Reggio Emilia, piazza del Monte [4K 24p CC Stock]
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Alex Isabelle
REGGIO EMILIA PIAZZA DEL MONTE, PRAMPOLINI VIA EMILIA DOM 13 DIC 2015
Places to see in ( Reggio Emilia - Italy ) Piazza Prampolini
Places to see in ( Reggio Emilia - Italy ) Piazza Prampolini
Piazza del Duomo of Reggio Emilia or Piazza Vittorio Emanuele II now Piazza Camillo Prampolini - also called Piazza Grande as opposed to Piazza Piccola ( Piazza San Prospero ) - took on its current shape and appearance during the Renaissance period. The square was named after Vittorio Emanuele II and after 1945 it was unofficially dedicated to the socialist Reggiano Camillo Prampolini .
On this square overlook the most important buildings of the political and religious life of the city, among others the bishop's palace and the Duomo , of which you can admire the baptistery whose original construction dates back to the Middle Ages , and which was then restructured and main apse to make room for the bishop's palace. The plan of the baptistery of Reggio Emilia, before the medieval restructuring, had the peculiarity of recalling that of the Holy Sepulcher of Jerusalem. The building has undergone a restoration in recent times.
On the north side stands the Palazzo del Monte, from which rises the civic tower with the clock. On the opposite side stands the Town Hall building, with the Sala del Tricolore and, to the south-east, the Torre del Bordello, now home to municipal offices. The western side of the square is occupied by the Notaries, the former seat of the college of notaries, and the Palazzo del Podestà.
( Reggio Emilia - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Reggio Emilia . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Reggio Emilia - Italy
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Guida Storica di Reggio Emilia – PALAZZO DEL MONTE DI PIETÀ
Situato nella zona più antica della città, subì nel corso dei secoli numerosi rifacimenti e trasformazioni. L'area venne scelta, per la sua posizione centrale, come sede del comune nel 1188. Nel corso del 1200, il palazzo venne ampliato su via Emilia con la costruzione del portico al piano terra e sala degli Anziani al primo piano. Nel 1216 venne eretta la torre con l'orologio e successivamente, con la costruzione del palazzo del Capitano del Popolo nel 1280, la parte del palazzo comunale su via Emilia venne unita a quello, tramite un cavalcavia. Dalla fine del 1300 alla metà del 1400, l'edificio divenne la sede dei signori di turno, i Visconti e poi gli Este. Dal 1494, con lo spostamento della sede comunale sul fronte opposto della piazza, divenne sede del Monte di Pietà, ma vi era anche una sala per il gioco del pallone ed una sala per gli spettacoli teatrali, che fu il primo teatro reggiano.
Tra le vicende urbane dei secoli successivi, si segnala nel 1763, l'abbattimento del cavalcavia verso la via Emilia ed il rifacimento del palazzo che, nel corso del 1800, vede la trasformazione definitiva da Monte di Pietà ad istituto bancario, nel 1852. Davanti alla facciata antistante la piazza, venne sistemata, ai primi dell'800, la statua del fiume Crostolo, originario della residenza ducale di Rivalta.
La liberazione di Reggio Emilia
24 aprile 1945, Reggio Emilia è liberata dalla tirannide nazi-fascista. Questo video, ritrovato negli archivi militari americani, è stato girato da un soldato alleato giunto a Reggio quel giorno.
Nelle prime immagini, soldati tedeschi arresisi ad Albinea vengono perquisiti dagli alleati, mentre il grosso gruppo di partigiani studia sulle carte le ultime operazioni per l'avvicinamento alla città. I partigiani saranno i primi ad entrare a Reggio accolti dai festeggiamenti della popolazione, subito seguiti dall'arrivo delle prime unità americane.
In piazza della Vittoria i partigiani sfilano tra due ali di folla festante, ma all'improvviso cecchini fascisti, nascosti sui tetti del teatro Ariosto, sparano sulla folla che si disperde (min. 2.55) . Gli alberi e i monumenti del parco del Popolo diventano teatro di una sparatoria tra cecchini e partigiani, che si estende successivamente per diverse strade della città.
Al minuto 4.35, il primo carro Shermann americano raggiunge il centro di Reggio in piazza del Monte (all'epoca piazza Cesare Battisti), mentre colonne militari attraversano i viali della circonvallazione.
