Montalcino (Siena - Tuscany - Italy)
Montalcino è un comune italiano di 5 920 abitanti della provincia di Siena in Toscana.
È una località nota per la produzione del vino Brunello. Si colloca nel territorio a nord-ovest del Monte Amiata, alla fine della val d'Orcia, sul confine amministrativo con la provincia di Grosseto.
La collina su cui si trova Montalcino è stata abitata probabilmente già in epoca etrusca.
Montalcino è menzionato per la prima volta in un documento del 29 dicembre 814, quando l'imperatore Ludovico il Pio concesse il territorio sub monte Lucini all'abate della vicina abbazia di Sant'Antimo.
Sull'origine del nome di Montalcino esistono almeno due ipotesi. Alcuni ritengono derivi dal Mons Lucinus citato nel documento dell'814, nome in onore dalla dea Lucina o riferimento alla parola latina lucus, che significa bosco sacro, o più genericamente piccolo bosco. Altri, invece, fanno derivare il toponimo da Mons Ilcinus, dal latino mons (monte) e ilex (leccio), cioè monte dei lecci, pianta assai diffusa nella zona rappresentata anche nello stemma cittadino. Con il trascorrere dei secoli il nome, ad ogni modo, si sarebbe poi trasformato, da Mons Lucinus o Mons Ilcinus, in Mons Elcinus e successivamente nell'attuale Montalcino.
Il primo nucleo abitativo si ritiene risalga al X secolo. In questo periodo la popolazione ebbe un notevole incremento demografico quando si trasferirono in città gli abitanti di Roselle. Il nucleo abitativo originario si sarebbe esteso nel corso dei secoli fino a raggiungere, nel XIV secolo, le dimensioni attuali.
Grazie alla posizione della città, dominante la cima di una collina, dai suoi viali la vista può spaziare sulle valli dell'Ombrone e dell'Asso.
In epoca medievale l'attività economica prevalente era la conceria e Montalcino disponeva di numerose fabbriche per la lavorazione del cuoio, fabbriche che erano celebri per la qualità dei loro prodotti. In seguito, com'è successo a molti centri abitati della provincia di Siena, anche Montalcino conobbe una gravissima crisi economica e demografica.
Come molti dei borghi medievali della Toscana, Montalcino ha vissuto lunghi periodi di pace che hanno consentito agli abitanti una certa prosperità. Questa pace e il relativo benessere, tuttavia, sono stati interrotti da una serie di episodi estremamente violenti.
Nel corso del tardo Medioevo Montalcino era ancora un comune indipendente di notevole importanza grazie alla sua posizione sulla vecchia Via Francigena, la strada principale tra la Francia e Roma, ma col passare del tempo entrò nell'orbita della potente Siena.
Il 1º gennaio 2017 il comune di Montalcino ha accorpato quello di San Giovanni d'Asso. Con questa fusione il comune ha incrementato la sua superficie territoriale così da divenire il 35º comune più grande d'Italia per estensione, nonché il 5º della Toscana e il 1º della provincia di Siena.
Places to see in ( Montalcino - Italy )
Places to see in ( Montalcino - Italy )
Montalcino is a hill town and comune in Tuscany, Italy. It is famous for its Brunello di Montalcino wine. The town is located to the west of Pienza, close to the Crete Senesi in Val d'Orcia. It is 42 kilometres (26 mi) from Siena, 110 kilometres (68 mi) from Florence and 150 kilometres (93 mi) from Pisa. The Monte Amiata is located nearby.
The town takes its name from a variety of oak tree that once covered the terrain. The very high site of the town offers stunning views over the Asso, Ombrone and Arbia valleys of Tuscany, dotted with silvery olive orchards, vineyards, fields and villages. The lower slopes of the Montalcino hill itself are dominated by highly productive vines and olive orchards.
Like many of the medieval towns of Tuscany, Montalcino experienced long periods of peace and often enjoyed a measure of prosperity. This peace and prosperity was, however, interrupted by a number of extremely violent episodes.
