, we started at Arco del Meloncello though. Madonna di San Luca is a must visit!
We love Italy and we think you should visit Bologna and also other amazing places in Italy.
Let us know in the comments below what you think about our Bologna video!
Le campane di Chiesanuova di Savigno (BO)
Chiesanuova di Savigno (Valsamoggia - BO) - Parrocchia dei Ss. Biagio e Martino
4 ottime campane intonate in quarto maggiore:
Lab3 = Giuseppe Brighenti, 1898
Sib3 = Giuseppe Brighenti, 1898
Do4 = Giuseppe Brighenti, 1898
Mib4 = Giuseppe Brighenti, 1898
Non è conosciuta l'epoca della fondazione della parrocchia di San Biagio ma si hanno documenti che ne dichiarano la presenza già nel 1366, dedicata però a San Martino. Ci sono invece altri documenti che la indicano sia con l'uno che con l'altro nome, in un documento del 1400 si fa riferimento alla costruzione come chiesa di S. Biagio di Savigno nella villa di S. Martino*. Dal XVI secolo la chiesa si indicò solo come S. Biagio, ed era collocata presso all'antico castello di Savigno in luogo detto al presente 'chiesa vecchia'. Quindi per generosa donazione dei fratelli Bignami trovato l'opportuno terreno, a 16 miglia da Bologna fuori porta S. Isaia, si edificò la nuova chiesa, che dietro licenza del vescovo Giovanni Battista Scarselli fu benedetta nel 1741. La chiesa aveva l'altare maggiore consacrato a S. Biagio, rappresentato in una tela dipinta a olio, ai lati due cappelle minori. Negli anni fra il 1906 e il 1919 fu costruita la chiesa attuale, a pochi passi dalla precedente e sempre dedicata a San Biagio. Il quadro del Santo Patrono sull'altare maggiore è del Guardassoni (1819-1888). Di fianco alla chiesa vi è situato un casotto in pietra contenente le 4 buonissime campane fuse dal Cav. Giuseppe Brighenti di Bologna nel 1898. La grossa di nota Lab3 pesa 5,50 q.li ca. La mezzana di nota Sib3 pesa 4 q.li ca. La mezzanella di nota Do4 pesa 2,50 q.li ca. La piccola di nota Mib4 pesa 1,20 q.li ca.
Suonate:
-Doppio e Tirabasse: 6 buttate, 3 Fatte a Campanini e Mezze e 12 Lisce
-Tirabasse: 10 di Monzuno e 12 Becche
-Tirabasse: 14 della Croara
17 Febbraio 2018, suonate in occasione di un raduno campanario organizzato in occasione del Patrono S.Biagio
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Le campane di Zola Predosa (BO)
Zola Predosa (BO) - Chiesa Abbaziale dei Ss. Nicolò e Agata
4 campane intonate in quarto maggiore:
Fa3 = Clemente Brighenti, 1863
Sol3 = Clemente Brighenti, 1863
La3 = Clemente Brighenti, 1863
Do4 = Clemente Brighenti, 1863
La maggiore fra le chiese di Zola è il risultato dell'unica dedicazione di due antiche chiese intitolate rispettivamente a san Nicola e a sant’Agata. Unificazione avvenuta nella metà del Quattrocento.
L’Abbazia attuale sorge su un colle sul quale era edificata una torre della famiglia Albergati della quale la nuova architettura inaugurata il 24 luglio 1781 include alcune mura. Il progetto fu affidato all'architetto Cosimo Morelli. All'esterno, le grandi statue di San Nicolò e di Sant'Agata sono di Alessandro Barbieri. Il campanile fu progettato dall'architetto Giuseppe Jamorini nel 1780. All'interno pregevoli decorazioni in stucco e sculture di Giuseppe Callegari. Nella volta della cappella maggiore è affrescata la Gloria dei Santi Nicolò e Agata mentre nell'abside è rappresentata l'Assunzione di Maria, opere commissionate nel 1842 ai pittori Luigi Samoggia e Alessandro Guardassoni. La pala d'altare raffigurante San Nicolò è opera di Alessandro Maria Trocchi mentre la tela raffigurante Sant'Agata, opera di Alessandro Calvi, è stata recentemente trafugata dall’altare laterale. Pregevole l’organo d’origine antica ma portato all’attuale sonorità dai fratelli Rasori nel 1854.
