Mura Greche SosBeniCulturali Reggio Calabria, la riqualificazione
Le azioni di SosBeniCulturali associazione no-profit per la tutela valorizzazione e promozione dei BeniCulturali. La riqualificazione per pulizia del sito archeologico delle Mura Greche di Reggio Calabria. Per iscriverti anche tu scrivi a sosbeniculturali@email.it
Corto animato dell'assalto alle Mura Greche di Hipponion Valentia
Corto animato realizzato da digi.Art Servizi digitali per l’Arte su incarico della Co.Ge. S.r.l. nell’ambito del dei lavori di restauro, valorizzazione e promozione del Parco Archeologico di Hipponion Valentia, per il Comune di Vibo Valentia;
Supervisone della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia nelle persona del Funzionario Responsabile Dott. Fabrizio Sudano;
Corto Animato realizzato da:
-digi.Art Servizi digitali per l’Arte e i Beni Culturali
–coordinamento Artistico, Rosanna Pesce;
–coordinamento operativo, Giuseppe Musicò;
–rilievo aereo 3D, Giuseppe Musicò;
–regia Giuseppe Musicò;
–riprese video prima camera, Claudio Martino;
–riprese video seconda camera, Mikail Vadalà;
–fotografia, Claudio Martino;
–rilievo laser, Giuseppe Musicò;
–consulenza per la ricostruzione 3D, si ringraziano: Maria D’Andrea e Marianna Musella;
–ricostruzione 3D e modelli 3D in 3DS MAX, Antonio Tarantello;
–modellazione 3D e modelli 3D in Zbrush, Claudio Martino;
–storyboard, Giuseppe Musicò;
–segreteria, Rossana Crucitti;
–modello Atleta Professionista, Giovanni Giuseppe Ambrogio;
–montaggio Audio e Video, Mikail Vadalà;
–post produzione video, Giuseppe Musicò;
–titoli e grafica, Claudio Martino;
–voce narrante, Simone Martino;
–musiche, bensound.com;
Questo mare è pieno di voci - 01) Ode marittima (Pessoa)
29/08/2013 - Reading del gruppo i Segnalibro presso il sito archeologico delle mura greche di Reggio Calabria. In collaborazione con le associazioni NonSense e SosBeniCulturali.
Letture e brani a cura dei Segnalibro:
Antonio Ambrogio, Vincenzo de Salvo, Maria Rosaria Ferro, Giuseppe Gangemi, Carlo Menga, Cinzia Messina, Daniela Pericone, Caterina Scopelliti, Daniela
Scuncia, Stefania Ziglio.
Si ringrazia: Giuseppe Scambelluri, Alberto Napoli, Pino Rotta, Adexo Ufficio Stampa.
27 di 41 Le tante vite di una città della Calabria
Questo video è condiviso con invocazione del “FAIR USE” (senza scopo di lucro) tutti i diritti sono dei rispettivi proprietari. L’unico scopo è quello di divulgare conoscenza e cultura. Un grazie alla Rai (Rai Storia, Rai Cultura, Rai 5), che ci da la possibilità di godere di questi video e di diffondere cultura e bellezza. Questo è il vero servizio pubblico…Un grazie anche al MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), che ha finanziato questo progetto.
La lunga storia di Squillace, centro della Calabria posizionato sul versante ionico del punto più stretto della regione (e di tutta Italia): la via istmica che unisce Lamezia Terme a Catanzaro. Una lunga vicenda insediativa che ripercorrere delle tappe caratteristiche di molti centri della regione. Colonia marina fondata dai greci – con il nome di Skylletion, diventa poi l’importante centro romano di Scolacium, un centro di servizio urbano dotato di teatro, anfiteatri, edifici amministrativi e religiosi. In epoca tardo antica e altomedievale, la città conosce una (o forse due) rifondazioni d’altura: gli squillacesi abbandonano la costa per rifugiarsi nell’entroterra, in altura, in castrum protetto da mura. Una vera e propria fuga dal mare, per allontanarsi dalle coste malariche prima e poi per sfuggire alle incursioni degli arabi. E così, dal VI all’XI secolo, sotto il dominio bizantino, Squillace vive questa ‘'seconda vita'’, lontana dal mare, isolata, con forme di economia ferocemente autarchiche. Saranno i normanni, alla fine dell’XI secolo, a ripopolare l’antico sito costiero di Scolacium, costruendovi una spettacolare abbazia incompiuta, l’imponente chiesa di Santa Maria della Roccella. Oggi, il Parco Archeologico di Scolacium – vero e proprio polmone verde di quel tratto di costa ionica racchiuso nell’ampio golfo di Squillace – conserva le tracce di questa affascinante storia.
