L'eremo di San Paolo
Uno dei monumenti più antichi di Arco (TN): la consacrazione dell’altare è documentata il 9 aprile 1186. La costruzione è molto semplice, realizzata in una nicchia sotto una roccia strapiombante che funge anche da parete e in parte da volta della chiesa, costituita da un’unica aula, e della stanza attigua, un tempo riservata agli eremiti; l’edificio è completato da un piccolo terrazzino a nord e da una scala in pietra, in parte scavata direttamente nella roccia, che dalla stanza degli eremiti porta ad un vano sottostante. All’interno solo l’aula della chiesa è affrescata. L'eremo è caratterizzato da splendide decorazioni a fresco sia all’esterno – di soggetto sia sacro, le più recenti, che profano, le più antiche - che all'interno, dove si può ammirare sia un ciclo con le Storie della vita di San Paolo, sia una splendida Ultima Cena affrescata direttamente sulle gibbosità della parete rocciosa cui l’eremo si aggrappa. Soundtrack The Fourth Journey by Ars Sonor & M.Nomized
Basilica di S Paolo Maggiore
La Basilica fu edificata la prima volta sulle rovine del tempio dei Dioscuri del I° secolo poi distrutto e rifatto fino
La Parrocchia di San Paolo Apostolo di Caivano (Napoli)
Le attività della Parrocchia di San Paolo Apostolo di Caivano (Napoli)
Le campane di S.Pietro in Casale (BO)
S.Pietro in Casale (BO) - Parrocchia dei Ss.Pietro e Paolo
4 campane intonate in quarto maggiore:
Sol3 = Cesare Brighenti, 1947
La3 = Cesare Brighenti, 1947
Si3 = Cesare Brighenti, 1947
Re4 = Cesare Brighenti, 1947
L'immagine più antica della chiesa di San Pietro In Casale risale al 1578. è uno schizzo a penna di Egnazio Danti che ci presenta la facciata con una tripartizione a canna, con semicolonne corrispondenti alla struttura interna a tre navate; la porta è di foggia romanica, architravata e con lunetta. Vi è una grande finestra circolare per dare maggiore luce all'interno. La casa a sinistra è verosimilmente la canonica. Il campanile non appare ancora completato con la cella campanaria ma ha un semplice tetto a quattro acque che copre le campane e l'intera costruzione. L'immagine ci mostra la Chiesa di San Pietro In Casale dopo i diversi lavori di restauro che furono eseguiti verso la fine del 500. Nel 1849 la Chiesa si presentava con una facciata di linea barocca, probabilmente settecentesca, della cui costruzione non si è però rinvenuta alcuna traccia documentaria. Dietro questa facciata si trova ancora il corpo dell'antica Chiesa, molto più basso. Il Campanile è stato completato con una cella campanaria ma è ben visibile il distacco tra l'antica costruzione romanica e le aggiunte successive. A destra troviamo inoltre l'oratorio della Visitazione, costruito nel 1687. Vediamo inoltre un muro con pilastri che delimitava l'area dell'antico cimitero che verrà poi tolto nel 1853. Nel 1845 ci fu il bisogno di un restauro, ma si decise di costruire una chiesa nuova vista l'elevato costo per il restauro. Il cimitero fu successivamente spostato dove si trova angora oggi, in via Asia, e benedetto nel 1853. La nuova chiesa (o la chiesa che noi conosciamo adesso) venne costruita tra il 1855 e il 1863 e inaugurata l'8 settembre 1863. Presentava e presenta tuttora tre navate, poiché si volle conservare la forma basilicale della chiesa antica, di stile neoclassico, con sei grosse colonne per parte per separare le navate minori, larghe ciascuna sei metri, e la maggiore, larga otto metri. Il corpo della chiesa risultò lungo ventiquattro metri che, sommati agli ulteriori 15,50 metri del presbiterio e del coro, diedero una lunghezza totale di 39,50 metri. La navata maggiore è a volto a tutto sesto, le due minori invece sono a soffitto piano dipinto a grandi quadri. La navata centrale porta al presbiterio dove c'è l'altare con il tabernacolo chiuso da una piccola porta. La navata centrale si conclude l'abside che contiene l'antico coro e organo, essa in alto fu interamente affrescata da pittore Don Gherardo Rossi. Nella navata di sinistra vicino all'entrata si trova l'antico fonte battesimale, un quadretto di Santa Clelia, l'altare del sacro cuore e i confessionali. Bambino Gesù, (da alcuni anni vi è anche il nuovo organo). Nella navata di destra si trova l'altare di Sant'Antonio da Padova, l'altare della Madonna, i confessionali e in fondo in una nicchia la Madonna e il quadro dietro all'altare maggiore è invece opera del Faimmingo, Matteo Lopez, scolaro del famoso Barbieri, detto Guercino. Essa rappresenta la Madonna col Bambin Gesù e nella parte inferiore San Pietro e San Paolo, sullo sfondo il paese. Il campanile fu invece restaurato nel 1930. Le 4 campane furono fuse dal Cav.Cesare Brighenti di Bologna nel 1947. La grossa di nota Sol3 pesa 6,20 q.li ca. ed ha un diametro di 100 cm. La mezzana di nota La3 pesa 4, 79 q.li ed ha un diametro di 79,5 cm. La mezzanella di nota Si3 pesa 3,10 q.li ca. ed ha un diametro di 79,5 cm. La piccola di nota Re4 leggermente crescente pesa 1,85 q.li ed ha un diametro di 68 cm.
