Orchestra Giovanile Dell'Accademia Dello Spettacolo Ortona Chiesa Santa Maria delle Grazie
Grazie di cuore al Prof. Paolo Angelucci
Storia delle chiese di Ortona
Video storia con delle fotografie antiche e contemporanee delle principali chiese della città abruzzese. Incominciando dalla Cattedrale di San Tommaso, passando poi per le chiese di San Rocco, Santa Maria delle Grazie e Santa Caterina, con immagini di primo '900, del periodo bellico del 1943, e infine con foto più contemporanee, analizzando l'alterazione stilistica dei monumenti a causa delle distruzioni della guerra
LA FESTA DEL PERDONO AL SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Il filmato e' stato girato nel Santuario francescano Santa Maria delle Grazie di Ponticelli in provincia di Rieti, il 2 agosto 2015, in occasione della Festa del Perdono di Assisi. La festa risale al 1216 anno in cui San Francesco riusci ad avere dal Pontefice Onofrio III il permesso di concedere l'indulgenza Plenaria della Porziuncola. Il convento francescano di Ponticelli e' ubicato nella bassa collina della Sabina si raggiunge con meno di un'ora da Roma percorrendo la Salaria, si trova piu' o meno a meta' strada tra Roma e Rieti; una vera oasi di pace dove la preghiera parte spontaneamente dal profondo del cuore, spesso ho sentito dire qui il Signore e' piu' vicino. Per l'occasione non e' casuale la celebrazione dell'Eucaristia da parte del vescovo della Diocesi S.E. Mons. Ernesto MANDARA.
Chiesa Santa Maria delle Grazie - 17 dicembre 2016
Abruzzo: campane di ferragosto dalla chiesa di Santa Maria Maggiore di Casoli (CH)
Durante il dominio degli Orsini, nel 1455 all’interno del castello di Casoli avviene la costruzione di una cappella privata che, successivamente, con la realizzazione di due navate e un ulteriore ampliamento diventa, la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore. La cappella sorge proprio su un'ala del castello ed insieme ad esso forma il nucleo centrale del borgo antico di Casoli. Un secondo ampliamento è riconducibile alla seconda metà del Settecento, epoca in cui, sono aggiunti anche il coro e l'Arco del Purgatorio. Nel 1868 la chiesa viene ulteriormente restaurata ed assume l'aspetto attuale. L’edificio religioso costituisce il complesso architettonico di maggior interesse del nucleo antico del paese. Esso è collegato alla struttura del castello Masciantonio da un porticato, con volte a crociera, che conduce sino all’ingresso dell’adiacente castello. L'ingresso è accessibile attraverso una rampa di scale. La facciata è divisa in tre parti, di cui il corpo centrale è separato da due coppie di paraste poste su un basamento, che a loro volta sostengono la trabeazione su cui poggia il timpano triangolare. Il portale è sormontato da un timpano più piccolo e da una finestra a forma di lunetta, nelle due parti laterali si aprono altre due finestre. La torre appare sul lato destro della chiesa ed è a forma quadrangolare e con ordini sovrapposti. Il campanile è realizzato in conci di pietra incastonati. L'interno è di impianto basilicale a tre navate con cappelle laterali e abside. La chiesa custodisce numerose tele: una Madonna con Bambino, San Giacinto e San Biagio di Francesco Maria De Benedictis (1848), San Gilberto di Pasquale Bellonio di Ortona (1797), una Madonna del Carmine, una Madonna del Rosario (1572) di ignoti.
UNA CHIESA A CIELO APERTO
UNA CHIESA A CIELO APERTO, La Madonna di Santa Maria, fraz di Ortona dei Marsi AQ. Raccogli un sasso simbolo della tua vita gioia e dolori.
Ortona (Abruzzo) la grande storia in un secolo (1896-1986) Documentario completo
Per INFO maggiori sulla storia di Ortona (CH) qui
Un bellissimo documentario sulla storia di questa cittadina abruzzese,. Immagini e fotografie storiche della città, accompagnate da dei video dell'Istituto Luce e non, che vanno dal 1896 ca. al 1986, attraversando i cambiamenti degli anni '20, della distruzione atroce della battaglia di Ortona tra canadesi e tedeschi del 21-28 dicembre 1943 (poiché la città si trovava al capo della linea Gustav nazista), sino alla ricostruzione degli anni '60. Solamente grazie a fotografie, potremo vedere com'era bello il centro storico, il castello aragonese integro, la Cattedrale di San Tommaso nei suoi fasti barocchi, così come il convento di Santa Maria delle Grazie.
