Wolfango - Antologica
Museo della Sanità e dell'Assistenza -- Bologna
10 maggio -- 22 giugno 2008
genusbononiae.it
fondazionecarisbo.it
Ogni Giorno. Da 40 anni la sanità a Bologna
Ogni Giorno. Da 40 anni la sanità a Bologna è il video realizzato dalle tre aziende sanitarie pubbliche di Bologna (Azienda USL, Policlinico di Sant'Orsola e IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli) per ricordare i 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale. Nel video le testimonianze e le emozioni di operatori della sanità pubblica: medici, infermieri, tecnici sanitari, ricercatori, ecc.
Mutua Basis presenta: sanità e malasanità!
Attraverso questo breve video Mutua MBA vuole informare della delicata situazione che vive il nostro SSN e dell'assoluta importanza dell'Integrazione Sanitaria. La mutua MBA offre le soluzioni giuste per integrare e garantire serenità alle famiglie italiane.
Oculista a Bologna, dssa Damele di Ionoforetica
Visita oculistca a Bologna da Ionoforetica
ionoforetica
DIALOGHI DELLA MEMORIA - 101 - I retabli in Sardegna
Cosa sono i retabli? Cosa sono state in Sardegna quelle grandi tavole dipinte che hanno decorato il retro altare di cappelle e chiese dal 400 al 600 almeno in Europa ed in Sardegna? Forse potremmo definirle un'espressione di didattica religiosa multimediale. Forse delle tavolozze sperimentali su cui l'avanguardia pittorica e la pre e post restaurazione religiosa fondamenta comunicative e divulgative. Certamente una pagina interessante della nostra storia identitaria europea e sarda su cui ancora dobbiamo imparare molto. Ne parlano in studio Maria Vittoria Spissu, storica dell'arte dell'Univ. di Bologna e Maura Picciau, Soprintendente per le provv. di Cagliari ed Oristano. Conduce Simona Scioni.
IUS SOLI: Conseguenze che l'Italia potrebbe avere con l'approvazione della legge
IUS SOLI: Dal 2014 sono entrati in Italia 600.000 immigrati senza contare i clandestini. Sanità, Previdenza, Assistenza, Scuola, e soprattutto Aspetto Socio Culturale. Quali sono le conseguenze che l'Italia potrebbe avere con l'approvazione della legge. Senatore Lucio Malan
Magenta: conosciamo il reparto di Otorinolaringoiatria
corrierealtomilanese.com - CAM Salute.
Future memories, a Roma la mostra fotografica di Liu Xiaofang
Tutte le ultime notizie dall'Italia e dal mondo. Aggiornamenti in tempo reale? Iscriviti al canale:
Roma, (askanews) - Riflessioni giocate sui margini del limite, sui territori di confine che attraversano il tempo passato, presente e futuro, sulla soglia tra realtà e impossibilità, su enigmi, suggestivi e affascinanti, sempre in bilico su altre realtà e altri mondi. Si intitola Future Memories, è la mostra fotografica dell'artista cinese Liu Xiaofang, esposta per il terzo appuntamento di Visionarea, il progetto che nasce da un'idea dell'artista Matteo Basilè e dall'Associazione Amici dell'Auditorium Conciliazione, con il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo. Una mostra incentrata sui concetti di memoria, di tempo e spazio, sul rapporto tra sogno e realtà. Come spiega la stessa artista:
Racconto la mia esperienza personale, il mio essere figlia unica, nata dopo il processo di riforma avviato nel 1978 con la pianificazione delle nascite. Parto da questo - dice - per descrivere tutti i cambiamenti estremamente veloci che hanno attraversato la Cina a partire dal 1978 a ora. E se da un lato queste riforme hanno portato molti cambiamenti, dall'altro hanno portato molti danni.
Testimone e curatore della prima personale dell'artista a Roma (in mostra fino al primo febbraio 2016) è Alessandro Demma, critico d'arte e curatore: Il lavoro di Liu parte dal concetto di memoria, quella intesa in senso bergsoniano come spirito, non solo come passaggio del tempo ma intesa come spirito. E poi dal concetto di materia, intesa come natura e la materia corporea dell'essere umano con questa bambina che ritorna in queste figure e posizioni particolari surreali e onorichi.
