Focus Parco del Matese e Parco di Roccamonfina
Focus Parco del Matese e Parco di Roccamonfina
valogno borgo d'arte
Valogno è un centro piccolissimo, frazione di Sessa Aurunca situato a ridosso del parco regionale di Roccamonfina Foce-Garigliano. Grazie all’iniziativa “I colori del Grigio” da circa 10 anni la piccola frazione è diventata meta privilegiata di chi ama l’arte e la bellezza tipica dei piccoli borghi che popolano la nostra penisola. Questo progetto ha coinvolto tanti artisti di fama nazionale e internazionale che hanno messo a disposizione la propria arte “colorando” le stradine di Valogno con tanti murales per restituire a questa piccola località la dignità del suo passato rurale, intaccata dalla cementificazione irrispettosa dell’identità di Valogno
Attivazione varie di ARS CE01 Cales
Oggi, 14 luglio 2016, il gruppo di radioamatori caleni ARS CE01 Cales ha attivato le seguenti referenze:
IFF 182 - Parco regionale di Roccamonfina e Foce del Garigliano
DMI C483 - Municipio di Sessa Aurunca
DAI CP 0464 - Chiesa di Monte Ofelio
Italy / Roccamonfina 2019 - Fontanafredda Festa
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villa san carlo le cascate.wmv
Ristorante villa San Carlo, il luogo ideale per serate di gala nel Parco regionale di Roccamonfina foce del garigliano.
Campania Geografia
La Geografia della Campania illustra le caratteristiche geografiche della Campania, regione dell'Italia. Dai golfi di Gaeta, di Napoli, di Policastro e di Salerno fino alle più notevoli elevazioni dell'Appennino campano, la Campania si estende su di un territorio morfologicamente molto vario. Confina a Nord con il Lazio ed il Molise; ad est con la Puglia; a sud ancora con la Basilicata; ad ovest infine con il Mar Tirreno. Dal punto di vista fisico, la regione della Campania può essere divisa in due zone: una montuosa ed una pianeggiante: la zona montuosa comprende l'Appennino campano, formato da una serie di elevazioni, acrocori e altopiani (del Sannio, dell'Irpinia e del Cilento), fra i quali si aprono numerosi e facili valichi (il più importante è la sella di Ariano) e vi scorre il fiume Calore irpino (affluente di sinistra del Volturno) con i suoi affluenti: Ufita (al centro della valle omonima ), Tammaro e Sabato la zona piana non è una superficie unitaria, ma è suddivisa in tante pianure divise da tanti rilievi dell'antiappennino; e cioè dal rilievo vulcanico di Roccamonfina, dei Campi Flegrei, dal Vesuvio e dalla catena dei Monti Lattari (che costituisce la penisola sorrentina). Pertanto la zona piana si suddivide nelle pianure: di Sessa Aurunca, bagnata dal fiume Garigliano; di Capua, la più ampia, percorsa dal fiume Volturno; di Napoli, che circonda il Vesuvio, uno dei principali vulcani italiani; dell'agro nocerino-sarnese a ridosso dei Monti Lattari; di Paestum che si apre sul golfo di Salerno ed è bagnata dai fiumi Sele, Calore Lucano e Tanagro; dell'Alento che occupa una stretta porzione tra il Monte Stella e il Monte Gelbison. Le coste della Campania sono alte e frastagliate e in pianura basse e sabbiose. I fiumi principali sono: il Volturno, che bagna Capua e si getta nel golfo di Gaeta; il Sele, che sbocca nel Golfo di Salerno; il Garigliano, che scorre lungo il confine con il Lazio e sbocca nel golfo di Gaeta. La Campania (AFI: /kamˈpanja/[5]) è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 5 827 840 abitanti[3]. È la terza regione per numero di abitanti (dopo la Lombardia e subito dopo il Lazio), la più popolosa dell'Italia meridionale e la prima per densità. Ha una superficie di 13 670 km2. Incuneata tra il mar Tirreno, a ovest, e l'Appennino meridionale, a est, la regione confina a nord-ovest con il Lazio, a nord con il Molise e a est con Puglia e Basilicata. Oltre al capoluogo di regione Napoli, le città capoluogo di provincia sono Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. Lungo le coste della Campania sono presenti quattro golfi: il golfo di Gaeta, il golfo di Napoli, il golfo di Salerno e il golfo di Policastro. L'entroterra era abitato già nel III millennio a.C. da popolazioni sannite, osche e volsche. Dall'VIII secolo a.C. si svilupparono lungo la costa diversi insediamenti di popolazioni di civiltà greca dai quali ebbero origine le colonie magnogreche di Pithecusa, Cuma, Parthenope, Neapolis e Poseidonia. L'area costituì anche l'estremo limite meridionale dell'espansione etrusca. L'interno rimase invece abitato dalle stirpi dei Sanniti. Nella seconda metà del IV secolo a.C., con le guerre sannitiche la regione fu posta sotto l'influenza di Roma, che la ribattezzò Campania felix in riferimento alla sua prosperità. Con il tramonto della civiltà romana, si disgregò anche l'unità politica della regione, che dal V secolo finì in gran parte sotto l'influenza longobarda e in misura minore sotto quella bizantina. Nel XII secolo, con l'ascesa della dinastia normanna, la regione trovò unità politica sotto la corona del Regno di Sicilia. Dal XIII secolo al XIX, nonostante il susseguirsi delle dinastie angioine, aragonesi e borboniche, il regno di Napoli ed in particolare la capitale e la sua corte divennero uno dei principali poli culturali, artistici ed economici d'Europa. La marginalizzazione dell'area seguita all'unità d'Italia è alla base del declino economico e sociale che si registra dalla seconda metà del XIX secolo, indicato con la locuzione di questione meridionale. La Campania annovera sei siti insigniti del titolo di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO, terza regione italiana a pari merito con la Sicilia dopo i sette siti delle Toscana ed i nove della Lombardia; tra i quali il centro storico di Napoli, il più vasto del Vecchio Continente[7][8] oltre alla Reggia di Caserta, gli Scavi di Pompei, Ercolano ed Oplonti, la Costiera Amalfitana, il Parco Nazionale del Cilento e il Complesso di Santa Sofia a Benevento. In Campania si trovano 5 dei primi 20 siti statali più visitati nel 2013 secondo il Ministero dei Beni e delle Attività culturali.