I 4 eccellenti bronzi sono tra i più buoni della diocesi che con S.Bartolomeo e Gaetano (Bologna) e S.Giorgio di Piano forma i 3 capolavori ottocenteschi della fonderia Brighenti.
Suonate:
-Doppio: 18 Vecchie
-Tirabasse: 10 di Monzuno e 14 della Croara in S.Pietro
-Doppio: 3 Fatte a Campanini e Mezze
-Doppio: Mezze di Scala
-Tirabasse: 2 Fatte di 12 Lisce
4 Febbraio 2017, suonate per la vigilia di S.Agata, compratona di Zola Predosa
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Le campane dell'Eremo di Tizzano (BO)
Casalecchio di Reno (BO) - Santuario del Santissimo Crocifisso e Parrocchia dei Ss.Giovanni Battista e Benetto di Tizzano all'Eremo
4 campane intonate in sesta:
La3 = Giovanni Domenico Dinarelli, 1660
Re4 = Domenico Fantuzzi, 1781
Mi4 = Domenico Fantuzzi, 1781
Fa#4 = Domenico Fantuzzi, 1781
L'Eremo di Tizzano può essere considerato uno dei luoghi più suggestivi del Comune di Casalecchio di Reno. Arrivati in cima dopo un paio di km. di salita si gode uno splendido panorama: lo sguardo spazia su tutta la pianura bolognese: si può scorgere sulla destra la valle del Reno, di fronte il Santuario di San Luca per arrivare, in assenza di foschia, fino al Monte Mario e a Badolo. Il complesso monastico dell'Eremo è costituito da molti edifici. La facciata ha linee semplici, stile razionale barocco bolognese. All'interno una navata unica, alta e luminosa con sei cappelle laterali collegate fra loro da stretti passaggi. I monaci Camaldolesi iniziarono a costruirlo nel 1665. I lavori furono terminati, con non poche difficoltà, solo nel 1741. Nel 1799 la chiesa di Tizzano fu chiusa dal direttorio francese, e divenne parrocchia. Da segnalare il bellissimo Crocefisso cinquecentesco in legno d'olivo, nella seconda cappella sulla sinistra, alla base del quale è riposto un reliquiario che si dice custodisca frammenti della Vera Croce ed altre reliquie a testimonianza della Passione di Cristo e l'altare, situato nella prima cappella laterale di destra, dedicato alla Beata Lucia da Settefonti che apparteneva allo stesso Ordine Monastico dei Camaldolesi. Nell'antica sacrestia sono conservati arredi di culto e quadri di ottima fattura attribuiti a Gaetano Gandolfi e al Guercino. Nel parco adiacente si può accedere ad una chiesina secondaria, una sorta di cantina consacrata, dove in inverno viene celebrata la messa e che al tempo della guerra era adibita a rifugio, mentre sul retro sono visibili i resti di due delle diciassette celle dove vivevano i monaci. Nel 1724 fu fatta la torre campanaria dove è issato un antico quarto di cui la grossa è di Giovanni Domenico Dinarelli (proveniente dalla piccola chiesa dei Ss.Giovanni e Benedetto della frazione di Tizzano) mentre le 3 piccole di Domenico Fantuzzi. La grossa di nota La3 leggermente calante è dedicata a S.Maria, pesa 4 q.li ca. ed ha un diametro di 86 cm. La mezzana di nota Re4 leggermente calante è dedicata a Cristo Risorto, pesa 1,90 q.li ca. ed ha un diametro di 68 cm. La mezzanella di nota Mi4 leggermente calante è dedicata alla B.V. Addolorata, pesa 1,40 q.li ca. ed ha un diametro di 60 cm. La piccola di nota Fa#4 leggermente calante è dedicata alla B.V. del Rosario e a S.Giuseppe, pesa 100 kg ca. ed ha un diametro di 54 cm.
