Camillo e Fabio Angelucci da Mevale, affreschi tra i ruderi della Madonna della Neve (manortiz)
Camillo e Fabio Angelucci da Mevale, gli affreschi tra i ruderi del Santuario della Madonna della Neve, Castel santa Maria (Cascia)
Camillo e Fabio Angelucci da Mevale
attivi seconda metà del XVI sec
Scuola marchigiana-mevalese
Note biografiche: Il padre Gaspare, capostipite della dinastia degli Angelucci, è sicuramente l’artista più interessante della famiglia. Ebbe modo di viaggiare e a Roma, poté frequentare la bottega di Raffaello. Tornato in Valnerina portò con sé la maniera della scuola romana, divenendone uno dei maggiori esponenti. Gaspare si occupava anche e sopratutto del lavoro d’intaglio del legno costruendo tabernacoli, cornici, altari, con i quali “completava” le opere pittoriche, pulpiti, ma anche mobili. Anche i figli Camillo e Fabio, si applicarono nell’arte dell’intaglio del legno oltre che nella pittura.
Camillo fu attivo tra il 1540 e il 1585 e lavorò in vari comuni della Valnerina da solo o insieme al padre o al fratello minore. Molto più abile nella scultura lignea che nella realizzò intorno alla metà del XVI secolo tre tabernacoli lignei per le chiese di Mevale, Croce e Aschio, oggi visibili nel Museo di Visso mentre a Ussita è conservata nella Chiesa di SS. Maria Assunta un’Assunzione realizzata nel 1584 insieme al fratello Fabio.
Fabio, il minore dei fratelli Angelucci, fu attivo tra il 1568 e il 1603, operando spesso insieme al nipote Ascanio Poggini, ultimo rappresentante della scuola mevalese attivo fin verso il 1620.
Annotazioni: Il capostipite della famiglia Angelucci fu Gaspare, padre di Camillo e Fabio, quest’ultimo fu aiutato in alcune esecuzioni dal nipote Ascanio Poggini. Pittori e intagliatori operarono per circa un secolo tra i comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Pievetorina, Camerino e. in Umbria. a Cascia, Norcia, Trevi, Spoleto oltre che nella stessa Pieve di Mevale.
Monogramma, firma: La famiglia mevalese lasciò la propria “firma” sulle pareti della Chiesa della Ss. Annunziata a Mevale (*).
“Gaspar Mevalanus faciebat 1538”: firma e data sul retro della “Madonna con Bambino e i SS. Andrea e Sebastiano”, conservata nel Museo ex Chiesa di S. Agostino a Visso.
“FABIUS ANGELUTIUS MEVALENSIS PINGEBAT 1589 – DIE XX IULII”: a Castelsantangelo sul Nera, nella Chiesa di S. Sebastiano a destra delle SS. Margherita, Lucia e Apollonia vi è una piccola targhetta sulla quale è iscritto il nome del pittore e la data.
“Camillus Angelutius mevalensis pictor faciebat Anno D.ni 1573”: nel 1573 realizzò la Visitazione della Madonna a Santa Elisabetta, un olio su tavola che si trova nel Monastero di S. Giacomo di Cerreto di Spoleto, sul quale è dipinta in un cartiglio con la sua firma e la data.
Festa della Madonna del Monte - Mevale di Visso - 4 luglio 2004
Festa tradizionale in un Santuario Mariano che si trova a Mevale di Visso e che conserva una venerata immagine della Madonna un tempo conservata nel santuario di confine tra i Comuni di Sellano e Cerreto di Spoleto. La prima domenica di luglio alcune comunità dei paesi circostanti si recano in pellegrinaggio alla Chiesa di Mevale dove si celebra la festa.
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Gli affreschi ridipinti di San Defendente
Nelle chiese antiche è normale trovare affreschi modificati o ridipinti. Ne è un esempio San Defendente a Clusone. Nel Cinquecento tutto il presbiterio è stato riaffrescato, introducendo una decorazione in cui sono stati inseriti i vari santi. C’è anche un dettaglio curioso: si vede un segno con dei cerchi e la croce di Lorena. Qualcuno l’ha interpretato come il simbolo del pittore che ha affrescato la parte dell’abside. In realtà, si tratta di un simbolo trinitario.