During the late Middle Ages it was an independent commune with considerable importance owing to its location on the old Via Francigena, the main road between France and Rome, but increasingly Montalcino came under the sway of the larger and more aggressive city of Siena.
The first walls of the town were built in the 13th century. The fortress, built in 1361 atop the highest point of the town, was designed with a pentagonal layout by the Sienese architects Mino Foresi and Domenico di Feo. The fortress incorporates some of the pre-existing southern walls, the pre-existing structures including the keep of Santo Martini, the San Giovanni tower and an ancient basilica which now serves as the fortress chapel. Though the town itself was eventually conquered, the fortress itself never submitted, an admirable feat, considering the size of the Sienese and Florentine forces that besieged Montalcino at varying intervals.
The narrow, short street leads down from the main gate of the fortress to the Chiesa di Sant'Agostino with its simple 13th-century, Romanesque façade. Adjacent to the church is the former convent, now the Musei Riuniti, both a civic and diocesan museum, housing among its collections: a wooden crucifix by an unknown artist of the Sienese school, two 15th century wooden sculptures, including a Madonna by an anonymous artist, and several terracotta sculptures attributed which to the Della Robbia school. The collection also includes a St Peter and St Paul by Ambrogio Lorenzetti and a Virgin and Child by Simone Martini. There are also modern works from the early 20th century in the museum.
The Duomo (cathedral), dedicated to San Salvatore, was built originally in the 14th Century, but now has a 19th-century Neoclassical façade designed by the Sienese architect Agostino Fantasici. The Piazza della Principessa Margherita is down the hill from the fortress and Duomo on the via Matteotti. The principal building on the piazza is the former Palazzo dei Priori or Palazzo Comunale (built late 13th, early 14th century), now town hall. The palace is adorned with the coats of arms of the Podesta, once rulers of the city. A tall medieval tower is incorporated into the palazzo.
Montalcino is divided, like most medieval Tuscan cities, into quarters called contrade, Borghetto, Travaglio, Pianello and Ruga, each with their own colors, songs and separate drum rhythms to distinguish them. Twice a year they meet together in a breath taking archery contest under the walls of the Fortezza, conducted in Medieval dress, with lords and ladies of each contrada who accompany the proceedings. The 13th-century church of San Francesco in the Castlevecchio contrada has undergone several renovations. It contains 16th-century frescoes by Vincenzo Tamagni. The medieval quarter in Montalcino is denominated as the centro storico (historical center).
( Montalcino - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Montalcino . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Montalcino - Italy
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2019 イタリアの旅(2)トスカーナ・モンタルチーノ(4K) Travel To Italy No.2 - Tuscany, Montalcino(UHD)
トスカーナの幾つかの峡谷に挟まれた丘の頂上に立てられた中世の小さな町モンタルチーノは、バローロと並んでイタリアワインを代表する偉大な赤ワイン、ブルネッロ・ディ・モンタルチーノ(Burunello di Montalcino)の生産地として有名です。街の外れには、中世の要塞があり、そこから街の周囲を見渡すと広大で豊かな葡萄畑が広がっています。
Montalcino is a hill town and comune in the province of Siena, Tuscany, central Italy. It is known for its Brunello di Montalcino wine. The town is located to the west of Pienza, close to the Crete Senesi in Val d'Orcia. It is 42 kilometres from Siena, 110 kilometres from Florence and 150 kilometres from Pisa. Wikipedia
Miracolo di Vino - Un documentario su Montalcino (2005)
Anno di produzione 2005-2006
Autori : Carlo Fineschi e Vito Mancusi
Precedenti uscite:
2007 Documenta Madrid (Madrid Spagna)
2007 Festival de Cine Europeo Vinos de Castilla-Lamancha(Spagna)
2008 Università degli Studi di Siena facoltà Scienze della Comunicazione
La Storia
Questa storia racconta di come un poverissimo paese della provincia di Siena da cui la gente scappava,è diventanto uno dei paesi più ricchi e più famosi del mondo. Montalcino in questi anni è diventato un’ attrazione e una destinazione per i turisti , ma anche le personalità di primo piano del panorama politico internazionale scelgono Montalcino come meta per le loro vacanze o addirittura per le visite ufficiali.
