Campana di Lugano (Convento dei Cappuccini)
Lugano, convento dei Cappuccini, chiesa della Santissima Trinità.
Una campana manuale a mezzo ambrosiano,
A. Bianchi 1891,
Do4.
Distesa.
Padre Michele Ravetta - Come parlare della dignità della persona oggi (1/2)
Incontro con fra Michele Ravetta, Padre guardiano del Convento dei Frati Cappuccini di Bigorio. Lavora come assistente sociale presso l’Ente Ospedaliero Cantonale, è Cappellano delle strutture carcerarie del Canton Ticino e Cappellano militare. Docente nel percorso “Cure palliative” presso la SUPSI e l’Ospedale Fondazione Macchi di Varese, nonché Assistente spirituale del gruppo di intervento speciale “Care Team Ticino”.
A partire dalla sua esperienza presso le carceri e nell'accompagnamento dei malati terminali e dei loro famigliari; forte dell'esperienza di formazione e accompagnamento di persone chiamate a compiti particolari e delicati, fra Michele ci guida a una riflessione sul significato del termine persona e, da qui, a comprendere su quali basi si possa parlare di dignità della persona oggi e su cosa si fondi la dignità della persona stessa.
(Prima parte)
20140607 Visita a Conventto Santa Maria dei Prati Cappuccini, Bigorio Switzerland
Visita a Conventto Santa Maria dei Frati Cappucini, Bigorio, Switzerland
ABEM: Vorrei accompagnarti non perchè ne so più di te, Avellino - 25/5/2014
La tenerezza di Dio nel dramma della separazione, riflessione biblica a cura del Prof. Ernesto Borghi, presidente ABEM.
Ha presieduto S.E. Francesco Marino, vescovo di Avellino.
L'incontro si è tenuto al Centro Pastorale Familiare di Avellino.
DALLA FEDE CRISTIANA DELLE ORIGINI AL CREDERE CRISTIANO DI OGGI
Incontro-dibattito prendendo spunto dalla pubblicazione del volume Le prime comunità cristiane, Carocci, Roma 2010, e in occasione della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
lunedì 23 gennaio 2012 a Lugano, presso la Sala Conferenze ACLI
Organizzatori: Absi, ACLI, CLCCT
SBB BELLINZONA - FAIDO Schluss
Schlussstrecke
Fra Michele Ravetta cappellano al carcere La Stampa - Puntata 420 del 7.12.2013
Sabato 7 dicembre, mons. Valerio Lazzeri ha ricevuto l'ordinazione episcopale e si è insediato come nuovo vescovo del Ticino. Lo avremo ospite alla nostra trasmissione nella puntata prima di Natale e con lui parleremo della Chiesa di prossimità, questa Chiesa vicina, di misericordia, che è al centro dei messaggi di Papa Francesco.
Ma anche noi vorremmo raccontarvi questa prossimità attraverso una serie di ritratti che ci proporrà nei prossimi mesi il collega Francesco Muratori. Iniziamo oggi con un frate cappuccino, Fra Michele Ravetta, che testimonia la libertà del Vangelo in luoghi in cui la libertà è debole. Opera infatti come cappellano al carcere La Stampa.
Ritorna la rubrica Cieli aperti. Nella parrocchia di don Marco Dania, a Lugano Besso, c'è un santuario della musica: il Conservatorio della Svizzera italiana. E così un luogo simbolo del nostro territorio diventa l'occasione per una meditazione sull'Avvento.
Infine con la rubrica Ciao Signore la nostra amica Elena è andata alla ricerca delle tracce di Dio nella vita delle persone. Il servizio è di Elisabeth Alli.
Campana di Bigorio (Convento dei Cappuccini)
Bigorio, convento dei Cappuccini, chiesa di Santa Maria Assunta.
Una campana elettrificata a mezzo ambrosiano con ruota,
Bianchi 1927,
Do4.
Distesa.
Padre Michele Ravetta - Come parlare della dignità della persona oggi (2/2)
Incontro con fra Michele Ravetta, Padre guardiano del Convento dei Frati Cappuccini di Bigorio. Lavora come assistente sociale presso l’Ente Ospedaliero Cantonale, è Cappellano delle strutture carcerarie del Canton Ticino e Cappellano militare. Docente nel percorso “Cure palliative” presso la SUPSI e l’Ospedale Fondazione Macchi di Varese, nonché Assistente spirituale del gruppo di intervento speciale “Care Team Ticino”.