Un progetto che, per le sue caratteristiche, si sposa con il principio ispiratore dell'attivià della Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo. Dopo il campo della sanità e dell'assistenza ai più poveri, il presidente Emmanuele Emanuele, spiega l'importanza di investire sull'arte: Sono fermamente convinto che sia lo strumento ottimale per la crescita non solo sociale ma anche economica di un paese. Ho sempre pensato che il grande patrimonio di cui disponiamo, se valorizzato da privati possa dare grandi risultati anche in campo occupazionale e anche in campo turistico e alberghiero.
La storia dell'oceano raccontata dai microfossili
Titolo:La storia dell'oceano raccontata dai microfossili
Istituto ospitante:ISMAR-CNR
Tutor:Caterina Bergami, Lucilla Capotondi
FILMATO REALIZZATO DA Vera Condtriatruc e Giada Carboni (Liceo Artistico Arcangeli)
Napoli - Migranti, la marcia delle donne e degli uomini scalzi (12.09.15)
- Napoli - E' arrivato il momento di decidere da che parte stare. E' questa la premessa con cui anche Amnesty International Italia ha aderito alla Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi, lanciata da personalità del mondo dello spettacolo, della cultura e del giornalismo, che venerdì 11 settembre si è svolta in molte città di Italia e d'Europa.
Anche Napoli vuole far sentire la propria voce per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali: certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature, accoglienza degna e rispettosa per tutti, chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti, creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino, ha spiegato Amnesty Napoli, che ha promosso la mobilitazione in città.
Una marcia, quindi, in sostegno dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo. A Napoli, la marcia è partita da piazza del Plebiscito fino a Castel dell'Ovo. I promotori hanno chiesto ai partecipanti di portare con sé un fiore da adagiare a mare “per tutte le donne, gli uomini e i bambini che in questi anni sono morti nel tentativo di fuggire da guerre, fame e discriminazioni”.
Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno. Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle, spiegano gli attivisti di Amnesty, che aggiungono: La Marcia degli Uomini Scalzi inizia un lungo cammino di civiltà. E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze. (12.09.15)
EMILIA-ROMAGNA: Unioncamere, continua la crisi delle imprese | VIDEO
È stato un 2018 ancora avaro per le imprese emiliano-romagnole. A dirlo, sono i dati pubblicati dalla sezione regionale di Unioncamere. Alla fine di dicembre, il saldo dei soggetti attivi è stato negativo, con circa 2mila imprese in meno rispetto al 2017. Un dato, questo, che segue una tendenza in calo dal 2009. A guidare questo trend per il 2018 è il settore del commercio (-1,4 %), seguito dal settore agricolo (-1,7 %) e da quello delle costruzioni (-0,6 %). Gli unici segnali di ripresa si sono invece registrati nel terzo settore. Crescono infatti la sanità, l’assistenza sociale (+4,6%) e l’istruzione (+3,2%).Secondo quanto riportato dalla stessa Unioncamere, questo calo delle imprese è stato comunque il più contenuto degli ultimi 7 anni. Due sono stati i fattori determinanti per questo ennesimo calo: l’andamento negativo delle ditte individuali e la normativa sulle società a responsabilità limitata. Sul fronte delle imprese registrate, la riduzione per il 2018 è ancora maggiore, con 2.591 attività in meno. Complessivamente, quello delle iscrizioni al registro delle imprese costituisce il nuovo minimo degli ultimi dieci anni: 25.127 soggetti iscritti a fronte dei 25.327 del 2017. Un segno, anche questo, di un imprenditoria che stenta ancora a ripartire.
Oculistica, donazione importante all’ospedale S.Anna di Cona
L'associazione “Insieme per ricominciare” ha donato una nuova importante tecnologia all'Unità Operativa di Oculistica dell'ospedale Sant'Anna di Cona.