Suonate:
-Doppio e Tirabasse: 6 Buttate in scala, 3 Fatte a Campanini e Mezze e 12 Martellate in scala
-Doppio e Tirabasse: 24 di S.Bartolomeo e 12 Becche tutto in scala (videofotografie)
3 Maggio 2019, suonate per la festa del SS.Crocifisso di Tizzano con la S.Messa solenne presieduta dall'Arcivescovo di Bologna Mons. Matteo Maria Zuppi
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
Le Campane di Sant' Andrea 2013 (1) - La martellata -
Le Campane della parrocchia di Sant' Andrea, frazione del comune di San Benedetto Val di Sambro (Bologna Italy) 19 maggio 2013. Riprese di Gilberto Tedeschi.
Campanologia Bologna, 2013
Frammenti di Campanologia Bologna, performance per campane di Emma Smith. Nei video, le chiese dei SS. Bartolomeo e Gaetano, S. Giacomo Maggiore, S. Pietro. Bologna, 30/08/2013.
Le campane di Bologna - Basilica di S.Francesco D'Assisi
Bologna - Piazza San Francesco - Basilica dei Frati Minori Conventuali di S.Francesco D'Assisi
5+1 campane intonate in quarto maggiore e quarto minore, elettrificate a mezzoslancio dalla ditta Meloncelli e in manutenzione da Capanni:
*Re#3 -72/100 = Cesare Brighenti, 1932
Fa#3 -33/100 = Gaetano e Clemente Brighenti, 1847
Sol#3 -21/100 = Gaetano e Clemente Brighenti, 1847
La#3 -38/100 = Francesco De Poli di Vittorio Veneto, 1968
Do#4 -7/100 = Gaetano e Clemente Brighenti, 1847
Fa3 (posta sul campanile piccolo e montata a slancio manuale) = Cesare Brighenti, 1935
N.B. la campana maggiore è di fatto un Re3 crescente ma per comodità la si definisce un Re#3 (come sicuramente doveva essere nelle intenzioni del fonditore). L'intervallo tra grossa e mezzana rimane comunque di poco più di 1 tono e mezzo e di conseguenza meno di 2 toni
S.Francesco giunse a Bologna nel 1222 e la sua predica determinò un decisivo interesse verso il francescanesimo. I francescani però, tramite l'opera di Bernardo di Quintavalle, avevano ottenuto da Nicolò Pepoli già dal 1213, la modesta casa di Santa Maria delle Pugliole, la quale sarà il primo insediamento francescano a Bologna. Qui i frati rimasero fino al 1236, anno in cui, per interessamento di papa Gregorio IX e per la concessione delle autorità civili, ebbero la possibilità di avviare la costruzione del grande complesso che, fin dalle sue fondazioni, ebbe carattere di monumentalità. Non si conosce il nome dell'architetto che realizzò il progetto iniziale, ma dalle cronache di Bartolomeo delle Pugliole, si apprende che nel 1254 crollarono due arcate e che nel sinistro venne coinvolto frate Andrea maestro della ghiexia, il quale ebbe le gambe spezzate. Questo fa presuppore che frate Andrea fu l'ideatore del progetto originale. La presenza a Bologna di Marco da Brescia, frate francescano, potrebbe far pensare che sia anche l'ideatore del progetto, ma non è suffragato da prove documentali. È probabile invece che tutto il complesso sia stato realizzato in maniera collettiva dalla comunità francescana intera, senza che ci sia stata una preminente individualità che ha ideato e condotto i lavori. Nel 1263 l'edificio era completo nelle sue parti essenziali. Tra il 1397 e il 1402 fu innalzato un nuovo grande campanile su progetto di A.Di Vincenzo, che realizzò anche la prima cappella privata, quella della famiglia Muzzarelli. Lungo il perimetro furono successivamente costruite altre cappelle gentilizie, tutte eliminate nei restauri di fine Ottocento, esclusa