Lo spirito del Lancianese - Alla scoperta di LANCIANO (CH)
ra le più grandi città d’Abruzzo, situata a circa 300 metri sul livello del mare, Lanciano è una città in provincia di Chieti spartiacque tra il mare da cui dista 10 chilometri e la montagna del Parco della Majella a 30 Km..
Lanciano deve parte della sua fama al miracolo eucaristico che si dice sia accaduto intorno alla metà dell’VIII secolo. Proprio il Santuario del miracolo eucaristico è una delle tappe principali per i visitatori ma soprattutto per i pellegrini che si recano nella città di Lanciano.
La città ha una parte moderna e una antica che si dirama sulle quattro colline circostanti su ognuna delle quali sorge un caratteristico quartiere, il quartiere di Civitanova, il quartiere Borgo, il quartiere Sacca e quello di Lancianovecchia.
Il quartiere vecchio vi sorprenderà grazie al connubio tra Medioevo e Romanticismo. Un cenno di notevole interesse lo meritano la Basilica Cattedrale della Madonna del Ponte, innalzata su tre archi di un ponte risalente al periodo di Diocleziano, e la Parrocchia di Santa Maria Maggiore costruita intorno al 1200 caratterizzata dalla particolare facciata in pietra arenaria.
A sud della Parrocchia di Santa Maria Maggiore si ergono le Torri Montanare le quali svettano nel contesto del tratto delle possenti mura aragonesi; devono il loro nome probabilmente alla famiglia Montanari o più probabilmente al fatto che da lì si apprezza una straordinaria vista sui massicci della Majella e del Gran Sasso da una parte fino ad arrivare al mare dall’altra.
Nelle vicinanze si trova il Palazzo Arcivescovile, oggi sede del museo Diocesano, uno dei musei di arte sacra più importanti della regione.
Nel giro di visita alla città di Lanciano va inserito senz’altro il Palazzo del Capitano, risalente al 1800, realizzato in stile liberty, e dalla caratteristica facciata rosso scarlatto oggi sede degli uffici comunali.
Viaggio a Lanciano: la Città del Miracolo Eucaristico (Primo Tempo)
Documentario completo realizzato da Lorenzo Cav95 e Abruzzo Channel Anxa, in tre puntate.
Visita guidata di Lanciano con didascalie informative
Il centro più importante della Val di Sangro è Lanciano, una città d’antica storia (secondo la tradizione, venne fondata da un compagno di Enea).
Il suo simbolo nonché monumento più illustra è la Chiesa di Santa Maria Maggiore con la sua notevole facciata gotica e il grande campanile. Centro nevralgico della città è Piazza Plebiscito con la Cattedrale della Madonna del Ponte, mentre la Basilica di San Francesco ancora oggi ospita le reliquie del Miracolo eucaristico di Lanciano, avvenuto nel 700, quando le ostie si trasformarono durante una messa nella Chiesa di San Legonziano in carne e sangue.
Lanciano, oltre a ospitare migliaia di pellegrini devoti, è una località molto piacevole anche per la bellezza del suo centro storico, diviso in quattro diversi quartieri caratterizzati da un forte spirito identitario: ognuno di essi è anche dotato del proprio stemma e della propria bandiera. Il quartiere più antico di Lanciano è Lancianovecchia, incentrato sull’affollata Via dei Frentani. Tra i monumenti che si trovano in questa parte della città vanno ricordate la Chiesa di Sant’Agostino, di San Biagio, la Cattedrale della Madonna del Ponte,il Palazzo del Capitano, il Palazzo De Crecchio e ancora l’ultima porta rimasta prima della demolizione delle mura nell’Ottocento, porta San Biagio, che risale al dodicesimo secolo.
Ancora più ricco, e ugualmente molto antico, è il quartiere Civitanova, fuso con il quartiere Sacca. Uno dei simboli di Lanciano, le Torri Montanare, si trova qui. Queste costruzioni di difesa proteggevano Lanciano dal lato dei monti (da cui il nome) e ospitano durante l’estate numerosi eventi a carattere musicale, nonché una rassegna cinematografica d’autore con la proiezione all’aperto nella Piazza d’Armi.
