Soave: passeggiata nel borgo medievale
Probabilmente il nome Soave deriva dal nome delle tribù Sveve che si insediarono qui, al seguito di re Alboino.
In questo luogo fiabesco si possono ammirare le mura, il castello scaligero, il palazzo di giustizia, il palazzo Cavalli... e si possono gustare deliziosi piatti accompagnati dall'ottimo vino Soave.
Il Castello di Soave
La cittadina di Soave, strutturata come borgo medievale circondato dalle mura merlate scandite in ventiquattro torri che discendono dal Castello, si colloca a metà strada tra Verona, il Lago di Garda e Vicenza e a pochi Km da Padova e Venezia, città d'arte e di interesse commerciale, per businessman e turisti.
Al visitatore si presenta ancora oggi come un'intatta cittadina medioevale, suggestivo scenario fatto di torri e mura merlate che, quasi dipanandosi dall'imponente Castello, scendono a racchiudere il cuore più antico di Soave, il vecchio borgo con i suoi vicoli ombrosi ed suoi palazzi gotici.
Facile da visitare, Soave sembra entrare negli occhi in un solo colpo con una incomparabile prospettiva. Al turista, comunque, offre una quantità di cose da vedere, testimonianze storiche ed artistiche bellezze piene di fascinose memorie, che sembrano ricreare un quadro vivente emerso dall'Alto Medioevo.
Il Castello di Soave è una tipica costruzione militare del Medio Evo: sorge sul Monte Tenda e domina la vasta pianura sottostante, coprendo un'area di mq. 5882. È costituito da un'alta torre, o Mastio, intorno alla quale, quasi come attorno ad un perno, si svolgono i giri delle mura che raccolgono tre cortili di forma, dimensione e livello differenti. Le mura, quindi, scendono ad abbracciare tutto il borgo medioevale.
L'origine di questa mole turrita risale all'alto Medio Evo e sorge forse sulle rovine di un antico fortilizio romano (Rocca).
Da documenti che risalgono al secolo X e da un diploma di Federico Barbarossa si apprende che apparteneva ai Conti Sambonifacio di Verona. Nell'anno 1237 ne era in possesso l'illustre famiglia feudale dei Greppi, i quali trasferitisi in Lombardia lo cedettero nel 1270 al Comune di Verona, che vi stabilì un capitano.
Il Castello crebbe d'importanza sotto la dominazione degli Scaligeri, i quali, considerandolo una solida fortezza militare in posizione strategica, lo restaurarono e lo rinnovarono; per questo si usa chiamarlo, impropriamente, scaligero.
Lotte assai aspre si accesero spesso per il suo possesso: eccone qualche notizia:
Nel 1338 Rolando de' Rossi da Parma, generale dei Veneziani, messa a soqquadro la terra soavese, si impadronì del Castello. Dopo breve, ma strenua lotta, nella quale perirono 400 soldati scaligeri, fu ripreso da Mastino Il della Scala. Cansignorio nel 1379 restaurò il Castello e cinse di mura merlate il paese.
Spentasi la gloriosa dinastia scaligera, il 18 ottobre 1387 Soave passò ai Visconti di Milano e quindi ai Carrara, signori di Padova.
Costoro lo perdettero nel 1405 ad opera di Galeazzo Gonzaga, che con l'aiuto degli abitanti vi instaurò il dominio della Repubblica di Venezia, la quale ebbe a dichiarare: Rocha Suapis utilissima nostro dominio.
Nel 1439 Soave subì nuovamente l'assalto e la conquista dei Visconti. Passò quindi agli alleati della lega di Cambrai (1508) contro Venezia ed ospitò l'imperatore Massimiliano. In questo periodo la terra di Soave fu teatro di aspre lotte e di scontri sanguinosi.
Il Castello e il paese vennero incendiati e 366 Soavesi passati a fil di spada; l'eroismo del capitano Rangone e degli abitanti liberò nel 1511 il Castello dai nemici di Venezia.