Suonate:
-Doppio: 3 Scappate in S.Pietro con 6 buttate prima di ogni scappata, nella prima 12 Vecchie in Scala, nella seconda 18 Vecchie in S.Pietro, 3 Fatte a Campanini e Mezze
-Doppio e Tirabasse: 6 Buttate, 24 di S.Bartolomeo, calata in Den Dan, 10 di Monzuno e 12 Lisce
-Doppio: 3 Fatte a Mezze
-Tirabasse: 12 Martellate
27 Marzo 2018, suonate prima della Messa delle ore 20:30 nella giornata conclusiva delle 40 Ore di Orazione
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
La B.V. di San Luca e' scesa a San Pietro Bologna
24 maggio a Porta Saragozza con tutte le istituzioni
Le campane di Calderino (BO)
Calderino (Monte San Pietro - BO) - Parrocchia della Beata Vergine del Rosario
4 campane intonate in quarto maggiore:
Sol3 +7/100 = Premiata Fonderia Paolo Capanni di Castelnovo Ne' Monti (RE), 1969
La3 +13/100 = Premiata Fonderia Paolo Capanni di Castelnovo Ne' Monti (RE), 1969
Si3 -3/100 = Premiata Fonderia Paolo Capanni di Castelnovo Ne' Monti (RE), 1969
Re4 +14/100 = Premiata Fonderia Paolo Capanni di Castelnovo Ne' Monti (RE), 1969
La chiesa della Beata Vergine del Rosario sorge al centro di Calderino, frazione del comune di Monte San Pietro, fronteggiante la strada che costeggia il torrente Lavino e prosegue lungo tutta la valle. Costruita in stile neo-romanico nel 1957, su progetto dell'ing. Pietro Bolognesi, la si chiesa presenta completamente in mattoni vista, scarna se non per tre archi ciechi nella facciata. L'interno, dalla pianta a croce commissa, presenta le cappelle laterali, l'abside e la volta del transetto e del presbiterio dipinte con toni vivaci, tra il 1996 e il 2000, dal pittore russo Alexandre Chevel. Le 4 campane furono donate dalla Famiglia Cassanelli e dai Parrocchiani stessi alla Parrocchia. Vennero fuse dalla Premiata Fonderia Paolo Capanni di Castelnovo De' Monti nel 1961 e portate in Piazza del Vaticano per essere benedette dal Papa il 24 Novembre del 1971. Il progetto del campanile (si doveva costruire sul lato destro della chiesa innalzandosi per più di 50 mt) risultò troppo costoso e quindi si optò per posizionare le 4 campane (che non godono sicuramente di un buon timbro e di una buona lega) in un casottino in muratura (usato anche come magazzino) sulla piazza di fianco alla chiesa. La grossa di nota nominale Sol3+7 è dedicata a Dio uno e trino, pesa 6,14 q.li ed ha un diametro di 97 cm. La mezzana di nota nominale La3+13 è dedicata alla B.V. del Rosario, pesa 4,20 q.li ed ha un diametro di 87 cm. La mezzanella di nota nominale Si3-3 è dedicata a Gesù Cristo Redentore, pesa 3,07 q.li ed ha un diametro di 78 cm. La piccola di nota nominale Re4+14 è dedicata a S.Giuseppe e tutti i Santi, pesa 1,70 q li ed ha un diametro di 65 cm.
