L'OROLOGIO DELLE MERAVIGLIE
Timelapse città di Lecce: Orologio F. Barbieri P.zza S. Oronzo (inquadratura frontale)
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Timelapse città di Lecce: Orologio F. Barbieri P.zza S. Oronzo (inquadratura bassa stretta sinistra)
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All'interno della Villa Comunale di Lecce
La Villa Comunale di Lecce rappresenta per tutti i cittadini il cuore del centro storico di Lecce. Oggi Salentowebtv ha deciso di esplorarlo per raccontarvi quali sono le curiosità e i particolari che tutti dovrebbero conoscere.
Viene denominata Villa Garibaldi per la presenza del busto di Giuseppe Garibaldi al suo interno ma anche Villa della Lupa per la presenza, in passato, di alcuni esemplari di lupi rinchiusi in una gabbia.
Ricca di viali e piante ornamentali, è dimora simbolica degli eroi salentini e nazionali. Oltre al busto di Garibaldi, realizzato da Maccagnani nel 1887, vi sono busti in pietra di molti personaggi illustri della Provincia, realizzati dai più importanti scultori locali e per la maggior parte da Maccagnani negli anni 1887 e 1889.
Calpestarla porta sfortuna? La povera lupa a Lecce aspetta il suo riscatto
Secondo una triste fama calpestare la lupa, rappresentata sul mosaico dell'ovale di Piazza Sant'Oronzo a Lecce, porta sfortuna, soprattutto agli universitari prossimi alla laurea. E' meglio quindi evitare? O è solo una vecchia superstizione che va superata? Nonostante la leggenda almeno i turisti si fermano a fotografarla e lei, che rappresenta la Città di Lecce ai piedi del leccio, sembra sorridere.
Echi caravaggeschi a Lecce: la Chiesa del Rosario
Nel cuore del Regio di Parma torna a battere l'orologio del 1829
Scandisce dal 1829 il tempo di opere e concerti che si sono susseguiti sul palcoscenico del Teatro Regio. Il tempo e l'usura avevano fermato. Dopo un anno di restauri, lo storico orologio del teatro realizzato da Antonio Barozzi è tornato a funzionare. L'orologiao Paolo Valenti, che ha curato il ripristino, accompagna nel cuore del teatro parmigiano per scoprire i segreti del funzionamento.
LECCE RESTAURO LUPA
ENTRO LA PROSSIMA ESTATE IL MOSAICO CON LA LUPA, SIMBOLO DELLA CITTÀ DI LECCE, TORNERÀ AL SUO ANTICO SPLENDORE. IL RESTAURO SARA' CURATO DA PRIVATI.
Sulle mura di Lecce scorrono le immagini della storia del calcio leccese
Sai chi voti? Test sui candidati a Lecce
E' partita una campagna dal titolo “sai chi voti”, una campagna per la trasparenza delle candidature. L’associazione Riparte il futuro chiede l’adesione di tutti i candidati sindaci per pubblicare il loro curriculum, i loro incarichi e eventuali conflitti di interessi e il loro status giudiziario. Siamo andati a Lecce, uno dei capoluoghi in cui si vota, per chiedere, anche con un po’ di ironia, le referenze ai candidati sindaco.
Le meraviglie del Salento: il monastero abbandonato di Monte Vergine e il suo guardiano
Siamo stati a Monte Vergine, un monastero ora abbandonato circondato da ettari di verde nella campagna salentina, vicino Arnesano (Lecce). La piccola Chiesa annessa al monastero è ancora aperta e curata dallo storico guardiano, Salvatore, ultraottantenne nato e cresciuto a Monte Vergine (oggi meta di pellegrinaggi a ridosso del 1° Maggio).
A spasso in via Libertini a Lecce
Simpatica serata leccese con cenetta al ristorante Sapori di Grecia
Locale commerciale in Vendita a Martano (LE)
MARTANO, LECCE, SALENTO
Nel cuore del centro storico, proponiamo in vendita antico frantoio di circa 580 mq con caratteristiche volte a stella ed a botte.
L'immobile, da ristrutturare, presenta un grande locale centrale destinato alla lavorazione della materia prima e altri locali annessi con destinazione di deposito attrezzi e stoccaggio.
Completa la proprietà piccolo scoperto di pertinenza retrostante la stessa e ampia area solare con vista sui tetti circostanti.
Martano, comune della Grecia salentina, dista 18 km da Otranto, 50 km da Gallipoli, 25 km da Lecce e 45 km dall'aeroporto di Brindisi facilmente raggiungibile tramite servizio navetta.
12. Basilica di S. Giovanni Battista al Rosario (Lecce) Italia
18.09.2016 Basilica di S. Giovanni Battista al Rosario (Lecce) ITALY
La basilica di San Giovanni Battista al Rosario è una chiesa del centro storico di Lecce. Sede parrocchiale dal 1914, fu costruita per i domenicani dall'architetto Giuseppe Zimbalo tra il 1691 e il 1728. In essa l'architetto leccese raccomandò di trovare sepoltura. È situata in via Giuseppe Libertini, a pochi passi da Porta Rudiae.L'attuale edificio di fine Seicento fu costruito sul sito di una precedente struttura risalente al 1388, anno in cui arrivarono a Lecce i padri domenicani. La data di fondazione del nuovo edificio è il 6 marzo 1691 e i lavori di costruzione furono affidati all'ormai settantenne Giuseppe Zimbalo, il quale contribuì anche personalmente al finanziamento.