Al sesto minuto l'ennesima sparatoria contro i cecchini fascisti in via Ariosto, intanto altre truppe alleate raggiungono la città passando davanti al Mauriziano, accolti dalla popolazione in festa, la guerra e il fascismo erano finiti. Più di 600 partigiani erano caduti nei 20 mesi precedenti.
Reggio Emilia, il restauro di Palazzo del Monte spiegato dall'architetto Sacchetti
REGGIO EMILIA. Palazzo del Monte, con la sua storica torre campanaria e la sua meridiana, è stato recentemente restaurato e restituito alla sua antica bellezza. L'architetto Ivano Sacchetti, autore del progetto di restauro, svela i segreti dei lavori. Video di Enrico Rossi
Italia vs francia - world cup 2006 festa a Reggio Emilia
9 luglio 2006 23:40 in piazza del monte sulla via Emilia
PIAZZA PRAMPOLINI REGGIO EMILIA SAB 22 LUG 2017
Reggio Emilia, l'antico Crostolo riemerge dagli scavi di piazza Roversi
REGGIO EMILIA. Scavando sotto piazza Roversi si è trovata a tre metri di profondità la ghiaia del torrente Crostolo, che fino allinizio del tredicesimo secolo scorreva lungo un tracciato serpeggiante nel centro storico. L'architetto Magnani: Verrà ricoperto dai lavori. LEGGI L'ARTICOLO
SCANDIANO (Reggio Emilia) ROCCA DEI BOIARDO di giorno e di notte / by day & by night
La Rocca dei Boiardo è un edificio che domina il centro storico dell'abitato di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia.
La costruzione, iniziata a partire dal XII secolo dalla famiglia dei Fogliano, prende il nome della famiglia Boiardo, che la abitò dal 1423 al 1560. Fu costruita inizialmente come fortificazione di difesa, dotata di cinta muraria, di fossato con annesso ponte levatoio e di due torri di vedetta una delle quali andò distrutta.
L'edificazione del primo nucleo della Rocca dei Boiardo risale al 1315 ed ha evidenti scopi difensivi. Successivamente l'edificio viene riconvertito ad uso abitativo quando il governo della città di Scandiano passò ai conti Boiardo dal 1423 al 1560. Fu in questo periodo che vennero affrescate dal pittore della scuola bolognese Nicolò dell'Abate le scene dell'Eneide, rimosse nel 1772 e trasferite, nella Gran Sala del Palazzo Ducale di Modena, da dove, in seguito a un incendio che ne danneggiò irreparabilmente una parte, vennero poi trasferiti nella Galleria Estense di Modena dove sono tuttora custodite.
Saranno poi i Thiene, ad apportare modifiche sostanziali dell'edificio affidando il progetto all'architetto Giovan Battista Aleotti. L'architetto Aleotti progettò l'imponente scalone che conduce ai piani superiori, ultimò il torrione nel lato ovest e si occupò della facciata sul lato sud. Con le modifiche dell'architetto, la Rocca dei Boiardo acquisterà così forme molto simili a quelle attuali. Nei secoli successivi l'edificio fu abitato prima dai Bentivoglio e successivamente dai marchesi D'Este, i quali introdussero decorazioni barocche.
Dopo i marchesi D'Este, la Rocca di Scandiano subì un periodo di abbandono e degrado prima di passare al marchese De Mari (1740-1777), per poi tornare nuovamente ai regnanti estensi. Durante il periodo della rivoluzione francese la rocca rimase di proprietà dello Stato, per essere successivamente venduta a Paolo Braglia di Scandiano che la tenne fino alla Restaurazione, quando tornò nuovamente agli estensi che la utilizzarono come sede estiva per i cadetti dell'accademia modenese.
La Rocca subì un progressivo degrado fino al 1983 quando venne intrapreso il ciclo di lavori di restauro, da parte della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici dell'Emilia Romagna.
Il 20 ottobre 2007 la Rocca di Scandiano viene data in gestione all'amministrazione comunale per 50 anni.
Nel maggio 2011 è stata allestita all'interno della rocca l'enoteca regionale , al fine di valorizzare i vini della zona (in particolare il Vino Spergola di Scandiano a denominazione comunale) e della regione Emilia-Romagna.