Tutto questo è avvenuto grazie ad un vino o meglio grazie al Vino come lo chiamano affettuosamente i montalcinesi. Ed il nome del paese è indissolubilmente legato a quello del vino. Oggi il Brunello di Montalcino è uno dei vini più importanti e conosciuti al mondo,addirittura il Brunello Biondi Santi 1955 è stato inserito tra i dodici vini migliori del secolo.Questo vino grazie alle sue qualità è riuscito a trasformare l’economia di un comune, a creare posti di lavoro ,ricchezza ,fama.Ha ridato fiducia ad una popolazione che incredibilmente fino a trent’anni prima fuggiva perché la povertà e la disoccupazione lasciavano presupporre solamente la fine di Montalcino.
“Se uno voleva vedere la vera miseria,doveva venire a Montalcino tra gli anni 50 e la fine degli anni 60” dice l’ex sindaco Raffaelli descrivendo un paese senz’acqua,senza strade asfaltate,senza servizi igienici nelle case,senza più fiducia.Dove il 50% circa della popolazione era fuggito per cercare fortuna altrove.E l’agricoltura era vista come la grande responsabile di questo disastro.Tutti svendevano la terra addirittura qualcuno la regalava pur di disfarsene.In pieno boom economico per l’Italia, Montalcino era uno dei paesi più poveri della provincia di Siena e l’unica modo per risollevarsi sembrava l’industializzazione.
Per fortuna grazie ad un’amministrazione pubblica illuminata, alla tenacia di chi era rimasto e soprattutto alla conoscenza della storia e della tradizione del paese fu deciso di bocciare l’idea dell’industria e di puntare su un vino che in quegli anni veniva fatto da pochissimi produttori,ma gia agli inizi del 900 vinceva premi in tutto il mondo ed era rinomato fra gli intenditori.Il Brunello diventò l’architrave dell’economia di Montalcino.
Una scommessa che negli anni si è dimostrata vincente grazie anche ad una politica che non guardava solamente ai grandi proprietari,ma soprattutto cercava di favorire lo sviluppo dei piccoli,piccolissimi produttori.
Agricoltori che erano rimasti e che a stento riuscivano a mantenere la propria famiglia o artigiani che venivano pagati per il loro lavoro a causa della mancanza di denaro corrente con pezzi di terra considerata dai proprietari più un peso che una risorsa,adesso sono diventati produttori di Brunello, vedono il loro vino venduto nei migliori ristoranti del mondo,vedono il loro nome scritto nelle riviste specializzate. Quella terra che non valeva niente,che veniva a volte regalata e considerata una disgrazia, oggi vale milioni di euro. Un sogno. Un sogno che si realizza.
“Non pensavo fosse arrivato a questo livello, il massimo”, conclude un altro piccolo produttore.
Questa è anche la loro storia,la storia del miracolo di Vino
LA VAL D'ORCIA - MONTALCINO E LE TERME DI SAN QUIRICO
In vacanza nella Val d'Orcia tra il Brunello di Montalcino e le Terme di Bagno Vignoni.
Si ringrazia per la collaborazione la proloco di Montalcino, il dr Anton Pichler direttore dell’Adler Thermae , Nadia Bindi dell’agenzia Artemisia Viaggi,
Per la partecipazione la sig.ra Marcella Boccardi e la sig.ra Fiorella Vannoni Nannini per le ricette, il sig Egisto Brandi di Crocus Brandi, l’Assessore Luciano Gorelli per la sentieristica nella Val d’Orcia, Roberto Rappuoli del Birrificio San Quirico, Luca Zampieri di Poggio Grande e il sig Marino .
Per il “Taccuino del Turista” le attività di Montalcino: Agriturismo Le Benducce, Agriturismo La casella di Marcella, Associazione Giove’s Way , B&B La casa in Val d'Orcia, Castello Banfi, Cantina Tenuta Le Potazzine, Casato delle Donne, Hotel Ristorante Al Brunello di Montalcino , Hotel Ristorante il Giglio, Hotel Vecchia Oliviera, Hotel Ristorante Si Montalcino , Ristorante il Grifo, La Taverna di Baietto, Pasticceria Mariuccia, Sartoria del Principe.