Seconda Lectio Divina in preparazione all’uscita della Madonna delle Grazie
SECONDA LECTIO DIVINA IN ATTESA DELL'USCITA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE. A CURA DI DON LEONARDO LEPORE. REGISTRATA IL 14 MAGGIO 2018 PRESSO LA BASILICA SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Dogliola
Dogliola è situata sulle rive del fiume Trigno. La prima attestazione documentaria del paese è del 1115, quando l'abitato fu donato da una potente famiglia di origine longobarda all'abate del monastero benedettino di Sant'Angelo in Cornacchiano. Nonostante la perdita di numerosi elementi del centro storico, tra cui la Chiesa parrocchiale, anticamente denominata Badia di Santa Maria delle Grazie, crollata alla fine del 1700, l'abitato conserva il suo aspetto medioevale nelle case-mura e nei sottoportici.
Nel 1805 fu edificata la nuova chiesa intitolata a San Rocco, in stile moderno, a navata unica, con la volta ornata da quattro dipinti di Nicola Sigismondi. La facciata, di disegno settecentesco, è impreziosita dal portale e da un finestrone in pietra scolpita, opere di maestranze molisane che in questo centro trovarono dimora stabile. La chiesa funge da centro di aggregazione e punto di riferimento per la comunità. La festa patronale San Rocco cade il 20 giugno, in prossimità della mietitura e, durante i festeggiamenti, carri e trattori vengono ornati con fasci di spighe di grano.
Anche a Dogliola, come in altri centri del Vastese, predominano tra i prodotti tipici i salumi, come ventricina e soppressata, insieme a piatti come le polpette cacio ed uova.
Dogliola is situated on the Trigno River banks. The first sources on this village date back to 1115, when the town was handed over by a powerful Lombard family to the abbot of the Benedictine monastery of Sant'Angelo in Cornacchiano. In spite of the loss of several town possessions, such as the parish Church, previously called Badia of Santa Maria delle Grazie collapsed at the end of the 18th century, the village still preserves its medieval features in the houses-walls and in the arcades.
In 1805 the new church dedicated to San Rocco was built in a modern style, with one nave and the vault decorated with four painting by Nicola Sigismondi. The façade, with an 18th-century design, is embellished by the portal and a sculpted stone window, works of Molise masters who chose to live here permanently. The church serves as a meeting centre and point of reference for the community. Saint Rocco' Day is on June 20th, approaching the harvest time and, during the celebration, vans and tractors are decorated with wheat ears.
As in other towns of the Vastese area, also in Dogliola cold meats such as the ventricina and the soppressata predominate among the typical dishes, together with cheese and egg rissoles.
Places to see in ( Teramo - Italy )
Places to see in ( Teramo - Italy )
Teramo is a city and comune in the Italian region of Abruzzo, the capital of the province of Teramo. The city, 150 kilometres from Rome, is situated between the highest mountains of the Apennines and the Adriatic coast. The town is located by the confluence of the Vezzola and Tordino rivers, on a hillside area where the terrain features along with the Mediterranean climate make the territory rich in vineyards and olive groves. The economy of the town is mostly based on activities connected with agriculture and commerce, as well as a sound industrial sector: textiles, foods, engineering, building materials and ceramics. Teramo can be reached from the A14 and the A24 motorways.
The name is already defined in extant manuscripts of the Liber Coloniarum into Teramne, whence its modern form of Teramo. But in the Middle Ages it appears to have been known also by the name of Aprutium, supposed to be a corruption of Praetutium, or rather of the name of the people Praetutii, applied (as was so often the case in Gaul) to their chief city. Thus the name Abrutium is present among the cities of Picenum enumerated by the Geographer of Ravenna (iv. 31); and under the Lombards a comes Aprutii is mentioned. The name has been retained in that of Abruzzo, now a region of Italy.
A settlement of the 1st millennium BC and some buildings of ancient Italic tribes were the object of archaeological excavations. The most ancient historical remains were found in the outskirts of the city, precisely in the neighborhood Madonna delle grazie, where, among many, a burial place with a dagger and a halberd were found. Allegedly, the development of the old settlement was due to the commercial center founded by the Etruscan and Phoenician civilization.