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39 Sagra castagna intervista al Sindaco di Roccamonfina
39 Sagra castagna intervista al Sindaco di Roccamonfina
ristorante villa S.Carlo.0004.mpg
Video buffet del Ristorante Villa S.Carlo, ampia sala per ricevimenti elegantemente arredata. Nel contesto naturalistico del parco regionale Roccamonfina foce del Garigliano.
Ampi spazi all'aperto, cascate naturali, spruzzi di acqua sulfurea proveniente dalle Terme di Suio ed un servizio straordinario per il vostro ricevimento. Tutto a pochi Km da Gaeta, Formia, Scauri, Monte Cassino.
Il vulcano spento Roccamonfina (Caserta)
Il vulcano spento Roccamonfina, attivo tra 630.000 e 50.000 anni fa si trova in Campania, in provincia di Caserta. Roccamonfina è raccontato da Donatella De Rita, docente in vulcanologia presso il dipartimento di Scienze dell'Università Roma Tre. - Il vulcano nacque come stratovulcano nella depressione tettonica del Garigliano, dove la crosta terrestre più sottile favorì la risalita del magma. Inizialmente si aprirono una serie di bocche eruttive, distribuite su un'area di circa 1.000 km2, quindi l'attività effusiva si concentrò nella parte centrale, portando alla formazione di un cono vulcanico di circa 1.800 m di altezza, formato prevalentemente da tefrite e accompagnato da altre bocche eruttive (monte Ofelio verso sud-ovest).Circa 400.000 anni fa si verificò un collasso del cono vulcanico nel suo settore orientale. Lo sprofondamento portò alla creazione di una caldera, che per qualche tempo fu occupata da un lago vulcanico, durante una fase di quiescienza.Una seconda fase eruttiva iniziò circa 385.000 anni fa con un'eruzione esplosiva, continuò con altre eruzioni da bocche situate all'interno dell'originaria caldera, proseguendo fino a circa 230.000 anni fa. In seguito si formarono all'interno della caldera più antica altri due coni vulcanici: il monte Santa Croce (1.005 m s.l.m.) e il monte Lattani (810 m s.l.m.).La formazione del vulcano bloccò il corso più antico dei fiumi Volturno e Liri-Garigliano: il primo piegò a sud est, trovando un nuovo corso, corrispondente all'attuale, mentre il secondo, privato di uno sbocco verso il mare, formò un vasto lago (lago Lirino) e trovando solo più tardi (circa 200.000 anni fa) un nuovo passaggio attraverso l'erosione di un settore più debole del margine nella zona di Suio.Attualmente il vulcano si presenta come un grande cono (circa 25 km di circonferenza alla base) isolato tra i monti Aurunci, la piana e la valle del fiume Garigliano, il massiccio del monte Massico e il monte Maggiore e il Monte Cesima. La caldera centrale presenta un diametro di quasi 6 km ed è parzialmente occupata dai monti Santa Croce e Lattani, separati dal suo perimetro da un solco anulare parzialmente riempito dalle eruzioni successive.L'antica attività vulcanica, cessata circa 50.000 anni fa, prosegue solo con movimenti sismici e sorgenti termali di acque oligominerali (a Sessa Aurunca e Suio, a Francolise e a Teano). La fertilità del suolo ha permesso la creazione di fitti boschi di castagni. Sul versante sud-occidentale sono presenti alcuni antichi crateri laterali. A Fontanaradina sono presenti cave di leucite vulcanica.Il vulcano fa parte del Parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano, istituito nel 1999, che occupa più di 11000 ettari nei comuni di Conca della Campania, Galluccio, Marzano Appio, Roccamonfina, Sessa Aurunca, Teano, Tora e Piccilli.Nei dintorni del vulcano sono stati rinvenuti diversi minerali. Fonte: INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Il vulcano spento Roccamonfina (Caserta)
IL MAGMA ed il PARCO
Servizio di RAI 3 sul Parco regionale di Roccamonfina Foce del Garigliano e sul museo MAGMA.
A cura del dr. Pasquale Piscitelli.
Castagneto di 10 Ettari con antico casale ristrutturato in vendita a Roccamonfina 1241ROCCA.wmv
Castagneto di 10 Ettari con antico casale ristrutturato di 300 mq nel cuore del Parco Regionale di Roccamonfina/Foce del Garigliano. Ideale per attività produttiva, lavorazione castagne con annessa ricettività alberghiera e beauty farm.