Per la partecipazione Le attività Adler Thermae di Bagno Vignoni, Birrificio San Quirico d’Orcia, Crocus Brandi di San Quirico d’Orcia , Azienda Poggio Grande di Castiglione d’Orcia.
Montalcino, Italy
Jumby Jim tours Montalcino, a hill town and comune in the province of Siena, Tuscany, central Italy.
Montalcino Toscana
Montalcino è un comune in provincia di Siena (Toscana) è uno dei paesi più belli della regione. Conosciuto sopratutto per la produzione del vino “Rosso e Brunello” di Montalcino, si trova vicino il monte Amiata e la val d’orcia a confine con la provincia di Grosseto. A 564 m s.l.m
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Device: Samsung Galaxy 6
Data: Agosto 2016
Risoluzione: 1080p
Attrezzatura video:
• Reflex Nikon D3200
• Xiaomi Yi 4K
• Samsung Galaxy S6
• SDXC Lexar 128Gb -
• MicroSDXC Lexar 64Gb -
• Gorillapod Treppiede
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MONTALCINO Borgo pittoresco della Val d'Orcia - Full HD
© CLAUDIO MORTINI *
Posto su un incantevole collina di 564 m . sul livello del mare, Montalcino conserva ancora inalterato il suo fascino di antico borgo medievale. Il suo territorio, che fa parte del Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d'Orcia, è coperto da coltivazioni di vite (da cui si ricavano vini di alto pregio come il famoso Brunello), olivi e boschi in cui prevalgono alberi di leccio e dal cui termine latino ( Ilex ) deriva probabilmente il nome Montalcino, Mons Ilcinus .
Con poco più di 5 mila abitanti e un'atmosfera pacifica che sa di antico, Montalcino è uno dei paesi più pittoreschi della provincia di Siena , ed è sufficiente il suo nome per evocare immagini idilliche e campestri.
A cingere il vecchio centro del paese ci sono le antiche mura, erette nel XIII secolo per scopi difensivi, e il cuore del borgo è dominato dalla fortezza del 1361, posizionata nel punto più elevato di Montalcino . Progettata dai senesi Mino Foresi e Domenico di Feo, la fortezza ha un'originale pianta pentagonale e ingloba alcune strutture preesistenti, tra cui il mastio di Santo Martini, la torre di San Giovanni e un'antica basilica, oggi adibita a cappella.
Adiacenti al maniero si possono visitare la chiesa romanica di Sant'Agostino, eretta nel
Duecento, e un ex convento oggi adibito a Museo Civico e Diocesano.
L'edificio di culto più bello di Montalcino è il duomo di San Salvatore, fondato nel XIV secolo ma modificato nel corso dei secoli e oggi di aspetto tipicamente neoclassico, grazie alla ristrutturazione avvenuta all'inizio dell'Ottocento sotto la direzione del senese Agostino Fantastici. A colpire i visitatori è soprattutto il pronao a sei colonne, con gli eleganti capitelli in stile ionico e una raffinata trabeazione, e per accedere nella chiesa ci sono tre portali, ciascuno corrispondente a una navata. Il campanile risale al XVIII secolo, e per la sua realizzazione vennero recuperati i materiali usati per la Pieve romanica di San Pietro in Asso.
Un ultimo scorcio di Montalcino da non perdere è quello della Piazza del Popolo, piazza
principale del borgo, su cui si affaccia il palazzo del Comune detto anche Palazzo dei Priori, eretto tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento, decorato dagli stemmi araldici dei diversi potestà che detennero il potere cittadino nei secoli. Dal palazzo si innalza un'elevata torre medievale, e adiacente all'edificio c'è una struttura porticata chiamata la Loggia, realizzata tra il XIV e il XV secolo.
