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Nuraghe S'Argalla a Villasimius ~ 10 Marzo 2018 | Viaggiare in Sardegna

Nuraghi di Villasimius:
In pochi sanno che a qualche decina di metri dal centro di Villasimius sono presenti diversi nuraghi, anche se nessuno è arrivato intatto fino a noi. Le quattro torri, difficilmente individuabili, sono situate nelle cime delle quattro verdi e ripide colline localizzate tra il paese di Villasimius, il Tanka Village e Campulongu. Il Golf Club del Tanka Village è stato costruito nella vallata alla base di queste antiche alture nuragiche. Tutta l'area risulta recintata, non solo alla base del campo da golf ma anche nelle cime delle colline dove sorgono i nuraghi, il che rende problematico raggiungerli. Le quattro torri sono orientate grossomodo come i quattro punti cardinali e sono chiamate rispettivamente: nuraghe Accu Sa Pira a Ovest ( lato Cuccureddu ), nuraghe Bruncu a sud-ovest ( lato Campulongu ), nuraghe S'Argalla I a nord e nuraghe S'Argalla nel lato sud-est ( lato spiaggia di Simius ).
L'idea era quella di esplorarli tutti e quattro in una mattina ma, visto che non esistono sentieri segnalati e le colline sono molto ripide e recintate in più punti, siamo riusciti ad esplorare solo il nuraghe S'Argalla.

La vista:
Una volta raggiunta la cima della collina rocciosa dove sorge il nuraghe ad appena 110 metri di altezza, si viene letteralmente rapiti dalla vista magnifica. In ordine di distanza, a nord-est abbiamo il paese di Villasimius mentre nel lato sud-ovest c'è la verdeggiante vallata del Golf Club del Tanka Village. Più in lontananza partendo da sud-est e spostandosi verso destra osserviamo nell'ordine: la lunga spiaggia di Simius, la spiaggia e lo stagno di Porto Giunco con la sua torre spagnola, il promontorio di Capo Carbonara infine il porto turistico della Marina di Villasimius. Più vicino a noi, nel lato ovest nord-ovest possiamo osservare le verdissime colline dove sorgono gli altri tre nuraghi nascosti dalla vegetazioni e il lontananza le alte catene montuose e ricche di sorgenti che forniscono di acqua di ottima qualità il paese.

Nuraghe S'argalla:
Finito di osservare il paesaggio incantevole, torniamo al nuraghe S'Argalla, della quale non ci sono informazioni sul web. Quello che appare evidente osservando la mappa e che era, insieme al nuraghe Bruncu, il più vicino alle spiagge. Della costruzione non è rimasto molto; possiamo osservare la base circolare di un monotorre costruito con massi di granito rosa, dotato di un muro spesso circa 1 metro e con delle mura residue nel lato nord-est di circa 1 metro e mezzo. Grazie alle immagini satellitari, possiamo calcolare che il suo diametro é di circa i circa 8,5 x 6,5 metri, leggermente ovale. Nel lato ovest, dalla quale si raggiunge la torre, un muro residuo alto circa 1 metro e la posizione di alcuni grandi massi suggerirebbero la presenza di un ingresso, ma visti i crolli è difficile dirlo con certezza.
Nella zona sono presenti altri nuraghi , i più vicini sono quelli delle colline di Cuccureddu, che esploreremo prossimamente.

Articolo scritto da Roberto Bodano.



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SARDEGNA: Alla scoperta dei Nuraghi, dei Pozzi Sacri e delle Tombe di Giganti

La Sardegna è piena di meraviglie: fra queste i Nuraghi, i pozzi sacri, le necropoli, le tombe di Giganti e altre vestigia di un antico popolo che ha lasciato preziose testimonianze dal mondo neolitico.

Questo video è un omaggio alla Sardegna.
E' una versione estesa del quarto episodio del documentario ITALIA CON LENTEZZA un progetto del blog viaggiareconlentezza.com visualizzabile a questo link:



Il racconto scritto di questa avventura lo puoi trovare in questa pagina del blog:

Il Nuraghe Loelle di Buddusò - Archeologia della Sardegna

Excavated by Prof. Basoli in 1992, the Nuraghe Loelle looks abnormal in both the complexity of the system that the structure of the interior. The first date of forms and architectural features, we show how the structure is likely to be born as a protonuraghe and later was adapted to the more rounded shapes of the nuraghis evolved. One of the architectural features recognizable as an example of archaism is the use of the various outcrops as support elements both in the walls in the structure. Another detail worthy of note concerns the main entrance of the bastion: This does not open nor a courtyard or on an access corridor on the ground floor of the central tower, but through a flight of steps, spread to the second level - the first floor. The flight of stairs from the entrance to the rear of the structure and, in a clockwise direction, the first floor rooms bringing the customer in the front of the building. At this point, always on the second level, it verges on the SE tower and take a hallway in which you can see even in the case of coverage lintels. This corridor, originally covered, runs through the prospectus of the dolmen reaching up to the western side, where, oddly enough, back down to the first level - the ground floor. Almost half of path we see a flight of stairs from the interior corridor rooms on the second floor - the third level where you open the room of the central tower. We do not know precisely how high the rocks upon which the structure, but the evidence suggests that the central tower is elevated for at least two floors. However, there remain several questions on access and breadth of the rooms on the ground floor and rooms on the first floor, which we can only observe the outer walls. Access to the room of the central tower is preceded by two alleged niches: the left is sub rectangular in shape and very deep, like a sort of corridor, while the right really shows its shape apse and bounded. Outside the rampart, in the SE summit, you can see another situation certainly not common in nuraghis: downhill from the floor, was derived with stone threshold and jambs of several rows of stone, a bedroom with underground tholos , below the entrance - the scale of the complex.