Mostra Presepi a Soave (Verona)
Chiesetta di San Rocco
Il Castello di Soave
La cittadina di Soave, strutturata come borgo medievale circondato dalle mura merlate scandite in ventiquattro torri che discendono dal Castello, si colloca a metà strada tra Verona, il Lago di Garda e Vicenza e a pochi Km da Padova e Venezia, città d'arte e di interesse commerciale, per businessman e turisti.
Al visitatore si presenta ancora oggi come un'intatta cittadina medioevale, suggestivo scenario fatto di torri e mura merlate che, quasi dipanandosi dall'imponente Castello, scendono a racchiudere il cuore più antico di Soave, il vecchio borgo con i suoi vicoli ombrosi ed suoi palazzi gotici.
Facile da visitare, Soave sembra entrare negli occhi in un solo colpo con una incomparabile prospettiva. Al turista, comunque, offre una quantità di cose da vedere, testimonianze storiche ed artistiche bellezze piene di fascinose memorie, che sembrano ricreare un quadro vivente emerso dall'Alto Medioevo.
Il Castello di Soave è una tipica costruzione militare del Medio Evo: sorge sul Monte Tenda e domina la vasta pianura sottostante, coprendo un'area di mq. 5882. È costituito da un'alta torre, o Mastio, intorno alla quale, quasi come attorno ad un perno, si svolgono i giri delle mura che raccolgono tre cortili di forma, dimensione e livello differenti. Le mura, quindi, scendono ad abbracciare tutto il borgo medioevale.
L'origine di questa mole turrita risale all'alto Medio Evo e sorge forse sulle rovine di un antico fortilizio romano (Rocca).
Da documenti che risalgono al secolo X e da un diploma di Federico Barbarossa si apprende che apparteneva ai Conti Sambonifacio di Verona. Nell'anno 1237 ne era in possesso l'illustre famiglia feudale dei Greppi, i quali trasferitisi in Lombardia lo cedettero nel 1270 al Comune di Verona, che vi stabilì un capitano.
Il Castello crebbe d'importanza sotto la dominazione degli Scaligeri, i quali, considerandolo una solida fortezza militare in posizione strategica, lo restaurarono e lo rinnovarono; per questo si usa chiamarlo, impropriamente, scaligero.
Lotte assai aspre si accesero spesso per il suo possesso: eccone qualche notizia:
Nel 1338 Rolando de' Rossi da Parma, generale dei Veneziani, messa a soqquadro la terra soavese, si impadronì del Castello. Dopo breve, ma strenua lotta, nella quale perirono 400 soldati scaligeri, fu ripreso da Mastino Il della Scala. Cansignorio nel 1379 restaurò il Castello e cinse di mura merlate il paese.
Spentasi la gloriosa dinastia scaligera, il 18 ottobre 1387 Soave passò ai Visconti di Milano e quindi ai Carrara, signori di Padova.
Costoro lo perdettero nel 1405 ad opera di Galeazzo Gonzaga, che con l'aiuto degli abitanti vi instaurò il dominio della Repubblica di Venezia, la quale ebbe a dichiarare: Rocha Suapis utilissima nostro dominio.
Nel 1439 Soave subì nuovamente l'assalto e la conquista dei Visconti. Passò quindi agli alleati della lega di Cambrai (1508) contro Venezia ed ospitò l'imperatore Massimiliano. In questo periodo la terra di Soave fu teatro di aspre lotte e di scontri sanguinosi.
Il Castello e il paese vennero incendiati e 366 Soavesi passati a fil di spada; l'eroismo del capitano Rangone e degli abitanti liberò nel 1511 il Castello dai nemici di Venezia.
Nel 1517 il paese venne simbolicamente consegnato al Provveditore veneziano Andrea Gritti, non ancora eletto Doge.
La Serenissima, a ricordo di queste gesta di eroismo, donò alla comunità di Soave un'Antenna e lo Stendardo di San Marco, da innalzarsi nelle feste civili davanti alla casa del Comune.
Cominciò allora un lungo periodo di pace che durò quasi tre secoli fino a Napoleone Bonaparte (1796).
Nel 1556 la famiglia Gritti divenne proprietaria del Castello (il rogito formale dell'acquisto del Castello fu fatto però solamente nel 1696), il quale perse in seguito d'importanza e fu trasformato in fattoria.