Da vedere nel quartiere ci sono ancora la Chiesa di Santa Maria Maggiore (che ha origini antichissime ed è stata costruita sui resti di un tempio pagano), Palazzo De’ Giorgio (dove ha sede il Museo civico), la Chiesa di Santa Giovina, il palazzo arcivescovile con il Museo Diocesano e il palazzo-casa natale del pittore di Lanciano Federico Spoltore, ora museo pubblico.
Nel quartiere Sacca, invece, si trovano la Chiesa di San Nicola e la Chiesa di San Rocco, oltre alla Fontana di Civitanova e e al ponte medievale di Lamaccio. Infine c’è il quartiere Borgo, con la Chiesa di San Francesco del già citato miracolo eucaristico e Palazzo Carabba e del Malvò.
In particolare, la Chiesa di Santa Maria Maggiore è considerata come uno dei monumenti più importanti d’Abruzzo ed è il principale luogo di culto della città insieme alla Basilica della Madonna del Ponte. La gotica Chiesa di Santa Maria Maggiore porta ancora i segni della sua edificazione originale, nel 1227, secondo le regole dell’architettura borgognona-cistercense; fu poi rimaneggiata a metà del Cinquecento.
La Basilica della Madonna del Ponte invece è costruita su un ponte a tre archi, il Ponte di Diocleziano, che venne restaurato nel 1088 dopo un terremoto quando venne alla luce un’antica Statua della Madonna col Bambino, icona bizantina probabilmente murata nell’antichità all’interno del ponte per far sì che potesse sopravvivere alla furia degli iconoclasti.
Piazza Plebiscito, Corso Trento e Trieste, Via dei Frentani e le altre arterie principali del centro di Lanciano sono le zone nelle quali si concentrano, per la maggior parte, i negozi e i ristoranti più alla moda di Lanciano. La zona è anche quella dei migliori locali notturni, tra pub, discoteche, discopub e così via. Nella galleria in località Gaeta si trova anche un grande centro commerciale, il Centro Commerciale Lanciano, con decine di negozi e anche un ipermercato.
Per arrivare a Lanciano si può seguire, in auto, l’Autostrada A14 Adriatica, che ha un suo casello proprio nella località abruzzese; le strade statali sono invece la SS 84, la SS 17, la ex SS 524 e c’è anche una provinciale che collega Lanciano con Atessa. Sulla ferrovia Sangritana Lanciano ha anche una sua stazione, e ce n’è una pure sulla ferrovia Adriatica nei pressi della località di San Vito. Per girare all’interno la cittadina c’è un’efficiente rete di trasporto pubblico con varie linee di autobus urbani, mentre vari servizi sia interurbani che extraurbani collegano la città di Lanciano con i maggiori centri dell’Abruzzo e del resto d’Italia.
Viaggio a Lanciano: la Città del Miracolo Eucaristico (Secondo Tempo)
Documentario completo realizzato da Lorenzo Cav95 e Abruzzo Channel Anxa, in tre puntate.
Visita guidata di Lanciano con didascalie informative
Il centro più importante della Val di Sangro è Lanciano, una città d’antica storia (secondo la tradizione, venne fondata da un compagno di Enea).
Il suo simbolo nonché monumento più illustra è la Chiesa di Santa Maria Maggiore con la sua notevole facciata gotica e il grande campanile. Centro nevralgico della città è Piazza Plebiscito con la Cattedrale della Madonna del Ponte, mentre la Basilica di San Francesco ancora oggi ospita le reliquie del Miracolo eucaristico di Lanciano, avvenuto nel 700, quando le ostie si trasformarono durante una messa nella Chiesa di San Legonziano in carne e sangue.
Lanciano, oltre a ospitare migliaia di pellegrini devoti, è una località molto piacevole anche per la bellezza del suo centro storico, diviso in quattro diversi quartieri caratterizzati da un forte spirito identitario: ognuno di essi è anche dotato del proprio stemma e della propria bandiera. Il quartiere più antico di Lanciano è Lancianovecchia, incentrato sull’affollata Via dei Frentani. Tra i monumenti che si trovano in questa parte della città vanno ricordate la Chiesa di Sant’Agostino, di San Biagio, la Cattedrale della Madonna del Ponte,il Palazzo del Capitano, il Palazzo De Crecchio e ancora l’ultima porta rimasta prima della demolizione delle mura nell’Ottocento, porta San Biagio, che risale al dodicesimo secolo.