Fonte dati delle campane: La Diocesi di Bologna e i suoi Campanili (Stefanelli Don Evaristo)
*Analisi: La3 435 Hz; 1/100° di semitono ÷ 1/200° di tono*
Suonate:
-Doppio: scappata in quarto, 2 d'organo, 18 di S.Paolo in scala e calata in quarto
-Tirabasse: 12 Lisce in scala
-Doppio: scappata in quarto, 2 d'organo, Mezze e 12 tutto in scala e calata in quarto (videofotografie)
5 Ottobre 2019, suonate in occasione di un Matrimonio
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
Pellegrinaggio in Grecia sulle orme di S.Paolo, 22-30 Aprile 2013
Dal 22 al 30 Aprile 2013 l'Unità Pastorale di Bagnolo in Piano è stata in pellegrinaggio in Grecia sulle orme di S.Paolo sotto la sapiente guida di Mons. Gianfranco Gazzotti, esperto conoscitore dei luoghi biblici, continuando in pratica il percorso iniziato nel 2012 con il pellegrinaggio in Turchia nei luoghi della prima Chiesa, in cui gli apostoli ed in modo particolare S.Paolo hanno iniziato la loro opera evangelizzatrice.
Questo il programma completo:
1° giorno
BOLOGNA - SALONICCO
Ritrovo dei partecipanti presso l’aeroporto di Bologna.
Operazioni di imbarco e partenza con volo di linea per Atene e proseguimento per Salonicco.
All’arrivo incontro con la guida e pranzo, nel pomeriggio inizio delle visite.
Trasferimento in albergo, sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento.
2° giorno
SALONICCO (escursione mini crociera Monte Athos)
Colazione e partenza in pullman per Ouranopoli, verso le ore 10,00 imbarco sul battello e navigazione lungo la costa della penisola del Monte Athos, rivestita da fitti boschi di querce e castani, in cui dopo un primo tratto deserto si susseguono vari monasteri. La navigazione si conclude verso le ore 14,00.
Pranzo in ristorante a Ouranopoli.
Rientro a Salonicco in tempo utile per la S.Messa presso la Chiesa dell’Immacolata Concezione.
Rientro in albergo, cena e pernottamento.
3° giorno
SALONICCO (escursione a KAVALA/FILIPPI)
Colazione e partenza per Filippi, città legata alla memoria dell’apostolo Paolo che vi predicò la parola di Gesù già nel 49 d.C. e fondò qui la prima comunità cristiana in Europa. Visita all’area archeologica compresa la cripta romana, prigione di S.Paolo.
S.Messa al Battistero di Lydia. Proseguimento per Kavala e pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio breve tempo a disposizione per visita della cittadina.
Rientro a Salonicco, cena e pernottamento.
4° giorno
SALONICCO - KALAMBACA
Colazione. Mattinata dedicata alla visita della città di Salonicco, capoluogo della Macedonia, distesa tra il mare e le basse colline, in fondo al golfo che da essa prende il nome. Visita alla Chiesa di S.Sofia, ricca di preziosi mosaici, e alla Chiesa di S.Demetrio, con la cripta.
Passaggio per Veria, dove si trovano tre gradini di marmo bianco indicati dalla tradizione come il punto da cui predicò l’apostolo Paolo, giunto in questa cittadina nel 54 d.C.
Pranzo in corso di escursione. Nel pomeriggio proseguimento per Kalambaca.
Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
5° giorno
KALAMBACA - DELFI
Colazione. Mattinata a Kalambaca, centro della Tessaglia, famoso per i conventi delle Meteore, e visita di due monasteri.
Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio proseguimento per Delfi, località montana ai piedi del Monte Parnaso, una delle più suggestive e famose zone archeologiche.
Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
6° giorno
DELFI - ATENE
Colazione. Al mattino visita della zona archeologica di Delfi e del museo.
Pranzo in ristorante in corso di escursione.
Nel pomeriggio visita al Monastero di Osios Loukas, imponente monumento bizantino. Continuazione del viaggio verso Atene, una delle più gloriose città del mondo e culla della nostra civiltà, di cui conserva le più luminose testimonianze. S.Messa presso la Chiesa dei Cappuccini.
Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
7° giorno
ATENE
Colazione. S.Messa e visita del Museo e dell’Acropoli, vera fortezza naturale, costruità sulla sommità di una collina, dove gli artisti greci eressero il maggior monumento della loro civiltà, un complesso di edifici senza eguali al mondo per bellezza e significato.
Continuazione della visita dell’Areopago e della Chiesa dei SS. Apostoli.
