Castello di Ingurtosu - Mavic2Pro
In volo sul Palazzo della Direzione, altrimenti conosciuto con l’appellativo di “castello”, si incontra in posizione dominante all'ingresso nord-est dell'abitato di Ingurtosu, lungo la strada proveniente da Montevecchio. Il suo grande arco, che sovrasta la strada, costituisce una sorta di simbolica porta d'accesso al villaggio minerario.
L'edificio, che venne costruito in stile neomedioevale, intorno al 1870, sotto la direzione del tedesco Ingegner Hoffmann, presenta caratteri architettonici che richiamano palesemente la tradizione costruttiva Nord-Europea.
Edificato su più piani, ospitava gli uffici amministrativi e tecnici della miniera. Gli uffici erano distribuiti sui vari piani seguendo una sorta di gerarchia sociale: in basso vi erano gli uffici degli impiegati, ai piani superiori avevano sede gli uffici del direttore e del vicedirettore (terzo piano), ed infine, al quarto piano era ospitata l’intera famiglia del direttore.
La posizione dominante del castello voleva simboleggiare il potere di controllo che esercitavano i direttori verso i propri dipendenti, poiché da qui si potevano osservare indisturbati i lavori che venivano svolti nella miniera.
Arbus - Ingurtosu
Arbus -VS - Ingutosu. Dalla Laveria Brassey al Palazzo della Direzione....
Il Parco geo-minerario di Ingurtosu (Arbus - SU)
Il suo nome deriva verosimilmente da “su gurturgiu” (il gipeto), un avvoltoio che popolava i cieli di quest'area.
Il sito minerario di Ingurtosu oggi è un villaggio semidiroccato e quasi deserto, ma in passato, fino alla fine degli anni sessanta, era arrivato a ospitare quasi cinquemila persone, fungendo da centro direzionale della miniera di Ingurtosu e di quella vicina di Gennamari, dalle quali si estraevano piombo, zinco e argento.
L’attività estrattiva iniziò nel 1855 e raggiunse la massima espansione all'inizio del XX secolo. La prima crisi, con il licenziamento di molti operai, si ebbe nel 1943. Nel dopoguerra l'attività riprese, ma il declino era ormai avviato e nel 1968 la miniera fu definitivamente chiusa.
Nel villaggio minerario vi si trovavano il palazzo della direzione, in stile medioevale ed in posizione dominante, le abitazioni di impiegati ed operai, la chiesa, lo spaccio, la posta, il cimitero e persino un ospedale.
Lungo la vallata che collega il villaggio al mare si trovano alcuni pozzi minerari, tra cui il Pozzo Gal, recentemente restaurato, e gli imponenti ruderi della laveria Brassey. La vallata termina poi nelle splendide Dune di Piscinas dove il minerale estratto veniva trasportato, grazie a una piccola ferrovia, per essere poi imbarcato.
Oggi Ingurtosu è un monumento di archeologia industriale mineraria e fa parte del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Regione Sardegna; nel Luglio 1997, a Parigi, l’Unesco dichiarò il Parco, il primo della rete mondiale dei Geositi Geoparchi.
Trailer fotografico Terra Natia
FILM INTEGRALE DISPONIBILE SU YOUTUBE WALTER FOSCI SOLO SU PC O SMART TV. NO CELLULARE.NO TABLET. la sintesi di un viaggio dal comune di occhiobello a ingurtosu , frazione del comune di arbus. Si mostrano il porto di cagliari,la chiesetta campestre di santa barbara a ingurtosu, il palazzo della direzione di ingurtosu ,le dune di piscinas, l hotel le dune, il campeggio di sciopadroxiu, il museo del coltello di arbus, le chiese di arbus, il pozzo gal e il pozzo amsicora, veduta diga donnegani.si visita il palazzo della direzione mineraria di montevecchio comune di Guspini(Sardinia-italy)Miniera di Montevecchio
Ricerca scene: Walter Fosci e Raffaele Melis - Montaggio: Raffaele Melis
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ITINERARIO NEL PARCO GEOMINERARIO: GUSPINI e ARBUS
MINIERE DI MONTEVECCHIO E INGURTOSU .... visita alla Sala Blu del Palazzo Direzionale a Montevecchio e nell'affascinante antico Borgo di Ingurtosu.