Ancora più ricco, e ugualmente molto antico, è il quartiere Civitanova, fuso con il quartiere Sacca. Uno dei simboli di Lanciano, le Torri Montanare, si trova qui. Queste costruzioni di difesa proteggevano Lanciano dal lato dei monti (da cui il nome) e ospitano durante l’estate numerosi eventi a carattere musicale, nonché una rassegna cinematografica d’autore con la proiezione all’aperto nella Piazza d’Armi.
Da vedere nel quartiere ci sono ancora la Chiesa di Santa Maria Maggiore (che ha origini antichissime ed è stata costruita sui resti di un tempio pagano), Palazzo De’ Giorgio (dove ha sede il Museo civico), la Chiesa di Santa Giovina, il palazzo arcivescovile con il Museo Diocesano e il palazzo-casa natale del pittore di Lanciano Federico Spoltore, ora museo pubblico.
Nel quartiere Sacca, invece, si trovano la Chiesa di San Nicola e la Chiesa di San Rocco, oltre alla Fontana di Civitanova e e al ponte medievale di Lamaccio. Infine c’è il quartiere Borgo, con la Chiesa di San Francesco del già citato miracolo eucaristico e Palazzo Carabba e del Malvò.
In particolare, la Chiesa di Santa Maria Maggiore è considerata come uno dei monumenti più importanti d’Abruzzo ed è il principale luogo di culto della città insieme alla Basilica della Madonna del Ponte. La gotica Chiesa di Santa Maria Maggiore porta ancora i segni della sua edificazione originale, nel 1227, secondo le regole dell’architettura borgognona-cistercense; fu poi rimaneggiata a metà del Cinquecento.
La Basilica della Madonna del Ponte invece è costruita su un ponte a tre archi, il Ponte di Diocleziano, che venne restaurato nel 1088 dopo un terremoto quando venne alla luce un’antica Statua della Madonna col Bambino, icona bizantina probabilmente murata nell’antichità all’interno del ponte per far sì che potesse sopravvivere alla furia degli iconoclasti.
Piazza Plebiscito, Corso Trento e Trieste, Via dei Frentani e le altre arterie principali del centro di Lanciano sono le zone nelle quali si concentrano, per la maggior parte, i negozi e i ristoranti più alla moda di Lanciano. La zona è anche quella dei migliori locali notturni, tra pub, discoteche, discopub e così via. Nella galleria in località Gaeta si trova anche un grande centro commerciale, il Centro Commerciale Lanciano, con decine di negozi e anche un ipermercato.
Per arrivare a Lanciano si può seguire, in auto, l’Autostrada A14 Adriatica, che ha un suo casello proprio nella località abruzzese; le strade statali sono invece la SS 84, la SS 17, la ex SS 524 e c’è anche una provinciale che collega Lanciano con Atessa. Sulla ferrovia Sangritana Lanciano ha anche una sua stazione, e ce n’è una pure sulla ferrovia Adriatica nei pressi della località di San Vito. Per girare all’interno la cittadina c’è un’efficiente rete di trasporto pubblico con varie linee di autobus urbani, mentre vari servizi sia interurbani che extraurbani collegano la città di Lanciano con i maggiori centri dell’Abruzzo e del resto d’Italia.
Viaggio a Lanciano: la Città del Miracolo Eucaristico (Terzo Tempo) Speciale 158 min
Documentario completo realizzato da Lorenzo Cav95 e Abruzzo Channel Anxa, in tre puntate.
Visita guidata di Lanciano con didascalie informative
Il centro più importante della Val di Sangro è Lanciano, una città d’antica storia (secondo la tradizione, venne fondata da un compagno di Enea).
Il suo simbolo nonché monumento più illustra è la Chiesa di Santa Maria Maggiore con la sua notevole facciata gotica e il grande campanile. Centro nevralgico della città è Piazza Plebiscito con la Cattedrale della Madonna del Ponte, mentre la Basilica di San Francesco ancora oggi ospita le reliquie del Miracolo eucaristico di Lanciano, avvenuto nel 700, quando le ostie si trasformarono durante una messa nella Chiesa di San Legonziano in carne e sangue.