Inaugurato Calarcheo, il museo sottomarino
Reggio Calabria 20 agosto 2011 - Inaugurato Calarcheo, il museo sottomarino
E' un parco archeologico sottomarino
Inaugurato 'Calarcheo'
Reggiotv-Non è ancora un vero e proprio parco subacqueo, ma lo diventerà. Con quest'intenzione è stato oggi inaugurato nelle acque antistanti le mura greche a Reggio Calarcheo, il museo sottomarino ricostruito con reperti archeologici trovati a Lazzaro ma 'scomodi' da visitare nel posto di ritrovamento poiché rinvenuti in punti molto profondi del fondale. Così anfore, ancore e vasi sono stati posti in una zona marina più accessibile e fruibile non soltanto da esperti sub ma anche da persone con disabilità e normodotati neofiti.
E' proprio tre gruppi di sommozzatori con disabilità hanno avuto l'onore di tuffarsi per primi tra urne e resti dell'antica civiltà magno greca.
Successivamente alle immersioni gli organizzatori e i promotori del parco archeologico marino hanno riunito stampa e cittadinanza al Circolo Velico per la conferenza di presentazione, alla quale hanno preso parte l'assessore ai Lavori Pubblici Pasquale Morisani, la soprintendente ai Beni Archeologici Simonetta Bonomi, il formatore istruttori della Professional Scuba School Stefania Surace, il presidente dell'associazione Paolana Piero Greco e il presidente del nucleo sommozzatori della protezione civile Scuba Point Filippo Mallamaci e Don Gianni Zolazny dell'Università Pontificia Giovanni Paolo II, che ha benedetto il sito.
Il progetto Calarcheo ha avuto inizio 18 mesi fa proprio ad opera del nucleo sommozzatori e ha l'obiettivo di unire il mondo del sociale a quello storico-artistico-archeologico.
Alessia Luccisano
La Grecia di Calabria
VideoDoc sull'area grecanica della Calabria, realizzato nell'ambito del progetto LA MAGNA GRECIA E IL MESSAGGIO DELLA CLASSICITA’, che ha visto la realizzazione dei seguenti eventi da parte dell'Associazione culturale Bova Life - Vua Zoì tra il 2018 e il 2019:
- Convegno Grecia, Magna Grecia, Europa, tenutosi il 22 e 23 settembre 2018 a Reggio Calabria e Bova (RC).
- Spettacolo di teatro musicale La Vita è Sogno - Antigone. Copioni per un attrice e un flautista, tenutosi il 20 aprile 2019 a Bova (RC).
- VideoDoc La Grecia di Calabria.
bovalife.org
Questo mare è pieno di voci - 04) Delirare il mare (Prestifilippo)
29/08/2013 - Reading del gruppo i Segnalibro presso il sito archeologico delle mura greche di Reggio Calabria. In collaborazione con le associazioni NonSense e SosBeniCulturali.
Letture e brani a cura dei Segnalibro:
Antonio Ambrogio, Vincenzo de Salvo, Maria Rosaria Ferro, Giuseppe Gangemi, Carlo Menga, Cinzia Messina, Daniela Pericone, Caterina Scopelliti, Daniela
Scuncia, Stefania Ziglio.
Si ringrazia: Giuseppe Scambelluri, Alberto Napoli, Pino Rotta, Adexo Ufficio Stampa.
Associazione Comune Insieme Valorizzazione Beni Culturali
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Con la firma della convenzione di affidamento alle associazioni culturali esperte nella salvaguardia dei beni culturali,
il sito Ipogeo di Piazza Italia, ( con le terme romane, le mura greche e l'Odeion) il parco archeologico di Occhio di Pellaro e di Motta S. Agata vanno incontro a una nuova stagione di valorizzazione e promozione. ????
Su questa pagina a breve gli orari di visita e tutte le novità per scoprire i nostri tesori culturali. ????
Vincenzo Maria Romeo Elmar Elisabetta Marcianò Pro Loco Reggio Calabria San Salvatore Protezione Civile garibaldina Motta SG RC Daniela Neri Irene Calabró Giuseppe Falcomatà Soprintendenza ABAP per la città di Reggio Calabria e Vibo Valentia
L'Arciere.IT - Quotidiano di video-informazione online:
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Email: luispaloma1961@gmail.com
Whatsapp: +393381030287
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Reggio Calabria - Rhegion - Perla della Magna Grecia
Un breve excursus video fotografico su Reggio Calabria e i suoi monumenti piu' caratteristici allo scopo di presentare la straordinaria bellezza di questi luoghi, spesso da noi stessi dimenticati e vituperati.