The city's main attractions include:
the Cathedral of Saint Berardo, built in 1158 by bishop Guido II, in Romanesque style. It has a portal in Gothic style, finished in 1332 by the Roman master Deodato di Cosma. It houses a silver antependium by Nicola of Guardiagrele (with 35 scenes of the life of Jesus) and a polyptych by the Venetian artist Jacobello del Fiore depicting the Incoronation of the Virgin. Annexed is a 50-metre-tall (164-foot) bell tower.
the Romanesque church of Sant'Antonio (1127), with a decorated portal. The interior, with a single nave, was renovated along Baroque lines.
the church of San Getulio, built in the early Middle Ages on the ruins of a Roman temple, finally destroyed in 1155 by the Normans. Only the presbyterium and some Romanesque elements of the original building remain today.
the church of San Domenico (14th century) with a fine Virgin with Child.
the sanctuary of the Madonna delle Grazie (also known as Chiesa di Santa Maria delle Grazie). It has a Romanesque cloister and a 15th-century miraculous wooden statue of the Virgin, attributed to Silvestro dell'Aquila.
the Palazzo Vescovile (Bishops Palace), from the 14th century.
the remains of the Roman theatre (built about 30 BC) and of the amphitheatre (about 3rd–4th century AD). Under Palazzo Savini are remains of a Roman domus, including a 1st-century BC opus tessellatum pavement which depicts a fighting lion and other decorative elements.
the Torre Bruciata (Burnt Tower), a Roman tower from the 2nd century BC, in opus quadratum. The name derives from the traces left by the siege in 1156 by Robert III of Loritello.
Church of Santa Maria de Praediis (10th–11th centuries), built using materials from the destroyed castle and Roman villas and temples.
( Teramo - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Teramo . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Teramo - Italy
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ORTONA DIETRO LE QUINTE DEL CONCERTO DELLA DOMENICA DELLE PALME
ORTONA DIETRO LE QUINTE DEL CONCERTO DELLA DOMENICA DELLE PALME
Ortona Perdono 1987 video 1
Ortona sparita: La Funicolare e Sala Eden
A Ortona, dopo la costruzione della ferrovia adriatica tra il 1863-64, vi si iniziò a pensare alla fine del secolo. L’obiettivo era quello di facilitare il percorso dalla stazione, situata nella marina, alla città, allora in timido sviluppo. All’epoca l’idea di collegare i due punti mediante una funicolare che si inerpicasse sul lato della collina aveva un che di fantascientifico. Eppure molte funicolari erano già attive in Italia. Quella di Napoli, ma anche a Biella, Mondovì, Orvieto e Chiaja. Il municipio ortonese decide di inviare una delegazione a studiare questi impianti e ne verifica la fattibilità.
Una tipica funicolare dell'epoca
Una tipica funicolare dell’epoca
Il progetto è affidato alla massima autorità in materia, l’ingegner Ferretti. Questi ha già progettato numerose funicolari e ha già lavorato in Abruzzo; ha infatti studiato tempo prima la possibilità di collegare la stazione dell’Aquila col centro storico. Il progetto non vedrà mai la luce per carenze finanziarie.
Il progetto di Ferretti, che collega la stazione con la Passeggiata Orientale, convince il consiglio comunale e i lavori partono subito. All’inizio del 1889 apre il cantiere e già nel ’91 si hanno le prime prove tecniche, sotto gli occhi dei cittadini stupiti.
Il progetto dell’ingegner Ferretti
La tecnica adottata da Ferretti per la funicolare di Ortona pare azzardata, ma aveva già dato buoni risultati altrove. Si tratta di un meccanismo a contrappeso d’acqua; Allo scopo viene predisposto nella stazione di monte un serbatoio di accumulo della capacità di ben 35mila litri, mentre ciascuna vettura viene equipaggiata, nel sottocassa, con un serbatoio della capacità di circa 2500 litri.
I binari posati coprono 131 metri, la pendenza massima supera il 50%. I collaudi sono severi, specie per l’impianto frenante, vero punto debole di questi sistemi.
Nel luglio del 1891 viene organizzata una prima corsa per la stampa e il 28 settembre l’inaugurazione. In paese è festa grande, con tanto di banchetto in Municipio, con musica e luminarie. L’inizio dell’attività della funicolare di Ortona è però poco fortunato; già dopo pochi giorni un grave incidente causa vari feriti. Il sistema a contrappesi d’acqua è troppo delicato e affidato alla discrezionalità dell’uomo. A volte, per accelerare i tempi, i serbatoi non vengono colmati a dovere e, appena tre anni dopo, nel 1894, il servizio è sospeso. Negli anni molti pensano di riattivarlo, magari con sistemi più moderni. Nel 1912, però, il cambio di alcune tratte del percorso dei treni, rende meno necessaria la funicolare.
