Francesco Squillante @ Castello De Sanctis (Roccacasale)
09/09/2017
Francesco Squillante:
Castello di Roccacasale (AQ) drone bebop2 parrot Arial view
Bella, assolata e gaia la mia Rocca sotto l´usbergo del Castello antico canta alle valli assorte, al verde aprico, dolce armonia che nel cuor rintocca.
Così scriveva l´artista e poeta Cesare Torelli del suo borgo natio, Roccacasale, che tra tutti si erge maestoso e strategico in uno degli altipiani che caratterizzano la provincia dell´Aquila: la Conca Peligna.
L´esemplare castello che spicca sull´abitato e sulla valle costituisce uno dei manufatti più singolari nell´ambito dell´architettura fortificata abruzzese e ancora oggi resta il simbolo di questo paese, segnandone il profilo che cattura lo sguardo anche da considerevole distanza. Edificato su un sito impervio alle pendici del Monte Morrone a controllo del borgo sottostante, l´impianto apparteneva allo strategico scacchiere difensivo Peligno. I vari signori del castello lottarono per ottocento anni contro qualsiasi invasore fino alla distruzione finale, ad opera dei francesi nel 1799.
Castello di Roccacasale Attitude TEAM
Roccacasale & Castello [AQ]
Roccacasale, caratteristico centro arroccato sulla falde del monte Morrone a 450 m s.l.m., in posizione panoramica sulla Conca Peligna.
La struttura urbanistica del paese di Roccacasale, comune ricadente nel comprensorio del parco Nazionale della Maiella, è tipicamente medioevale, con gli edifici abbassati sulle falde del monte Morrone. I caratteri tipologici degli edifici, svelano lepoca in cui il centro fu edificato, con le stradine radiali che assecondano la natura del terreno.
La struttura dellabitato, si può dividere in due zone: quella situata nella parte alta; costituita dal castello e dal primo borgo sorto intorno ad esso e da quella più a valle frutto dellespansione degli ultimi secoli.
Nel territorio, del comune di Roccacasale, sono stati rinvenuti resti di costruzioni ciclopiche in località Colle delle Fate, che dimostra come il luogo fosse abitato in epoca preistorica. Roccacasale viene ricordato nei documenti a partire dal secolo XII ma già in precedenza si può ipotizzare che sopravvissero al tardoantico uno o più piccoli insediamenti, data anche la posizione fortemente strategica. Tale posizione venne sfruttata dal castello, i cui resti sovrastano ancora il paese, costruito nel suo nucleo iniziale nel corso dell'XI secolo e in seguito ulteriormente ampliato e fotificato. Il feudo ivi costituito fu perlopiù di pertinenza ecclesiastica, dapprima sotto quella valvense, quindi alle dipendenze dell'abbazia di Santo Spirito al Morrone, affiancate nel potere da varie signorie che si alternarono al comando del castello e delle sue pertinenze: dapprima i Cantelmo, poi, a partire dalla fine del XVI secolo, i De Sanctis, che lo tennero sino all'abolizione feudale. Il castello-recinto, restaurato, è di una particolare tipologia, con il mastio al vertice e vari ambienti residenziali. Suggestivo e spettacolare è il colpo docchio, che offre il paesaggio di Roccacasale, a quanti transitano nella vicina autostrada, in particolare modo dinverno, come a ricordare un presepe.
Documentary film about Morra De Sanctis (AV) Italy (english version)
Roccacasale Il Borgo Di Fate e Non Solo... Spettacolare Festa
Roccacasale: il borgo delle fate, dei misteri e dell´antico castello
Far rivivere le antiche usanze, i vecchi saperi e sapori, i miti e le leggende di Roccacasale. E’ questo “Borgo di Fate.
VIDEO SCAMBIO ROCCACASALE ITALY 2014
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ROCCACASALE RITORNA ALLE ORIGINI, PAESE IN FERMENTO PER BORGO DI FATE
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Bicincontriamoci 6apr2014 Roccacasale
ROEBUCK | CHEVREUIL | HIKING from Roccacasale to Valle dei Preti & zoo| CAPRIOLO | European roe deer
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Within Europe, the European roe deer occurs in most areas, with the exception of northernmost Scandinavia (north of Narvik) and some of the islands, notably Iceland, Ireland, and the Mediterranean Sea islands; in the Mediterranean region, it is largely confined to mountainous areas, and is absent or rare at low altitudes.
The roe deer is distinct from the somewhat larger Siberian roe deer (Capreolus pygargus) found from the Ural Mountains to as far east as China and Siberia. The two species meet at the Caucasus Mountains, with the European species occupying the southern flank of the mountain ranges and adjacent Asia Minor, and the Siberian species occupying the northern flank of the mountain ranges.