Miniere di Montevecchio 4K Guspini Sardegna
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Il compendio minerario di Montevecchio consta di diversi cantieri di estrazione e lavorazione dei minerali, di un centro abitato, sede dei principali servizi e delle sedi della dirigenza, e di alcuni villaggi operai.
L'attività estrattiva sfruttava l'omonimo filone Montevecchio: questo, ricco di blenda e galena, minerali da cui si ricavano rispettivamente lo zinco e il piombo, è lungo circa dodici chilometri. Sullo stesso filone insiste anche il compendio minerario di Ingurtosu. Dello stesso compendio faceva parte anche la miniera di Salaponi a Gonnosfanadiga.
Il centro amministrativo del compendio è il piccolo abitato di Gennas Serapis; meglio conosciuto con il nome di Montevecchio, è posto in un altopiano tra i più alti del territorio. Erano presenti gli appartamenti dei dirigenti della miniera e delle cariche più alte al servizio delle compagnie che si susseguirono nella gestione della miniera, diversi palazzi con alloggi per gli operai, il palazzo della direzione con annessa cappella dedicata a Santa Barbara e altri uffici della dirigenza, i servizi più importanti, come la caserma dei carabinieri, l'ospedale e le scuole, un ufficio postale, un laboratorio chimico, l'ufficio geologico, cinema e campo da calcio, dove giocava la squadra locale Montevecchio.
Attualmente è abitato da poche centinaia di persone ed è una frazione del comune di #Guspini, mentre le case di Sa Tanca sono ricomprese nel territorio di #Arbus. Nel periodo di massima attività estrattiva, il compendio arrivò a contare oltre tremila abitanti.
A est di Gennas Serapis si trovano i cantieri di levante. Questi sono principalmente il cantiere di Piccalinna e il cantiere di Sant'Antonio. In questa parte del compendio si trovavano diversi villaggi operai: tra essi, il più importante è senza dubbio il Villaggio Righi, sulla strada che da Gennas porta ad Arbus. Tra le varie opere industriali è degno di nota il Pozzo Sartori, inaugurato il primo giugno 1941, che si sviluppa in profondità fino a toccare i 288 metri sotto il livello del mare.
A ovest del centro di Gennas Serapis si trovano i cantieri di ponente: Sanna, Telle e Casargiu; ad ovest del cantiere di Casargiu iniziava il compendio di Ingurtosu.
Le miniere di Montevecchio furono tra le più produttive d'Europa: le attività estrattive partirono dall'antichità, cessando definitivamente nel 1991.
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Qualche settimana fà sono potuto andare in una zona della Sardegna davvero molto particolare: la costa dell'area del Comune di Arbus, conosciuta come Costa Verde.
In questa parte di Sardegna, poco battuta da turisti e dagli stessi Sardi, esistono davvero tantissime cose da vedere, ci vorrebbe davvero tanto per elencarne.
In un solo bellissimo giorno ne ho potuto vedere 3, che consiglio a chiunque.
Le dune di PIscinas.
Un piccolo grande Deserto , in tutti sensi: perchè è una spiaggia poco frequentata (anche ad Agosto è davvero facile trovare vicini di ombrellone a qualche centinaio di metri) e sopratutto perchè, come ogni deseto che si rispetti, ha delle gigantesche dune. Dico davvero, non esagero, e infatti poi mi sono informato e PIscinas, con le sue dunate di sabbia color Oro, è considerata una delle poche zone desertiche d'Europa.
