VISITONLINE.IT - Museo Diocesano della Spezia
Il 28 maggio 2005 veniva inaugurato il Museo Diocesano della Spezia con sede in via Prione 152, nell’antico Oratorio di S. Bernardino. Tale oratorio fu fondato dalla Confraternita di S. Bernardino nel quattordicesimo secolo, L’0ratorio era usato dalla Confraternita per le varie attività soprattutto di devozione eucaristica e assistenza ai poveri.
Con la soppressione degli ordini religiosi e delle confraternite ad opera dell’Imperatore Napoleone, tutti gli spazi furono incamerati dall’amministrazione civile e l’oratorio subì una profonda trasformazione dovendosi adeguare alle nuove esigenze che la costruzione dell’Arsenale imponeva a tutta la città. Inizialmente l’Oratorio divenne un magazzino, poi fu adattato per consentire le sedute pubbliche del Consiglio Comunale e nel 1865 tutta la struttura rimodernata e adeguata alle nuove esigenze divenne sede del Consiglio Comunale.
Nel 1899 l’Amministrazione Comunale cedette l’edificio alla Pubblica Assistenza e, cento anni dopo, il Sindaco lo concesse alla Diocesi per trasformarlo in Museo Diocesano, completando così il percorso museale spezzino voluto dal Sindaco Lucio Rosaia e dal Vescovo Mons. Siro Silvestri.
VISITONLINE.IT - Museo Civico Etnografico Giovanni Podenzana
Il Museo Etnografico della Spezia, nato alla fine dell’800 come sezione dei “musei civici” cittadini, è stato trasferito nel 2005 nei locali dell’ex oratorio quattrocentesco di S. Bernardino, in pieno centro storico, condivisi con il Museo Diocesano di arte sacra.
Gli oltre 4.500 oggetti riferibili all’etnografia della Lunigiana storica e all’antropologia e di popoli extraeuropei furono donati al museo e alla città da Giovanni Podenzana (La Spezia 1864-Brugnato 1943), eclettico protagonista della cultura locale a cavallo dei due secoli, musicista, etnografo, viaggiatore e naturalista, al quale oggi il museo è intitolato.
La raccolta di etnografia della Lunigiana – l’unica esposta permanentemente fra quelle che compongono il ricco patrimonio del Museo e considerata fra le più importanti d’Italia - fu iniziata nel 1906. Comprende circa 2.000 oggetti provenienti dalla Val di Vara e dalla Val di Magra ed è costituita soprattutto da materiali tessili e lignei databili fra la seconda metà del XVIII e i primi anni del XX secolo.
CDH Hotel La Spezia **** Hotel Review 2017 HD, La Spezia, Italy
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LA SPEZIA NEL 400 - DIEGO DEL PRATO
''La Spezia nel quattrocento attraverso gli Statuti''. Conferenza di Diego Del Prato il 26 Ottobre 2016 presso Museo Diocesano e Etnografico della Spezia nell'ambito di ''Spezia in festa'' per i 609 anni degli Statuti della Communitas Spediae.
Sant'Andrea 30-11-2015
Celebrato quest'oggi Sant'Andrea. Il Vescovo Palletti ha officiato le cerimonie a Sarzana e alla chiesa dell'ospedale civile della Spezia
Al museo diocesano di Sarzana inaugurata anche la mostra del restauro
Museo del castello di san Giorgio La Spezia 1 parte
tutti i videigirati in due fasi del bellissimo castello di La Spezia.by flashwarrior300
“Aliis Tradere. Restaurare per conservare” lo SPECIALE di Tele Liguria Sud
Una tela di grandi dimensioni, che fu pala d'altare del primo luogo di culto del paese di Pitelli: un piccolo oratorio “campestre”, eretto in collina per comodità degli abitanti, che da poco avevano abbandonato l'antico abitato costiero di San Bartolomeo di Cento Chiavi.
Una crocifissione, di pregevole fattura: ai piedi della croce la Vergine, San Giovanni, Santa Maria Maddalena e San Bartolomeo Apostolo, ancora oggi patrono di Pitelli.
Un cartiglio in latino, in cui è indicato un anno, il 1590, ed esplicitamente richiamata la comune volontà degli abitanti di Pitelli di realizzare quest'opera per la propria chiesa.
Gli spunti per approfondire la ricerca e lo studio sul dipinto c'erano tutti: ma quanto è emerso nel corso degli studi e durante le operazioni di restauro, anche grazie ad indagini radiografiche realizzate con tecnologie all'avanguardia, ha superato ogni aspettativa.