Pranzo in ristorante in corso di escursione. Nel pomeriggio escursione a Capo Sounion per visita del Tempio dedicato a Poseidone, posto sull’estrema punta meridionale dell’Attica.
Rientro ad Atene, cena e pernottamento.
8° giorno
ATENE (escursione a CORINTO - MICENE - EPIDAURO)
Colazione. Partenza lungo la strada costiera per Corinto, breve sosta al canale di Corinto e visita dell’area archeologica dell’antica Corinto. Si ricordano le lettere dell’apostolo Paolo ai Corinzi.
Proseguimento per Micene e visita di questa antica città dell’Argolide, centro di una grande civiltà e culla di famosi eroi.
Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita di Epidauro con il famoso teatro dall’acustica perfetta, una delle sette meraviglie della Grecia.
In serata rientro ad Atene, cena e pernottamento.
9° giorno
ATENE - MILANO
Colazione. S.Messa e mattinata dedicata alla visita del Museo Archeologico Nazionale, uno dei più importanti e conosciuti musei di archeologia al mondo.
Pranzo. Trasferimento all’aeroporto, operazioni di imbarco e partenza con volo di linea per Milano.
Assalto al carcere di San Giovanni in Monte
Il Santuario della Pioggia
12PORTE - 10 marzo 2016: Nel santuario della Madonna della Pioggia è stata celebrata la festa patronale, alla presenza dell’Arcivescovo. Ne abbiamo colto l’occasione per conoscere meglio questo suggestivo luogo di preghiera.
Gli Ucraini Greco-Cattolici a Bologna
Servizio di 12PORTE del 5 giugno 2008: La comunità greco-cattolica ucraina di Bologna festeggia 5 anni di vita.
L’Italia dei Longobardi
Le riprese del documentario ripercorrono, attraverso il racconto della Historia Langobardorum di Paolo Diacono e attraverso interviste a eminenti storici, archeologi, storici dell’arte e testimonial d’eccezione (Toni Capuozzo, Vincenzo Cerami, Philippe Daverio, Giuseppe D’Avino, Maurizio Mastrini, Omar Pedrini, Peppino Principe), i sette luoghi italiani inseriti nella World Heritage List UNESCO come sito seriale: “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”. Il racconto è un viaggio nei sette siti che mostrano ancora oggi i segni tangibili della profonda trasformazione che avviene in Italia nei due secoli della dominazione longobarda: Cividale del Friuli con il suo tempietto longobardo, il castrum di Castelseprio-Torba, il complesso di San Salvatore a Brescia, Benevento con la chiesa di Santa Sofia, Monte Sant’Angelo con il suo antichissimo santuario micaelico, Spoleto con la chiesa di San Salvatore ed il magnifico tempietto sul Clitunno a Campello.
Il documentario ha vinto il premio “Città di Rovereto-Archeologia Viva alla XXIV Edizione della Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto e il premio della giuria durante l’XI Edizione del Festival del Cinema Archeologico di Agrigento.
12porte - 19 gennaio 2017
Apriamo il settimanale con un pensiero per le popolazioni del centro Italia colpite così duramente dal terremoto e dal maltempo.
RVM MONTEGALLO
Nei giorni scorsi, una delegazione della diocesi di Bologna, guidata da don Massimo Ruggiano, vicario episcopale per la carità, ha visitato gli sfollati di Montegallo, un centro in provincia di Ascoli Piceno, ai piedi del Monte Vettore, e che sono attualmente ospitati negli alberghi di Grottammare. La regione Emilia-Romagna si è gemellata con il comune di Montegallo e anche le diocesi faranno la loro parte per stare vicini alla gente così duramente colpita.
FRZ MAPANDA
E andiamo adesso in Tanzania, dove si trova il nostro Arcivescovo, in visita alla parrocchia di Mapanda, affidata ai sacerdoti bolognesi. Mons. Zuppi ha incontrato anche mons. Tarcisius Ngalalekumtwa, vescovo di Iringa con cui la nostra diocesi è gemellata. Contiamo la settimana prossima di darvi conto più ampiamente di questa visita.
Si è aperta la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che culminerà mercoledì 25 gennaio, con il vespro nella basilica di San Paolo Maggiore. Il primo appuntamento è stato nella Chiesa Valdo-Metodista di Via Venezian, dove è stato ricordato il quinto centenario della Riforma Luterana. Il servizio e un commento di don Andrea Caniato.
