Campane dell'Abbazia Benedettina di Santa Maria della Scala in Noci (BA) v.241
Battiore delle 12:00 e rintocchi 3-5-7-1 sul campanone per l'Angelus feriale/festivo.
Concerto di 8 campane in Do3 fuse da Marinelli nel 1961 ed elettrificate alla mezza ambrosiana.
Ed ecco il video di un concerto a mio parere davvero bello, già noto su Youtube per dei video sul Plenum suonato per la Messa festiva.
Allora mi reco in questa Abbazia sperando che per l'Angelus suonasse una distesa, invece...parte il battiore seguito da un misero 3-5-7-1 sulla grande.
E vabbè, pazienza.
Ora vi lascio al prossimo video che nonostante sia girato in un luogo veramente bello e pittoresco lo trovo misero.
1^: Do3, fusa; da Marinelli di Agnone nel 1961;
2^: Re3, fusa da Marinelli di Agnone nel 1961;
3^: Mi3, fusa da Marinelli di Agnone nel 1961;
4^: Fa3, fusa da Marinelli di Agnone nel 1961;
5^: Sol3, fusa da Marinelli di Agnone nel 1961;
6^: La3, fusa da Marinelli di Agnone nel 1961;
7^: Si3, fusa da Marinelli di Agnone nel 1961;
8^: Do4, fusa da Marinelli di Agnone nel 1961.
Video 241
Video Tour nell'Abbazia Madonna Della Scala
Spiritualità Monastica Benedettina nell'Abbazia Madonna della Scala
Abbazia Madonna della Scala Noci (Ba) -- Inverno Felice --
Riprese Video effettuate in Gennaio 2013
Abbazia Madonna della Scala - Noci(Ba) Monastero Benedettino - riprese aeree
Riprese aeree dell'Abbazia Madonna della Scala - Noci (ba)
riprese e montaggio MPvideo drone-service
info mpvideodrone@gmail.com
FanCity Acireale - La Madonna della Scala
FanCity Acireale - La Madonna della Scala - Prossimo documentario sulla madonna di Santa Maria la Scala a cura dell'Associazione Scarti di Acireale
Città di Martano - Monastero Santa Maria della Consolazione
Il Monastero di Santa Maria della Consolazione, situato sulla provinciale per Borgagne, risale al 1686.
Dopo un breve periodo di guida ad opera dei Frati Francescani, nel 1926, fu affidato ai Cistercensi di Casamari, un ordine fondato il 21 marzo 1098 che si rifaceva pienamente all'ideale di vita proposto da San Benedetto, fondato sull'accoglienza e l'ospitalità.
I Padri introdussero le straordinarie risorse della loro tradizione monastica come la preparazione di miele, olio, infusi ed elisir per lenire i vari malanni.
Città @perte in rete
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Noto Antica e Santa Maria della Scala
I resti di Noto Antica ed il Santuario della Madonna della Scala.
Abbazia Santa Maria del Bosco di Calatamauro
L'Abbazia Santa Maria del Bosco di Calatamauro, si trova nel Comune di Contessa Entellina (PA), immersa in un fitto bosco di querce secolari su un ripiano del Monte Genuardo. L'Abbazia risale al XV secolo mentre la Chiesa ad essa adiacente fu terminata nel 1757, successivamente alla prima del 1309. L'Abbazia è fortunatamente ben tenuta dagli eredi del Barone Inglese che oggi la gestiscono. Al suo interno due splendidi chiostri sui quali si affacciano le finestre delle stanze del piano superiore al quale si accede per mezzo di una regale scalinata. Un luogo avvolto tra natura e storia che infonde un elevato senso di serenità.
Il Santuario della Madonna della Scala a Massafra (TA)
Il Santuario della Madonna della Scala a Massafra (TA)
Santuario Madonna della Scala ( Massafra ): 1 parte
Esterno e struttura interna
Abbazia Santa Maria a Mare
Il Tesoro delle Isole Tremiti.
Santa Maria a mare,
l'Abbazia Fortezza sull'Isola di San Nicola
Abbazia di Santa Maria del Patire (Rossano CS) da MicheleExpert
Storia
L'abbazia di Santa Maria del Patire fu fondata intorno al 1095 dal monaco e sacerdote Bartolomeo di Simeri, con l'ausilio di alcuni ricchi normanni, e venne dedicata a Santa Maria Nuova Odigitria, anche se è conosciuta con il nome di Santa Maria del Patìr, o semplicemente Patire (dal greco Patèr = padre), attribuzione data come segno di devozione al padre fondatore. Nel 1105 il pontefice Pasquale II gli concesse il diritto di immunità dalla giurisdizione vescovile.