Sono questi gli scenari in cui si svolge la vita di Montalcino , tranquilla e allo stesso tempo vivacizzata da alcuni eventi culturali imperdibili. Tra le manifestazioni tradizionali più rinomate c'è la Sagra del Tordo di ottobre, con un corteo storico, il caratteristico ballo del Trescone, e la sfida di tiro con l'arco tra i quartieri cittadini. L'appuntamento più goloso si svolge invece in settembre: è la Settimana del Miele, che porta all'interno della fortezza una mostra-mercato a tema, tutta dedicata alle delizie frutto dell'apicoltura locale. Anche l'estate regala momenti indimenticabili, specialmente durante il Festival Internazionale di Montalcino , che si svolge in concomitanza con il Festival della Val d'Orcia e prevede una ricchissima rassegna di spettacoli, concerti e momenti culturali. Spostandosi nel vicino borgo di Camigliano vale la pena di partecipare alla Sagra del Galletto, che si tiene la prima domenica di ottobre ed è un'ottima occasione per gustare le specialità della zona, accompagnate da buona musica e da tanta allegria.
MONTALCINO, SIENA, ITALY (1 of 2)
Montalcino, provincia di Siena, Toscana, Italia.
Comune di 5.115 abitanti, è una località nota per la produzione del vino Brunello. Si colloca nel territorio a nord-ovest del Monte Amiata, alla fine della Val d'Orcia, sul confine amministrativo con la provincia di Grosseto.
Abbazia di Sant'Antimo (Montalcino - SI) - Slide show
L'abbazia di Sant'Antimo è un complesso monastico premostratense situato presso Castelnuovo dell'Abate, all'interno del comune di Montalcino, in provincia di Siena. Si tratta di una delle architetture più importanti del romanico toscano.
Attualmente la comunità conta otto monaci, di diverse nazionalità, perlopiù italiana e francese. La comunità è molto attiva e vivace, e porta avanti da diversi anni, oltre alla tradizionale vita monastica, un'intensa attività pastorale rivolta soprattutto alle famiglie e ai giovani. La comunità è impegnata nell'attività pastorale delle vicine comunità parrocchiali. Non solo vi è tra esse e l'abbazia un'intensa collaborazione, ma alcuni monaci sono anche parroci di alcune parrocchie vicine.
Ogni giorno la comunità si riunisce nella chiesa per celebrare le funzioni dettate dalla regola monastica. Tutte le funzioni vengono cantate in gregoriano e in originale lingua latina.
Negli ultimi anni la comunità di Sant'Antimo ha anche registrato vari cd di canto gregoriano, che accompagna le liturgie.
Il 25 maggio 2015, durante un incontro organizzato nella Chiesa di Sant’Egidio, i frati della Comunità annunciano ai fedeli e alla cittadinanza che a fine anno lasceranno definitivamente l'abbazia di Sant'Antimo e si trasferiranno nell'Abbazia di Saint Michel de Frigolet, vicino ad Avignone[3]. Tale decisione, su indicazione dell’Abate Generale dell’Ordine, è dettata da una parte dal numero esiguo di frati presso l'abbazia francese, dall'altra dall'impossibilità di far crescere la comunità negli spazi di Sant'Antimo.
L'edificio più importante e meglio conservato di tutto il complesso è la grande chiesa abbaziale di Sant'Antimo. Essa, completamente in stile romanico, sorge lungo il lato nord del chiostro ed è orientata sull'asse est-ovest, con l'altare ad oriente.
Fotografie e montaggio: Salvatore Clemente (htpp://toticlemente.it)
Brano musicale tratto da: Lulù degli Evita Cidni (
Places to see in ( Montalcino - Italy ) Abbazia di Sant'Antimo
Places to see in ( Montalcino - Italy ) Abbazia di Sant'Antimo
The Abbey of Sant'Antimo, Italian: Abbazia di Sant'Antimo, is a former Benedictine monastery in the comune of Montalcino, Tuscany, central Italy. It is approximately 10 km from Montalcino about 9 km from the Via Francigena, the pilgrim route to Rome. The name of the abbey may refer to Saint Anthimus of Rome, whose relics were supposedly moved here during the late 8th century.