VEGLIA ECUMENICA
ECUMENISMO
Si conclude proprio in questi giorni il Giubileo per gli 800 anni della approvazione dell’Ordine Domenicano. Noi siamo stati in visita alla Chiesa della Mascarella che custodisce una delle più antiche e suggestive testimonianze delle origini di questa famiglia religiosa.
TAVOLA SAN DOMENICO
Con l’inizio dell’anno, mons. Massimo Mingardi è stato nominato presidente del Tribunale Ecclesiastico Flaminio per le cause di nullità matrimoniali, succedendo a mons. Stefano Ottani.
MINGARDI
Negli ultimi anni si registra un forte incremento del turismo nella nostra città. La basilica di San Petronio registra oltre un milione e mezzo di accessi all’anno. Il servizio ci presenta alcune iniziative di accoglienza dei visitatori.
SAN PETRONIO
Sempre in tema di turismo religioso, abbiamo incontrato mons. Giuseppe Stanzani, parroco emerito di Santa Teresa, vulcanico accompagnatore di numerosi gruppi in cerca di bellezza e verità.
STANZANI
Andiamo nella parrocchia cittadina dei Santi Gregorio e Siro, dove il parroco, mons. Franco Candini, mantiene viva una antichissima forma di partecipazione dei laici alla vita della comunità.
PRIORI GREGORIO SIRO
Crollo al Duomo, paura anche per Sant'Anastasia
No comment del parroco Don Luigi Cottarelli sulla questione del crollo di una parte di tetto di un locale annesso al Duomo di Verona, avvenuto venerdì sera in occasione di una bomba d'acqua. Ora l'attenzione dei tecnici è tutta rivolta alla chiesa di Sant'Anastasia.
Montaione Tuscany- La comunità si racconta- Chiesa di San Vivaldo.wmv
è il blog per chi vuole scoprire la Toscana più autentica attraverso le persone che la abitano..
Da Napoli un itinerario archeoculturale per scoprire Italia
Nella sala 65 del Museo di Capodimonte a Napoli ritorna il Trittico in alabastro con le storie della Passione che risale alla seconda metà del XV secolo. L'altare da campo di Ladislao Durazzo rinvenuto nella chiesa di San Giovanni a Carbonara ma acquisito tra il 1809 ed il 1813 dal Museo Nazionale è un polittico in tre ante di legno lungo tre metri e sul quale in alabastro sono incise le scene più salienti della Passione di Cristo, interventi del Laboratorio di Restauro di Capodimonte a cura di Bruno Tatafiore.. Il Trittico è una delle 250 opere restaurate grazie alla banca Intesa San Paolo per una spesa di oltre 1 milione di euro ed è parte della mostra che apre i battenti a Napoli in sei sedi espositive. Da oggi e sino al 9 luglio sono in mostra presso Museo di Capodimonte, Gallerie d'Italia- Palazzo Zevallos Stigliano, Museo Diocesano, Museo del Tesoro di San Gennaro , Cappella del Tesoro-Duomo di Napoli, Chiesa dei Santi Apostoli opere risalenti dall'VII secolo a.C. e sino al primo Ottocento e provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, e dai poli museali di Venezia, Firenze, Napoli e Musei Vaticani.
E' la prima volta che Napoli diventa la protagonista della sedicesima edizione del programma di restauri di opere appartenenti al patrimonio artistico nazionale promosso e curato da Intesa San Paolo.
Tra i reperti in mostra a palazzo Zevallos Stigliano il Vaso dell'Amazzonomachia 330 a.C. cratere apulo di eccezionale rilevanza archeologica. Nei depositi del Museo Archeologico Nazionale nel 2004 si fratturò. Il restauro del Laboratorio di Conservazione e restauro del Museo Archeologico gli ha donato nuova vita.
In mostra ancora dal Museo Archeologico Nazionale alcuni Frammenti di affreschi con armi gladiatorie appartenuti al quadriportico annesso al Teatro Grande di Pompei e risalenti al I secolo d.C. sempre a cura del laboratorio del Nazionale che ha restaurato, inoltre, la Stele funeraria detta 'Stele Borgia' 480-470 a.C. ca. La stele fa parte della settecentesca collezione Borgia ed apre l'esposizione di palazzo Zavellos Stigliano.
Provenienti da altre città il grande mosaico romano con scena di lotta, prima metà del III secolo d.C. proveniente da Reggio Calabria, la Testa di Medusa, 1799-1800, di Antonio Canova, proveniente dal Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa. Straordinarie anche il Sarcofago antropoide di Me-Isis o figlio di Isis, XXII -- inizi XXV dinastia egiziana, proveniente da Museo Civico Archeologico di Bologna dal quale proviene, inoltre, il Cartonnage di mummia, epoca greco-romana, I secolo a.C. ca.