Lanciano, oltre a ospitare migliaia di pellegrini devoti, è una località molto piacevole anche per la bellezza del suo centro storico, diviso in quattro diversi quartieri caratterizzati da un forte spirito identitario: ognuno di essi è anche dotato del proprio stemma e della propria bandiera. Il quartiere più antico di Lanciano è Lancianovecchia, incentrato sull’affollata Via dei Frentani. Tra i monumenti che si trovano in questa parte della città vanno ricordate la Chiesa di Sant’Agostino, di San Biagio, la Cattedrale della Madonna del Ponte,il Palazzo del Capitano, il Palazzo De Crecchio e ancora l’ultima porta rimasta prima della demolizione delle mura nell’Ottocento, porta San Biagio, che risale al dodicesimo secolo.
Ancora più ricco, e ugualmente molto antico, è il quartiere Civitanova, fuso con il quartiere Sacca. Uno dei simboli di Lanciano, le Torri Montanare, si trova qui. Queste costruzioni di difesa proteggevano Lanciano dal lato dei monti (da cui il nome) e ospitano durante l’estate numerosi eventi a carattere musicale, nonché una rassegna cinematografica d’autore con la proiezione all’aperto nella Piazza d’Armi.
Da vedere nel quartiere ci sono ancora la Chiesa di Santa Maria Maggiore (che ha origini antichissime ed è stata costruita sui resti di un tempio pagano), Palazzo De’ Giorgio (dove ha sede il Museo civico), la Chiesa di Santa Giovina, il palazzo arcivescovile con il Museo Diocesano e il palazzo-casa natale del pittore di Lanciano Federico Spoltore, ora museo pubblico.
Nel quartiere Sacca, invece, si trovano la Chiesa di San Nicola e la Chiesa di San Rocco, oltre alla Fontana di Civitanova e e al ponte medievale di Lamaccio. Infine c’è il quartiere Borgo, con la Chiesa di San Francesco del già citato miracolo eucaristico e Palazzo Carabba e del Malvò.
In particolare, la Chiesa di Santa Maria Maggiore è considerata come uno dei monumenti più importanti d’Abruzzo ed è il principale luogo di culto della città insieme alla Basilica della Madonna del Ponte. La gotica Chiesa di Santa Maria Maggiore porta ancora i segni della sua edificazione originale, nel 1227, secondo le regole dell’architettura borgognona-cistercense; fu poi rimaneggiata a metà del Cinquecento.
La Basilica della Madonna del Ponte invece è costruita su un ponte a tre archi, il Ponte di Diocleziano, che venne restaurato nel 1088 dopo un terremoto quando venne alla luce un’antica Statua della Madonna col Bambino, icona bizantina probabilmente murata nell’antichità all’interno del ponte per far sì che potesse sopravvivere alla furia degli iconoclasti.
Piazza Plebiscito, Corso Trento e Trieste, Via dei Frentani e le altre arterie principali del centro di Lanciano sono le zone nelle quali si concentrano, per la maggior parte, i negozi e i ristoranti più alla moda di Lanciano. La zona è anche quella dei migliori locali notturni, tra pub, discoteche, discopub e così via. Nella galleria in località Gaeta si trova anche un grande centro commerciale, il Centro Commerciale Lanciano, con decine di negozi e anche un ipermercato.
Per arrivare a Lanciano si può seguire, in auto, l’Autostrada A14 Adriatica, che ha un suo casello proprio nella località abruzzese; le strade statali sono invece la SS 84, la SS 17, la ex SS 524 e c’è anche una provinciale che collega Lanciano con Atessa. Sulla ferrovia Sangritana Lanciano ha anche una sua stazione, e ce n’è una pure sulla ferrovia Adriatica nei pressi della località di San Vito. Per girare all’interno la cittadina c’è un’efficiente rete di trasporto pubblico con varie linee di autobus urbani, mentre vari servizi sia interurbani che extraurbani collegano la città di Lanciano con i maggiori centri dell’Abruzzo e del resto d’Italia.
Poste, Miur e Cdp lanciano il progetto Il risparmio che fa scuola
(Agenzia Vista) - Roma, 31 Ottobre 2018 - La presentazione dell'iniziativa Il Risparmio che fa scuola con il ministro dell' Istruzione, Marco Bussetti, l'amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo del Fante, e l'amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo. Un progetto di promozione dei valori del risparmio che vedrà la partecipazione di oltre 1 milione di studenti tra i 6 e i 18 anni, 20 mila scuole e 40 mila docenti.
