Museo Pinacoteca Civico e Diocesano e dei Manoscritti Leopardiani Visso (MC) - 1° Parte
Comune di Visso (MC) - 1° Parte video museo Pinacoteca Civico Diocesano e Manoscritti Leopardiani
Museo Pinacoteca Civico e Diocesano e dei Manoscritti Leopardiani Visso (MC) - 2° Parte
Città di Visso (MC) 2° Parte Video Museo Pinacoteca Civico Diocesano dei Manoscritti Leopardiani
Visso (MC) - I Manoscritti di Giacomo Leopardi e l'Allevamento di Trote
Parte fondamentale della Cultura della località di Visso è il Museo Civico Diocesano nella Chiesa di Sant’Agostino dove sono racchiusi i manoscritti di Giacomo Leopardi, i dipinti di Paolo da
Visso e il dipinto attribuito a Orazio Gentileschi seguace di Caravaggio.
Un’antica tradizione che continua a vivere in questa cittadina è strettamente legata all'allevamento di trote, possibile grazie alla disponibilità di ottime risorse naturali (acqua e freddo costanti).
Le peculiarità di questa specie di pesce sono: la genuinità, non sopportano l’inquinamento idrico, possiedono poche calorie e sono ottime per l’alimentazione sana, fin da bambini.
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Numero Puntata: #01
Anno di registrazione: 2012-2013
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Quando ritrovo qualcosa di bello... 2 parte: La Croce di Visso
seconda parte della visita guidata della curatrice Diletta Corsini alla mostra Quando ritrovo qualcosa di bello aperta al museo Casa Siviero di Firenze il 28 gennaio 2012. In questa seconda parte si spiega la Croce processionale del museo Civico e Diocesano di Visso (Macerata) opera recuperata in Svizzera nel 1975 da Siviero due anni dopo il furto avvenuto nella chiesa di Santa Maria a Visso
RRM: Ancona della Passione, Museo Diocesano
Restauratori e Restauri in Museo; progetto a cura dell'Associazione Giovanni Secco Suardo.
Raccontare le opere attraverso la loro storia conservativa: l'ancona della Passione del Museo Diocesano di Milano
Il Museo Diocesano di Velletri, meraviglioso! Speciale del 2000 di Emanuele Carioti T9
Il Museo Diocesano di Velletri, meraviglioso! Speciale del 2000 di Emanuele Carioti - Giornalista & Blogger
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MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA - SANTA SEVERINA - (KR)
MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA - SANTA SEVERINA- KR-
Messe in salvo decine di opere dal museo di Visso danneggiato dal terremoto
I Vigili del Fuoco hanno portato in salvo diverse opere dal museo-pinacoteca di Visso gravemente danneggiato dal terremoto.
Link articolo:
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La Pinacoteca del Museo Civico Ala Ponzone
Ci sono delle città che hanno delle pinacoteche splendide, piene di capolavori. Una di queste città, che è stata centro di una grande scuola pittorica, è Cremona (Federico Zeri)
STENDHAL su RAI - Radio6Teca ha trasmesso la visita che FEDERICO ZERI fece anni fa al Museo Civico Ala Ponzone. Potete ascoltarla o scaricare il podcast qui
La conoscete già? Se non la conoscete venite a visitare la nostra Pinacoteca!
Ecco alcuni dipinti di cui Federico Zeri ci racconta ma ce ne sono molti altri...
Il museo diocesano si sposta nel palazzo arcivescovile News AgrigentoTV
Il museo diocesano si sposta nel palazzo arcivescovile News AgrigentoTV
Passeggiando per Visso 2
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Viaggio a Visso
Gyga e il Pinta ancora in giro per l'Italia
16 - Allegoria della Terra (Museo Pepoli di Trapani)
Allegoria della Terra. Abraham Brueghel - Seconda metà del XVII secolo
Questa presentazione, assieme a diverse altre pubblicate pure su You Tube, è nata dalla collaborazione fra il Museo Regionale Agostino Pepoli di Trapani, dove si trova il dipinto, e l’Associazione Amici del Museo Pepoli della stessa città.
Informazioni sul museo si possono trovare nel sito amicimuseopepoli.altervista.org
Visso (MC)
Un paesino minuscolo incastrato nel mezzo delle montagne, sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini; un piccolo angolo di paradiso in cui rifugiarsi per staccare la spina da tutto e da tutti.
Extra Expo - Galleria Sabauda, dipinti di 700 autori in mostra a Torino
Nell'ala del Palazzo Reale ha riaperto i battenti una delle pinacoteche più importanti d'Italia che fa concorrenza ai grandi poli culturali europei. Esposte le opere di importanti artisti dal Duecento al Novecento, da Botticelli a Duccio di Buoninsegna, da van Eyck a Defendente Ferrari, da Bellotto a Mantegna, da Tintoretto al Beato Angelico.
Il ministro Franceschini all'inaugurazione: E' una grande attrazione internazionale, ben si sposa con l'Expo Milano 2015
La Compagnia - quelli eran giorni - Visso (MC)
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25 Pavimento con veduta di Trapani (Museo Pepoli di Trapani)
Pavimento con veduta di Trapani. Opera di maestranze napoletane - Metà del XVIII secolo.
Questa presentazione, assieme a diverse altre pubblicate pure su You Tube, è nata dalla collaborazione fra il Museo Regionale Agostino Pepoli di Trapani, dove si trova il pavimento, e l’Associazione Amici del Museo Pepoli della stessa città.