Giovanni Battista Venturi illustrò in un manoscritto dei primi del XIX secolo il cortile della Rocca dei Boiardo, riportando schizzi arricchiti da brevi commenti. Gli schizzi del Venturi danno un'idea di quello che poteva essere l'aspetto del cortile della struttura. In particolare, inoltre lo scritto descrive le pareti affrescate in cui sono rappresentati in due grandi compartimenti, alcuni dei fatti magici del poema del Boiardo con interposte figure colossali, diversi scudi con le arme delle famiglie alleate di sangue coi Boiardi e altri piccoli quadretti.
Osservando il cortile della rocca è possibile riconoscere stili architettonici diversi che testimoniano i numerosi interventi artistici avvenuti nel corso dei secoli. Nella parete meridionale è ancora conservata una colonna con il caratteristico capitello medioevale a foglia d'acqua, appartenente all'originario portico quattro-cinquecentesco. Nella parete ovest sono presenti diversi stili e sono ancora riconoscibili frammenti di affreschi di epoca cinquecentesca.
Guita Storica di Reggio Emilia - PALAZZO DA MOSTO
L'isolato in cui sorge il palazzo era situato ai margini dell'insediamento romano e nell'epoca medioevale in una zona suburbana, caratterizzata da orti e monasteri, tra i quali S. Domenico e Santa Maria Nuova. Fino al 1400 - 1500 l'area edificata dell'isolato è più che altro caratterizzata da edilizia modesta, da casette realizzate per i poveri. Il palazzo fu costruito, probabilmente nel 1480, da Francesco da Mosto, massaro duca di Reggio, su disegno del ferrarese Biagio Rossetti. Si tratta del palazzo tra i più belli dell'architettura quattrocentesca reggiana. Anche nei secoli successivi il palazzo rimane l'elemento emergente di questo isolato. Nel 1780, viene scelto come sede del Governatore di Reggio, Giambattista de Mari, da cui il nome della strada via Mari. Nel 1857 il palazzo venne acquistato da Pietro Manodori e divenne la sede di una scuola d'infanzia fino agli anni '90 del secolo scorso. Recentemente restaurato, è attualmente adibito a edificio polivalente con spazi destinati a diverse attività culturali.
etg Reggio Emilia 17 10 2011
DOPO LA DEVASTAZIONE DI ROMA, INDAGINI E PERQUISIZIONI IN TUTT'ITALIA. A REGGIO NESSUN ARRESTO
PRESIDIO DELLA POLIZIA INDIGNADA MARTEDI' MATTINA IN PIAZZA DEL MONTE A REGGIO CONTRO I TAGLI ALLA SICUREZZA
RAPPORTO SULL'AMBIENTE: SECONDO LEGAMBIENTE REGGIO E' QUARTA IN ITALIA, TRA LE CITTA' MEDIO-PICCOLE, PER L'ECOSISTEMA URBANO
REGGIO: FURTO AL CONAD BARAGALLA. VOLATILIZZATO L'INCASSO DEL FINE SETTIMANA SUI 15MILA EURO
REGGIO: LA POLIZIA TROVA IL CORPO SENZA VITA DI UN CAMIONISTA POLACCO 48ENNE IN VIA MASACCIO. MORTE ACCIDENTALE
REGGIO: CINQUE MINORENNI, DI CUI QUATTRO SOTTO I 14 ANNI, SORPRESI MENTRE LANCIANO SASSI CONTRO LE AUTO IN TRANSITO IN VIALE PIAVE
SPORT: VINCONO SIA REGGIANA CHE TRENKWALDER. 0-2 I GRANATA IN TRASFERTA A FOGGIA, 76 A 67 I BIANCOROSSI IN CASA CON VERONA
REGGIO: CELEBRATI I FUNERALI DI MARIO BENEDETTI, EX DIPENDENTE DELLE REGGIANE E PER OLTRE 40 ANNI SINDACALISTA CISNAL
MAROLA DI CARPINETI: NIGERIANO 40ENNE SENZA BIGLIETTO AGGREDISCE SULL'AUTOBUS ACT ACCERTATORE E CARABINIERI. ARRESTATO
Reggio Emilia, con il drone fra gli affreschi della volta della Basilica della Ghiara
REGGIO EMILIA. Un documentario per valorizzare la storia e le bellezze artistiche della Basilica della Ghiara, promosso dalla Fabbriceria della Ghiara, con un importante finanziamento del Rotary club Reggio Emilia Val di Secchia. Lo storico dell'arte Angelo Mazza racconta i segreti e le meraviglie di questo capolavoro del '600 reggiano in questa prima iniziativa realizzata nell'ambito delle celebrazioni dei 400 anni della Ghiara. In questo breve filmato, il drone ci porta in alto, fra gli affreschi della meravigliosa volta della basilica.