After many years of disuse, the abbey was reoccupied in 1992 by a small community of Premonstratensian Canons Regular. Since January 2016, the occupants are a community of monks of the Olivetan Benedictine order. A tributary of the river Orcia, the Starcia, runs near the abbey.
In 1291 Pope Nicholas IV ordered the union of the abbey with the Guglielmites, a reformed branch of the Benedectines, in order to give back strength to the abbey. However, after another period of decay in the 15th century, Pope Pius II annexed St. Antimus to the new diocese of Montalcino-Pienza (1462), whose bishop was Pius' nephew. The abbey decayed to the point that in the 19th century it was used as stable. In the 1870s the Italian state restored it. In 1992 the abbey became again an active monastery with the arrival of a new religious community of Canons Regular of the Order of Premontre.
Of the Carolingian edifice, the apse (called Cappella Carolingia) and the portal, richly decorated with animal and vegetable motifs, are visible. The Carolingian chapel has frescoes by Giovanni d'Asciano with stories of St. Benedict and currently acts as sacristy. Under the chapel is a crypt with a nave and two aisles divided by four columns. The Sala Capitolare (Capitular Hall) is decorated with a triple mullioned window with richly decorated capitals.
Typically French in inspiration is the ambulatory with radial chapels. In Italy this scheme is known only in Santa Trinità of Venosa and the Cathedrals of Acerenza and Aversa, all in southern Italy, and in Santa Maria of Piè di Chianti, Marche. The ambulatory housed the pilgrims to pray the Martyrium, the place where the Saint's relic are placed. The aisles and the ambulatory are groin vaulted, while the nave has trusses. The nave, which is c. 20-m high, is divided into three sections: the huge arcades, the matronaeum and the chiaropiano (upper floor).
Notable is the so-called capital of Daniel in the lions' den, work of the French Master of Cabestany. It shows Daniel praying between the hungry lions, and, on the other sides, the lions devouring the accusers. The outer walls are made of Alabaster, you can shine a light against the walls and see the light translated/reflected back out to the eye.
( Montalcino - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Montalcino . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Montalcino - Italy
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Visita alla cantina Orcia SassodiSole di Montalcino
Visita la cantina Orcia Doc SassodiSole che si trova a Torrenieri nel comune di Montalcino. Qui da tre generazioni si producono vini 100% Sangiovese grazie ad una fine selezione delle uve
Montalcino
Montalcino è un comune italiano di 5 946 abitanti della provincia di Siena in Toscana. È una località nota per la produzione del vino Brunello. Si colloca nel territorio a nord-ovest del Monte Amiata, alla fine della val d'Orcia, sul confine amministrativo con la provincia di Grosseto. Il paesaggio sorge su un sistema collinare; nella zona del centro il paese sorge ad un'altitudine di 564 m s.l.m. ma in alcuni punti della zona si superano i 600 m s.l.m. come poggio Osticcio (624 m s.l.m.), il passo del Lume Spento (621 m s.l.m.) e il poggio Civitella (661 m s.l.m.) dove è situata un'antica fortezza etrusca. Montalcino è menzionato per la prima volta in un documento del 29 dicembre 814, quando l'imperatore Ludovico il Pio concesse il territorio sub monte Lucini all'abate della vicina Abbazia di Sant'Antimo. Sull'origine del nome di Montalcino esistono almeno due ipotesi. Alcuni ritengono derivi dal Mons Lucinus citato nel documento dell'814, nome in onore dalla dea Lucina o riferimento alla parola latina lucus, che significa bosco sacro, o più genericamente piccolo bosco. Altri, invece, fanno derivare il toponimo da Mons Ilcinus, dal latino mons (monte) e ilex (leccio), cioè monte dei lecci, pianta assai diffusa nella zona rappresentata anche nello stemma cittadino. Con il trascorrere dei secoli il nome, ad ogni modo, si sarebbe poi trasformato, da Mons Lucinus o Mons Ilcinus, in Mons Elcinus e successivamente nell'attuale Montalcino. Il primo nucleo abitativo si