Da questo stato di rovinoso abbandono venne risollevato e restaurato (1889 - 1897) nelle sue pristine forme dal nuovo proprietario, senatore del Regno d'Italia, Giulio Camuzzoni, che ispirato da un preciso scopo archeologico, riattò e rifece quelle parti della cui esistenza non si poteva dubitare.
Oggi il Castello di Soave è meta di numerosissimi visitatori, ed è aperto al pubblico tutti i giorni della settimana tranne il lunedì.
Soave, oltre al Castello, nel Suo centro storico offre numerosi altri monumenti come: il Palazzo dei Conti Sambonifacio del XIII sec., il Palazzo dei Conti Cavalli del 1411, il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo del Capitano del 1375, il Palazzo Pullici del XV sec. Abitazione di Ippolito Nievo, il Palazzo dei Conti Moscardo del XVII sec., il Duomo di S.Lorenzo martire del 1303, le Chiese di S.Giorgio del XI sec., di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani del 1443, di San Rocco del XV sec., di Sant'Antonio del 1667 ed il Santuario di Santa Maria della Bassanella del I sec.
Per maggiori informazioni:
Soave, armonia di storia e di vino.
Soave, incantevole gioiello medievale tra poggi ridenti e odorati colli, dove la natura è disposta all'arte e la vite con il suo frutto ne esalta la magica bellezza.
La cittadina di Soave, strutturata come borgo medievale circondato dalle mura merlate scandite in ventiquattro torri che discendono dal Castello, si colloca a metà strada tra Verona, il Lago di Garda e Vicenza e a pochi Km da Padova e Venezia, città d'arte e di interesse commerciale, per businessman e turisti.
Al visitatore si presenta ancora oggi come un'intatta cittadina medioevale, suggestivo scenario fatto di torri e mura merlate che, quasi dipanandosi dall'imponente Castello, scendono a racchiudere il cuore più antico di Soave, il vecchio borgo con i suoi vicoli ombrosi ed suoi palazzi gotici.
Una fuga ondeggiante di fertili e verdi colline sembra volerla proteggere ed un piccolo fiume, il Tramigna, lambisce le sue mura.
Facile da visitare, Soave sembra entrare negli occhi in un solo colpo con una incomparabile prospettiva. Al turista, comunque, offre una quantità di cose da vedere, testimonianze storiche ed artistiche bellezze piene di fascinose memorie, che sembrano ricreare un quadro vivente emerso dall'Alto Medioevo.
Soave, oltre al Castello, nel Suo centro storico offre numerosi altri monumenti come: il Palazzo dei Conti Sambonifacio del XIII sec., il Palazzo dei Conti Cavalli del 1411, il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo del Capitano del 1375, il Palazzo Pullici del XV sec. Abitazione di Ippolito Nievo, il Palazzo dei Conti Moscardo del XVII sec., il Duomo di S.Lorenzo martire del 1303, le Chiese di S.Giorgio del XI sec., di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani del 1443, di San Rocco del XV sec., di Sant'Antonio del 1667 ed il Santuario di Santa Maria della Bassanella del I sec.
L'Hotel Roxy Plaza, cat. 4 stelle, interamente rinnovato e inaugurato nel Maggio di quest'anno, è sito appena fuori le mura del Castello Scaligero, e comodo a tutti i servizi che offre il paese di Soave, uno dei pochi comuni italiani certificati come Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.
Ambiente raffinato e confortevole, ideale per una clientela di lavoro che desidera un albergo riservato, ottimo per i turisti che possono visitare l'antico Castello Medievale, i monumenti dislocati nel centro storico e le cantine del Soave DOC, ottenuto dall'uva Garganega, frutto dell'ininterrotto tappeto verde che si estende come un verde mare intorno alla cinta muraria, vino noto in tutto il Mondo e considerato il CLASSICO VINO BIANCO D'ITALIA.
Le camere sono molto spaziose, con pavimento in parquet, elegantemente arredate e provviste dei migliori comfort compresi nel prezzo: telefono con linea diretta, aria climatizzata, minibar, nuove televisioni con programmi satellitari e Mediaset Premium, cassetta di sicurezza, bollitore con dotazione di the e caffè. I bagni, completamente rivestiti di marmo, dispongono di asciugacapelli, set cortesia e scalda salviette. Alcune camere offrono la vista sul Castello Medievale, principale attrazione del luogo.
Per maggiori informazioni:
Soave, incantevole gioiello medievale tra poggi ridenti e odorati colli.