Nel 1517 il paese venne simbolicamente consegnato al Provveditore veneziano Andrea Gritti, non ancora eletto Doge.
La Serenissima, a ricordo di queste gesta di eroismo, donò alla comunità di Soave un'Antenna e lo Stendardo di San Marco, da innalzarsi nelle feste civili davanti alla casa del Comune.
Cominciò allora un lungo periodo di pace che durò quasi tre secoli fino a Napoleone Bonaparte (1796).
Nel 1556 la famiglia Gritti divenne proprietaria del Castello (il rogito formale dell'acquisto del Castello fu fatto però solamente nel 1696), il quale perse in seguito d'importanza e fu trasformato in fattoria.
Da questo stato di rovinoso abbandono venne risollevato e restaurato (1889 - 1897) nelle sue pristine forme dal nuovo proprietario, senatore del Regno d'Italia, Giulio Camuzzoni, che ispirato da un preciso scopo archeologico, riattò e rifece quelle parti della cui esistenza non si poteva dubitare.
Oggi il Castello di Soave è meta di numerosissimi visitatori, ed è aperto al pubblico tutti i giorni della settimana tranne il lunedì.
Soave, oltre al Castello, nel Suo centro storico offre numerosi altri monumenti come: il Palazzo dei Conti Sambonifacio del XIII sec., il Palazzo dei Conti Cavalli del 1411, il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo del Capitano del 1375, il Palazzo Pullici del XV sec. Abitazione di Ippolito Nievo, il Palazzo dei Conti Moscardo del XVII sec., il Duomo di S.Lorenzo martire del 1303, le Chiese di S.Giorgio del XI sec., di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani del 1443, di San Rocco del XV sec., di Sant'Antonio del 1667 ed il Santuario di Santa Maria della Bassanella del I sec.
Per maggiori informazioni:
Soave, armonia di storia e di vino.
Soave, incantevole gioiello medievale tra poggi ridenti e odorati colli, dove la natura è disposta all'arte e la vite con il suo frutto ne esalta la magica bellezza.
La cittadina di Soave, strutturata come borgo medievale circondato dalle mura merlate scandite in ventiquattro torri che discendono dal Castello, si colloca a metà strada tra Verona, il Lago di Garda e Vicenza e a pochi Km da Padova e Venezia, città d'arte e di interesse commerciale, per businessman e turisti.
Al visitatore si presenta ancora oggi come un'intatta cittadina medioevale, suggestivo scenario fatto di torri e mura merlate che, quasi dipanandosi dall'imponente Castello, scendono a racchiudere il cuore più antico di Soave, il vecchio borgo con i suoi vicoli ombrosi ed suoi palazzi gotici.
Una fuga ondeggiante di fertili e verdi colline sembra volerla proteggere ed un piccolo fiume, il Tramigna, lambisce le sue mura.
Facile da visitare, Soave sembra entrare negli occhi in un solo colpo con una incomparabile prospettiva. Al turista, comunque, offre una quantità di cose da vedere, testimonianze storiche ed artistiche bellezze piene di fascinose memorie, che sembrano ricreare un quadro vivente emerso dall'Alto Medioevo.
Soave, oltre al Castello, nel Suo centro storico offre numerosi altri monumenti come: il Palazzo dei Conti Sambonifacio del XIII sec., il Palazzo dei Conti Cavalli del 1411, il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo del Capitano del 1375, il Palazzo Pullici del XV sec. Abitazione di Ippolito Nievo, il Palazzo dei Conti Moscardo del XVII sec., il Duomo di S.Lorenzo martire del 1303, le Chiese di S.Giorgio del XI sec., di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani del 1443, di San Rocco del XV sec., di Sant'Antonio del 1667 ed il Santuario di Santa Maria della Bassanella del I sec.