Grazie al progetto culturale curato dalla Pro Loco Pitelli, che ha condotto approfonditi studi sul contesto storico, e all'impegno della Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo, guidata dal parroco Don Giovanni Tassano, il dipinto ha iniziato il suo cammino di “bene culturale”, con il primo passo, imprescindibile: il restauro conservativo, realizzato da Francesca Gatti, sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza della Liguria, nella persona del Dott. Massimo Bartoletti.
Fondamentale il supporto della Fondazione Carispezia, che ha selezionato nell’ambito del bando “Conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio” il progetto – risultato in linea con i criteri proposti – e sostenuto lo sforzo della comunità pitellese, mettendo a disposizione le risorse necessarie per completare l’intervento, già finanziato da Pro Loco Pitelli e Parrocchia, e avviato più di un anno fa.
L'opera, restituita alla comunità pitellese il 20 ottobre 2018 e attualmente conservata presso la Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo, dal 30 marzo al 5 maggio 2019 sarà eccezionalmente esposta presso il Museo Diocesano della Spezia.
In occasione della mostra, non mancheranno occasioni di approfondimento e divulgazione scientifica, convegni ed incontri dedicati alle scuole e alla cittadinanza spezzina: interessanti appuntamenti con l'arte e la storia, alla scoperta dei recenti studi condotti sia sull'opera che sul coevo contesto storico-culturale, che va ben oltre il paese di Pitelli, andando a toccare l'antico porto di San Bartolomeo di Cento Chiavi. Caratterizzato da un ospitale e una piccola chiesa, questo insediamento – ormai scomparso - era il porto marittimo di Arcola, ma oggi – se ancora esistesse - si troverebbe nel Comune della Spezia, ubicato nel tratto di costa fra Muggiano e Fossamastra.
Attraverso un'opera, si potranno scoprire inaspettati episodi della storia spezzina, tuttora poco raccontati.
La tela cinquecentesca di Pitelli riveste un valore storico ed artistico, oltre che devozionale, che va ben oltre il pur importante e fondamentale intervento conservativo. Si colloca, infatti, all'interno di una serie di iniziative che, negli ultimi anni, hanno visto la comunità pitellese, parte attiva e propositiva per la riscoperta della storia e la valorizzazione delle proprie tradizioni. Oggi Pitelli è uno del Borghi Autentici d'Italia (BAI) ed è un paese che ha creduto ed investito sul recupero delle proprie origini e sul restauro e la valorizzazione di un'opera d'arte, con risultati scientifici e storici ben oltre ogni aspettativa.
Talvolta, nella ricerca, è necessario guardare “oltre” le apparenze, leggere tra le righe di quella che può sembrare una semplice scritta in latino, osservare con attenzione ogni minimo dettaglio: una pennellata, un'ombra, un tono di colore può rivelare l'imponderabile. Chi ha condotto meticolosamente le operazioni di restauro, con mano magistralmente guidata dall'esperienza del funzionario della Soprintendenza, ha lavorato in questo modo: e le sorprese, quindi, non sono mancate. Sotto il dipinto attualmente visibile, si cela un'altra opera, in parte già scoperta, in parte ancora tutta da scoprire.
Questa è solo una delle opere esposte al Museo Diocesano della Spezia in occasione della mostra “Aliis Tradere. Restaurare per conservare” che vuole porre l’attenzione proprio sull’importanza del recupero delle opere d’arte che raccontano la storia del nostro territorio e con orgoglio espone l’importante lavoro che viene svolto nella tutela e nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale.
21022016 ExclusIVe
La Spezia domenica 21 febbraio 2016 Museo Diocesano ExclusIVe Saxophone Quartet
Lia Rooms ** Hotel Review 2017 HD, La Spezia, Italy
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Located in La Spezia (La Spezia Historic Centre), Lia Rooms is minutes from Amadeo Lia Museum and Palazzina delle Arti e Museo del Sigillo. This guesthouse is within close proximity of Church of Nostra Signora della Neve and Museo Diocesano.
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Hotel Birillo ** Hotel Review 2017 HD, La Spezia, Italy
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Located in La Spezia (La Spezia Historic Centre), Hotel Birillo is minutes from Palazzina delle Arti e Museo del Sigillo and Amadeo Lia Museum. This hotel is within close proximity of Museo Diocesano and Museo Civico Etnografico Giovanni Podenzana.
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L'Oratorio di San Bernardino
Lavori di restauro dell'ex oratorio di San Bernardino, sorto nel XV secolo, sito in via prione alla Spezia. L'edificio ha ospitato, fino agli anni 90, la sede della pubblica assistenza locale.
L'oratorio è stato destinato, al termine dei lavori, a sede del Museo Diocesano locale.