La cittadina di Soave, strutturata come borgo medievale circondato dalle mura merlate scandite in ventiquattro torri che discendono dal Castello, si colloca a metà strada tra Verona, il Lago di Garda e Vicenza e a pochi Km da Padova e Venezia, città d'arte e di interesse commerciale, per businessman e turisti.
Al visitatore si presenta ancora oggi come un'intatta cittadina medioevale, suggestivo scenario fatto di torri e mura merlate che, quasi dipanandosi dall'imponente Castello, scendono a racchiudere il cuore più antico di Soave, il vecchio borgo con i suoi vicoli ombrosi ed suoi palazzi gotici.
Una fuga ondeggiante di fertili e verdi colline sembra volerla proteggere ed un piccolo fiume, il Tramigna, lambisce le sue mura.
Qui a Soave, la natura è disposta all'arte e la vite con il suo frutto ne esalta la magica bellezza.
Facile da visitare, Soave sembra entrare negli occhi in un solo colpo con una incomparabile prospettiva.
Al turista, comunque, offre una quantità di cose da vedere, testimonianze storiche ed artistiche bellezze piene di fascinose memorie, che sembrano ricreare un quadro vivente emerso dall'Alto Medioevo.
Soave, oltre al Castello, nel Suo centro storico offre numerosi altri monumenti come: il Palazzo dei Conti Sambonifacio del XIII sec., il Palazzo dei Conti Cavalli del 1411, il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo del Capitano del 1375, il Palazzo Pullici del XV sec. Abitazione di Ippolito Nievo, il Palazzo dei Conti Moscardo del XVII sec., il Duomo di S.Lorenzo martire del 1303, le Chiese di S.Giorgio del XI sec., di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani del 1443, di San Rocco del XV sec., di Sant'Antonio del 1667 ed il Santuario di Santa Maria della Bassanella del I sec.
L'Hotel Roxy Plaza, cat. 4 stelle, interamente rinnovato e inaugurato nel Maggio di quest'anno, è sito appena fuori le mura del Castello Scaligero, e comodo a tutti i servizi che offre il paese di Soave, uno dei pochi comuni italiani certificati come Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.
Ambiente raffinato e confortevole, ideale per una clientela di lavoro che desidera un albergo riservato, ottimo per i turisti che possono visitare l'antico Castello Medievale, i monumenti dislocati nel centro storico e le cantine del Soave DOC, ottenuto dall'uva Garganega, frutto dell'ininterrotto tappeto verde che si estende come un verde mare intorno alla cinta muraria, vino noto in tutto il Mondo e considerato il CLASSICO VINO BIANCO D'ITALIA.
Le camere sono molto spaziose, con pavimento in parquet, elegantemente arredate e provviste dei migliori comfort compresi nel prezzo: telefono con linea diretta, aria climatizzata, minibar, nuove televisioni con programmi satellitari e Mediaset Premium, cassetta di sicurezza, bollitore con dotazione di the e caffè. I bagni, completamente rivestiti di marmo, dispongono di asciugacapelli, set cortesia e scalda salviette. Alcune camere offrono la vista sul Castello Medievale, principale attrazione del luogo.
Per maggiori informazioni:
Hotel Roxy Plaza - Meetings & Events - Soave (Verona)
L'Hotel Roxy Plaza, cat. 4 stelle, interamente rinnovato e inaugurato nel Maggio di quest'anno, è sito appena fuori le mura del Castello Scaligero, le cui origini risalgono all'Alto Medioevo, e comodo a tutti i servizi che offre il paese di Soave, uno dei pochi comuni italiani certificati come Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.
Ambiente raffinato e confortevole, l'Hotel Roxy Plaza è ideale per una clientela di lavoro che desidera un albergo riservato, ottimo per i turisti che possono visitare l'antico Castello Medievale e le cantine del Soave DOC, ottenuto dall'uva Garganega, frutto dell'ininterrotto tappeto verde che si estende come un verde mare intorno alla cinta muraria, vino noto in tutto il Mondo e considerato il CLASSICO VINO BIANCO D'ITALIA.
Le camere sono molto spaziose, con pavimento in parquet, elegantemente arredate e provviste dei migliori comfort compresi nel prezzo: telefono con linea diretta, aria climatizzata, minibar, nuove televisioni con programmi satellitari e Mediaset Premium, cassetta di sicurezza, bollitore con dotazione di the e caffè. I bagni, completamente rivestiti di marmo, dispongono di asciugacapelli, set cortesia e scalda salviette. Alcune camere offrono la vista sul Castello Medievale, principale attrazione del luogo.