A partire dalla sua esperienza presso le carceri e nell'accompagnamento dei malati terminali e dei loro famigliari; forte dell'esperienza di formazione e accompagnamento di persone chiamate a compiti particolari e delicati, fra Michele ci guida a una riflessione sul significato del termine persona e, da qui, a comprendere su quali basi si possa parlare di dignità della persona oggi e su cosa si fondi la dignità della persona stessa.
(Seconda parte)
In conclusione alcune lettere inviate a padre Michele da persone da lui assistite e accompagnate.
L'impresa sociale - Puntata 426 del 18.1.2014
Il mondo economico non sa più che cosa inventarsi per offrire nuove soluzioni, dopo la crisi dei modelli tradizionali. Ma proprio in questo ambito l'ispirazione cristiana ha ancora preziose carte da giocare. Nel grande calderone dell'economia oggi non mancano gli ingredienti esotici e a volte molto problematici, ma che cosa fare con ingredienti scomodi, come l'ambiente, l'energia pulita, e soprattutto la dignità della persona umana? Eppure c'è chi questi ingredienti non solo li ricupera, ma li valorizza appieno, come quel qualcosa in più che gli altri non hanno e che alla fine produce ricchezza. Siamo andata a Verona ad un convegno sull'impresa sociale.
Con la rubrica Pietre Vive andiamo in Leventina, a Faido, per una puntata speciale. Chiara Gerosa oggi ci fa conoscere non più semplicemente una chiesa o un santuario, ma ci porta dietro le quinte, per modo di dire, del convento dei Frati cappuccini.
Locarno - Santuario Madonna del Sasso - Svizzera
Il santuario della Madonna del Sasso, importante meta di pellegrinaggio, sorge sulla sommità di uno sperone di roccia che s'innalza all'interno della valletta scavata dal torrente Ramogna, ad un'altezza di 370 m s.l.m nel comune di Orselina.
Oltre al convento, il complesso architettonico, o Sacro Monte, comprende la chiesa dell'Annunciazione, le cappelle lungo la vecchia strada di accesso a valle col portico della croce, la salita della Via Crucis e le sue stazioni in edicole, la cappella della Pietà nel cortile, del Compianto sul Cristo morto, dell'Ultima Cena, e dello Spirito Santo poste sotto il portico del santuario, la scalinata, la croce cimiteriale, il sagrato e infine la Chiesa di Santa Maria Assunta detta Madonna del Sasso.
Alla fine del XV secolo, il religioso francescano fra' Bartolomeo Piatti d'Ivrea, si insediava come eremita in un luoghetto alla base della rupe, proveniente dal convento di San Francesco a Locarno, dove non aveva nessun particolare titolo o carica all'interno della comunità. Venne dato inizio alla costruzione della chiesa di Santa Maria Annunciata, posta ai piedi dello sperone di roccia, grazie alla donazione del terreno da parte di Antonio Guido Orelli. Nell'atto notarile di donazione figura per la prima volta il nome di Madonna del Sasso con la dicitura santa Maria del Saxo. Il 16 febbraio 1498 papa Alessandro VI confermò la donazione fatta dalla famiglia Masina del Monte della rupe di Orselina ai frati minori, per erigervi un santuario. La chiesa fu consacrata nel 1502.
Il 10 gennaio 1514 il papa Leone X esentò il monte su cui è situato il Santuario da ogni servitù e giurisdizione. Nel 1814 la chiesa verrà ridotta di circa la metà per formare il piazzale delle processioni.
Secondo una pergamena conservata nell'archivio cantonale di Bellinzona una chiesa e un oratorio alla beata Maria vergine santissima avvocata, costruiti dal frate, e intorno ai quali era cresciuta una forte devozione popolare, furono consacrati nel 1487 da Rolando, vescovo di Antarado. Gli edifici religiosi furono affidati al convento francescano di Locarno e in particolare a fra' Bartolomeo, fino alla sua morte.