La funicolare di Ortona del 1926
Bisogna aspettare il 1925 e l’aumento del traffico tra marina e paese. Il nuovo progetto prevede un motore elettrico e viene ultimato con grande velocità, grazie agli impianti già esistenti.
Il 15 agosto del 1926, con la benedizione dell’Arcivescovo e la roboante propaganda fascista, la funicolare di Ortona torna in funzione. L’argano di azionamento, l’impianto e le vetture vengono forniti dalla ditta Stigler di Milano. Il percorso di 131 m – uno dei più brevi attivati in Italia – viene coperto dalla funicolare in 2 minuti, come la precedente ad acqua, ma con meno tempi morti.
La tradizione delle Campane delle Chiesa di Santa Maria Assunta (Audio HD) - Opi (AQ)
Dopo aver visto il video di TV2000 sulla tradizione delle campane di Opi che vede suonare queste campane ancora a mano come i vecchi tempi, nell'agosto del 2015 ho deciso di andare personalmente a visitare questo posto favoloso noto come uno dei borghi più belli d'Italia. In questo piccolo borgo arroccato su una montagna nella parte più alta domina la chiesa principale dedicata a Santa Maria Assunta. Qui le campane non sono elettrificate ma sono suonate a mano da una sagrestana di nome Angela che con tanta passione suona sempre queste campane a distesa a volte con l'aiuto di qualche aiutante o apprendista. Ormai anziana, lei sta cercando qualcuno che prenda il suo posto e che mantenga ancora viva l'arte del suonare le campane. La chiesa ospita un concertino umbro di 3 campane a slancio della Fonderia Marinelli di Agnone con l'aggiunta di una campana fissa che segna con i suoi rintocchi le ore e i quarti. Quest'ultima ha 2 elettromartelli, uno sul bordo inferiore, che segna le ore,e uno a metà vaso campanario, che segna i quarti. L'impianto campanario e dell'orologio è della Trebino. Nel video possiamo vedere una vista in viaggio di mentre andavo ad Opi; alcuni scorci del borgo; la salita sul campanile con la suonata a distesa (17:30) e la Tarantella (2 campane suonate a scampanìo velocemente) per la messa delle 18; l'interno e l'esterno della chiesa e una vista esterna ed interna della Cappella gentilizia di San Giovanni battista.
IV - SIb4
III - LA4 fusa nel 1956
II - DO4
I - LAb3
Si consiglia l'utilizzo delle cuffie per un ascolto più accurato.
Produzione di ReporterAG - Gabriele Benvenuto.
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Ortona Concerto di Natale 1995
Ortona Concerto di Natale 1995
XXVII Concerto di Natale Ortona
In diretta dalla Basilica di San Tommaso Ortona
XXVII Concerto di Natale 23 dicembre 1943
Cappella musicale San Tommaso Apostolo
Direttore Giovanni Sarchese
#Ortona #Abruzzo
Ortona festa del perdono antonella ruggiero in concerto 6 maggio 2001
Ortona festa del perdono antonella ruggiero in concerto 6 maggio 2001
Accademia dello spettacolo e i cantori di Ortona L'Acquabbelle
Accademia dello spettacolo e i cantori di Ortona L'Acquabbelle
Ortona dei Marsi (AQ) Festa di San Generoso sabato 12 maggio 2012 2°parte
Ho un problema con l'immagine.
Maria Santissima dell'Oriente di Enzo Coletta (Completo)
Un documento sonoro, molto raro, dedicato alla Madonna Maria SS. Dell'Oriente, venerata nel Santuario dei PP. Francescani in Tagliacozzo (Aq), per moltissimi anni. Ma ora,dopo 117 anni di guida dei frati francescani, che hanno lasciato la struttura per carenza di vocazioni, i Carmelitani prendono in consegna la splendida chiesa e lo storico convento di Tagliacozzo, mete quotidiane di fedeli e visitatori. Il disco, un vecchio 33 giri, mi fu regalato da Padre Giocondo. L'ho custodito per oltre 40 anni, ma ora voglio dedicarlo a quanti hanno , conosciuto, amato e venerato la Madonna del Santuario dell' Oriente a Tagliacozzo (Aq). Riversato su nastro da Loreto Torchetti e restaurato dall'ing. del suono Emiliano Bucci, presso Fonorecord Avezzano. In coda al sonoro ci sono le immagini del Film Primo amore di Carmine Gallone (1941) girate presso il Santuario della Madonna dell'Oriente.