la quattrocentesca cappella di S.Bernardino. Dopo l'arrivo dei francesi (1796) la chiesa fu sconsacrata, ridotta a dogana, subì la dispersione del suo patrimonio artistico e conobbe un forte degrado strutturale. Tra il 1886 e il 1906 A.Rubbiani ne curò un restauro che restituì alla chiesa l'aspetto originario ma con alcune pesanti ricostruzioni. I bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno arrecato al complesso ulteriori danni e crolli (facciata, volte e chiostro), poi ripristinati dai restauri della Soprintendenza. Le campane furono le migliori di tutto il bolognese, del ferrarese e del faentino fino al 1902 quando il Cav. Giuseppe Brighenti fuse le 4 campane di S.Agosino (FE) che è da molti considerato il doppio migliore per le eccellenti qualità timbriche. L'elettrificazione degli anni '60 non permetterà più il suono alla bolognese e in seguito si romperà il La#3 che verrà poi rifuso dall'Ing. F.De Poli nel 1968. La grossa di nota Re#3-72, pesa circa 16 q.li ed ha un diametro di 131 cm. La mezzana di nota Fa#3-33, pesa 8,50 q.li ed ha un diametro di 110 cm. La mezzanella di nota Sol#3-21, pesa 5,92 q.li ed ha un diametro di 97 cm. La piccola di nota La#3-38, pesa 3,70 q.li ed ha un diametro di 84 cm. La piccola del maggiore di nota Do#4-7, pesa 2,90 q.li ed ha un diametro di 64 cm. La campana del campanile piccolo è di nota Fa3 calante, ha un peso di 12 q.li ca. ed ha un diametro di 120 cm.
*Analisi: La3 435 Hz; 1/100° di semitono ÷ 1/200° di tono*
Suonate (Mercoledì 3 Ottobre):
-Scampanzata: Martellata di Chiesa bolognese con le 4 grosse
-Scampanzata con le 4 piccole
Suonate (Giovedì 4 Ottobre):
-Doppio (3 Fatte a Campanini e Mezze) eseguito alle 10:45 in elettrico-manuale come unico segno per la S.Messa Solenne delle Ore 11
-Plenum eseguito in elettrico-manuale alle 11:45 come unico segno per la S.Messa Solenne delle Ore 12
-Angelus Ore 12 con la campana maggiore
-Squinquino con 5 campane
3/4 Ottobre 2018, suonate prima delle Celebrazioni Solenni delle ore 18:00(giorno 3) e delle ore 11:00/12.00 e 18:00(giorno 4) in onore di S.Francesco D'Assisi patrono della Basilica e D'Italia
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
Le Campane di Chiesanuova di Savigno fraz. di Valsamoggia (BO) Chiesa di S. Biagio.
Recupero festa di S. Biagio, sabato 17/02/2018. (La festa non c'è stata sabato 3/02/2018 a causa maltempo e Neve, quindi è stata rinviata di 15 giorni).
In questo campanile sono presenti 4 ottime campane della fonderia Giuseppe Brighenti fuse nel 1898 montate alla bolognese e completamente manuali.
Nel video vedrete e ascolterete i campanari suonare il doppio 24 di S. Bartolomeo in scala, con buttata iniziale, scappata, calata e buttata finale in quarto. Spero che il video sia di vostro gradimento e Buona Visione! :-)
ISII Piacenza concorso Io narRO..BOT
Un'intervista (im)possibile. La 2F per il concorso AICA/USR Emilia Romagna 2016/2017
Places to see in ( Bologna - Italy ) Cattedrale di San Pietro
Places to see in ( Bologna - Italy ) Cattedrale di San Pietro
Bologna Cathedral, (Italian: Cattedrale Metropolitana di San Pietro, Cattedrale di Bologna) dedicated to Saint Peter, is the cathedral of Bologna in Italy, and the seat and the metropolitan cathedral of the Archbishop of Bologna. Most of the present building dates from the 17th century, with a few parts from the late 16th century.
