Liguria Heritage Kids – Museo di Archeologia ligure di Genova
Liguria Heritage a misura di bambino con Liguria Heritage Kids; eventi e appuntamenti con le famiglie e i ragazzi delle scuole nei beni recuperati e valorizzati dal progetto regionale finanziato dal Por Fesr 2007/2013. Alla scoperta dei tesori di Liguria attraverso l’esperienza e lo sguardo dei più giovani. Il 4 ottobre 2015 primo appuntamento al Museo di archeologia ligure di Genova Pegli, in occasione della Giornata della Famiglie al Museo
Giochi egizi e romani al Museo di archeologia ligure (Genova, 2016)
Speciale Museo di Archeologia Ligure/1
Andiamo insieme alla scoperta delle chicche più gustose del Museo di Archeologia Ligure. Preistoria e protostoria della Liguria; le sepolture paleolitiche dalla grotta della Arene Candide, i ricchissimi corredi della necropoli preromana di Genova; gli scavi delle città della Liguria romana e molto altro ancora…
Pubblicato il 12/12/2016
La troupe di Ulisse al Museo di archeologia ligure (Genova, 2011)
La puntata del 14 maggio 2011 di Ulisse -- Il piacere della scoperta, il programma condotto su Rai Tre da Piero e Alberto Angela, è stato dedicato alle antiche popolazioni italiche. E se si vuole indagare la fisionomia dei nostri compatrioti più lontani nel tempo, il posto migliore per farlo è proprio la Liguria di oggi perché le sue caverne hanno conservato e ci hanno restituito un buon numero di individui di Homo Sapiens, alcuni dei quali sono conservati presso il Museo di archeologia ligure.
Speciale Museo di Archeologia Ligure/4
Tra le sale del Museo di Pegli facciamo incontri importanti. Come quello con il Principe delle Arene Candide. La cui sepoltura risale a oltre 23.000 anni fa.
Pubblicato il 15/12/2016
Speciale Museo di Archeologia Ligure/5
Chiudiamo la nostra speciale visita al Museo di Archeologia Ligure davanti a un documento di epoca romana di straordinaria importanza. Mai sentito parlare della “Tavola di Polcevera”?
Pubblicato il 16/12/2016
Museo di archeologia ligure, riapertura delle sale delle città più antiche della Liguria
Musica: The Kyoto Connection -
PROMO MUSEO ARCHEOLOGIA LIGURE GENOVA PEGLI GE
Speciale Museo di Archeologia Ligure/3
Mai provato ad accendere un fuoco con una pietra focaia? E a triturare il grano con un antico mortaio? Avete mai costruito un gioiello preistorico. Tutto questo si può fare alla Grotta dell’Archeologia.
Pubblicato il 14/12/2016
Giornata dei Musei Ecclesiastici: tutte le proposte a Genova e in Liguria
In mostra a Genova i resti del primo cimitero al mondo
Genova (askanews) - I resti scheletrici perfettamente conservati di uomini seppelliti più di 10 mila anni fa nel primo cimitero al mondo sono esposti a Genova all'interno del Museo di Archeologia Ligure di Villa Durazzo Pallavicini. I resti sono di due adulti e di tre bambini ritrovati insieme ad un'altra ventina di scheletri nella grotta delle Arene Candide di Finale Ligure, uno dei più importanti siti archeologici per la comprensione degli stili di vita e dell organizzazione sociale degli ultimi cacciatori paleolitici. Vitale Sparacello, ricercatore presso la University of Durham in Inghilterra, ha spiegato perché si tratta del primo cimitero al mondo: Sono stati seppelliti nell'arco di mille anni. I nuovi individui venivano seppelliti vicino alle ossa degli antenati, ha spiegato.
Le sepolture sono state scoperte a partire dagli anni 40 del secolo scorso. Nonostante l'usanza di seppellire i morti con un ricco corredo risalga ad almeno 20 mila anni prima, alle Arene Candide abbiamo la prima chiara testimonianza di un legame tra generazioni diverse. Questo fa pensare che la caverna e la zona circostante abbiano rivestito una particolare importanza per una stirpe di cacciatori con una ben definita identità rituale e territoriale. Da qui la definizione di primo cimitero.