L'albergo organizza escursioni nelle principali città d'arte e visite guidate con degustazione nelle cantine, nei frantoi e nei caseifici della zona, intrattenimento per turisti e per convegnisti.
La cittadina di Soave, strutturata come borgo medievale circondato dalle mura merlate scandite in ventiquattro torri che discendono dal Castello, si colloca a metà strada tra Verona, il Lago di Garda e Vicenza e a pochi Km da Padova e Venezia, città d'arte e di interesse commerciale, per businessman e turisti.
Al visitatore si presenta ancora oggi come un'intatta cittadina medioevale, suggestivo scenario fatto di torri e mura merlate che, quasi dipanandosi dall'imponente Castello, scendono a racchiudere il cuore più antico di Soave, il vecchio borgo con i suoi vicoli ombrosi ed suoi palazzi gotici.
Una fuga ondeggiante di fertili e verdi colline sembra volerla proteggere ed un piccolo fiume, il Tramigna, lambisce le sue mura.
Qui a Soave, la natura è disposta all'arte e la vite con il suo frutto ne esalta la magica bellezza.
Facile da visitare, Soave sembra entrare negli occhi in un solo colpo con una incomparabile prospettiva.
Al turista, comunque, offre una quantità di cose da vedere, testimonianze storiche ed artistiche bellezze piene di fascinose memorie, che sembrano ricreare un quadro vivente emerso dall'Alto Medioevo.
Soave, oltre al Castello, nel Suo centro storico offre numerosi altri monumenti come: il Palazzo dei Conti Sambonifacio del XIII sec., il Palazzo dei Conti Cavalli del 1411, il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo del Capitano del 1375, il Palazzo Pullici del XV sec. Abitazione di Ippolito Nievo, il Palazzo dei Conti Moscardo del XVII sec., il Duomo di S.Lorenzo martire del 1303, le Chiese di S.Giorgio del XI sec., di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani del 1443, di San Rocco del XV sec., di Sant'Antonio del 1667 ed il Santuario di Santa Maria della Bassanella del I sec.
Per maggiori informazioni:
Hotel Roxy Plaza - Meetings & Events nel Territorio Soave (Verona)
L'Hotel Roxy Plaza, cat. 4 stelle, interamente rinnovato e inaugurato nel Maggio di quest'anno, è sito appena fuori le mura del Castello Scaligero, le cui origini risalgono all'Alto Medioevo, e comodo a tutti i servizi che offre il paese di Soave, uno dei pochi comuni italiani certificati come Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.
Ambiente raffinato e confortevole, l'Hotel Roxy Plaza è ideale per una clientela di lavoro che desidera un albergo riservato, ottimo per i turisti che possono visitare l'antico Castello Medievale e le cantine del Soave DOC, ottenuto dall'uva Garganega, frutto dell'ininterrotto tappeto verde che si estende come un verde mare intorno alla cinta muraria, vino noto in tutto il Mondo e considerato il CLASSICO VINO BIANCO D'ITALIA.
Le camere sono molto spaziose, con pavimento in parquet, elegantemente arredate e provviste dei migliori comfort compresi nel prezzo: telefono con linea diretta, aria climatizzata, minibar, nuove televisioni con programmi satellitari e Mediaset Premium, cassetta di sicurezza, bollitore con dotazione di the e caffè. I bagni, completamente rivestiti di marmo, dispongono di asciugacapelli, set cortesia e scalda salviette. Alcune camere offrono la vista sul Castello Medievale, principale attrazione del luogo.
L'albergo organizza escursioni nelle principali città d'arte e visite guidate con degustazione nelle cantine, nei frantoi e nei caseifici della zona, intrattenimento per turisti e per convegnisti.
La cittadina di Soave, strutturata come borgo medievale circondato dalle mura merlate scandite in ventiquattro torri che discendono dal Castello, si colloca a metà strada tra Verona, il Lago di Garda e Vicenza e a pochi Km da Padova e Venezia, città d'arte e di interesse commerciale, per businessman e turisti.
Al visitatore si presenta ancora oggi come un'intatta cittadina medioevale, suggestivo scenario fatto di torri e mura merlate che, quasi dipanandosi dall'imponente Castello, scendono a racchiudere il cuore più antico di Soave, il vecchio borgo con i suoi vicoli ombrosi ed suoi palazzi gotici.
Una fuga ondeggiante di fertili e verdi colline sembra volerla proteggere ed un piccolo fiume, il Tramigna, lambisce le sue mura.