Esplorando le aree archeologiche di Reggio Calabria [mini-documentario]
In questo episodio di “Esplorando dietro casa” abbiamo visitato tutte le aree archeologiche di Reggio Calabria di età greca e romana…
BIBLIOGRAFIA
22-25 ottobre 2013 (Reggio Calabria). Convegno internazionale di studi Ollus leto datus est. Architettura, topografia e rituali funerari nelle necropoli dell’Italia Meridionale e della Sicilia tra antichità e medioevo, organizzato da Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria e dell’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria; G. SPERANZA, relazione su Città dei vivi—città dei morti. Nuovi dati dalla necropoli di Rhegion.
F. ARILLOTTA, Repertorio della Carta Archeologica di Reggio Calabria, «Klearchos» 2010
F. MARTORANO, Carta Archeologica Georeferenziata di Reggio Calabria, 2008
E. ANDRONICO, HYPOGAEA. Tipologie edilizie, riti e corredi delle necropoli reggine di età ellenistiche, Reggio Calabria 2006
E. ANDRONICO, Topografia archeologica di Reggio Calabria, in B. Gentili, A. Pinzone, Messina e Reggio nell’antichità, Atti del Convegno SISAC, Messina-Reggio Calabria 24-26 maggio 1999, Soveria Mannelli 2002, pp. 197-246
N. PUTORTÌ, Le scoperte archeologiche di Reggio dopo il terremoto del 1908, in Bollettino Società Calabrese di Storia Patria, III-IV, 1-3, 1920
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Calabria terra omerica
2008 Lungometraggio istituzionale per l'Assessorato al Turismo della Regione Calabria. Ambientazione fantasiosa dell'Odissea nel paesaggio calabro.
Visita Parco Archeologico Laos.wmv
Visita guidata del 21 luglio 2010 al Parco Archeologico di Laos, situato a Santa Maria del Cedro (CS) in Calabria. Ad maiora!
LA GRANDE STORIA DI REGGIO CALABRIA (sesta parte)
Santa Caterina è uno dei quartieri residenziali di Reggio Calabria. Con San Brunello e Vito costituisce la III circoscrizione comunale.
Situato nel nord della città, confina a nord su via nazionale Pentimele con il quartiere di Pentimele, a sud con quello di San Brunello e a est sul viale della Libertà con il quartiere di Vito.
Il quartiere si trova al termine dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
Santa Caterina è uno dei più popolosi quartieri della città, ha una pianta rettangolare ed è costituita da tre zone:
zona portuale
zona residenziale
zona denominata Puzzi (patria del famoso Santo Pota).
Le quattro vie principali attraversano il quartiere da nord a sud (e viceversa):
via Enotria, via Esperia, via Italia e viaSanta Caterina d'Alessandria, sulla quale sorge l'omonima chiesa. La via Santa Caterina dà il nome al quartiere stesso essendone centro della vita commerciale.
Qui sorgono la Scuola media Ibico e la Scuola elementare Santa Caterina accanto alla quale vi è uno dei parchi cittadini, frequentato dai giovani, diversi uffici della regione e della provincia.
Il punto più frequentato da ragazzi e da famiglie è la locale parrocchia, grazie alle prolungate attività di AGESCI e AC.
Il quartiere è servito dai mezzi dell'ATAM, con 12 linee che lo attraversano e numerose altre che fanno capolinea all'inizio del quartiere sul Ponte della Libertà, e dalla stazione di Reggio di Calabria Santa Caterina in cui fanno regolarmente tappa i treni locali.
Agli inizi degli anni settanta il quartiere di Santa Caterina fu, assieme al quartiere di Sbarre uno dei principali protagonisti dei Fatti di Reggio.
La rivolta ebbe anche dei lati singolari: proprio per sottolineare il totale disprezzo per il governo in carica, i cittadini del quartiere dichiararono polemicamente la loro scissione dall'Italia e si autoproclamarono Granducato di Santa Caterina.
Interviste sit in presso gli scavi archeologici di Piazza Garibaldi
Reggio Calabria 4 ottobre 2018 intervista a Mary Caracciolo capogruppo al Consiglio Comunale di Forza Italia, Giuseppe D'Ascoli e Pasquale Imbalzano
sit in presso gli scavi archeologici di Piazza Garibaldi previsto per giorno giovedì 4 ottobre alle ore 10.30.
Interverrà altresì il Comitato Corso Sud con il suo Presidente, invitato in ragione dell'impegno costante per la valorizzazione di tutta l'area.
L'occasione è gradita per porgerle
distinti saluti,
Mary Caracciolo
Capogruppo Forza Italia
Consiglio Comunale Reggio Calabria
Scavi Archeologici Museo Archeologico Calabria
Scavi Archeologici Museo Archeologico Calabria Itinerari Archeologici Storia di Sibari antica città della Magna Grecia chimata Sybaris o Copia
Questo mare è pieno di voci - 06) Il vecchio e il mare (Hemingway)
29/08/2013 - Reading del gruppo i Segnalibro presso il sito archeologico delle mura greche di Reggio Calabria. In collaborazione con le associazioni NonSense e SosBeniCulturali.