Monte Testaccio (Edmondo Albertini, 1960)
Regia: Edmondo Albertini
Organizzazione: Alberto Passanti
Produzione: Roberto Dei
Montaggio: Giuliana Bettoja
Fotografia: Sandro D’Eva
Testo: Corrado Sofia
Musica: Egisto Macchi
La vita ai piedi del Monte di Cocci, tra casupole, botteghe e il viavai di commercianti, macellai e allevatori che si radunano intorno al mercato di bestiame. Il documentario illustra la vita di quartiere tra la vendita degli animali, le corse dei bambini sul colle, i tavoli di osteria, le visite agli scavi archeologici e al “cimitero degli inglesi” in cui riposano anche i poeti Keats e Shelling.
Andrea Incerti Vezzani - Chef ristorante Cà Matilde
Partecipa al contest Una ricetta da chef di CNA Reggio Emilia. Avrai la possibilità di presentare la tua ricetta a una giuria stellata nello show cooking di CNA Reggio Emilia il 19 giugno in Piazza Prampolini!
Furto notturno al bar Borsalino, in pieno centro a Reggio Emilia
REGGIO EMILIA. Lucia Bassi, titolare con la sorella Federica del bar Borsalino di piazza Fontanesi, racconta il furto notturno subìto durante la notte dalla sua attività. Un ladro è entrato, ha rubato la cassa ed è fuggito indisturbato, anche se ripreso dalle telecamere di videosorveglianza.
Reggio Emilia, Cathedral of Santa Maria Assunta [4K 24p CC Stock]
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Alex Isabelle
Reggio Emilia
Reggio Emilia raccontata da un imprenditore, Umberto Sidoli, proprietario dello storico Hotel Posta che ha festeggiato i 500 anni di attività.
Guida Storica di Reggio Emilia - PALAZZO COMUNALE
L'area dove sorge il palazzo era esterna al castrum vescovile del X e XI sec. La demolizione delle mura vescovili permise una prima sistemazione della piazza antistante la cattedrale. I lavori per la costruzione di un nuovo palazzo comunale più ampio del precedente, che fu chiamato palazzo vecchio, iniziarono nel 1414. Pochi anni dopo, nel 1434, si cominciò a costruire la parte retrostante sull'attuale piazza Casotti, l'edificio delle carceri. Il nuovo palazzo comunale fu terminato nel 1489. Allo stesso anno risale la costruzione della torre del bordello, destinata ad archivio comunale, probabilmente su un torre precedente, facente parte della struttura difensiva del castrum vescovile, (chiamata così perché vicina al famoso castelletto, edificio dove le prostitute svolgevano la loro attività sotto il controllo del comune). Nella prima metà del'600 venne costruito il palazzo della Frumentaria, tra via S. Pietro Martire e via del Consorzio, sede dei granai comunali. Alla fine del'700, precisamente nel 1774, venne rifatta la facciata secondo lo stile dell'epoca, cancellando la configurazione medioevale del palazzo. L'ultima trasformazione urbana si ebbe agli inizi del XX sec. con la demolizione delle carceri e la creazione, al posto del vicolo preesistente, di piazza Casotti.
Guida Storica di Reggio Emilia - PALAZZO del CAPITANO del POPOLO
Il palazzo venne realizzato tra il 1279 e il 1281, nell'area più centrale e importante della città, in posizione baricentrica rispetto all'insediamento romano e nel fulcro della cittadella medioevale. A questo periodo risale la costruzione di una volta con una loggia sovrastante di collegamento con il palazzo comunale. Durante il 1400 e il 1500, secoli di ripresa economica, il palazzo del Capitano del Popolo, come gran parte della città, è stato oggetto di importanti trasformazioni. Il palazzo venne ampliato nel 1425 verso la piazza, con un portico al piano terra, successivamente destinato a mercato delle biade. Agli inizi del'500 venne trasformato in un albergo, dettolocanda del cappello rosso, che successivamente divenne albergo della Posta. Fu ristrutturato nel 1910 con la demolizione della volta di collegamento con l'ex palazzo comunale e con il rifacimento del prospetto, che venne reinterpretato, in parte in stile neoromanico e in parte in stile neorinascimentale.