Castelguidone, uno strano paese
Lanciano, servizio TGMAX del 19 ottobre 2011. Castelguidone (Ch): L'immaginario paese di Caprafica potrebbe essere qualunque altro paese dell'Italia meridionale, dopo questa assoluzione dall'accusa di diffamazione Franco Meo continua a scrivere storie di paese.
Borghi d'Abruzzo - Canosa Sannita (CH) - Documentario completo
Dalla puntata Abruzzo Made in Italy
Scarse sono le notizie sulla storia di Canosa: la più antica, riguardante l’insediamento nel territorio risale al secolo IX; nel Memoratorium dell'abate Bertario, che contiene l’inventario dei possedimenti cassinesi nel comitato teatino, compaiono le chiese di S. Benedetto, S. Maria, S. Comizio e S. Silvestro, in loco qui dicitur Orni. Il toponimo è anche ricordato in una donazione del 1113 che Cono e Roberto, figli di Gisone, fanno al vescovo di Chieti del castello di Orni con i boschi, vigne, mulini e chiese che vi appartengono (Balducci, Reg., I, p. 5). Il castello di Orni e quello di Canosa erano punti di grande importanza strategica Iniziamo allora dalle fonti più antiche in nostro possesso, che risalgono al XIII sec. In quel periodo l'Italia medioevale conosceva le lotte fra Corradino di Svevia e Manfredi, lotte alle quali anche Canosa non era immune: il suo castello era apprezzato da molti, tra i quali Guglielmo di S.Giuliano, Giustiziere d'Abruzzo, che lo riteneva un ottimo punto strategico e di difesa. Tra l'altro, un fautore di Corradino, tale Torgisio, si aggirava nelle nostre terre, per costruire un esercito a favore dello svevo. Guglielmo di S.Giuliano allora spedì un capitano di nome Raone a difesa del castello di Canosa. Corradino scomparve ben presto dalla scena, decapitato a Napoli nel 1268, e il castello di Canosa passò nelle mani del Vicesecreto d'Abruzzo. Questo castello è ricordato in un documento del re Carlo d'Angiò, ove si nomina Roberto Morello capitano di Lanciano, per poter meglio difendere questo importante punto strategico da eventuali attacchi esterni. Con i secoli, i governatori del nostro paese cambiarono spesso. Il primo fu un certo Riccardo di S.Apollinare, che governava con la sua famiglia e Gentile di Lettomanoppello. Canosa contava poco più di 300 abitanti, ben protetti dal castello, ricco di viveri in caso di assedio, quasi inespugnabile, che impediva ai nemici di viaggiare in gruppo, cosa che sfavoriva l'attacco di eventuali truppe. Questo Gentile possedeva i sei ottavi del feudo di Canosa, di cui piccola parte con Franzica da Lettomanoppello. Il feudo pagava annualmente al papato, per le chiese, sotto il suo potere circa cinque tareni, che col tempo divenirono tre. Altri avvenimenti di rilievo si possono riscontrare nel 1531, quando Canosa passò sotto Emanuel de Vega, nome di chiara derivazione iberica. Il motivo di questo cambio di proprietà e' da riscontrare nella ribellione di Lanciano, al quale apparteneva il feudo di Canosa, che si scontrò con Carlo V, allora imperatore. Questo passaggio ebbe anche motivi economici, poiché Canosa, aveva l'industria della lavorazione delle macine da mulino. È detto da un protocollo del notaio Macciocchini, che Don Alfonso Roderico e Ippolito Palmerio Mozzagrugno si erano accordati con dieci uomini per la consegna di 55 macine all'anno, al prezzo di sette ducati ognuna. La consegna avveniva nel castello di Canosa. In caso di mancato adempimento della consegna la multa era di 50 once d'oro. Lo stesso notaio Macciocchini riporta un documento del 1533, ove possiamo leggere che Don Alonso Roderigo, che governava i castelli di Ari, Arielli e Canosa era sotto il dominio degli Spagnoli, che badavano molto alla sua posizione strategica. Dal Concilio di Trento Nel periodo precedente il Concilio di Trento (che, in diverse fasi, è iniziato nel 1563), nel quale furono ribaditi alcuni dogmi del Cattolicesimo anche nei confronti della Riforma luterana, l'autorità ecclesiastica era esercitata dal Vescovo, insieme agli Abati e a vari canonici. Capitò che Canosa con il suo feudo venne a trovarsi nel bel mezzo della linea di confine tra le due Diocesi, quella di Ortona e quella di Lanciano, e i rispettivi Vescovi cercavano di rivendicare la propria egemonia (se così la possiamo definire) su Canosa. Tra queste dispute è rimasta ai posteri quella in cui fu coinvolto l'allora parroco, Don Angellotto. Dobbiamo tra l'altro ricordare che la Diocesi di Ortona, risalente al V sec. d.C., ebbe anch'essa una storia travagliata, essendo stata soppressa nel secolo X, ripristinata nel '500 e unita successivamente a quella di Campli prima, e di Lanciano poi. Tornando a noi, sorsero queste dispute tra il Vescovo di Lanciano e di Ortona sulla possessione del nostro paese (naturalmente, sotto il punto di vista religioso).