L'Hotel Roxy Plaza, cat. 4 stelle, interamente rinnovato e inaugurato nel Maggio di quest'anno, è sito appena fuori le mura del Castello Scaligero, e comodo a tutti i servizi che offre il paese di Soave, uno dei pochi comuni italiani certificati come Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.
Ambiente raffinato e confortevole, ideale per una clientela di lavoro che desidera un albergo riservato, ottimo per i turisti che possono visitare l'antico Castello Medievale, i monumenti dislocati nel centro storico e le cantine del Soave DOC, ottenuto dall'uva Garganega, frutto dell'ininterrotto tappeto verde che si estende come un verde mare intorno alla cinta muraria, vino noto in tutto il Mondo e considerato il CLASSICO VINO BIANCO D'ITALIA.
Le camere sono molto spaziose, con pavimento in parquet, elegantemente arredate e provviste dei migliori comfort compresi nel prezzo: telefono con linea diretta, aria climatizzata, minibar, nuove televisioni con programmi satellitari e Mediaset Premium, cassetta di sicurezza, bollitore con dotazione di the e caffè. I bagni, completamente rivestiti di marmo, dispongono di asciugacapelli, set cortesia e scalda salviette. Alcune camere offrono la vista sul Castello Medievale, principale attrazione del luogo.
Per maggiori informazioni:
Hotel Roxy Plaza - Meetings & Events - Soave (Verona)
L'Hotel Roxy Plaza, cat. 4 stelle, interamente rinnovato e inaugurato nel Maggio di quest'anno, è sito appena fuori le mura del Castello Scaligero, le cui origini risalgono all'Alto Medioevo, e comodo a tutti i servizi che offre il paese di Soave, uno dei pochi comuni italiani certificati come Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.
Ambiente raffinato e confortevole, l'Hotel Roxy Plaza è ideale per una clientela di lavoro che desidera un albergo riservato, ottimo per i turisti che possono visitare l'antico Castello Medievale e le cantine del Soave DOC, ottenuto dall'uva Garganega, frutto dell'ininterrotto tappeto verde che si estende come un verde mare intorno alla cinta muraria, vino noto in tutto il Mondo e considerato il CLASSICO VINO BIANCO D'ITALIA.
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L'albergo organizza escursioni nelle principali città d'arte e visite guidate con degustazione nelle cantine, nei frantoi e nei caseifici della zona, intrattenimento per turisti e per convegnisti.
La cittadina di Soave, strutturata come borgo medievale circondato dalle mura merlate scandite in ventiquattro torri che discendono dal Castello, si colloca a metà strada tra Verona, il Lago di Garda e Vicenza e a pochi Km da Padova e Venezia, città d'arte e di interesse commerciale, per businessman e turisti.
Al visitatore si presenta ancora oggi come un'intatta cittadina medioevale, suggestivo scenario fatto di torri e mura merlate che, quasi dipanandosi dall'imponente Castello, scendono a racchiudere il cuore più antico di Soave, il vecchio borgo con i suoi vicoli ombrosi ed suoi palazzi gotici.
Una fuga ondeggiante di fertili e verdi colline sembra volerla proteggere ed un piccolo fiume, il Tramigna, lambisce le sue mura.
Qui a Soave, la natura è disposta all'arte e la vite con il suo frutto ne esalta la magica bellezza.
Facile da visitare, Soave sembra entrare negli occhi in un solo colpo con una incomparabile prospettiva.
Al turista, comunque, offre una quantità di cose da vedere, testimonianze storiche ed artistiche bellezze piene di fascinose memorie, che sembrano ricreare un quadro vivente emerso dall'Alto Medioevo.