Qui a Soave, la natura è disposta all'arte e la vite con il suo frutto ne esalta la magica bellezza.
Facile da visitare, Soave sembra entrare negli occhi in un solo colpo con una incomparabile prospettiva.
Al turista, comunque, offre una quantità di cose da vedere, testimonianze storiche ed artistiche bellezze piene di fascinose memorie, che sembrano ricreare un quadro vivente emerso dall'Alto Medioevo.
Soave, oltre al Castello, nel Suo centro storico offre numerosi altri monumenti come: il Palazzo dei Conti Sambonifacio del XIII sec., il Palazzo dei Conti Cavalli del 1411, il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo del Capitano del 1375, il Palazzo Pullici del XV sec. Abitazione di Ippolito Nievo, il Palazzo dei Conti Moscardo del XVII sec., il Duomo di S.Lorenzo martire del 1303, le Chiese di S.Giorgio del XI sec., di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani del 1443, di San Rocco del XV sec., di Sant'Antonio del 1667 ed il Santuario di Santa Maria della Bassanella del I sec.
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Napoli - ''Soave sia il vento'', al via Festival della Musica Antica (22.11.14)
- Napoli. Si intitola come un celebre terzetto di “Così fan tutte”. Al via a Napoli la prima edizione di “Soave sia il vento: Napoli negli itinerari musicali europei tra Sei e Settecento”, promosso dalla Fondazione Pietà de’ Turchini con il sostegno della Regione Campania. Si parte sabato, alle 20.30, a Palazzo Zevallos Stigliano, in programma la prima esecuzione in tempi moderni de “La Iole” di Nicola Porpora. La direzione è affidata a Marcello Di Lisa con l’ensemble Concerto de’ Cavalieri. Solisti: Anna Carbonera, Iosu Yeregui e Teresa Iervolino.
La kermesse si snoda tra momenti di musica, performance teatrali e giornate di studio. In tutto saranno 35 gli eventi spalmati in otto week end (fino al prossimo febbraio) che porteranno la musica classica in spazi spesso chiusi al pubblico, come la cinquecentesca chiesa di San Rocco a Chiaia, tornata a splendere dopo un restauro. E da Napoli ci si sposta anche a Ravello e al teatro Cimarosa di Aversa.
“’Antica’ per la Pietà de’ Turchini è la passione per un repertorio ‘diverso’ e ancora da scoprire e ‘nuova’ in questa occasione la maniera di proporlo. – dichiara Federica Castaldo, direttrice del Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini. – Sfidare in un certo senso la condizione di ‘organizzazione colta e specialistica’ è la nostra ambizione, rendendo “dinamico e vivo” il cartellone delle proposte musicali gettando ponti e provocando contaminazioni inedite con altri campi del sapere e del mondo culturale regionale. Gli appuntamenti musicali in prima esecuzione moderna e le nuove produzioni, sono il risultato di una instancabile e mai interrotta ricerca musicologica che fa da sfondo alle attività della Fondazione, mentre le ospitalità di rilievo internazionale si alternano alla proposta di giovani interpreti di grande e promettente talento”.
Il 5, 6 e 7 dicembre, nell’ambito del festival, si terrà ad Aversa e a Napoli, il convegno internazionale su “Le stagioni italiane di Jommelli”, con la direzione scientifica di Francesco Cotticelli, Paologiovanni Maione, promosso dalla Seconda Università di Napoli e dalla Città di Aversa, in partenariato con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, Divino Sospiro Centro de Estudos Musicais Setecentistas de Portugal, il Conservatorio di Musica Francesco Cilea di Reggio Calabria, il Teatro di San Carlo di Napoli, Universität Wien, Università Ca’ Foscari di Venezia, Istituto Italiano per la Storia della Musica.
(22.11.14)
Il soave suono delle campane a festa
Santuario di Loreto (Italy)
Verona Valpolicella Chiesa di San Giorgio Ingannapoltron
marmi valpolicella
Alessandro Zinetti e Simone Vecchi in L'Impossibile Vivere a Leffe il 14/03/2015
Alessandro Zinetti e Simone Vecchi in L'Impossibile Vivere durante il bellissimo spettacolo musicale e spirituale Labirinto messo in scena dal Magico Baule nella Chiesa San Rocco di Leffe il 14 Marzo 2015
La Chiesa di Aversa presenta l'Inventario dei Beni Culturali (28.04.15)
- Aversa - È stato presentato venerdì scorso, 24 aprile 2015, l’inventario informatizzato dei beni storico artistici esistenti in tutte le parrocchie e chiese della Diocesi di Aversa.