There was already a cathedral on the site (on the present Via Indipendenza) in 1028, accompanied by a pre-Romanesque campanile with a circular base (in the architectural tradition of Ravenna). This church was destroyed by a devastating fire in 1141. It was reconstructed, and consecrated by Pope Lucius III in 1184.
In 1396 a high portico (protiro) was added to the west front, which was rebuilt in 1467. From about 1477 the Ferrarese painters Francesco del Cossa and Ercole de' Roberti worked in the Garganelli Chapel on the creation of a cycle of frescoes which later had a significant influence on Niccolò dell'Arca and Michelangelo. The frescoes were lost in subsequent reconstruction except for a very few fragments.
In 1582 Pope Gregory XIII elevated the Bishop of Bologna to Archbishop, and accordingly the cathedral was elevated to the rank of metropolitan church (a bishop's seat with jurisdiction over other bishops and dioceses in its territory).
By order of Cardinal Gabriele Paleotti a radical remodelling of the interior of the building began in 1575, of which the crypt and the Greater Chapel (Capella Maggiore) survive. The alterations were so extensive however as to cause the vaults to collapse in 1599, and the decision was then made to rebuild the main part of the cathedral from scratch. Work on the new building started in 1605. A new façade was added between 1743 and 1747, to designs by the architect Alfonso Torreggiani, on the instructions of Pope Benedict XIV.
The present interior is emphatically Baroque, giving an impression of majesty and grandeur. Among the works of art are an Annunciation by Ludovico Carracci (a fresco in the central lunette of the presbytery), a Romanesque Crucifixion in cedarwood, and a sculptured group in terracotta depicting the Compianto su Cristo morto (Lament over the Dead Christ), by Alfonso Lombardi, of the early 16th century. In the apse are early 20th-century paintings by Cesare Mauro Trebbi (1847–1931) including Saint Anne in Glory.
The early campanile with the circular base has never been rebuilt, although from the 13th century onwards it has often been suggested that it should be, and the ancient internal structure is still visible. The bell tower accommodates the bell known as La Nonna, which at a weight of 3300 kilograms is the largest bell that can be rung by the Bolognese method of bell-ringing.
( Bologna - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Bologna . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Bologna - Italy
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Le campane di Calderino (BO)
Calderino (Monte San Pietro - BO) - Parrocchia della Beata Vergine del Rosario
4 campane intonate in quarto maggiore:
Sol3 +7/100 = Premiata Fonderia Paolo Capanni di Castelnovo Ne' Monti (RE), 1969
La3 +13/100 = Premiata Fonderia Paolo Capanni di Castelnovo Ne' Monti (RE), 1969
Si3 -3/100 = Premiata Fonderia Paolo Capanni di Castelnovo Ne' Monti (RE), 1969
Re4 +14/100 = Premiata Fonderia Paolo Capanni di Castelnovo Ne' Monti (RE), 1969
La chiesa della Beata Vergine del Rosario sorge al centro di Calderino, frazione del comune di Monte San Pietro, fronteggiante la strada che costeggia il torrente Lavino e prosegue lungo tutta la valle. Costruita in stile neo-romanico nel 1957, su progetto dell'ing. Pietro Bolognesi, la si chiesa presenta completamente in mattoni vista, scarna se non per tre archi ciechi nella facciata. L'interno, dalla pianta a croce commissa, presenta le cappelle laterali, l'abside e la volta del transetto e del presbiterio dipinte con toni vivaci, tra il 1996 e il 2000, dal pittore russo Alexandre Chevel. Le 4 campane furono donate dalla Famiglia Cassanelli e dai Parrocchiani stessi alla Parrocchia. Vennero fuse dalla Premiata Fonderia Paolo Capanni di Castelnovo De' Monti nel 1961 e portate in Piazza del Vaticano per essere benedette dal Papa il 24 Novembre del 1971. Il progetto del campanile (si doveva costruire sul lato destro della chiesa innalzandosi per più di 50 mt) risultò troppo costoso e quindi si optò per posizionare le 4 campane (che non godono sicuramente di un buon timbro e di una buona lega) in un casottino in muratura (usato anche come magazzino) sulla piazza di fianco alla chiesa. La grossa di nota nominale Sol3+7 è dedicata a Dio uno e trino, pesa 6,14 q.li ed ha un diametro di 97 cm. La mezzana di nota nominale La3+13 è dedicata alla B.V. del Rosario, pesa 4,20 q.li ed ha un diametro di 87 cm. La mezzanella di nota nominale Si3-3 è dedicata a Gesù Cristo Redentore, pesa 3,07 q.li ed ha un diametro di 78 cm. La piccola di nota nominale Re4+14 è dedicata a S.Giuseppe e tutti i Santi, pesa 1,70 q li ed ha un diametro di 65 cm.