Per saperne di più , guarda qui:
Il secondo posto è Ingurtosu
Frazione del comune di Arbus, è stato un insediamento nato dalle attività di estrazione mineraria, tra le più importanti in Europa nel 1900. In passato raggiunse un notevole sviluppo (abitato da 5000 persone) , oggi è quasi un paese fantasma, semidiroccato. Da vedere assolutamente il palazzo della direzione mineraria, chiamato il Castello, costruito in stile tedesco, verso il 1870 . Da vedere poi La Laveria Brassey nella vallata poco prima di arrivare alle dune di Piscinas.
Per maggiori info leggi qui :
Il terzo Posto è Montevecchio,
un compendio minerario diviso tra i comuni di Guspini e Arbus, rappresenta un vero è proprio gioiello di archeologia industriale. Fa parte del Parco Geominerario ed Ambientale della Sardegna, ed è bellissimo, assolutamente da vedere.
PAesaggi ,viste mozzafiato e colori bellissimi, un set cinematografico a cielo aperto. Peccato davvero che, come quasi tutto il Sulcis, non sia valorizzato da alcuna forma di Turismo sostenibile, che dia nuova vita a queste parti di Sardegna che sembrano state abbandonate a loro stesse.
Le riprese sono state realizzate con il drone #dji #phantom.
Music: And Then The Mountains Moved
Album: And Then The Mountains Moved
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Il sole tutto l'anno, una birra in spiaggia, la sera dopo una giornata di lavoro. La corsa in bici sul lungomare, nuotare a Novembre, guardare il verde delle colline, sentire il profumo della macchia mediterranea, ascoltare il bosco con i suoi rumori, aspettare il vento maestrale , guardare la luce, i colori, assaggiare il buon cibo, e rispettare e godere del tempo: l'unica moneta preziosa.
Questo è quello in cui credo, sono i miei valori, ed è tutto quello che cerco di trasmettere con foto e video in questo piccolo canale creato per amore.
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LA SARDEGNA, LA TERRA DELL' ESTATE SENZA FINE.
SARDINIA, ENDLESS SUMMER
The famous Carloforte Columns: a spectacle of nature, if you decide to visit St. Peter's Island, you can not go there.
After visiting the beautiful center of Carloforte, I recommend that you travel a few kilometers and enjoy the view of the columns.
Truly beautiful, suggestive, the cliffs overlooking the emerald green sea have their charm even in the bad days.
Recommended for photo lovers and those who enjoy strolling to the sea.
The sun all year long, a beer on the beach, the evening after a day of work. Bike ride on the waterfront, swim in November, watch the green of the hills, feel the smell of Mediterranean scrub, listen to the wood with its noises, wait for the majestic wind, watch the light, the colors, taste the good food, and Respect and enjoy time: the only precious coin.
That's where I believe, I am my values, and that's all I'm trying to convey with photos and videos in this little channel created for love.
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Archeologia industriale in Sardegna: il complesso Su Suergiu col drone.
Ubicato in territorio di Villasalto e sfruttato da fine '800 agli anni '80,
il complesso, da cui si ricavava il prezioso antimonio, dà modo a tutti noi di ricordare la storia mineraria della Sardegna. Il palazzo della Direzione è un museo che vi consiglio di visitare
Miniera di Montevecchio - Piccalinna
Breve video che descrive la miniera ormai dismessa di Piccalinna a Montevecchio. Una miniera di emozioni.
palazzo ducale
Queste riprese le ho fatte un ventoso giorno di luglio 2009, accompagnato dall'amico fumettista Raffaele Coletta (raffaelecoletta.it). A più di 5 anni dagli inizi dei lavori di restauro. Mi spiace per lo stile delle riprese scialuppa nel bel mezzo dell'oceano indiano, apprezzate piuttosto lo spirito avventuroso e di condivisione, please (perché tanto il palazzo ducale e le sue stanze le potrete vedere solo su youtube...).