Il video è del 2000, testo e voce di Enrico Colombo, riprese e montaggio di Saul Carassale
VISITONLINE.IT - Museo Archeologico Castello San Giorgio la Spezia
Il Museo Civico Archeologico è stato fondato nel 1873 e dal giugno 2000 è stato trasferito nel Castello di San Giorgio a seguito di totale riordinamento e riallestimento. Il Museo si è arricchito, fin dai primi decenni di Novecento, della presenza delle statue stele appartenenti all’età del Rame e all’età del Ferro. Altri interessanti reperti preistorici e protostorici testimoniano la vita e le frequenze nel territorio, quali le attestazioni dei “castellari”gli abitati degli antichi Liguri, le tombe a cassetta litica e fittile con relativi corredi e, inoltre, le cospicue tracce della presenza di età romana nel golfo della Spezia.
Al secondo livello del Museo, fungono da protagonisti i pezzi romani della collezione Fabbricotti, acquisita dal Comune della Spezia nel 1938, testimoni, nella loro straordinaria ricchezza e varietà, dello svolgersi della vita pubblica dell’antica città di Luni per oltre dieci secoli.
Recentemente è stata acquisita e parzialmente esposta una importante donazione del nostro concittadino e noto artista, Mauro Manfredi.
La raccolta comprende per la maggior parte vasi ceramici in ottimo stato di conservazione: sono attestate produzioni greche, messapiche, daunie, etrusche e corinzie databili in un ampio arco cronologico compreso nel I millennio a.C.
Ars ad Artem - Museo Amedeo Lia, La Spezia - Parte 1/3
Ars Antiqua srl ha i piacere di presentare la nuova serie di approfondimenti legati al mondo dell'Arte.
Nelle prime tre puntate di Ars ad Artem, in onda ogni domenica dalle 17.00 alle 17.20 sui canali 126 del digitale terrestre, 908 di Sky e in streaming sul sito arsantiquasrl.com, visiteremo l'interessante e prezioso Museo Amedeo Lia di La Spezia, accompagnati dal direttore Andrea Marmori.
Ars Antiqua srl
Via C. Pisacane, 55 - 20129 Milano
Tel. 02 29529057 - arsantiquasrl@gmail.com
Studenti del Parentuccelli collaborano col Museo Diocesano di Sarzana 10072017
VISITONLINE.IT - LIS -Museo Archeologico Castello San Giorgio la Spezia
Il Museo Civico Archeologico è stato fondato nel 1873 e dal giugno 2000 è stato trasferito nel Castello di San Giorgio a seguito di totale riordinamento e riallestimento. Il Museo si è arricchito, fin dai primi decenni di Novecento, della presenza delle statue stele appartenenti all’età del Rame e all’età del Ferro. Altri interessanti reperti preistorici e protostorici testimoniano la vita e le frequenze nel territorio, quali le attestazioni dei “castellari”gli abitati degli antichi Liguri, le tombe a cassetta litica e fittile con relativi corredi e, inoltre, le cospicue tracce della presenza di età romana nel golfo della Spezia.
Al secondo livello del Museo, fungono da protagonisti i pezzi romani della collezione Fabbricotti, acquisita dal Comune della Spezia nel 1938, testimoni, nella loro straordinaria ricchezza e varietà, dello svolgersi della vita pubblica dell’antica città di Luni per oltre dieci secoli.
Recentemente è stata acquisita e parzialmente esposta una importante donazione del nostro concittadino e noto artista, Mauro Manfredi.
La raccolta comprende per la maggior parte vasi ceramici in ottimo stato di conservazione: sono attestate produzioni greche, messapiche, daunie, etrusche e corinzie databili in un ampio arco cronologico compreso nel I millennio a.C.
Tls giornale di sabato 22-12-2018
Nel silenzio della notte risplende la luce della Natività: il messaggio del Vescovo Palletti per il Santo Natale
Si finge un amico e tenta di truffare due 70enni, incastrato anche grazie a un direttore di banca
3,5 milioni di euro dalla Regione a diversi comuni spezzini per il ripristino dei boschi e della rete sentieristica
Presepi: inaugurata la mostra al Museo Diocesano. A Santo Stefano quest’arte rivive tra tradizione e novità
Contro il Palermo lo Spezia dovrà essere più forte anche delle assenze: la sfida domani pomeriggio al Picco
La Spezia - La “Cittadella della Pace” - Gli ospiti del centro
A La Spezia, seguendo le parole di Papa Francesco. Scopri di più su:
Festa della Repubblica: intervista al Prefetto della Spezia
Intervista al Prefetto Antonio Lucio Garufi.
