Museo Zoologico di Bologna
Piccoli musei, grandi storie - Collezione di Conchiglie. Museo di Zoologia Università di Bologna
Museo Civico di Zoologia
Fondato nel 1932, il Museo Civico di Zoologia possiede un patrimonio di circa 5 milioni di esemplari conservati, che vanno dalle conchiglie di Molluschi di pochi millimetri alla balenottera di 16 metri.
Established in 1932, the Municipal Zoological Museum is the custodian of some five million preserved items that range from small mollusc shells that measure just a few millimetres, to a 16 meter-long blue whale.
Museo di Zoologia (da Musei da scoprire)
Il documentario Musei da scoprire, realizzato da Zammù TV per Città della Scienza, è dedicato a sei musei dell'Università di Catania. In video, oltre alle immagini delle strutture e delle collezioni, anche le interviste ai direttori e a chi ne cura la gestione, partecipando così alla valorizzazione del patrimonio scientifico e culturale dell'Ateneo.
Museo di Zoologia (
In questo video scopriamo la storia delle collezioni di storia naturale, custodite dall'ateneo sin dal 1852, illustrata dal direttore del Museo di Zoologia e Casa delle Farfalle ( Francesco Lombardo e da Alessandro Marletta. Fra le curiosità, il dott. Alessandro Marletta racconta anche la vicenda di un particolare esemplare di elefante africano: l'elefante Menelik, ospitato al Museo da oltre 120 anni.
Museo Civico Di Zoologia di Roma
Francesco Barberini, classe 2007, aspirante ornitologo, presenta il Museo Civico Di Zoologia di Roma
Recensioni Museo di storia naturale sezione di zoologia La Specola
Altre recensioni
Via Romana, 17, 50125 Firenze, tel. +39 055 275 6444
Un museo nel museo...non solo le collezioni zoologiche e le cere anatomiche sono bellissime, ma il fatto che siano esposte nella sede dell'Imperiale e Regio Museo di Fisica e Storia Naturale nelle vetrine originali lo tendono ancora più affascinante
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Importante museo sugli animali. Si trovano centinaia di specie animali: insetti, molluschi, mammiferi. Si trovano anche centinaia di cere sul corpo umano. Da non perdere assolutamente. Molto interessante anche per i bambini da 3 anni in poi.
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Bellissimo. Con adeguate spiegazioni anche ilmio nipotino di ccinque anni è rimasto affascinato ed ha già chiesto di tornarci. Splendida la mostra sui coleotteri
Museo civico di zoologia Roma
Museo civico di zoologia di Roma
Museo della Frutta - Francesco Garnier Valletti
Museo zoologico di Capannoli.
Esempio di rumorizzazione del Museo zoologico di Capannoli
Museo Civico Archeologico di Bologna
Selezione di reperti del Museo Civico Archeologico di Bologna
Bologna S. M. Il Re inaugura l'Istituto di Zoologia
Giornale Luce B0467 del 1934
Descrizione sequenze:Sfilano per le strade di Bologna persone in costume, professori in toga e tocco ; Arrivo di un alto prelato e del Re per l'inaugurazione dell'Istituto ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Zoosparkle on tour - il museo di Storia Naturale del Mediterraneo (Livorno)
Se capitate a Livorno, fatevi un giro nel suo museo di storia naturale, e vedrete che resterete piacevolmente sorpresi. Se volete sapere il perchè, non vi resta che guardare il video! :)
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Museo della Specola Firenze
Il Museo della Specola è uno dei più antichi e grandi musei scientifici europei. Contiene oltre 3 milioni e mezzo di animali, di cui 5.000 esposti al pubblico, la più grande collezione al mondo di cere anatomiche e un enorme numero di reperti osteologici.
The Waxes of La Specola
La Specola, part of the Museo di Storia Naturale di Firenze houses the world's most remarkable collection of historical anatomical sculptures. These meticulously created models have been digitized and made part of the curriculum for Stanford anatomy students.
Piccoli musei, grandi storie - Esapolis, Museo degli insetti. Padova
Zoosparkle on Tour - Il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa (@Calci)
Sono stato a visitare il museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, che si trova a Calci (PI). Un bel museo, vediamo cosa nasconde al suo interno!
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Oggetti nel Museo La collezione Spallanzani
Silvia Chicchi, ispettore naturalista dei Musei Civici, ci presenta la collezioneLazzaro Spallanzani, conservata ai Civici Musei, così come il grande scienziato e naturalista scandianese la concepì e ordinò nel '700.
Oggetti nel Museo: dieci clip sui Musei Civici realizzate da TRVideo: storie inaspettate di artisti, zebre, avventurieri e coralli. Regia: Erik Scaltriti. Operatore di Ripresa: Silvia Degani. Direttore della Fotografia: Alessandro Vezzani. Sigle e Post-produzione: Matteo Gazzotti. Direttore di Produzione: Paolo Borciani.
Bologna, evoluzione e torri
Durante la «Festa della Storia» siamo andati a visitare i «Musei dell’evoluzione» e la «Torre della Specola»
LA STORIA È VIVA perché ha generato e plasma le situazioni e le vicende attuali che sono gli effetti transitori di una lunghissima serie di mutamenti che si sono succeduti nei millenni, lasciando tracce e retaggi ancora in gran parte percepibili nei contesti odierni. Rinvenire e osservare le loro ripercussioni nel presente permette non solo di comprenderne lo spessore storico, ma anche di trarre dalla loro conoscenza maggiori opportunità di scelta per il presente e per il futuro. (
I MUSEI DELL'EVOLUZIONE. Un percorso sull’Evoluzione per conoscere e scoprire la vita in tutte le sue forme: l’uomo, gli animali, l’ambiente.