Lanciano, il museo archeologico è nel Polo Santo Spirito
Lanciano, 11 febbraio 2011.
Servizio TGMAX di Enrico Giancristofaro, riprese di Tommaso D'Alonzo.
Interviste a:
Andrea Staffa, responsabile della Sovrintendenza ai beni archeologici di Chieti;
Filippo Paolini, sindaco di Lanciano;
Manlio D'Ortona, assessore alla cultura di Lanciano.
Andrea Pallanch, Il capitano !!!
Un'icona del calcio nocerino. Un legame divenuto col tempo indissolubile. Il capitano Andrea Pallanch torna in vacanza in Costiera Amalfitana e nella sua Nocera viene letteralmente travolto dall'abbraccio dei supporters molossi
Articolo 21: CasaPound a Parma, viaggio nella 'galassia nera'
Chi sono i fascisti del terzo millennio? Quali principi ispirano il movimento CasaPound? Cosa spinge un giovane a farne parte?
Prima puntata di Articolo 21, il nuovo programma di inchieste di ParmAteneo, dedicato all'estremismo politico di giovani, di destra e sinistra. Tre avrebbero dovuto essere le componenti raccontate nell'inchiesta: giovani di estrema destra, coetanei di estrema sinistra e comuni cittadini che quotidiamente si interfacciano con loro. Purtroppo, però, nonostante un mese di tentativi, non c'è stata da parte di diversi gruppi giovanili della sinistra di Parma la volontà di raccontarsi e confrontarsi. Abbiamo comunque deciso di pubblicare l'inchiesta per evitare che il silenzio di un gruppo divenisse censura per l'altro.
Di Jacopo Orlo, Andrea Prandini, Rocco Lapenta, Silvia Stentella, Fabio Manis, Matteo Buonanno Seves, Veronica Rafaniello
parmateneo.it
Music from: bensound.com
Il sopralluogo di Matteo Salvini al campo rom di via Negrotto -di Claudio Bernieri
IL SOPRALLUOGO DI MATTEO SALVINI al CAMPO NOMADI DI VIA NEGROTTO A MILANO
di Claudio Bernieri
Musiche originali di Luciano d'Addetta
Il Capitano a tutto campo racconta: Libia, Alfano, Pisapia, Expo…Lo accompagnamo in visita guidata nel campo di sinti in via Negrotto a Milano, zona 8: Il taccuino del cornista si riempie presto: situazione d'emergenza in Libia, blocco dei porti da parte della marina italiana per impedire lo sbarco di migliaia di clandestini,.. e il prossimo incontro con il presidente Mattarella, il no a una alleanza con Alfano in Veneto, e l'auspicio che lo stesso Alfano non sia più ministro degli interni quando a Milano ci sarà l'Expo. E sopratutto un consiglio a Renzi: faccia rientrare i 5000 soldati italiani impegnati in 30 missioni in giro per il mondo, e li impieghi contro il terrorismo islamico, vigilando sulle coste italiane.