Le fonti storiche di Montefiore dell'Aso – fonti, fontane e risorse idriche
Percorso tra le varie risorse idriche montefiorane
Le antiche fonti d'acqua di Montefiore dell'Aso, analisi storiche e moderne a confronto in uno studio integrato tra archivi storici e chimica moderna
Sul finire dell’800 l’emergenza sanitaria dovuta alla poca salubrità dell’acqua divenne molto alta determinando nelle Amministrazioni Comunali l’avvio di importanti opere infrastrutturali per la raccolta e la distribuzione di acqua potabile.
Cadde in questa emergenza anche il comune di Montefiore dell’Aso che, tra i primi d’Italia, si dotò nel 1897 di una centrale elettrica grazie alla quale alimentare un impianto d’illuminazione pubblica e le pompe con cui caricare il grande serbatoio posto al centro del paese, dove, poco prima campeggiava l’antica chiesa di San Pietro.
Il progetto Le fonti d'acqua storiche di Montefiore dell'Aso svolto nel corso dell’autunno 2015 a cura di Teresa Cecchi e Oronzo Mauro con la collaborazione dell'Istituto Tecnico Tecnologico G. e M. Montani di Fermo e dell’Istituto Comprensivo Ripatransone, Cossignano, Montefiore ha ripercorso i momenti chiavi del passaggio dalle inquinati acque delle fonti paesane alla salubre acqua del fiume Aso.
Ad animare questo percorso il confronto tra le analisi chimiche richieste nel 1894 dall’Ing. A. Zannoni al chimico Adolfo Casali dell’Istituto Tecnico Pier Crescenzi di Bologna e quelle invece ora richieste, a più di 120 anni di distanze, dall’Ing. O. Mauro al chimico Teresa Cecchi dell’Istituto Tecnico Tecnologico G. e M. Montani di Fermo.
Il cantiere delle analisi chimiche ha coinvolto parte della cittadinanza di Montefiore dell’Aso e le locali scuole in diversi momenti mettendo insieme didattica, scienza, storia e territorio. Il campioni delle analisi insieme ad altro materiali sono esposti presso il Science Museo LAB della Scuola G. Talamonti di Montefiore dell’Aso e costituiscono a ricordo delle passate esperienze tecnico-scientifiche montefiorane.
CENTO FE INAUGURAZIONE PRONTO SOCCORSO DI CENTO: IL NOSTRO SERVIZIO, LE NOSTRE INTERVISTE !
PRONTO SOCCORSO: BEL REGALO AL TERRITORIO DA PARTE DELLA FONDAZIONE CARICENTO...VIDEO SERVIZIO A CURA DI MARCO RABBONI PER TC100WEBTV ON LINE TACCUINO CENTESE.IT... -CENTO 02/05/18 - DI MARCO RABBONI PER TC100WREBTV Con il nuovo Pronto Soccorso dell' Ospedale Santissima Annunziata di Cento la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento ha effettuato un sforzo finanziario milionario di grande rilevanza socio economico fino ad ora mai effettuato: unico nel suo genere. La Sanità centese con questo intervento assume un aspetto d'eccellenza nella sanità ferrarese.E’ l’ospedale di riferimento per il distretto Ovest di Ferrara, con un potenziale bacino d’utenza di circa 70.000 abitanti (5 comuni: Cento, Bondeno, Terre del Reno, Poggio Renatico, Vigarano Mainarda). E’ dotato di 155 posti letto - 145 ordinari e 10 Day Hospital- tra: cardiologia, chirurgia generale, medicina generale, ortopedia, ostetricia e ginecologia, urologia, terapia intensiva, unità coronarica, recupero e riabilitazione, lungodegenza post-acutie. Presente il reparto di oncologia, senza posti letto. E’ importante ricordare che il punto nascita dell’Ospedale è stato oggetto di proroga ministeriale e sta lavorando alacremente per raggiungere l’obiettivo di 500 parti/anno. Si interagisce con i comuni bolognesi di Pieve di Cento e Castello D’Argile per la realizzazione di una interconnessione funzionale tra la Casa della Salute di Pieve di Cento e l’Ospedale di Cento che, in questo modo, allargherà il bacino d’utenza e