Informazioni sul museo si possono trovare nel sito amicimuseopepoli.altervista.org
Massa Fermana - Inaugurata la pinacoteca
Caravaggio Experience PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI ROMA
Stefano Fake, videoartista fondatore di THE FAKE FACTORY, parla del progetto di videoarte immersiva CARAVAGGIO EXPERIENCE.
Il tuo rapporto con Caravaggio: sicuramente, avrai lavorato a stretto contatto con storici dell’arte ed esperti; cosa ti ha ispirato, maggiormente, nella costruzione di un racconto per immagini?
La sua pittura è così dirompente che il primo approccio è stato il più possibile spontaneo, senza mediazioni culturali o critiche.
Ho selezionato le sue opere maggiori e le ho proiettate per settimane sui maxi-schermi che ho in casa e nella FAKE FACTORY, il mio laboratorio creativo. Ho diversi maxischermi distribuiti dappertutto, visto il lavoro che faccio. Mi sono letteralmente immerso nella sua pittura per un mese. Giorno e notte. Mentre lavoravo, mangiavo, leggevo e spesso anche mentre dormivo, per assorbirne la luce quasi fisicamente.
Quando ho pienamente interiorizzato le immagini create dal Caravaggio ho iniziato a studiarlo con metodo e attenzione scientifica. Ho letto libri e biografie, ho visto i film a lui ispirati, ho studiato le lezioni universitarie e le trasmissioni televise di Claudio Strinati, gli appunti dell'amico Carlo Francini, ho incontrato Mina Gregori della Fondazione Longhi di Firenze, ho visto in video gli spettacoli di Dario Fo e Vittorio Sgarbi, ho approfondito gli studi scientifici di alcuni dottorati di ricerca sulla tecnica e i trucchi ottici che probabilmente utilizzava, ho parlato con molti restauratori per capire il metodo che utilizzava per ottenere quella profondità e quei contrasti luce-ombra che ne hanno fatto il tratto distintivo. Sono andato a osservare quanto più possibile le sue opere dal vero: Roma, Firenze, Napoli, Siracusa, Malta, Parigi, Berlino e Vienna. Ho passeggiato nella spiaggia di Porto Ercole dove probabilmente è stato abbandonato morente.
Poi mi sono preso un mese chiuso nel mio studio a fare una sintesi per trovare una narrazione visiva ed emozionale che potesse racchiudere quanto più possibile tutto quello che di Caravaggio si conosce, si scrive, si dice e si immagina. L'introduzione alla videoinstallazione, quella con le lettere che volano e formano la parola Caravaggio Experience è il simbolo visivo di questo processo.
Ho preso quel flusso libero di pensieri e immagini e l'ho inquadrato dentro una cornice, che rappresenta simbolicamente la videoinstallazione-spettacolo finalmente compiuta.
Quell'animazione, che anticipa tutti i capitoli e da il titolo all'intera opera, è l'ultimo video che abbiamo realizzato. L'ho pensato e realizzato solo quando avevo finalmente capito che il lavoro era compiuto e l'opera completa.
Ci parli della narrazione della videoinstallazione? come si svolge?
E' un flusso continuo di immagini e musiche di 50 minuti circa, che visualizziamo contemporaneamente in tutte le sale attraverso 33 videoproiettori e quindi 33 differenti punti di vista. Per fare un esempio, in ogni punto dell’esposizione vediamo le successioni dei quadri del Caravaggio per intero e almeno 6 differenti dettagli degli stessi quadri proiettati sulle altre pareti e persino sul pavimento. Quindi diventa interessante anche scoprire che, muovendoti nello spazio, i punti di vista e le composizioni cambiano.
E' una destrutturazione delle opere su piani differenti che si ricompongono di fronte allo spettatore in base al punto di vista.
Io ad esempio amo moltissimo mettermi nella sala centrale per osservare contemporaneamente almeno 12 proiezioni diverse, divise su 3 sale che comunicano attraverso portali volutamente asimmetrici. E' un labirinto apparentemente caotico ma incredibilmente equilibrato e armonico.
Dal punto di vista dello sviluppo delle sequenze, ho cercato di essere il più chiaro possibile. D'altronde, se la mia intenzione è far perdere lo spettatore nel labirinto, gli devo pur dare un filo di Arianna che lo aiuti a trovare un percorso di uscita. Perciò ho individuato alcune tematiche utili a realizzare una narrazione fluida e coinvolgente. Ho pensato a 8 capitoli, che si svolgono contemporaneamente in tutto lo spazio: Luce, Naturalismo, Enigma del Narciso, Teatralità, Medusa, Violenza, luoghi di vita vissuta e infine la consacrazione della sua Arte nelle pinacoteche di tutto il mondo.
Quindi ho radunato il mio team di grafici, animatori, disegnatori nel mio laboratorio di Firenze, The Fake Factory, e abbiamo realizzato una prima bozza dell'opera. Con l'aggiunta delle meravigliose musiche originali di Stefano Saletti e una serie di revisioni con Strinati abbiamo affinato tutti gli aspetti della videoinstallazione per arrivare ad un risultato finale che corrispondesse ai miei desideri e, naturalmente, anche a quelli di Medialart, società produttrice dell'evento.
L'obiettivo ultimo di questo lavoro era chiaro a tutti: regalare un'esperienza immersiva originale e unica nell'arte del Caravaggio, equilibrando gli elementi spettacolari con quelli didattici.