ritiene risalga al X secolo. In questo periodo la popolazione ebbe un notevole incremento demografico quando si trasferirono in città gli abitanti di Roselle. Il nucleo abitativo originario si sarebbe esteso nel corso dei secoli fino a raggiungere, nel XIV secolo, le dimensioni attuali. Grazie alla posizione della città, dominante la cima di una collina, dai suoi viali la vista può spaziare sulle valli dell'Ombrone e dell'Asso. In epoca medievale l'attività economica prevalente era la conceria e Montalcino disponeva di numerose fabbriche per la lavorazione del cuoio, fabbriche che erano celebri per la qualità dei loro prodotti. In seguito, come è successo a molti centri abitati della provincia di Siena, anche Montalcino conobbe una gravissima crisi economica e demografica. Come molti dei borghi medievali della Toscana, Montalcino ha vissuto lunghi periodi di pace e che hanno consentito agli abitanti una certa prosperità. Questa pace e la prosperità, tuttavia, è stata interrotta da una serie di episodi estremamente violenti. Nel corso del tardo Medioevo era ancora un comune indipendente di notevole importanza grazie della sua posizione sulla vecchia Via Francigena, la strada principale tra la Francia e Roma, ma col tempo Montalcino entrò nell'orbita della potente Siena. Come un satellite di Siena, al momento della Battaglia di Montaperti 1260, Montalcino fu profondamente coinvolto nei conflitti in cui anche Siena era coinvolta, in particolare in quelli con la città di Firenze nel corso del XIV secolo e del XV. Come molte altre città dell'Europa centrale e dell'Italia settentrionale, la città è stata anche coinvolti nelle lotte intestine tra i Ghibellini (sostenitori della Sacro Romano Impero) e i Guelfi (sostenitori del Papato). Fazioni dei due schieramenti controllarono la città in diversi momenti alla fine del periodo medievale. Dopo la caduta di Siena 1555 i nobili senesi si arroccarono in città per 4 anni con la speranza di poter un giorno ritornare a Siena, dando vita alla Repubblica di Siena riparata in Montalcino. Ma alla fine anche Montalcino entrò a far parte del Granducato di Toscana fino all'Unità d'Italia 1861. La situazione è radicalmente cambiata nella seconda metà del XX secolo. Nel caso di Montalcino la sua fortuna è stata quella di trovarsi al centro di una delle più importanti zone di coltivazione di uva. Il territorio, infatti, è celebrato per la presenza di vigneti di Sangiovese dai quali si ottiene il famoso Brunello di Montalcino e che vengono utilizzati, inoltre, per la produzione di due altri DOC: il Rosso di Montalcino e il Sant'Antimo.
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JAMESSUCKLING.COM - Brunello di Montalcino - Biondi Santi
James discusses the 2006 and 2007 vintages as well as the history of the legendary Biondi Santi estate with the late Franco Biondi-Santi.
For tasting reports, videos, blogs and more visit
Silvio Franceschelli confermato sindaco del Comune di Montalcino
MONTALCINO, FLORENCE , ITALY
Montalcino is a hill town and comune in the province of Siena, Tuscany, central Italy. It is known for its Brunello di Montalcino wine.
The town is located to the west of Pienza, close to the Crete Senesi in Val d'Orcia. It is 42 kilometres (26 mi) from Siena, 110 kilometres (68 mi) from Florence and 150 kilometres (93 mi) from Pisa. The Monte Amiata is located nearby.
Brunello di Montalcino: Illy racconta la sua azienda boutique
Roma, (askanews) - A Montalcino, in occasione del Benvenuto Brunello, Askanews ha incontrato Riccardo Illy, imprenditore e politico, presidente del Gruppo Illy, ora attivo anche nel mondo del vino, con la sua azienda boutique, una esperienza di alta qualità con poco più di 100 mila bottiglie, 33 ettari di terreno e un Relais con una decina di camere.
Il gruppo Illy - ha spiegato - possiede una azienda vitivinicola a Castelnuovo dell'Abate, e quindi produciamo soprattutto Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino e poche altre etichette. Io credo che il successo del Brunello sia legato a una simbiosi quasi perfetta tra un vitigno e un territorio. Il vitigno è il Sangiovese Grosso, il territorio è proprio quello del comune di Montalcino.