Soave, oltre al Castello, nel Suo centro storico offre numerosi altri monumenti come: il Palazzo dei Conti Sambonifacio del XIII sec., il Palazzo dei Conti Cavalli del 1411, il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo del Capitano del 1375, il Palazzo Pullici del XV sec. Abitazione di Ippolito Nievo, il Palazzo dei Conti Moscardo del XVII sec., il Duomo di S.Lorenzo martire del 1303, le Chiese di S.Giorgio del XI sec., di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani del 1443, di San Rocco del XV sec., di Sant'Antonio del 1667 ed il Santuario di Santa Maria della Bassanella del I sec.
Per maggiori informazioni:
Soave, incantevole gioiello medievale tra poggi ridenti e odorati colli.
La cittadina di Soave, strutturata come borgo medievale circondato dalle mura merlate scandite in ventiquattro torri che discendono dal Castello, si colloca a metà strada tra Verona, il Lago di Garda e Vicenza e a pochi Km da Padova e Venezia, città d'arte e di interesse commerciale, per businessman e turisti.
Al visitatore si presenta ancora oggi come un'intatta cittadina medioevale, suggestivo scenario fatto di torri e mura merlate che, quasi dipanandosi dall'imponente Castello, scendono a racchiudere il cuore più antico di Soave, il vecchio borgo con i suoi vicoli ombrosi ed suoi palazzi gotici.
Una fuga ondeggiante di fertili e verdi colline sembra volerla proteggere ed un piccolo fiume, il Tramigna, lambisce le sue mura.
Qui a Soave, la natura è disposta all'arte e la vite con il suo frutto ne esalta la magica bellezza.
Facile da visitare, Soave sembra entrare negli occhi in un solo colpo con una incomparabile prospettiva.
Al turista, comunque, offre una quantità di cose da vedere, testimonianze storiche ed artistiche bellezze piene di fascinose memorie, che sembrano ricreare un quadro vivente emerso dall'Alto Medioevo.
Soave, oltre al Castello, nel Suo centro storico offre numerosi altri monumenti come: il Palazzo dei Conti Sambonifacio del XIII sec., il Palazzo dei Conti Cavalli del 1411, il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo del Capitano del 1375, il Palazzo Pullici del XV sec. Abitazione di Ippolito Nievo, il Palazzo dei Conti Moscardo del XVII sec., il Duomo di S.Lorenzo martire del 1303, le Chiese di S.Giorgio del XI sec., di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani del 1443, di San Rocco del XV sec., di Sant'Antonio del 1667 ed il Santuario di Santa Maria della Bassanella del I sec.
L'Hotel Roxy Plaza, cat. 4 stelle, interamente rinnovato e inaugurato nel Maggio di quest'anno, è sito appena fuori le mura del Castello Scaligero, e comodo a tutti i servizi che offre il paese di Soave, uno dei pochi comuni italiani certificati come Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.
Ambiente raffinato e confortevole, ideale per una clientela di lavoro che desidera un albergo riservato, ottimo per i turisti che possono visitare l'antico Castello Medievale, i monumenti dislocati nel centro storico e le cantine del Soave DOC, ottenuto dall'uva Garganega, frutto dell'ininterrotto tappeto verde che si estende come un verde mare intorno alla cinta muraria, vino noto in tutto il Mondo e considerato il CLASSICO VINO BIANCO D'ITALIA.
Le camere sono molto spaziose, con pavimento in parquet, elegantemente arredate e provviste dei migliori comfort compresi nel prezzo: telefono con linea diretta, aria climatizzata, minibar, nuove televisioni con programmi satellitari e Mediaset Premium, cassetta di sicurezza, bollitore con dotazione di the e caffè. I bagni, completamente rivestiti di marmo, dispongono di asciugacapelli, set cortesia e scalda salviette. Alcune camere offrono la vista sul Castello Medievale, principale attrazione del luogo.
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Hotel Roxy Plaza - Meetings & Events nel Territorio Soave (Verona)
L'Hotel Roxy Plaza, cat. 4 stelle, interamente rinnovato e inaugurato nel Maggio di quest'anno, è sito appena fuori le mura del Castello Scaligero, le cui origini risalgono all'Alto Medioevo, e comodo a tutti i servizi che offre il paese di Soave, uno dei pochi comuni italiani certificati come Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.