Letture e brani a cura dei Segnalibro:
Antonio Ambrogio, Vincenzo de Salvo, Maria Rosaria Ferro, Giuseppe Gangemi, Carlo Menga, Cinzia Messina, Daniela Pericone, Caterina Scopelliti, Daniela
Scuncia, Stefania Ziglio.
Si ringrazia: Giuseppe Scambelluri, Alberto Napoli, Pino Rotta, Adexo Ufficio Stampa.
Tortora: archeologia, forse ritrovate le antiche mura lucane
I lavori per l'installazione delle reti per la banda larga potrebbero aver portato ad una scoperta davvero eccezionale. Siamo a Tortora, sull'alto tirreno cosentino. Ed è qui che sono riaffiorate delle antiche mura. L'ipotesi che fanno gli studiosi è che si tratti dei resti della necropoli di un’antica città lucana. Ci sarebbero motivi fondati per crederlo. Qui, alle falde del Palecastro, ci sarebbe stato nell'antichità un fiorente insediamento del popolo lucano. Più tardi la zona fu sede di una città successiva e ben nota, quella conosciuta col nome di Blanda. Ma della città lucana, invece, non sarebbe rimasta alcuna traccia. O meglio: sarebbero questi i primi resti ritrovati. Le mura sono riaffiorate in due punti distinti, che sono già stati messi in sicurezza ed esaminati dai primi archeologi, che stavano effettuando, per caso, un sopralluogo nella zona del Palecastro, dove dovrebbe nascere un altro parco archeologico, a conferma dell'importanza dell'area. Se la scoperta sarà confermata, quest'area della Calabria potrebbe diventare fulcro di nuove ricerche da parte di studiosi provenienti da tutto il mondo. E la storia di questi luoghi potrebbe essere completamente riscritta.
Paestum
La magnifica Poseidonia (ribattezzata dai Romani Paestum) è situata nella parte più orientale del golfo di Salerno, nei pressi dalla foce del fiume Sele (Silaros). Nell'ambito della Magna Grecia, fu una delle più ricche e fiorenti colonie. La sua fondazione viene fatta risalire ai Sibariti, provenienti dall'attuale Calabria, impegnati a costruire una rete commerciale fra lo Ionio e il Tirreno. L'origine della città, quindi, va collocata nel sec. VI a. C. Alcuni storici (vedi E. Pais) ritengono che siano stati i Trezeni, espulsi da Sibari, a creare Poseidonia. Altri (vedi E. Ciaceri), individuano in Poseidonia una colonia achea di Sibari. Risalgono al VI e V sec. a. C. i resti splendidi e monumentali delle mura e dei templi.
Vibo valentia un cuore archeologico per la riforma della città moderna
Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria Dipartimento DArTe, a.a 2013/14 Tesi a cura di Marco Migliore. ll progetto di tesi “Vibo Valentia: un cuore archeologico per la riforma della città moderna” lavora su due temi: il primo è quello di preservare con apposite coperture, e rendere fruibili, i mosaici ed altri resti archeologici di epoca classica-imperiale rinvenuti nella periferia moderna del quartiere S. Aloe a Vibo V.; il secondo è quello di realizzare una piazza urbana e un antiquarium, che ospitino la collezione di statue romane ritrovate in situ. Per riqualificare i resti archeologici si lavora sull'idea-progetto di un paesaggio “naturale” (un parco, al centro del quartiere periferico con forte densità edilizia e scarsa qualità edilizia) in cui sono stati ritrovati degli “oggetti a reazione poetica” coperti/scoperti sotto “colline artificiali”. Al margine del parco, l’antiquarium diventa il luogo di aggregazione civica; predisponendo per il quartiere S. Aloe una nuova piazza, e collegandosi attraverso una passeggiata urbana alle scuole vicine in modo da produrre occasioni di socializzazione e di cultura. Il carattere del progetto è quello di lavorare sul “fuori scala”: gli elementi da vicino ambiscono a evocare un'aura monumentale, ma nelle quantità edilizie e tecnologiche scelgono di mantenere una misura appropriata a un centro medio-piccolo qual è Vibo V. Gli interventi partono dalla terra, nella quale sono incastonati i resti archeologici, e lentamente ci guidano a sollevare lo sguardo verso l’alto, con un percorso in quota che rende possibile una nuova visione dei mosaici e dei reperti antichi. In questo modo, il progetto cerca di ricucire lo strappo che la città contemporanea ha inflitto fino ad oggi ad uno dei suoi luoghi antichi, per tessere un nuovo dialogo tra passato e presente
Italia Nostra 1.flv
A Reggio Calabria primo momento dell'evento conclusivo di un progetto di Italia Nostra. La pulizia dell'area archeologica Griso Laboccetta