Dentro e Fuori i Musei della Liguria: Museo Archeologico Castello di San Giorgio della Spezia
Intervista a Donatella Alessi, conservatore del museo
Il Progetto Periphèria a Villa Pallavicini
All'ingresso del Parco di Villa Pallavicini a Genova Pegli è stata collocata una bacheca informativa dove si possono leggere in italiano e in inglese le informazioni sul progetto, il parco, il museo di archeologia e l'orto botanico, e dalla quale è possibile scaricare l'applicazione My Park, con la quale si ripercorre il famoso itinerario teatrale (in un prologo e tre atti) realizzato dall'architetto Michele Canzio all'interno del parco.
I punti d'interesse, tutti georeferenziati, si possono vedere sulla cartina presente sulla bacheca, e all'interno del parco si possono leggere le informazioni riportate sui singoli QR-Code posti in corrispondenza di ogni punto. Per leggere un codice QR è sufficiente inquadrarlo con la fotocamera del cellulare dopo aver aperto il programma di lettura. Le informazioni visualizzate sullo smartphone sono disponibili sia sottoforma di testi, sia come tracce audio (file MP3) per facilitare la fruibilità del parco anche alle persone ipovedenti.
Il Progetto ha previsto il posizionamento di QR-Code anche nelle principali sale del Museo Archeologico, ospitato all'interno della Villa. Il museo espone la più ampia rassegna di reperti di archeologia ligure: dalle sepolture paleolitiche della grotta delle Arene Candide del Finalese, ai ricchissimi corredi della necropoli preromana di Genova, dagli scavi delle città della Liguria romana alle sale dedicate alla collezione egizia e ai marmi romani. D'ora in avanti le informazioni di testo disponibili sullo smartphone aiuteranno a rendere la visita più completa. Infine, ancora una novità: sulla bacheca è possibile accedere al sito del Municipio VII Ponente attraverso un QR-Code specifico.
videoservizio di Alessio Bixio
Redazione Web Comune di Genova
The Genoa Municipality Channel ©2013
Avvenente: L'archivio dell'Azienda Autonoma di Soggiorno al Museo Navale di Pegli
Consiglio Comunale 17 luglio 2018 - Mozione presentata dal consigliere del Pd, approvata all'unanimità
Quindici anni di archeologia in Liguria in 150 secondi
Quindici anni di #archeologia in #Liguria in 150 secondi
Un assaggio della mostra Storie dalla Terra e dal Mare aperta gratuitamente dal martedì al sabato dalle 10:30 alle 17:30 e la domenica dalle 14:00 alle 19:00 presso il Teatro del Falcone di Palazzo Reale.
Con un ringraziamento particolare ai colleghi del Museo di Palazzo Reale e alle archeologhe dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri.
Musica di Gershwin. Rhapsody in Blue. An American in Paris. Leonard Bernstein [
Il Parco iniziatico di Villa Durazzo-Pallavicini a Pegli (Genova)
Tra il 1840 e il 1846 il marchese Ignazio Alessandro Pallavicini decise di trasformare il palazzo settecentesco avuto in eredità dalla zia Clelia Durazzo (che a sua volta aveva fondato il famoso Orto Botanico) in una sontuosa Villa e di realizzare un immenso parco di 10 ettari, affidando il progetto all'architetto Michele Canzio. Entrambi in odore di Massoneria, crearono un Giardino di Delizie improntato sul romanticismo ottocentesco ma vi inserirono un itinerario iniziatico cadenzato da scene rappresentate in diversi atti. Nella prima parte il neofita affronta una strada tutta in salita, in ascesa, accompagnato da meravigliose vegetazioni, strutture artificiali, terrazze e scalinate fino a giungere nel punto più elevato del colle San Martino, al castello e alla tomba del Capitano. Da qui comincia la discesa, il gioioso godere delle delizie della Natura, nel Paradiso Terrestre, tra giochi d'acqua, grotte, tempietti e il labirinto.
Un percorso che ci ha coinvolto, divertito ed emozionato.
Nelle sale della Villa è allestito il Museo Archeologico Ligure.
Miniera di Libiola, 2700 anni di storia
La Miniera di Libiola, già sfruttata in epoca preistorica, a partire dall'Età del Rame.