Salvini si racconta ad Affaritaliani per due lunghe in via Negrotto, squallida landa di periferia milanese che pare però trasformata per l’occasione in una felliniana via Veneto: centinaia di giornalisti in tenuta da scoop gridano, fotografano, filmano, preparano elzeviri surgelati ,corrono dietro il Capitano. Ma ecco un gruppo: e tutto l'interesse dei periodisti è rivolto ai militanti dei centri sociali, sei in tutto, che inveiscono a squarciagola per accaparrarsi una foto su Repubblica e il Corriere. Antagonisti come star per la stampa political correct: descamisados del centro sociale il Cantiere,molto eleganti e chic nelle loro divise casual nere, minacciano , offendono, lanciano frizzi , lazzi e do di petto contro Salvini, ma al riparo di un cancello per evitare le manganellate della celere, sotto il compiacente sfrigolare dei flash dei paparazzi ..La carovana dei cronisti di nera
filma e fotografa gli antagonisti ( andate a lavorare in miniera, urla un residente) che sembrano divi sul carpet rosso di Canne. Arriveranno a rilasciare autografi? chissà... poi il circo mediatico, pago, molla gli antagonisti, e insegue il Capitano, in cerca di gossip e di anatemi. Ecco Salvini in posa accanto a una montagna di spazzatura , nel campo. Si centuplicano i flash dei fotografi. E' la passerella mediatica, bellezza. Ecco allora Teresa, la portavoce degli abitanti delle 24 villette e chalet costruiti nel campo , che apre la sua abitazione di cartongesso ai fotografi delle agenzie. Piano piano i residenti del quartiere prendono intanto coraggio, escono dalle abitazioni e raccontano ai cronisti in cerca di colore locale le malefatte della malavita rom e sinti, che programma scippi , aggressioni e furti agli anziani e soprattutto cacciavitano i camioncini degli artigiani che parcheggiano nella zona.
Insomma,voli di cronaca nera durante una visita pacifica del Capitano nel campo rom più chiacchierato di Milano,( qui sono stati trovati due kalasnikoff ) dove decine di giovanissimi sinti disoccupati aspettano la fortuna e un lavoro che non si trova, e guardano se non con simpatia, con curiosità, i militanti della Lega che promettono ordine, legalità, lavoro. Qualche militante con il fazzoletto verde stringe pure la mano alla Teresa , poi la valanga dei paparazzi corre, si riversa nelle stradine polverose della favela dove curiosa Salvini, quasi in un revival da film La dolce vita dove al posto della Anitona c'è il quasi leader del centro destra.. C'è pure la diretta di Repubblica,it e di Rainews 24 a coronare il successo mediatico del Capitano.
Salvini , paparazzato a dovere, però non ringrazia Repubblica e Corriere, e promette rudemente che se sarà eletto leader ( o almeno sindaco di Milano ) ,chiuderà il campo. Applausi dei residenti . Altre interviste a gogo, e dopo due ore piene di flash, il saluto e l’addio della stampa.
La visita è finita, e il circo dei cronisti ruspantemente riparte per altra tappa.
Quando la cronaca diventa cinema, regia di Claudio Bernieri, musiche di Luciano d'Addetta: il migliore reportage sul sopralluogo di Matteo Salvini in un campo rom.
Tornare dal lavoro e trovare la casa demolita: storie di ordinaria follia americana
A volte le assurdità capitano anche nel mondo reale. Sembra impossibile tornare a casa dopo una giornata di lavoro e trovarsela demolita, giusto? Sbagliato. In America, capitano anche queste cose. Nel dettaglio in Texas, si legge su engadget.com, una società di demolizione, che doveva intervenire su un edificio danneggiato da un tornado, ha smantellato la casa sbagliata e l’azienda ha puntato il dito contro Google Maps perché avrebbe indicato erroneamente il 7601 di Calypso Dr come il 7601 di Cousteau Dr. Nella foto, la stella indica la casa che doveva essere demolita in realtà. Oltre il danno anche la beffa. La proprietaria, Lindsey Diaz, ha raccontato a Kera News che aveva appena fatto domanda per ristrutturarla.
Raptus di follia a Napoli, infermiere uccide quattro persone
Proteste davanti Chigi contro il Governo, arrestato un manifestante
(Agenzia VISTA) - Roma, 5 Dicembre 2016 - Con quasi il 60% il No stravince al Referendum Costituzionale e Renzi annuncia le sue dimissioni. Altissima l'affluenza alle urne, oltre il 68%; il 30% nel voto all'estero. Il Sì vince solo in Emilia Romagna, Toscana, Alto Adige e all'estero. Attimi di tensione davanti a Palazzo Chigi per una protesta messa in atto da studenti e attivisti No Tav.