Noi - ha precisato Illy - produciamo poco più di 100 mila bottiglie, abbiamo acquistato l'azienda nel 2008 e aveva 24 ettari e mezzo, attraverso acquisizioni di terreni e diritti che abbiamo fatto in questi anni, siamo arrivati a 33 ettari, quindi dovremmo arrivare a 150 mila bottiglie nei prossimi 4-5 anni.
E' un'azienda vitivinicola - come qualcuno dice - boutique. Per noi l'importante è la qualità e non la quantità. Vogliamo soddisfare i palati più esigenti in termini di vino e cerchiamo anche di soddisfare le curiosità di coloro che vogliono venire a vedere dove il vino viene prodotto, quindi offriamo la possibilità di fare degustazioni, la visita della Cantina, e adesso stiamo anche ultimando un Relais: avremo una decina di camere, quindi potremo anche dare ospitalità ai turisti e ai visitatori, ha concluso.
Wish You were Here - (Scuola di Musica di Montalcino)
Una serata di beneficenza in favore della Confraternita della Misericordia di Montalcino. Il 24 luglio in Fortezza avrà luogo l’evento “Musicisti nati a Montalcino e dintorni”. L’iniziativa, nata da un’idea di Stefano Ciatti, conterà sulla partecipazione di Andrea Bardine, Angelino Band, Bernardo Meoni, Burkina Africa Sound, Caffè Mambo, Cecilia Lucenti, Cherry Nuts, Falsi d’Autore, Jole Canelli, Hop Frogs, Leonardo Marcucci, Luca Ravagni, Marcello Faneschi, Morbosita, Nicola Costanti, Palazzo Key G & Friends, Scuola di Musica di Montalcino, Stefano De Sando. La direzione artistica è affidata a David Landi, Nicola Costanti e Luca Ravagni. L’ evento è presentato dalla Proloco di Montalcino in collaborazione con la Confraternita della Misericordia e la Società Filarmonica “G. Puccini”.
Simone Muggianu (voce)
David Landi (piano)
Diego Perugini (chitarra)
Bernardo Pierangioli (basso)
Tommaso Pierangioli (batteria)
Fonico: Davide Fatemi
Riprese e montaggio video: Pino Sanfilippo, Fabio Minacci
LA VAL D'ORCA: IL BRUNELLO DI MONTALCINO E LE TERME DI BAGNO VIGNONI
Puntata del 30 Ott.-2 e 4 Novembre 2014
Si ringrazia per la collaborazione la proloco di Montalcino, il dr Anton Pichler direttore dell’Adler Thermae , Nadia Bindi dell’agenzia Artemisia Viaggi,
Sono intervenuti la sig.ra Marcella Boccardi e la sig.ra Fiorella Vannoni Nannini per le ricette, il sig Egisto Brandi di Crocus Brandi, l’Assessore Luciano Gorelli per la sentieristica nella Val d’Orcia, Roberto Rappuoli del Birrificio San Quirico, Luca Zampieri di Poggio Grande e il sig Marino .
Per il “Taccuino del Turista” le attività di Montalcino: Agriturismo Le Benducce, Agriturismo La casella di Marcella, Associazione Giove’s Way , B&B La casa in Val d'Orcia, Castello Banfi, Cantina Tenuta Le Potazzine, Casato delle Donne, Hotel Ristorante Al Brunello di Montalcino , Hotel Ristorante il Giglio, Hotel Vecchia Oliviera, Hotel Ristorante Si Montalcino , Ristorante il Grifo, La Taverna di Baietto, Pasticceria Mariuccia, Sartoria del Principe.
Per la partecipazione Le attività Adler Thermae di Bagno Vignoni, Birrificio San Quirico d’Orcia, Crocus Brandi di San Quirico d’Orcia , Azienda Poggio Grande di Castiglione d’Orcia.
Jose Ron visita Montalcino, Montepulciano,
Bien dicen que viajar es el mejor regalo que podemos brindarnos, increíbles paisajes encontró Jose Ron en Italia.