Il risultato di una impegnativa campagna di lavoro amministrativo e culturale è stato illustrato nella Pinacoteca del Seminario Vescovile da Mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa; da Mons. Stefano Russo, direttore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali della Conferenza Episcopale Italiana; e da Mons. Ernesto Rascato, Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici, Responsabile diocesano dell’Inventario e delegato dei Vescovi della Campania per i beni culturali. (28.04.15)
G.Picchi - Canzon Decimaterza a 4
Giovanni Picchi (Venezia 1571 o 1572 – 1643), è stato un compositore, organista, liutista e clavicembalista italiano del primo Barocco.
Poco si sa sulla sua vita giovanile, il suo nome appare per la prima volta citato come liutista nel manuale sulla danza di Fabrizio Caroso “Nobiltà di dame” del 1600.
Nel 1607, Picchi fu nominato organista della Chiesa dei Frari e dal 1623 fino alla morte fu anche organista della Chiesa della confraternita della Scuola Grande di San Rocco.
Di Picchi è giunta fino a noi la maggior parte della sua musica strumentale. Le sue opere pubblicate comprendono una raccolta di danze per strumenti a tastiera, presenti nella “Intavolatura di balli d'arpicordo” (Venezia, 1618, 2ª ed. 1620), e 19 canzoni d'insieme in “Canzoni da sonar con ogni sorte d'istromenti à 2-4, 6 et 8 voci con il suo Basso Continuo” (Venezia, 1625).
I suoi Balli d’Arpicordo sono una delle più importanti raccolte italiane di danze per clavicembalo, soprattutto interessanti sotto l’aspetto della variazione, degli ornamenti e della tecnica.
Giovanni Picchi (Venice 1571 or 1572-1643), was a Italian composer, organist, harpsichordist and lutenist of the early Baroque.
Little is known about his early life, his name appears for the first time mentioned as a lutenist in the dance manual of Fabrizio Caroso Nobiltà di Dame of 1600.
In 1607, Picchi was appointed organist of the Chiesa dei Frari, and from 1623 until his death he was also organist at the Church of the Scuola Grande di San Rocco .
Picchi has come down to us most of his instrumental music. His published works include a collection of dances for keyboard instruments, present in the Intavolatura di balli d'arpicordo (Venice, 1618; 2nd ed. 1620), and 19 Canzoni in Canzoni da sonar con ogni sorte d'istromenti à 2-4 , 6 et 8 voci con il suo Basso Continuo(Venice, 1625).
His Balli d'Arpicordo are one of the most important Italian collections of dances for Harpsichord, especially interesting in terms of variations, ornaments and technique.
CINQUE FERITI NELLA CURVA DELLA MORTE
Scontro frontale tra due auto a San Rocco. Strada chiusa per oltre un'ora.
Traffico in tilt. Nessun ferito è grave.
Spirazione Uomo o Donna nella Chiesa di Santa Maria della Valle a Scanno (AQ)
Zipoli - Quattro versi in sol minore (organo Tonoli, Chiesa di Santa Maria Immacolata, Nave)
In this video you can listen to my interpretation of a composition by Domenico Zipoli, taken from Sonate d'intavolatura per organo e cimbalo, Quattro versi in sol minore.
The video was recorded on the Tonoli organ, Parish Church of St. Maria Immacolata, Nave (Bs, Italy).
Domenico Zipoli was an Italian composer lived at the turn of 17th and 18th centuries; he composed Sonate d'intavolatura per organo e cimbalo, op. 1 published in Rome in 1716 and divided into two parts: the first contains liturgical pieces intended for the organ, the second four suites and two partitas for the harpsichord.
Good listening!
Campanile s. Stefano di cassonetti di Gallarate
Concerto della domenica
Musica per Matrimonio all’Hotel San Rocco ad Orta San Giulio (Novara)
La migliore musica proposta da Matrimoni e Musica, cerimonia con Quartetto D’Archi, aperitivo con musica dal vivo, cena con wedding dj, illuminazione architetturale e taglio della torta con fontane e fuochi d’artificio.
Castelli del ducato - Parma
viaggiarperterra
Venite fedeli
I tre cori: Corale S.Maria - Coro del Fogolar Furlan - Corale don Gottardi hanno cantato assieme Venite fedeli al concerto di Natale 2014 a Casteldazzano.