Cesena in Piazza 2010
projeto de evangelização missionários Pr. Fabiano e Anne Nicodemo em Cesena Italia
Esposizione dei progetti di artisti italiani per il palazzo del littorio e per la mostra della
Giornale Luce B0551 del 09/1934
Descrizione sequenze:due disegni di palazzi in sezione con modellino plastico davanti con targhetta riportante il nome:'Mancini' ; altri plastici con modellini di palazzi ; plastico che riproduce il Colosseo con accanto palazzi e un grattacielo ; altri plastici ; scultura in gesso con statue di uomini nudi con spada ; sculture di uomini con spada e scudo ; plastici che riproducono palazzi e vie ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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PIANETA GIOVANI: CON IL TETE LE TRE PROMESSE DELLA COMONUOTO
Il coach torna a condurre il programma settimanale a CiaoComo dedicato al mondo dei ragazzi.
Tgmax 15 ottobre 2012
Lanciano, Tgmax 15 ottobre 2012. Conduce Paola D'Alonzo.
- Ricostruzione: il ministro Barca nomina due esperti responsabili degli uffici speciali per la ricostruzione post terremoto. De Matteis chiede l'istituzione di una commissione in consiglio comunale a L'Aquila
- Ricostruzione: con la nomina del direttore dell'ufficio speciale del cratere il governo, con la complicità di alcuni primi cittadini, ha tradito lo spirito di partecipazione e collaborazione con il territorio colpito dal sisma. Ad affermarlo è il sindaco di Villa Sant'Angelo, Pierluigi Biondi: è evidente che la ricostruzione deve essere cosa romana
- Riordino province: chieti difende la sua provincia, unica ad avere tutti i requisiti del decreto monti. Si fanno strada anche le ipotesi della provincia unica o di nessuna provincia
- Terremoto: crollo palazzina con 17 morti, il pm ha chiesto una condanna e due assoluzioni. Prossima udienza il 18 ottobre
- Incidenti: anziano ciclista investito e ucciso a Silvi marina sulla ss16 da un mezzo pesante
- San Giovanni Tteatino: la cooperativa psichiatrica per minori Lilium risponde alle accuse di maltrattamenti avanzate dalle associazioni affiliate a Scientology
- Rapine: in tre rapinano il casello Alanno-Scafa della A25, bottino 20mila euro
- Tangenti: interrogato per un'ora in tribunale l'ex sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso. I viaggi sono stati offerti da Toto, non erano dazioni in cambio di qualcosa
- Imprese: facilitare l'accesso al credito ed aiutare le piccole e micro aziende ad investire. Con questi obiettivi nasce a Pescara lo sportello Artigiancasse
- Pescara: rubato da un deposito comunale cibo destinato alle mense di diverse scuole
- Giustizia: Federico De Siervo è il nuovo procuratore capo della procura di pescara. De Siervo è subentrato a Nicola Trifuoggi, andato in pensione
- Serie B: il Lanciano pareggia contro la Pro Vercelli, costretto a rimontare lo svantaggio iniziale. Vastola realizza il gol del quinto pareggio stagionale
- Lega Pro: in seconda divisione perdono Chieti e Teramo, pareggia in casa L'Aquila
- Esclusive: stasera ore 20 differita Virtus Lanciano-Pro Vercelli. A seguire nuovo appuntamento con Virtus Lanciano, tra gli ospiti il capitano rossonero Manuel Turchi
- Tv: siamo sul digitale terrestre, aggiornate il vostro decoder e troverete Telemax sul canale 12 in Abruzzo e sul canale 699 in Molise
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Il premier belga regala la maglia della sua Nazionale a Theresa May prima di batterla ai Mondiali
(Agenzia Vista) - Bruxelles, 28 Giugno 2018 - Siparietto a Bruxelles tra il premier belga Cherles Michel e la prima ministra britannica Theresa May: Michel, prima dell'avvio dei lavori del vertice UE, ha regalato una maglia della Nazionale alla collega in vista del match dei Mondiali tra Belgio e Inghilterra.
ESCLUSIVA - Capitan Biagianti torna a casa: l'amore ha radici profonde
Non sceglierò mai ciò che è facile. Le cose facili riescono ad ottenerle tutti, sceglierò invece le cose difficili, quelle che al solo guardarle pensi mi sa che è impossibile, perché sono quelle veramente speciali, quelle per cui daresti tutto, quelle che tutti ti invidiano e che ti fanno sentire speciale, perché sai di averle solo tu. (Marco Biagianti)