La Collezione di Zoologia si sviluppa al piano terra e al primo piano ed è, sia per superficie espositiva che per entità delle collezioni, una delle più importanti d’Italia. Conserva ed espone materiali provenienti da collezioni del XIX-XX secolo, trofei di caccia prevalentemente africani e due grandi diorami di ambienti italiani: il Parco Nazionale d’Abruzzo e il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
La varietà delle specie animali stupirà ogni visitatore che potrà riconoscere esemplari tra i più rari e affascinanti.
Al piano superiore l’enorme scheletro di capodoglio vi accoglierà presso la Collezione di Anatomia Comparata, dove si racconta, attraverso gli scheletri e i preparati, la storia dell'evoluzione del vertebrato. Gli arti si sono evoluti per camminare o per correre, per volare o per scavare, per saltare o per nuotare; la bocca ha acquisito denti per predare, denti per masticare o becchi per beccare; il cranio si è modificato dalle scimmie antropomorfe all’uomo.
E proprio l’uomo sarà al centro del percorso evolutivo nella Collezione di Antropologia, terza e ultima tappa del viaggio. Dall’Australopiteco all’Homo sapiens, scoprirete come ci siamo evoluti da un punto di vista biologico e culturale; numerosi scheletri e manufatti mostrano come l’uomo è stato in grado di adattarsi ad ogni tipo di ambiente: la savana e la foresta, ambienti ad alta quota, ambienti freddi e ambienti caldi, fino all’ambiente urbano. (
TORRE DELLA SPECOLA. Sin dall’antichità l’uomo volge lo sguardo alla volta celeste per scrutarne i segreti, affascinato ed incuriosito dai pianeti il cui moto influenza la sua vita e le sue attività da tempi immemorabili. Per gli studi astronomici scelse luoghi particolari che potessero facilitare le osservazioni dei pianeti, dei loro moti; tra questi luoghi c'è la torre della Specola, costruita tra il 1712 e 1726 presso Palazzo Poggi, nelle cui stanze è oggi allestito il museo astronomico dell'Università di Bologna. Suddiviso in più ambienti, tra cui la Sala meridiana, la Sala dei globi e la Sala della torretta, offre un’ampia panoramica degli strumenti che in passato venivano utilizzati dagli astronomi come ad esempio le sfere armillari (che riproducevano il moto dei pianeti attraverso un sistema di anelli metallici) oppure i telescopi lignei per osservare il cielo, gli orologi, gli strumenti nautici e topografici cui si faceva ricorso per orientarsi. (
#bologna #MuseiDellEvoluzione #TorreDellaSpecola
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National Museum of the Early Middle Ages / Museo Nazionale dell'Alto Medioevo
The museum, inaugurated in 1967 in the Sciences Building in EUR with the purpose of endowing Rome with a post-Classical archaeological museum and promoting research in a significant period for the study of the transformation of the ancient world, exhibits materials dating between the 4th and the 14th centuries found mostly in Rome and central Italy.
Late Antique (4th-6th century) Rome is represented by three imperial portraits, several votive and funerary inscriptions, and a precious gold crossbow pin with drilled decoration. The Longobard/Lombard presence in Umbria and the Marches is attested by the two most important cemeteries in central Italy (Nocera Umbra and Castel Trosino); their assemblages of weapons, jewelry, ivory, glass, and bronze and ceramic vessels form the heart of the collection. The following period is illustrated by a notable group of marble reliefs from churches in Rome and Lazio which were radically renovated during the Carolingian Renaissance of the 9th-10th centuries. Two papal agricultural communities, the domus cultae of Santa Cornelia and Santa Rufina, founded in the Roman countryside to feed the city (end of the 8th-10th century) and surviving with changed functions until the High Middle Ages, are represented by furnishings and objects. The visit concludes with the Coptic collection consisting of reliefs and fabrics which encapsulate the artistic production of Late Antique and Early Medieval Egypt (5th-10th century).
Inaugurato nel 1967 nel Palazzo delle Scienze all'Eur con l'obiettivo di dotare Roma di un museo archeologico dell'età postclassica e di promuovere la ricerca su un periodo strategico per lo studio della trasformazione del mondo antico, il Museo espone materiali databili tra il IV ed il XIV secolo provenienti per la maggior parte da Roma e dall'Italia centrale.
Alla Roma tardoantica (IV-VI sec.) risalgono tre ritratti imperiali, alcune epigrafi votive e funerarie e una preziosa fibula a balestra in oro con decorazione a traforo. Seguono le testimonianze dell'occupazione longobarda in Umbria e nelle Marche (VI-VII sec.) con le due più importanti necropoli dell'Italia centrale (Nocera Umbra e Castel Trosino), che ne costituiscono il nucleo di eccellenza con i loro corredi di armi, gioielli, avori, vetri e vasellame di bronzo e ceramica. La successiva età carolingia è illustrata da un cospicuo gruppo di rilievi marmorei provenienti dalla decorazione architettonica delle chiese di Roma e del Lazio, profondamente rinnovate all'epoca della rinascenza carolingia (IX-X sec.). Allo stesso periodo appartengono gli arredi e gli oggetti d'uso provenienti da due aziende agrarie di fondazione papale, le domusculte di S.Cornelia e di S.Rufina, create nella Campagna Romana per l'approvvigionamento della città (fine VIII-X sec.) e perdurate con altre funzioni fino al pieno medioevo. Il percorso si conclude con la collezione copta costituita da rilievi e tessuti che offrono una esemplificazione significativa della produzione artistica dell'Egitto tardoantico e altomedievale (V-X sec.).