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L'albergo organizza escursioni nelle principali città d'arte e visite guidate con degustazione nelle cantine, nei frantoi e nei caseifici della zona, intrattenimento per turisti e per convegnisti.
La cittadina di Soave, strutturata come borgo medievale circondato dalle mura merlate scandite in ventiquattro torri che discendono dal Castello, si colloca a metà strada tra Verona, il Lago di Garda e Vicenza e a pochi Km da Padova e Venezia, città d'arte e di interesse commerciale, per businessman e turisti.
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Qui a Soave, la natura è disposta all'arte e la vite con il suo frutto ne esalta la magica bellezza.
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Al turista, comunque, offre una quantità di cose da vedere, testimonianze storiche ed artistiche bellezze piene di fascinose memorie, che sembrano ricreare un quadro vivente emerso dall'Alto Medioevo.
Soave, oltre al Castello, nel Suo centro storico offre numerosi altri monumenti come: il Palazzo dei Conti Sambonifacio del XIII sec., il Palazzo dei Conti Cavalli del 1411, il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo del Capitano del 1375, il Palazzo Pullici del XV sec. Abitazione di Ippolito Nievo, il Palazzo dei Conti Moscardo del XVII sec., il Duomo di S.Lorenzo martire del 1303, le Chiese di S.Giorgio del XI sec., di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani del 1443, di San Rocco del XV sec., di Sant'Antonio del 1667 ed il Santuario di Santa Maria della Bassanella del I sec.
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Effusioni nell'ascensore della camera di commercio di Napoli
Dopo aver mangiato della torta di mele equosolidale by altroMercato ed aver fatto alcune interviste a banchieri economisti ed agenti immobiliari alla presentazione del listino della borsa immobiliare, Buddha e Riccardo si sono lasciati trasportare dalla soave melodia della filo-diffusione-ascensoriale della camera di commercio di Napoli.
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LA SCENA DEL RE. IL TEATRO DI CORTE DEL PALAZZO REALE DI NAPOLI a cura di P. Di Maggio, Pg. Maione
LA SCENA DEL RE. IL TEATRO DI CORTE DEL PALAZZO REALE DI NAPOLI a cura di Patrizia Di Maggio, Paologiovanni Maione
Martedì 17 marzo 2015, alle ore 17.00 nel Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli
Rosanna Cioffi, Pierluigi Ciapparelli e Paola De Simone presenteranno il volume
La scena del Re. Il Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli,
a cura di Patrizia Di Maggio, Paologiovanni Maione
Napoli, Clean edizioni 2014
Nel corso della serata sarà proiettato il video allegato al volume, con le riprese in diretta dei restauri,
a cura di Andrea De Cunzo, Patrizia Di Maggio
La serata si concluderà con un intervento musicale
a cura del M° Mauro Squillante
Le soluzioni adottate nel restauro, condotto tra il 2008 e il 2010, riprese in diretta nel video allegato al volume, sono illustrate e comparate alla lettura delle fonti documentarie e a stampa sulla Sala e sui beni storico – artistici, illustrate nell’appendice documentaria; a seguire, i contributi degli studiosi della storia della musica e dello spettacolo, attraverso saggi e documenti, editi e inediti, documentano il ruolo del Teatro di Corte nella tradizione spettacolare napoletana dal Seicento al Novecento
Scheda libro:
Titolo: Patrizia Di Maggio, Paologiovanni Maione (a cura di), La scena del Re. Il Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli
Con il video Il restauro del Teatro di Corte, a cura di Andrea De Cunzo, Patrizia Di Maggio
Casa editrice CLEAN Edizioni, Napoli 2014
Presentazione: Gregorio Angelini
Introduzione: Giorgio Cozzolino
Prefazione: Stefano Gizzi
Appendice documentaria: Feste e spettacoli a Corte dal XVII al XIX secolo, a cura di Giuliana Albano
Video: TV Cultura Bruno Aymone Channel
Montaggio: Fatima Estrella
Ottimizzazione: Lucrezia Verbena
Postproduzione: Baypressagency
Soundtrack: Baroque Coffee House
Regia: Bruno Aymone
LA BANDIERA ITALIANA.