When the male's antlers begin to regrow, they are covered in a thin layer of velvet-like fur which disappears later on after the hair's blood supply is lost. Males may speed up the process by rubbing their antlers on trees, so that their antlers are hard and stiff for the duels during the mating season. Unlike most cervids, roe deer begin regrowing antlers almost immediately after they are shed.
Roccacasale (La Rocca in dialetto locale) è un comune italiano di 649 abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Fa parte della Comunità montana Peligna.
È un centro montano della Valle Peligna nel centro dell'Appennino Abruzzese, arroccato sulle pendici del Monte della Rocca. Il centro, costruito sulla nuda roccia, si estende verso la valle sottostante godendo di una posizione assolata verso ovest.
I primi insediamenti nella zona di Roccacasale, più precisamente nella zona del Colle delle Fate, sono da ricercare nell'epoca preromana[4].
L'origine della struttura architettonica dell'attuale paese è da ricercarsi nell'antica località Casali, piccolo insediamento di poche abitazioni precedente al 925.
In seguito alla costruzione del castello, il centro abitativo ha assunto con il passare del tempo la tipica struttura chiusa del borgo medievale; il castello formava un tutt'uno con le abitazioni e l'intero complesso era accessibile da quattro porte di cui è ancora evidente la presenza, anche se con i secoli il paese si è sviluppato fortemente al di fuori dell'antico insediamento, snaturando il primitivo perimetro e la primitiva struttura urbanistica, di cui si hanno ancora palesi tracce.
Wickam cita che il castello sia costruito nel 1056, mentre Carlo Perogalli afferma che il castello sia costruito nel 1025.
Dal 1250 al 1590 il castello fu feudo dei De Sanctis. Antecedentemente al 1251 il feudo risulta di Aloisio e Manfredi di Collepietro mentre nel 1307 il paese fu feudo di Tommaso di Collepietro e del milite Tommaso. Nel 155 il paese ritorno ai De Sanctis. Nel 1590 Roccacasale passò ad Ottavio Cantelmo di Popoli, che, in epoca imprecisata, rivendette il feudo a Pietro di Pietro di Sulmona.
Nel 1799 il castello fu assediato durante l'invasione francese. Nella guerriglia furono trucidate tutte le persone all'interno della roccaforte, che in seguito fu incendiata, così il castello subì gravi danni, tanto che i cittadini non furono in grado di ricostruirlo[4].
In seguito alla distruzione del castello, il centro perse d'importanza nazionale.
Nell'800 vi furono varie epidemie di colera che decimarono sensibilmente la popolazione.
Nel frattempo, dalla distruzione del castello in poi, il borgo perde la sua fisionomia di un centro medievale.
Durante la seconda guerra mondiale, nel 1943 vengono ospitati alcuni alleati e prigionieri di guerra, tra cui Uys Krige, poeta sudafricano, che in alcuni suoi libri narra della sua permanenza a Roccacasale. Ignazio Silone narra di altri 30 ostaggi richiusi a Roccacasale[4].
Tra gli anni cinquanta e gli anni settanta si assiste ad una forte emigrazione degli abitanti all'estero, tutt'al più verso gli altri stati europei, verso gli Stati Uniti ed il Canada.
Tra i prodotti culinari di Roccacasale sono da annoverare:
Il sanguinaccio (in dialetto locale Sanguinacce) preparato con sangue di maiale, mosto cotto, scorze di arance, una stecca di cannella, un bicchiere di strutto, mandorle o noci tostate, zucchero, vaniglia, noce moscata
Granoturco lessato con olio di oliva, olio e peperoncino (localmente detto Ranere)
Pane cotto. Il pane raffermo viene prima ammorbidito in acqua fredda e poi bollito fino a farlo disfare completamente. Una volta scolato dell'acqua viene versato sul piatto. Alla portata così ottenuta si aggiunge dell'olio e del pecorino.
Frittata di gambi e fiori di aglio e pecorino (in dialetto locale viene chiamato frittata di crastatiegl).
Tra i prodotti tipici di Roccacasale sono da citare:
vino;
olio di oliva;
patate;
pomodori;
pecorino;
funghi, in particolare chiodini (raccolti nei boschi nei dintorni).
DURO ATTACCO DI DE SANCTIS EMERGENZA INCENDI SPETTACOLO INDECOROSO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZION
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3-12 Discesa Ciliegio Roccacasale
Ciliegio Sfortunato
ROCCACASALE Processione Sant'Antonio Aquila ITALIA
15918-Alzabandiera Roccacasale
H∞P Marianna De Sanctis
“Would you tell me, please, which way I ought to go from here?”
“That depends a good deal on where you want to get to,”
“I don’t much care where–”
“Then it doesn’t matter which way you go
Performer: Marianna De Sanctis
Filmed & Edited by: Valeria Mutinelli
Music Performed by: Paolo Andriotti
J.L. Duport Etude n.7
Thanks to Valeria, Paolo, Antonella, Andrea, Maë, Ariane, Life, Rome, OMM One Minute Meditation, Hoopologie