Fonte dati delle campane: La Diocesi di Bologna e i suoi Campanili (Stefanelli Don Evaristo)
*Analisi: La3 435 Hz; 1/100° di semitono ÷ 1/200° di tono*
Suonate:
-Doppio: scappata in quarto, 2 d'organo, 18 di S.Paolo in scala e calata in quarto
-Tirabasse: 12 Lisce in scala
-Doppio: scappata in quarto, 2 d'organo, Mezze e 12 tutto in scala e calata in quarto (videofotografie)
5 Ottobre 2019, suonate in occasione di un Matrimonio
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
Le Campane della Chiesa di S.Girolamo della Certosa - Bologna
Bologna - Chiesa di S. Girolamo della Certosa
Il campanile della chiesa del Cimitero Comunale di Bologna, officiata dai Padri Passionisti, ospita un pesante concerto di 4 campane in tono minore in Mi3 (Mi3-Sol3-La3-Si3) di fonditori ed epoche diverse. Il doppio è montato su di un castello in legno che vede la piccola nella parte alta della cella, sovrapposta alle tre maggiori. Le campane, montate e suonabili alla bolognese (con grande difficoltà viste le fortissime e oscillazioni del campanile) sono dotate di elettrificazione per il suono a distesa sulle tre maggiori (ovviamente sganciabile per consentire il suono manuale ai campanari) mentre tutte e 4 sono provviste degli elettrobattenti.
Grossa
Nota: Mi3; diametro: 121,3 cm; fonditore: Giovanni Domenico Dinarelli; anno: 1666
Mezzana
Nota: Sol3; diametro: 102,4 cm; fonditore: Giacomo Calderari; anno: 1607
Mezzanella
Nota: La3; diametro: 88,8 cm; fonditori; Luigi Censori e Giovanni Battista Bonettini; anno: 1683
Piccola
Nota: Si3; diametro: 77,7 cm; fonditore: Antonio Censori; anno: 1597
peso complessivo presunto del concerto: kg 2850 circa.
Da notare come il carattere mesto e malinconico che suscita tipicamente l'intonazione in minore (in cui questo concerto è accordato) si riveli quanto mai adatto al contesto cimiteriale in cui la chiesa è ubicata.
Nel video, l'esecuzione di una suonata a Doppio (levata e scappata in quarto, in piedi tre fatte a Campanini e Mezze, calata e buttata in quarto) nel corso di un servizio campanario richiesto per solennizzare la festa di S. Girolamo, Dottore della Chiesa, Santo titolare del tempio del Cimitero Comunale di Bologna.
Campanili di Crema ottobre 2018 HD
Chiesa di SS Trinità -Duomo - Chiesa di S.Benedetto - Chiesa di S.Giacomo
Campane Santi Bartolomeo e Gaetano, Bologna
Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano,la parrocchia sotto le 2 torri.
Questa è la parte finale di un lungo doppio suonato al Gloria della Veglia Pasquale della notte Santa.
In cella troviamo 4 campane di Clemente Brighenti fuse nel 1857, cito testualmente dal sito della parrocchia:
....la grossa, la mezzana, la mezzanella e la piccola (battezzate con il nome dei santi: Bartolomea, Gaetana, Andreina e Pierina) formano un concerto di eccezionale qualità, dal timbro pieno, pastoso, solenne, amatissimo dai campanari bolognesi, fino ad essere considerate le più armoniose della città. Sono montate su di un castello ligneo coevo alle campane, costruito specificatamente in funzione del suono a cappio. Malgrado il loro pregio eccezionale, le campane erano state destinate alla requisizione bellica durante la seconda guerra mondiale, e furono salvate solo grazie all'intervento deciso del parroco mons. Giovanni Battista Trombelli.