Noticina polemica -
Nel febbraio 2009 si leggeva così su un sito:
MONDRAGONE (Ce) La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania ha avviato le procedure di gara per il secondo lotto dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione del Palazzo Ducale di Mondragone. L'avviso di gara, con la tecnica del pubblico incanto a procedura aperta, con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nel mese di dicembre ed il termine di ricezione delle offerte è scaduto giovedì 05 febbraio scorso. La prima seduta per l'aggiudicazione della gara si terrà giovedì prossimo, dodici febbraio, con inizio alle ore dieci, presso la sede di Palazzo Reale a Napoli della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici. L'importo complessivo dei lavori è di oltre un milione e duecentomila euro.
Il tempo utile per l'esecuzione dei lavori e' fissato in trecentosessanta giorni, naturali e consecutivi, decorrenti dalla data di consegna degli stessi.
Si tratta del secondo lotto dei lavori di restauro e, dopo la splendida facciata esterna del palazzo in stile vanvitelliano, stavolta ad essere ristrutturate saranno le stanze e gli ambienti interni del fabbricato. Le opere previste consisteranno nella realizzazione dell'impianto idraulico e di quello elettrico, dell'impianto di condizionamento ed antincendio, degli impianti di sicurezza, di antintrusione e di videosorveglianza; nonché del restauro dello scalone monumentale; del consolidamento e del restauro delle superfici architettoniche; delle opere di finitura realizzate al piano terra (pavimenti, intonaci, tinteggiature, infissi, invetriate) e delle sistemazioni esterne (calpestii ed opere a verde).
In merito XXXXXXXXXXX, capogruppo consiliare di XXX e già assessore comunale, sottolinea la continuità a favore della crescita socio culturale della Città che questo intervento, merito dei governi e delle amministrazioni di centro-destra, rappresenta.
Intendiamo ringraziare il Sindaco XXX e l'Onorevole Mario Landolfi, il cui impegno è stato determinante per raggiungere questo risultato.
XXX però ricorda anche all'attuale Amministrazione Comunale che, per il completamento delle opere di ristrutturazione rimane fondamentale il proprio contributo per l'acquisizione dell'ultima porzione significativa del Palazzo Ducale che ci consentirà di usufruire di quei contenitori che la precedente Amministrazione Comunale, negli anni addietro, ha fortemente voluto in quanto la loro non immediata fruibilità non ha mai consentito di far giungere in Città Università ed Enti in genere che, altrove, partecipano notevolmente alla crescita economica del territorio.
Le riprese sono di luglio 2009, ora siamo a luglio 2010...
Descrizione del luogo d'interesse culturale (ci mancherebbe, è il protagonista!) -
Il Palazzo Ducale di Mondragone consta di tre livelli ed occupa una superficie di m. 2.796, per una superficie complessiva di mq.5.733. L'edificio che ha annessa la Torre, ornata sulla sommità con archi sorretti da beccatelli, potrebbe risalire al sec.XIII. Nei vani terranei si notano volte a crociera ed archi a sesto acuto che testimoniano il gusto gotico e tardo gotico, mentre le monofore e bifore del lato nord furono realizzate secondo un gusto affermatosi nel periodo dominato dagli Aragonesi (sec.XV). La struttura fu realizzata con pietre di origine vulcanica e di origine sedimentaria, cementate con malta e calce, secondo un gusto tardo-gotico-catalano dei secoli XIII-XV.
La spiaggia parlante di Scivu e il villaggio minerario di Gennamari 4K
#Sardegna #Arbus #Spiagge #Miniere #Rovine #Drone #4K
Perla incontaminata del Mediterraneo nella costa sud-occidentale della Sardegna: dune di sabbia, mare turchese e smeraldo, attorno lussureggiante vegetazione.
Un paradiso simile a un’oasi desertica, meta immancabile della tua vacanza nell’isola: tre chilometri di finissima e soffice sabbia dorata, detta parlante per via dell’eco che emana camminandoci sopra, interrotta soltanto da una piccola scogliera.
La spiaggia di Scivu alla fine di ottobre e il villaggio minerario Gennamari:
Spaccio del villeggio.
Ruderi della chiesa di Sant'Antonio da Padova.
Vecchie polveriere.
Grazie a tutti coloro i quali forniscono le riprese video.