In epoca normanna divenne uno dei più ricchi e rinomati monasteri dell'Italia Meridionale. L'abbazia possedeva anche una ricca biblioteca e uno scriptorium dove lavoravano monaci amanuensi per la trascrizione di antichi codici. Dal XV secolo il monastero del Patire conobbe un lungo ma inesorabile decadimento, come tutti i monasteri italo-greci, finché nel 1809 venne soppresso dai francesi.
Architettura
La chiesa possiede una pianta basilicale latino-normanna con tre absidi rivolte ad Oriente. La navata centrale, caratterizzata dal tetto ligneo a capriate, è divisa dalle due laterali da quattro ordini di arcate a sesto leggermente acuto poggianti su colonne di coccio in arenaria a base ionica e senza capitelli. L'area presbiteriale è leggermente in rialzo rispetto al corpo della chiesa, ed è delimitata da quattro pilastri in cui si incuneano in funzione decorativa 4 colonne con capitello corinzio provenienti probabilmente dalle rovine dell'antica Thurio.
La chiesa è caratterizzata anche dall'antico pavimento a mosaico, solo in parte salvato, risalente al XII secolo, voluto dall'abate Biagio, rappresentante alcune figure di animali reali e mitologici. Dalle poche figure rimaste risultano evidenti influenze di figure e stilemi dell'opera del presbitero Pantaleone nel mosaico di Otranto (riscontrabili in altre chiese pugliesi dalle Tremiti alla più vicina Taranto). Nella chiesa si conserva un crocifisso ligneo del '600 e l'effigie della Madonna del Patire, datata alla fine del XIX secolo.
All'esterno, restano le 3 imponenti absidi rivolte ad Oriente in un'ampia spianata che danno il senso della grandiosità dell'edificio. Ogni abside possiede 5 archeggiature con lesene policrome ottenute con altrettanti tondi policromi racchiudenti tutti una stella variamente foggiata. A fianco della chiesa le ampie arcate residue introducono nel chiostro e nei ruderi dell'antico monastero. La facciata, rivolta a settentrione, è stata molto rimaneggiata nel corso dei secoli. Delle antiche tre porte maggiori, oggi ne rimane solo una, quella centrale, molto sobria e rimaneggiata. Le due colonne del portale centrale sono invece molto antiche. La facciata è caratterizzata anche da due rosoni, di cui quello centrale è di origine moderna, mentre sembra molto più antico quello murato al vertice della cuspide. Le due porte laterali presentano molte decorazioni tipiche delle forme arabesche. Nell'insieme, la chiesa si presenta ancora oggi con architettura compatta, nonostante i continui rimaneggiamenti effettuati nel corso dei secoli, rimanendo ancor oggi una delle più belle architetture dell'arte romanica normanna.
Madonna della Scala Noci BA
Convento Frati Benedettini
Inno dei Vespri Tempo di Pasqua
Inno gregoriano dei vespri in tempo di Pasqua presso l'Abbazia Madonna della Scala
vedi
Fiore - Panforte di Siena dal 1827 - Ricciarelli - Ricetta - Antiche Tradizioni Italiane - Toscana
Fiore - Panforte di Siena dal 1827 - Ricciarelli - Ricetta - Antiche Tradizioni Italiane - Toscana
La storia di questa azienda si lega ad un sapere antico, quello degli speziali di Siena. Un sapere che fin dal XIII secolo è stato tramandato nei monasteri e nelle abbazie senesi e che ha trovato il suo fulcro propulsivo nel “Santa Maria della Scala”, l’ospedale medievale di Siena che al suo interno aveva il “Collegio dei Medici” ed una delle principali spezierie organizzate della città. Le prime lavorazioni del Panforte avvenivano proprio nel retrobottega di queste antiche spezierie poiché prevedevano l'uso di costose spezie nell'impasto.