Suonarono per la prima volta il 9 giugno 1857 per onorare l'arrivo a Bologna di Papa Pio IX...
Le campane di Castel S.Pietro Terme (BO) - Chiesa Arcipretale di S.Maria Maggiore
Castel S.Pietro Terme (BO) - Chiesa Arcipretale di S.Maria Maggiore
4 campane in Sol3 intonate in quarto maggiore:
Sol3 -21/100 = Giuseppe Brighenti, 1828
La3 -20/100 = Giuseppe Brighenti, 1828
Si3 -35/100 = Giuseppe Brighenti, 1828
Re4 -21/100 = Giuseppe Brighenti, 1828
La chiesa di Santa Maria Maggiore si trova nel centro storico di Castel San Pietro Terme, un comune collocato lungo la Via Emilia, a venti chilometri da Bologna e a quindici chilometri da Imola, lambito a sud-est dal torrente Sillaro che qui percorre un tratto pianeggiante dopo avere attraversato un segmento dell'Appennino toscano. Sorta su un'antica chiesa del 1200, è stata ricomposta e rialzata a metà del '700. All'interno ci sono diversi quadri di artisti bolognesi (Gandolfi, Cavedoni) e tante altre caratteristiche tipiche delle chiese del 1700. Lateralmente, la chiesa contiene una cappella dedicata alla Madonna del Rosario, con Immagine della Madonna circondata da 14 tavolette dipinte dei misteri del rosario. Sul campanile (risalente al 1364 e messo in sicurezza con un restauro della fine del '700 e inizio dell'800) vi è issato un doppio di 4 notevolissime campane fuse dal fonditore bolognese Giuseppe Brighenti I° nel 1828. Questi 4 bronzi, caratterizzati da un suono forte e squillante e da un perfetto accordo, sono montati su un castello in legno ben realizzato. In cella vi è inoltre collocato un piccolo sonello fuso da RInaldo Gandolfi di Bologna. La grossa di nota Sol3-21 è dedicata a Dio Uno e Trino e a S.Maria Assunta in Cielo, pesa 688,5 kg ed ha un diametro di 102,7 cm. La mezzana di nota La3-20 è dedicata alla B.V. del Rosario e ai Ss.Apostoli principi Pietro e Paolo, pesa 506 kg ed ha un diametro di 91,7 cm. La mezzanella di nota Si3-35 è dedicata a S.Giuseppe Sposo, pesa 354 kg ed ha un diametro di 81,6 cm. La piccola di nota Re4-21 è dedicata a S.Antonio Abate, pesa 217 kg ed ha un diametro di 69,1 cm.
Fonte dati delle campane: Campanili e Campane di Bologna e del Bolognese (a cura di Mario Fanti; Cassa di Risparmio in Bologna, 1992)
*Analisi: La3 435 Hz; 1/100° di semitono ÷ 1/200° di tono*
Suonate:
-Doppio e Tirabasse: scappata in quarto, 3 Fatte a Campanini e Mezze con l'organo prima, in mezzo e dopo, calata in quarto e 12 Martellate in scala
-Tirabasse: 14 di Sirano e 12 Modenesi tutte in scala
-Doppio e Tirabasse: scappata in quarto, 2 d'organo, 24 di S.Bartolomeo, calata in quarto e 12 Martellate tutto in scala (videofotografie)
17 Novrembre 2019, suonate in occasione dell'annuale Raduno dei Giovani Campanari organizzato dall'Unione Campanari Bolognesi
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
I segreti dei campanari di San Pietro
12PORTE - 17 maggio 2018: Durante i festeggiamenti per la Madonna di San Luca, siamo saliti con i campanari sulla torre della cattedrale di San Pietro...