avrà una Casa della Salute di riferimento. E’ strettamente correlato funzionalmente per quanto riguarda l’assistenza psichiatrica con il Servizio di Salute Mentale Adulti del distretto ovest..Veniamo al nuovo Pronto Soccorso che occupa interamente il piano terra del fabbricato di nuova edificazione, con una superficie di circa 1.000 m2 complessivi Il pronto soccorso dell’Ospedale di Cento vede l’accesso di oltre 20.000 pazienti l’anno, nel 2017 in aumento rispetto al 2016. Oltre ai numeri erano presenti tante autorità che ha confermato l'importanza dell' evento. Dalla politica presenti la Senatrice Paola Boldrini, l'On. Emanuele Cestari e consiglieri regionali Marcella Zappatera, Paolo Calvano Marco Pettazzoni i sindaci di Cento, Pieve di Cento , Poggio Renatico, Bondeno. Quelle militari con il Comandante della Compagnia Carabinieri di Cento il Capitano Antonino Lembo, il Luogotenete Roberto Gallina Comandante della stazione Carabinieri di Cento, il Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Cento il Luogotenente Maurizio Verdini, , Marco Mantovani Comandante dei Vigili de Fuoco e naturalmente Fabrizio Balderi della Polizia Municipale di Cento ..Naturalmente presenti le autorità sanitarie ferraresi con a capo Luca Vagnini. E, poi a tirare le fila presente al taglio del nastro il Governatore dell'Emilia e Romagna Stefano Bonaccini che ha ribadito nella nostra esclusiva intervista l'importanza di Cento nella sanità ferrarese e della regione smentendo di fatto chi vuole Cento in chiusura: tesi ribadita anche da Vagnini Centro troppo importante per la Sanità Ferrarese dice ..andiamo alle interviste della Senatrice Paola Boldrni, l'On. Emanuele Cestari, il Sindaco di Poggio Renatico Daniele Garuti, Claudio Vagnini Direttore Generale del distretto sanitario di Ferrara , il Presidente della Fondazione Caricento Cristiana Fantozzi, il Sindaco di Cento Fabrizio Toselli e infine il Governatore Stefano Bonaccini: tutti hanno comunque evidenziato con diverse sfumature l'importanza dell'Ospedale di Cento . Taglio del nastro a tre e la benedizione di Monsignor Stefano Guizzardi...ciaociao
Cogli l''acqua! Analisi del pH in situ
Le antiche fonti d'acqua di Montefiore dell'Aso, analisi storiche e moderne a confronto in uno studio integrato tra archivi storici e chimica moderna
Sul finire dell’800 l’emergenza sanitaria dovuta alla poca salubrità dell’acqua divenne molto alta determinando nelle Amministrazioni Comunali l’avvio di importanti opere infrastrutturali per la raccolta e la distribuzione di acqua potabile.
Cadde in questa emergenza anche il comune di Montefiore dell’Aso che, tra i primi d’Italia, si dotò nel 1897 di una centrale elettrica grazie alla quale alimentare un impianto d’illuminazione pubblica e le pompe con cui caricare il grande serbatoio posto al centro del paese, dove, poco prima campeggiava l’antica chiesa di San Pietro.
Il progetto Le fonti d'acqua storiche di Montefiore dell'Aso svolto nel corso dell’autunno 2015 a cura di Teresa Cecchi e Oronzo Mauro con la collaborazione dell'Istituto Tecnico Tecnologico G. e M. Montani di Fermo e dell’Istituto Comprensivo Ripatransone, Cossignano, Montefiore ha ripercorso i momenti chiave del passaggio dalle inquinati acque delle fonti paesane alla salubre acqua del fiume Aso.
Ad animare questo percorso il confronto tra le analisi chimiche richieste nel 1894 dall’Ing. A. Zannoni al chimico Adolfo Casali dell’Istituto Tecnico Pier Crescenzi di Bologna e quelle invece ora richieste, a più di 120 anni di distanza, dall’Ing. O. Mauro al chimico Teresa Cecchi dell’Istituto Tecnico Tecnologico G. e M. Montani di Fermo.