Il Tricolore, emblema di quella Libertà conquistata con il sacrificio di molti. Il Tricolore è l’anima del nostro Paese, vessillo di libertà, ma anche di fratellanza, uguaglianza e giustizia.
LA BANDIERA
Sono
la terra, i monti, i mari, il cielo e tutte le bellezze
della natura che ti circondano,
l’aria che respiri
il sangue di chi è caduto nell’adempimento di un dovere
o nel raggiungimento di un ideale, per permetterti di vivere libero,
la zolla che ricopre i tuoi Morti,
la Fede, l’amore, il vibrante entusiasmo dei tuoi avi, la fatica, l’affanno,
la gioia di chi studia e di chi produce con la mente e col braccio,
il dolore, il sudore, e la struggente nostalgia degli emigranti,
la tua famiglia, la tua casa ed i tuoi affetti più cari,
la speranza, la vita dei tuoi figli
SONO LA TUA BANDIERA, L’ITALIA,
LA TUA PATRIA.
Ricordati di me, onorami, rispettami e difendimi.
Ricordati che al di sopra di ogni ideologia mi avrai sempre
unico simbolo di concordia e di fratellanza, tra gli
Italiani.
Ricordati che finché apparirò libera nelle tue strade tu
sarai libero.
Fammi sventolare alle tue finestre, mostra a tutti che
tu sei ITALIANO.
Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia
- a cura di Morena Izzo -
Keynote speech, incontri-dibattito, tavole rotonde, interviste, presentazioni di libri, workshop, proiezioni di documentari, concorsi, premiazioni e mostre, con oltre 300 giornalisti da tutto il mondo per discutere di giornalismo, di attualità e di problemi dell'informazione. Tutto questo è il Festival Internazionale del Giornalismo, che si è svolto dal 13 al 17 aprile nel cuore del centro storico. Un evento fondato nel 2006 da Arianna Ciccone e Christopher Potter, al quale quest'anno non è mancata neanche AgoràTv, presente con le nostre telecamere per seguire alcuni dei 140 eventi in programma, che troverete sul nostro sito agoratv.it Tra le iniziative seguite: un Panel discussion, Televisioni del mondo: il ruolo del micro-citizen journalism nel raccontare le mille facce dell'Italia, di cui agorà è stata ospite insieme ad altre web tv. Un dibattito introdotto dal giornalista del sole 24 ore Luca Tremolada, che ha visto la partecipazione del direttore di Current Tv Italy Tommaso Tessarolo, della giornalista Francesca Fornario, dell'avvocato Guido Scorza dell'istituto politiche dell'innovazione e di Giampaolo Colletti, del sole 24 ore e fondatore di AltraTv.tv, l'osservatorio sulle web tv italiane.Rapporto tra giornalismo e politica al centro del dibattito moderato da Francesco Specchia di Libero con la partecipazione del direttore de Il Messaggero Mario orfeo, del direttore dell'ansa Luigi Contu, del vice direttore de L'Espresso Orazio Carabini e di John Lloyd del Financial Time.
E ancora informazione e politica nel dibattito Giornalismo d'inchiesta o complotto giudiziario?, che ha avuto come ospite proprio il presidente della associazione nazionale magistrati Luca Palamara e la partecipazione del direttore di rivista di politica Alessandro Campi, di Donadio del The New York Times, di Claudia Fusani de L'Unità, del vice direttore del Tg3 Giuliano Giubilei, di Peter Gomez, direttore de Il fatto quotidiano e di Gianluigi Paragone de L'Ultima Parola in onda su Rai 2.