LEGGI L'ARTICOLO QUI
PITELLI E IL SUO QUADRO
Una tela di grandi dimensioni, che fu pala d'altare del primo luogo di culto del paese di Pitelli: un piccolo oratorio “campestre”, eretto in collina per comodità degli abitanti, che da poco avevano abbandonato l'antico abitato costiero di San Bartolomeo di Cento Chiavi. Una crocifissione, di pregevole fattura: ai piedi della croce la Vergine, San Giovanni, Santa Maria Maddalena e San Bartolomeo, ancora oggi patrono di Pitelli. Un cartiglio in latino, in cui è indicato un anno, il 1590, ed esplicitamente richiamata la comune volontà degli abitanti di Pitelli di realizzare quest'opera per la propria chiesa. Gli spunti per approfondire la ricerca e lo studio sul dipinto c'erano tutti: ma quanto è emerso nel corso degli studi e durante le operazioni di restauro, anche grazie ad indagini diagnostiche approfondite, realizzate con tecnologie all'avanguardia, ha superato ogni aspettativa. Grazie al progetto culturale curato dalla Pro Loco Pitelli, che ha condotto approfonditi studi sul contesto storico, e all'impegno della Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo, guidata dal parroco Don Giovanni Tassano, il dipinto ha iniziato il suo cammino di “bene culturale”, con il primo passo, imprescindibile: il restauro conservativo, realizzato da Francesca Gatti, sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza della Liguria, nella persona del Dott. Massimo Bartoletti.
Fondamentale il supporto della Fondazione Carispezia, che ha selezionato nell’ambito del bando “Conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio” il progetto – risultato in linea con i criteri proposti – e sostenuto lo sforzo della comunità pitellese, mettendo a disposizione le risorse necessarie per completare l’intervento, già finanziato da Pro Loco Pitelli e Parrocchia, e avviato più di un anno fa. Il 20 ottobre, alle ore 18, presso la Chiesa Parrocchiale di Pitelli, il dipinto sarà presentato alla comunità: sarà un'occasione per ammirare l'opera riportata al suo originario splendore e per raccontare quanto è emerso in questa prima fase di studio. Talvolta, nella ricerca, è necessario guardare “oltre” le apparenze, leggere tra le righe di quella che può sembrare una semplice scritta in latino, osservare con attenzione ogni minimo dettaglio: una pennellata, un'ombra, un tono di colore può rivelare l'imponderabile. Chi ha condotto meticolosamente le operazioni di restauro, con mano magistralmente guidata dall'esperienza del funzionario della Soprintendenza, ha lavorato in questo modo: e le sorprese, quindi, non mancheranno. Il dipinto troverà la sua definitiva collocazione presso la Chiesa Parrocchiale di Pitelli, ma è in programma anche un'esposizione temporanea presso il Museo Diocesano della Spezia, arricchita da ulteriori occasioni di incontro e di racconto dell'opera e del suo contesto storico, con iniziative destinate alle scuole, alla comunità scientifica e alla cittadinanza spezzina. La tela cinquecentesca di Pitelli riveste un valore simbolico, oltre che devozionale, storico ed artistico, che va ben oltre il pur importante e fondamentale intervento conservativo. Si colloca, infatti, all'interno di una serie di iniziative che, negli ultimi anni, hanno visto la comunità pitellese, parte attiva e propositiva per la riscoperta della storia e la valorizzazione delle proprie tradizioni. Grazie a questo impegno Pitelli è, oggi, uno del Borghi Autentici d'Italia.
Nel XXI secolo, proprio come nel Cinquecento, sono stati gli abitanti di Pitelli ad aver preso l'iniziativa, affiancati, in questo caso, dalla Fondazione Carispezia, che, sostenendo il recupero di un'opera d'arte, ha permesso di concretizzare l'obiettivo comune di rafforzare l’identità locale, legando il bene restaurato all’attività culturale e sociale dei soggetti coinvolti, in un contesto più ampio di comunità e di territorio.
Tls giornale di lunedi 21 ottobre 2019
Maltempo in attenuazione su tutta la regione , 20 mila i fulmini caduti nel bacino del Mar Ligure dalla mezzanotte.
Indagine di Save the Children , l '11,3% dei minori che vivono in Liguria si trovano in condizioni di povertà relativa.
Firmato un accordo per il porto della spezia per ridurre l’impatto delle emissioni delle navi da crociera
Da oggi in funzione la Ztl ‘Centro Torretto’: 3 i nuovi varchi situati in via Chiodo, in viale Mazzini e in via Diaz
Al Museo diocesano di Sarzana inaugurata la mostra dedicata al Cardinale Domenico Lucciardi (1796 - 1864)