Il cantiere delle analisi chimiche ha coinvolto parte della cittadinanza di Montefiore dell’Aso e le locali scuole in diversi momenti mettendo insieme didattica, scienza, storia e territorio. I campioni delle analisi insieme ad altro materiali sono esposti presso il Science Museo LAB della Scuola G. Talamonti di Montefiore dell’Aso e costituiscono a ricordo delle passate esperienze tecnico-scientifiche montefiorane.
GdF - Caserta, Sequestrato laboratorio analisi Centro Diagnostico Sammaritano - www.HTO.tv
La Compagnia della Guardia di Finanza di Capua ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo d'urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere avente ad oggetto l'intera struttura operativa del laboratorio di analisi convenzionato con il sistema sanitario nazionale C.D.S. – CENTRO DIAGNOSTICO SAMMARITANO S.r.l. di DI CAPRIO Vincenzo con sede in Santa Maria Capua Vetere. L'adozione, in via d'urgenza, della misura cautelare è stata motivata dalle gravi irregolarità riscontrate durante i controlli effettuati dalla predetta Compagnia della Guardia di Finanza, unitamente a personale ispettivo dell’ASL di Caserta.
Ricerca: nuove tecnologie per l'assistenza sempre più a misura di disabilità - (9 agosto 2013)
Registrazione effettuata ad uso esclusivo delle persone con difficoltà di lettura.
Ricerca: nuove tecnologie per l'assistenza sempre più a misura di disabilità
Un consorzio di istituti, università e privati ha sviluppato AsTeRICS, una piattaforma per rendere i dispositivi oggi esistenti maggiormente personalizzati alle esigenze dei singoli utenti. Il progetto - che ha ottenuto dalla Commissione europea 2,65 milioni di euro di finanziamenti - è già alla fase di produzione commerciale.
Speaker: Edoardo Camponeschi
Alessandro Menotti - Studi sulla Dieta Mediterranea: il Seven Countries Study
Alessandro Menotti è stato un pioniere italiano in malattie cardiovascolari ed epidemiologia ed uno degli investigatori principali della sezione italiana del Seven Countries Study.
- 00:32 L'inizio della collaborazione con Ancel Keys
- 03:07 Le ipotesi di partenza del Seven Countries Study
- 04:19 I diversi ruoli di Menotti nel Seven Countries Study
- 07:08 Patologia geografica
- 10:09 Dieta mediterranea frugale come quella cinese
- 11:32 L’olio extravergine d’oliva
- 12:56 Studio a Nicotera
- 19:30 Studi nelle Marche e in Emilia Romagna
- 20:57 Dieta finlandese e greca
- 23:44 Il rapporto tra Menotti e Keys
- 30:42 Chi ha inventato la definizione di dieta mediterranea?
- 32:28 Minnelea
- 37:50 Il rapporto tra Ancel e sua moglie Margaret
- 39:00 Il lago di Garda: l’oasi mediterranea del Nord Italia
- 40:11 Il piatto della memoria
- 41:10 Il riconoscimento dell’UNESCO
- 45:28 Le scoperte dell’’Istituto Superiore di Sanità
- 54:18 La piramide alimentare dell’oms
Scheda di: Rosanna D'Alessandro, MedEatResearch-Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea, diretto da Marino Niola ed Elisabetta Moro
Intervista di: Elisabetta Moro
Sottotitoli d:i Annalisa Balzano
Video di: riprese di Elisabetta Moro, montaggio a cura di Annalisa Rascato
26.06.2013 - Intitolazione Aula Magna dell'Ospedale di Cattinara alla prof.ssa Rita Levi-Montalcini
Sganapino in ospedale
Un lodevole impegno dell'amico Vittorio Zanella, iscritto e promotore del Progetto Pinocchio nella rete.
Zanella/Pasqualini di Budrio c/o la Casina del'400.
Mi auguro che lo vedano tutti i bambini del Pianeta, prima di subire in intervento chirurgico.
Mi farebbe piacere che sotto ai due video mettessi le ragioni per
cui l'abbiamo registrato.