Nel 1710 lo Zimbalo morì ed il cantiere fu portato a termine nel 1728 da altri artisti, tra i quali si distinsero Giulio Cesare Penna il giovane e Leonardo Protopapa. Nel 1948, per volontà di papa Pio XII, la chiesa fu dichiarata basilica minore
Meraviglie dal Palazzo
Meraviglie dal Palazzo. Dipinti, disegni e arredi della collezione Bariatinsky dal Palazzo Chigi in Ariccia, Promossa dal dott. Giuseppe Lepore, presidente del Centro Europeo per il Turismo e realizzata con il contributo della Provincia di Roma. All'inaugurazione erano presenti il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti, il sindaco di Ariccia Emilio Cionfanelli e il presidente del Centro Europeo per il Turismo Giuseppe Lepore. Servizio di Alessandra Pesaturo Ringraziamo per il contributo Franco Cavallaro capo ufficio stampa e pubbliche relazioni del Centro Europeo per il Turismo
Conkbayırı-Chunuk Bair time lapse
Çaylak Dere'den Pilav Tepe ve Conkbayırı-Çanakkale Time lapse
From Cailak dere to Table Top and Chunuk Bair-Gallipoli time lapse
ITALY NEEDS LOVE I SICILY
Testi di Marella Di Grande (Little Sicily)
CATANIA NEEDS LOVE
Ci sono sofferenze che scavano nelle persone come buchi di un flauto e la voce dello spirito ne esce melodiosa (Vitaliano Brancati)
Dietro la corazza austera del basalto delle chiese e delle vie, Catania cela un cuore appassionato, così come la pietra fredda e nera si arroventa al sole di Sicilia, lo spirito del popolo catanese si infiamma nel credo radicato e obbedisce con eclettismo, tipicamente siculo, agli umori della montagna traendone con esuberanza forza e genialità. La natura lega inscindibilmente con formula alchemica la terra ed il fuoco all'aria e all'acqua che echeggiano storie lontane di miti e leggende popolari.
TAORMINA NEEDS LOVE
SIRACUSA NEEDS LOVE
La Sicilia non è una: ne esistono molteplici, forse infinite, che al continentale, forse al Siciliano stesso, si offrono e poi si nascondono in un giuoco di specchi
(Leonardo Sciascia)
Nella città tra terra e acqua, mito, storia e archeologia sono magicamente fusi e si respirano dalla sorgente Aretusa alla fontana di Artemide, sino ai resti del tempio di Apollo. Siracusa reca il passaggio di diverse dominazioni storiche senza disegno di continuità, ma in un insieme che risulta armonico. I Greci, i Romani, i Bizantini, gli Arabi, i Normanni, gli Svevi, gli Aragonesi, i Catalani, i Vicerè, i Savoia hanno impresso orme uniche e visibili nel Duomo, in origine sontuoso tempio dorico di Athena trasformato in chiesa cristiana bizantina, poi normanna e ancora barocca , e negli edifici delle strette stradine dell'isola di Ortigia dove il tempo sembra essersi fermato.
MODICA NEEDS LOVE
Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomini sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio ( Gesualdo Bufalino)
Il paesaggio irreale di Modica le conferisce l'aspetto di un presepe in cui le case, spesso estensioni di grotte tipiche, sono accatastate le une alle altre e i campanili sono protesi verso l'orologio della torretta del Castello, parte più alta della città. Le molteplici chiese in stile barocco fiorito, caratterizzate da un gusto imponente ma raffinato, si affacciano su scenografiche scalinate modellate sulle chine delle colline.
Nella città alta di terrazzi e di chiese del Seicento, aerea di visioni esatte dei paesi e dei mari, della scienza e dell'arte... (Salvatore Quasimodo)
RAGUSA NEEDS LOVE
«Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla, una certa qualità d'animo, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo nero che spia.» (Gesualdo Bufalino)
Ragusa Ibla arrampicata com'è su se stessa non è facile da percepire in toto, si può apprezzarla risalendo i viottoli e soffermandosi sui piccoli particolari per rendersi conto che anche un sassolino vibra. Città mistica ed insieme drammatica nelle masse in movimento, nelle sculture e nei chiaroscuri che creano luci ed ombre in un incrocio emotivo e suggestivo. Città aristocratica e simbolica nella lotta perenne del bene contro il male dove San Giorgio sconfigge il drago. In alto a dominare la città è Castello Vecchio, residenza di una delle più antiche famiglie nobiliari: gli Arezzo di Trifiletti, il cui motto Bene merentibus incarna con criterio l'austerità e la magnanimità di Ibla.
NOTO NEEDS LOVE
Noto chiede amore perché amore offre accogliendoti al passaggio dalla Porta Reale simboleggiante la forza, la fedeltà e la benevolenza verso il prossimo e incantandoti con l'oro della pietra con cui, dopo il terremoto del 1693, l'intera città fu ricostruita. Le forme dinamiche e complesse delle chiese, di cui il cuore della città è ricco, e le maestose scalinate esprimono in maniera solenne l'animo devoto reperibile anche nelle nicchie sacre delle stradine secondarie dedicate soprattutto al culto di San Corrado, eremita e patrono della città. Gli stemmi e gli ornamenti architettonici degli edifici nobiliari, i leoni, i grifoni, i cavalli alati, i putti allegorici e le sirene dei balconi di Palazzo Nicolaci raccontano una eleganza fiabesca propria del barocco siciliano.
Lecce - Chiesa del Rosario