Portico e Basilica di San Luca parte 1
Portico e Basilica della Madonna di San Luca parte 1
Il santuario della Madonna di San Luca è un santuario dedicato al culto cattolico mariano che si eleva sul Colle della Guardia, uno sperone in parte boschivo a circa 300 m s.l.m. a sud-ovest del centro storico di Bologna. È un importante santuario nella storia della città, fin dalle sue origini meta di pellegrinaggi per venerare l'icona della Vergine col Bambino detta di San Luca. Il santuario è raggiungibile da porta Saragozza attraverso una lunga e caratteristica via porticata, che scavalca via Saragozza con il monumentale Arco del Meloncello (1732) per poi salire ripidamente fino al santuario.
La leggenda riguardante l'arrivo dell'icona raffigurante una Madonna col Bambino è raccontata tardivamente nella cronaca di Graziolo Accarisi, giureconsulto bolognese del XV secolo. Essa narra di un pellegrino-eremita greco che, in pellegrinaggio a Costantinopoli, avrebbe ricevuto dai sacerdoti della basilica di Santa Sofia il dipinto, attribuito a Luca evangelista, affinché lo portasse sul monte della Guardia, così come era indicato in un'iscrizione sul dipinto stesso. Così l'eremita si incamminò in Italia alla ricerca del colle della Guardia e solo a Roma seppe, dal senatore bolognese Pascipovero, che tale monte si trovava nei pressi di Bologna. Arrivato nella città emiliana, fu accolto dalle autorità cittadine e la tavola della Madonna e del bambino venne portata in processione sul monte.
Col tempo la leggenda si arricchì di particolari dettati dalla fantasia o dalle supposizioni dei cronisti. Il primo fu, nel 1539, Leandro Alberti che diede alle stampe la Cronichetta della gloriosa Madonna di S. Luca del Monte della Guardia di Bologna, dove ipotizzava, come data d'arrivo dell'icona, l'anno 1160. Il frate Tommaso Ferrari, nel 1604, aggiunse il particolare che l'icona fosse stata ricevuta dall'eremita e portata sul monte dal vescovo bolognese Gerardo Grassi. Infine, è un falso documento, prodotto probabilmente da don Carlo Antonio Baroni (1647-1704)[1] e datato 8 maggio 1160, a raccontare della consegna dell'icona da parte del vescovo Grassi a due sorelle, Azzolina e Beatrice, figlie di Rambertino Guezi, fondatrici nel 1143 di un eremo sul colle della Guardia consistente di una capanna e una piccola cappella dedicata a San Luca. Quest'ultimo documento falso dava anche un nome al pellegrino: Teocle Kmnya (o Kamnia).
DA WIKIPEDIA
Chiesa di Santissimo Bartolomeo e Gaetano Bologna
Ho creato questo video con YouTube Slideshow Creator (
Coro A.N.A. Sez. Parma Monte Orsaro - Rassegna per l'A.I.S.L.A. (06/10/2012) 1/3
Sesta edizione della rassegna corale Insieme...una forza per vincere la Sla svoltasi presso la chiesa di San Paolo Apostolo a Parma. Ha partecipato alla serata anche il Coro Alpino Mario Rigoni Stern di Vallesabbia-Valtanesi (BS).
Programma prima parte: 1.Al regimento, 2.Monte Canino, 3.Ti ricordi la sera dei baci.
Albe sul Santuario della Madonna di San Luca, Bologna - di Arcangelo Vincent Scalici
Albe sul Santuario della Madonna di San Luca, Bologna - di Arcangelo Vincent Scalici
5) Le Campane di San Benedetto del Querceto 30 agosto 2014.
Il doppio, Tre fatta campanini con le campane di San Benedetto del Querceto (Monterenzio Bologna Italy, per la Festa Grossa 30 agosto 2014) suonato da una squadra di campanari dell'Unione Campanari Bolognesi, provenienti da diverse località della provincia di Bologna.
Il campanile di San Benedetto del Querceto, con lo zelo pazientissimo del Parroco don Pietro Fagioli, e l'obolo del suo popolo, fu portato a felice compimento l'Anno 1893. Le 5 campane di questo campanile furono fuse, insieme a quelle gemelle di Valgattara, nel 1894 dalla fonderia Cav. Giuseppe Brighenti. Riprese di Gilberto Tedeschi da Campeggio.