E' stata una notte insonne, quella precedente la registrazione del
cortometraggio SGANAPINO ALL'OSPEDALE, girato al Maggiore di
Bologna. Non sapevo ancora quali burattini portare, poi la
folgorazione: Sganapino Posapiano (burattino di Demetrio Presini),
ideato da Augusto Galli nel lontano 1877 nella città petroniana.
Doveva essere il protagonista, poiché è un gran fifone, poi la
mamma (che nella realtà non esiste), una burattina/marotta di
Emilio Frabboni; poi Pantalon De' Bisognosi, lo Zanni veneziano,
che poteva parlare di una figlia ammalata e provare a spiegare che,
anche se impossibile riuscirvi, i genitori non dovrebbero mostrare
le lacrime ai loro figli. Il Dottor Ballanzone (di Demetrio
Presini), avrebbe potuto dire la sua, sulla cura da seguire per
guarire l'ammalato; poi Gertrude l'infermiera (di Amleto Sartori,
creatore di maschere), che avrebbe voluto svegliare Sganapino dopo
l'operazione con un ceffone, azione tipica dei burattini. Ecco, nel
sogno avevo le idee chiare, così al risveglio cercai i personaggi,
nel materiale del Museo dei burattini, da noi creato c/o la
Casina del'400 del Comune di Budrio. Il pomeriggio abbiamo iniziato
il filmato registrato da Pierluigi, che ha curato il montaggio.
L'insegnate Paola aveva pianificato tutto e così sono iniziati i
ciak, dove ho provato ad immedesimarmi in un bambino ammalato.
Nella realtà successe anche a me a 10 anni di dover essere operato
d'appendicite, era già in peritonite, rischiai molto. Forse questo
mi ha aiutato nell'interpretare Sganapino, poi ho provato a dare la
voce a tutti i personaggi maschili, mia moglie Rita a quelli
femminili. Nei ciak doveva andare bene sempre la prima, non c'era
tempo di rifare. Poteva necessitare l'intervento del personale
medico ed infermieristico.
Ho trovato due grandi dottori in carne ed ossa, con un'umanità
immensa, Marco il chirurgo e Ciro l'anestesista, che sono stati
grandi nel recitare la loro parte, che poi è il loro mestiere.
Anche le tre infermiere sono state al gioco, con grande amore e
professionalità, nel cercare di raggiungere l'auspicato risultato
voluto da tutti: togliere la paura ai bambini degli ospedali, dei
camici verdi e bianchi, delle punture, delle cure mediche e delle
operazioni chirurgiche e ridare fiducia al bimbo, per una pronta e
definitiva risoluzione del problema. Notare che Sganapino sul letto
operatorio del 13° piano sembra respiri veramente l'anestetico
contenuto nel palloncino verde. Notare ancora che l'infermiera
prima di sfilare la mano dal buratto (vestito), copre il burattino
col lenzuolo, è una delicatezza. Vorrei sottolineare la grande
capacità e disponibilità dei medici a giocare e scherzare sul loro
ruolo. So, che tutti i bambini ospiti nel reparto pediatrico
dell'Ospedale Maggiore di Bologna, possono vedere il film nelle
televisioni a circuito chiuso, di fronte ai loro letti. Ora i
medici vengono chiamati dai bimbi: i dottori di Sganapino, e pare
non abbiano più paura di loro.
Guardate la fine del secondo video, dove troverete il Colophon.
Il progetto è stato ideato da Paola Attanasi: l'insegnate
dell'ospedale Maggiore, punto di riferimento di tutti i bambini e
genitori, in cerca di normalità. E' una donna con un cuore
grandissimo. Io e mia moglie Rita eravamo all'Ospedale a costruire
burattini da donare ai bambini degenti, all'interno del Progetto
Mus-e Bologna, che permette la docenza di tantissimi artisti di
ogni arte e mestiere, che diventano, in collaborazione con gli
Istituti Scolastici, Muse ispiratrici per tutti i bambini. E' un
progetto di altissimo profilo umanitario, diffuso non solo in
Italia, ma nel Mondo.
Grazie della vostra visione, da Vittorio Zanella e Rita Pasqualini
del Teatrino/Teatro dell'ES.