Mozart - Le Nozze di Figaro - Full HD
Il Conte - Carlos Àlvarez, La Contessa - Diana Damrau, Figaro - Markus Werba, Susanna - Golda Schultz, Cherubino - Marianne Crebassa, Bartolo/Antonio - Andrea Concetti, Don Basilio/ Don Curzio - Kresimir Spicer, Barbarina - Theresa Zisser, Peasants - Francesca Manzo, Kristin Sveinsdottir
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Teatro alla Scala Chorus and Orchestra.
At Glyndebourne in 2014, Frederic Wake-Walker presented an unconventional La finta giardiniera that made an impression, and now this staging of The Marriage of Figaro is his second opera production in a larger theatre, and his first in Italy. The 34-year-old British director has expressed his admiration for the late Italian director Giorgio Strehler's historic staging and he pays tribute to the maestro referencing the armchair used in that legendary production – an ironic tribute, at least, seeing that Figaro crashes the armchair by jumping on it almost immediately
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Year: 2016
Tosca, Puccini Maria Guleghina Teatro alla Scala, March 2000 in 6 Lang, Cc by Etcohod
SUBTITLES WILL BE PROVIDED SHORTLY
English Is done
Arabic is done
Italian is don
German is Done
French is Done
Spanish Not yet.
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The opening scene is set in a magificent church, but the architecture is distorted, quite imaginative but it works well. When we are introduced to Licitra as Cavaradossi we have a mellow voiced tenor with an easy delivery.
Guleghina is an absolute delight in her role as Tosca, she displaysa wide range of vocal power and sweetness as she changes her moods.
The painting which is at the centre of controversy is tastefully done, some other productions seem to have a rather tasteless one.
Nucci as Scarpia is in good form, he is a great baritone and acts the part with restraint and a touch of menace.
In act two we are in Scarpias rooms, again the architecture is tortured. The tension between Nucci and Ghuleghina in the early part of the act is edge of the seat stuff. After the secret of Angelottis whereabouts is revealed I like the way Nucci turns on the charm before returning to his menacing best.
Probably the highlight of the whole production is Guleghinas rendition of the aria, it is as near to perfection as I could wish.
Scarpios death is not as bloody as some but is quite effective.
The theme of tortured buildings is continued with the ramparts of the castle roof. The soldiers come and go through a stairway in the middle of the courtyard, this leads down into the castle lower levels. Eventually Cavaradossi is led up from the depths, In his aria he displays a lot of emotion as well as a great rendition. He does not have a spectacular voice, but it is very expressive.
The execution is staged well, Cavaradossi dying credibly. The final leap of Tosca from the battlements is however over before you can blink.
Performers:
Floria Tosca - Maria Guleghina
Mario Cavaradossi - Salvatore Licitra
Il Barone Scarpia -- Leo Nucci
Cesare Angelotti -- Giovanni Battista Parodi
Il Sagrestano -- Alfredo Mariotti
Spoletta -- Ernesto Gavazzi
Sciarrone -- Silvestro Sammaritano
Un Carceriere -- Ernesto Panariello
Un Pastore -- Virginia Barchi
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Riccardo Muti
Directed for Stage by Luca Ronconi
Recorded live at the Teatro alla Scala, Milan, March 2000
Directed for television by Pierre Cavasillas
PURGATORIO X
Prima cornice: Superbi. Bassorilievi con esempi di umiltà, Maria, David, Traiano Imperatore. Oh superbi cristian, miseri lassi!
Recitazione a memoria in un unico piano sequenza audio.
Recitazione di RICCARDO PRATESI
Immagine tratta dal Codice Riccardiano 1040
per gentile concessione della
Biblioteca Riccardiana di Firenze.
Riproduzione riservata.