Fiore - Panforte of Siena since 1827 - Ricciarelli - Recipe - Ancient Italian Traditions
The history of this company is linked to an ancient knowledge, that of Siena's spices. A knowledge that since the thirteenth century has been handed down in the monasteries and Sienese abbeys and that has found its propulsive fulcrum in the Santa Maria della Scala, the medieval hospital of Siena that inside it had the College of the Medici and one of the main spice shops organized in the city. The first processing of Panforte took place right in the back room of these ancient spice shops as they provided for the use of expensive spices in the dough.
Abbazia di Santa Maria del Patir
Abbazia di Santa Maria di Pulsano abbazia situata presso Monte Sant'Angelo,esterno, eremi. (Puglia)
27/04/2019. L'abbazia di Santa Maria di Pulsano è un complesso monastico situato sul Gargano. I suoi eremi sono luogo del cuore FAI. L'8 settembre ricorre la festività della Madonna di Pulsano: i fedeli partono da Monte Sant'Angelo e raggiungono l'abbazia sul dorso di muli.
Ilmonastero ha anche una foresteria per ospitare un numero limitato di pellegrini per brevi periodi di ritiro. Edificata nel 591, sui resti di un antico tempio oracolare pagano dedicato a Calcante, fu affidata ai monaci dell'ordine di Sant'Equizio abate. Poco note sono le vicende storiche fino al XII secolo quando, nel 1129, l'intervento di san Giovanni da Matera e della sua Congregazione Pulsanense la fece risorgere dal grave stato di abbandono in cui versava, fondando l'ordine monastico autonomo dei poveri eremiti pulsanesi. L'abbazia è circondata da vari eremi i quali venivano utilizzati come abitazione. Spesso per accedere a questi gli eremiti erano costretti ad utilizzare corde o scale. Gli Eremi di Pulsano, nel 2010, sono stati eletti Luogo del cuore FAI con 34.118 segnalazioni.
Incontro pubblico organizzato dall'associazione: Puglia viva. Noci (BA) 16.'6.2018
Titolo: Puglia, quali radici per quale futuro.
-Saluto iniziale: padre Giustino Pege, abate abbazia Madonna della Scala , Noci (Ba).
-Presentazione: Enzo Fortunato, presidente Puglia viva
-Relatori: avv. Gianfranco Amato, pres. Giuristi per la vita, e mons Giovanni D'Ercole, vescovo Ascoli Piceno.
-video: Sabino Paciolla
Visita all'Abbazia di Montecassino con Frati Francescani dell'Immacolata
VISITA MONTECASSINO
L'Abbazia di Montecassino è una delle più note Abbazie del mondo.
Nel 529 San Benedetto scelse questa montagna per costruire un monastero che avrebbe ospitato lui e quei monaci che lo seguivano da Subiaco. Il paganesimo era ancora presente, ma egli riuscì a trasformare questo luogo in un monastero Cristiano ben strutturato dove ognuno potesse avere la dignità che meritava, attraverso la preghiera e il lavoro.
Ora et Labora et Lege: questo è il motto della Regola di San Benedetto che i monaci ancora seguono nella loro routine quotidiana: alcuni studiano in biblioteca circondati da libri antichi, o fanno ricerche nell'archivio su manoscritti meravigliosi, altri accolgono ospiti che arrivano in cerca di un momento di pace interiore e serenità. E se state visitando l'Abbazia, potreste incontrarne alcuni che fanno una passeggiata nei chiostri prima di tornare nelle loro celle per pregare in solitudine, o per incontrarsi più tardi per la preghiera comune.
Ogni giorno migliaia di pellegrini e visitatori da tutto il mondo varcano questa soglia. Attraversano silenziosamente i chiostri e poi salgono la grande scalinata fino alla Basilica, alla tomba di San Benedetto e Santa Scolastica. Poi c'è la cripta, di sotto, da scoprire con gli stupendi mosaici dorati. Ma è nel museo che alla fine i visitatori possono vedere magnifici quadri, meravigliosi manoscritti e libri antichi; possono ripercorrere la storia dell'Abbazia dagli inizi ad oggi e comprendere perché Montecassino è nota come il Faro della Civiltà Occidentale.
Ripresa e Montaggio di
Fra Fidelis Maria Arevalo, Frate Francescano dell'Immacolata
Una Produzione
TELE RADIO BUON CONSIGLIO
MADONNA DELLA SCALA MASSAFRA cinefilmato in FullHD
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