Sul finire del XVI secolo si diede inizio alla costruzione di una seconda chiesa, collocata in cima alla rupe, che venne consacrata nel 1616. Con l'incoronazione della Madonna del Sasso, avvenuta l'anno successivo, si diede inizio a tutta una serie di lavori di abbellimento e di completamento del Sacro Monte. Sono di questo periodo le cappelle e le sculture fittili poste al loro interno. Quella dell'Ultima Cena è popolata da statue in terracotta realizzate da Francesco Silva di Morbio Inferiore, plasticatore attivo anche al Sacro Monte di Varese. La storia delle origini del santuario è riportata, inoltre in una lapide marmorea in latino, posta al suo interno e datata al 10 luglio 1624. Nell'iscrizione si cita la donazione del terreno del santuario all'ordine francescano da parte della famiglia Masina del Monte e la consacrazione della chiesa da parte di Filippo Archinti, vescovo di Como, il 1º maggio del 1616. Nel 1617 venne ampliato l'accesso che dalla Pietà porta al santuario e nel 1618 fu eretta una torretta chiamata portico aperto, attraverso la quale si accede alla chiesa, con le stanze per gli ospiti nella sua parte inferiore. Nel 1619 fu aperta una via sulla dorsale del colle, con alcune cappelle dedicate ai Misteri del Rosario e che in seguito accoglierà le cappelle della Via Crucis, ancora presenti oggi: nel 1620 venne edificata la cappella del Calvario, situata sopra il santuario, nel 1625 quella della Veronica, nel 1670 quella della Risurrezione, nei pressi della cappella del Calvario. I lavori furono completati nel 1677 con la cappella dell'Ascensione. Con decreto del 25 luglio 1848 lo Stato e Repubblica del Canton Ticino espropriò il convento e il santuario della Madonna del Sasso, espellendo dal Cantone i frati conventuali; venne quindi chiamato a custodire il santuario un padre cappuccino Alessandro da Giornico e da quel momento la proprietà resterà del Cantone, mentre i cappuccini ne presero la custodia e curarono l'aspetto religioso. Si ampliò il convento, venne rifatta la facciata in stile neorinascimentale 1892, nel 1895 vennero aggiunte loggette e terrazze sul lato est e venne rifatto il campanile. In seguito venne allargato il coro con la costruzione di una muraglia di sostegno che ricoprì completamente lo sperone di roccia su cui poggia il santuario 1903.
Madonna del Sasso ist eine bedeutende Wallfahrtskirche im Tessin. Das Sanktuarium Madonna del Sasso steht in Orselina oberhalb der Stadt Locarno und ist die bekannteste Wallfahrtskirche der italienischsprachigen Schweiz.
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Un pomeriggio d'estate a Bigorio
Video di prova con Canon 5d mark III
Formato:H.264
Musica: Beethoven, moonlight sonata
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Concerto per Campanacci , Neopoli 25.06.2009
Storia del Miracolo della Madonna Cappuccini - Rometta (ME)
Storia del Miracolo della Madonna dei Cappuccini la cui immagine miracolosa si venera nel Convento dei Cappuccini a Rometta (ME)
BIGORIO, convento Santa Maria
Incendio al Convento di Santa Maria del Bigorio
Castel Monastero, Tuscan Retreat & SPA, 5 stelle lusso vicino Siena nel cuore del Chianti
Castel Monastero, l´elegante Tuscan retreat nato dalla ristrutturazione di un piccolo borgo medioevale risalente all´XI secolo conserva inalterata l´autenticità dei luoghi che lo circondano, la testimonianza della sua storia millenaria e dell'antica nobiltà toscana. Ad attendere gli ospiti, 75 camere e suite e una villa, incastonate all'interno del borgo, intorno alla piazza centrale, e negli immediati dintorni. Esse conservano ambienti dal sapore antico e l´atmosfera signorile di un´antica residenza, pur in uno stile contemporaneo e chic, espressione di raffinata eleganza. A completare il fascino della struttura, una SPA di oltre mille metri quadri che offre gli esclusivi trattamenti dell'esperto mondiale di naturopatia Mosaraf Ali e un ristorante gourmet affidato alla supervisione del pluripremiato Chef Gordon Ramsay. Insieme offriranno agli ospiti un'esperienza di alta cucina, nel rispetto della grande tradizione toscana e delle sue materie prime. Oltre al ristorante gourmet, La Cantina, originale dell´XI secolo, sarà il luogo ideale dove gustare specialità locali e degustare i migliori vini del panorama italiano e internazionale. Completano l'offerta tre piscine all'area aperta, un campo da tennis e una chiesetta dove festeggiare i vostri momenti più importanti.
Roll cloud 2-8-09 Bigorio Tessin Switzerland Time lapse
Time lapse
nei boschi della Capriasca
in capriasca territorio a nord di Lugano esistono svariate possibilità per effettuare gite lungo ottimi sentirei sui monti o attorno ai paesi .La gita nel filmato si snoda fra i boschi a sud di Tesserete in direzione S. Bernardo in territorio di Comano per poi ritornare verso Vaglio e la sua torre di Redde che faceva parte di una casa fortezza del 200 della famiglia comasca Rusca che dopo aver lasciato Como si trasferirono nel Ticino ,esisteva anche un complesso abitativo abbandonato attorno al 500 forse per via della peste di cui restano soltanto le tracce semi interrate li vicino la chiesetta di S. Clemente .