2007 ©Archivio Audiovisivi Città Metropolitana di Genova
#GenovaMetropoli
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Museo Diocesano, capolavori d'arte e una storia bimillenaria
Una collina genovese che sul lato nord aveva un pendio ripido e per questo poi terrazzato, per potervi insediare abitazioni e una fornace. Oltre duemilacento anni fa, quando la zona era poco lontana dal tessuto urbano di epoca romana. Undici secoli più tardi proprio qui venne poi eretto il chiostro dei canonici di San Lorenzo, dal 2000 sede anche del Museo Diocesano. E nei sotterranei dell’antico chiostro le indagini della Soprintendenza archeologica della Liguria nel 1987, prima dei restauri del 1988-92, hanno riportato in luce anche le radici romane: spazi rivolti verso via Tommaso Reggio di una domus del I secolo avanti Cristo, dell’età repubblicana, miniera di preziosi reperti e informazioni storiche.
PAOLA MARTINI curatrice del Museo Diocesano
Negli stessi sotterranei da cui parte la nostra visita al Museo diocesano c’è anche un maestoso e straordinario esempio scultoreo del ‘300: il monumento funebre del potente e munifico cardinale Luca Fieschi, morto nel 1336, nipote di papa Adriano V e pronipote di Innocenzo IV. Quest’opera, tutt’ora oggetto di studio, scolpita dicono gli esperti da Lupo di Francesco e forse da Bonaiuto di Michele, fu il primo monumento funebre privato a essere accolto nella cattedrale di San Lorenzo ed è arrivato infine, dopo molte vicissitudini, nel cuore del Museo diocesano.
PAOLA MARTINI curatrice del Museo Diocesano
2015©Produzione Ufficio Comunicazione
della Città Metropolitana di Genova
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La troupe di Ulisse al museo archeologico di Genova
La puntata del 14 maggio di Ulisse -- Il piacere della scoperta, il programma condotto su Rai Tre da Piero e Alberto Angela, è dedicato alle antiche popolazioni italiche. E se si vuole indagare la fisionomia dei nostri compatrioti più lontani nel tempo, il posto migliore per farlo è proprio la Liguria di oggi perché le sue caverne hanno conservato e ci hanno restituito un buon numero di individui di Homo Sapiens.
Un grande numero di grotte -- spiega Patrizia Garibaldi, direttore del museo -- abitate in periodi diversi: 24mila anni fa, l'epoca del Principe delle Arene Candide, la sepoltura più famosa del museo, 10.500 anni fa, e intorno al 5000 avanti Cristo. La presenza di sepolture di epoche diverse all'interno delle stesse caverne permette, infatti, di comparare le strutture fisiche di chi ha abitato gli stessi territori e di ricavare da queste, ad esempio, notizie che riguardano l'alimentazione o le malattie cui era soggetto il gruppo.
La trasmissione di Piero e Alberto Angela torna per la terza volta -- Ulisse ha già visitato il museo nel 1994 e nel 2003 -- a occuparsi delle collezioni pegliesi, notevoli per qualità, oltre che per quantità. Il periodo Gravettiano, ad esempio, documentato alle Arene Candide e nel Finalese, è considerato la culla della prima cultura europea vera e propria, che accomuna individui e usanze -- e con molta probabilità anche concezioni del mondo -- in un territorio che si estende dalla Russia al Portogallo e dall'Inghilterra all'Italia, cacciatori e raccoglitori appena arrivati dall'Africa via Est europeo.
Del terzo gruppo, il più recente, composto da agricoltori e pastori, gli scavi nelle grotte ci hanno restituito i resti di persone arrivate dal mare, di statura più bassa ma già a loro agio con gli strumenti di pietra come la giadeite, minerale di grande durezza presente sull'appennino ligure-piemontese con cui realizzavano le asce.
Non ci resta che aspettare la puntata di sabato 14 maggio per vedere (o rivedere) in TV i nostri antenati più vicini, presentati da Piero e Alberto Angela nel panorama più ampio delle antiche popolazioni italiche.
montaggio di Michele Ruvioli
Memorie dal sottosuolo. Archeometro. Visita alla Genova archeologica.
Per informazioni e prenotazioni
enjoygenova.it
enjoygenova@archeologia.it
La storia perduta della Genova archeologica, ritrovata attraverso gli scavi archeologici e ora visibile nelle stazioni della metropolitana grazie ad ArcheoMetro.