Discover Maranello - I Luoghi - #6 - Chiesa di San Biagio
Chiesa San Biagio seconda parte
secondo parte della Chiesa di San Biagio nel Centro Storico di Modena.
Chiesa San Biagio prima parte
primo filmato della Chiesa modenese nella Città Antica,con anche una cappella a monete per i visitatori che si illumina mostrando tutta la sua magnificenza.
Le campane di Cento (FE) - Basilica Collegiata di S.Biagio
Cento (FE) - Basilica Collegiata e Arcipretale di S.Biagio Vescovo e Martire
5 campane intonate in tritono (con la quarta aumentata o eccedente):
Fa3 = Giovanni Domenico Dinarelli, 1673
Sol3 = Angelo Rasori, 1794
La3 = Angelo Rasori, 1794
Si3 = Angelo Rasori, 1794
Do4 = Angelo Rasori, 1794
La Basilica Collegiata di San Biagio riveste il ruolo di chiesa principale, ma anche di luogo di culto più antico della città di Cento. Eretta con tutta probabilità anteriormente all’anno 1000, originariamente si trattava di un sobrio oratorio poi ingrandito e ristrutturato in più riprese. La conformazione attuale è pero il risultato di un’integrale ricostruzione della Collegiata per mano dell’architetto bolognese A.Torreggiani a cui fu commissionato l’intero progetto di ristrutturazione. Infatti, fra il 1730 e il 1745 la struttura venne rivista in linee semplici e funzionali, a parte il prospetto che rimase sfortunatamente incompleto. Internamente la Basilica Collegiata di San Biagio presenta una pianta suddivisa in tre navate, un transetto e una spaziosa abside a cui venne conferito un misurato stile barocco lasciando comunque trasparire un’influenza rinascimentale ancora presente. La planimetria a croce latina è peculiare per la presenza di una cupola ellittica all'incrocio fra transetto e navata maggiore. L’apparato decorativo formato da stucchi e ornamenti in marmo riescono a creare un incantevole effetto scenico. Di grande valore le opere d’arte custodite nelle cappelle laterali, alcune delle quali si trovavano in precedenza nella vecchia Collegiata. Vale la pena menzionare i dipinti di artisti quali Bartolomeo Cesi, Domenico Mona, Marcello Provenzali, Lorenzo Zucchetta e Antonio Rossi ma un cenno speciale va offerto a Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino soprattutto per la sua tela di San Carlo Borromeo in preghiera datato 1614 circa. Di recente è stata scolpita dall’artista Mauro Mazzali un’imponente fontana con San Michele Arcangelo che uccide il drago nella piazza di fronte alla Basilica. L'alto campanile barocco rinascimentale, staccato dalla chiesa, ospitata un interessantissimo e ottimo quinto di campane (il più antico suonabile alla bolognese) intonato secondo la rarissima modulazione di quarta aumentata o tritono. Si tratta di un quarto maggiore con l'aggiunta di una campana più acuta della mezzanella di un tono che crea una dissonanza nell'accordo, che in questo caso è tutta via aggiustato dalla presenza della quinta giusta che lo fa risultare molto piacevole all'ascolto. La grossa, opera del Dinarelli del 1673(sagoma ultra pesante) è certamente una delle campane migliori nel raggio di 20 Km. Le altre 4 campane furono fuse dal Rasori di Bologna nel 1794 (sagoma pesante). Secondo una tradizione orale centese si dice che la quarta fu fornita dal Rasori come piccola originaria e nello stesso fu fusa la piccola propriamente detta. La grossa di nota Fa3 crescente, pesa 11,50 q.li ca. ed ha un diametro di 115,7 cm. La mezzana di nota Sol3 crescente, pesa 6,70 q.li ca. ed ha un diametro di 97,8 cm. La mezzanella di nota La3 crescente, pesa 5 q.li ca. ed ha un diametro di 77,8 cm. La quarta di nota Si3 crescente, pesa 3,30 q.li ca. La piccola di nota Do4 crescente, pesa 2,50 q.li ca. ed ha un diametro di 73,7 cm.
Suonate:
-Doppio da trave con 5 campane: 5 volte le 2 in S.Pietro con Ribattute eseguito durante la processione
-Calata in Quarto e 12 Martellate in Scala
28 Marzo 2018, suonate dopo l'ultima messa delle ore 18:00 nella giornata conclusiva delle 40 Ore di Adorazione Eucaristica
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Le campane di Chiesanuova di Savigno (BO)
Chiesanuova di Savigno (Valsamoggia - BO) - Parrocchia dei Ss. Biagio e Martino
4 ottime campane intonate in quarto maggiore:
Lab3 = Giuseppe Brighenti, 1898
Sib3 = Giuseppe Brighenti, 1898
Do4 = Giuseppe Brighenti, 1898
Mib4 = Giuseppe Brighenti, 1898
Non è conosciuta l'epoca della fondazione della parrocchia di San Biagio ma si hanno documenti che ne dichiarano la presenza già nel 1366, dedicata però a San Martino. Ci sono invece altri documenti che la indicano sia con l'uno che con l'altro nome, in un documento del 1400 si fa riferimento alla costruzione come chiesa di S. Biagio di Savigno nella villa di S. Martino*. Dal XVI secolo la chiesa si indicò solo come S. Biagio, ed era collocata presso all'antico castello di Savigno in luogo detto al presente 'chiesa vecchia'. Quindi per generosa donazione dei fratelli Bignami trovato l'opportuno terreno, a 16 miglia da Bologna fuori porta S. Isaia, si edificò la nuova chiesa, che dietro licenza del vescovo Giovanni Battista Scarselli fu benedetta nel 1741. La chiesa aveva l'altare maggiore consacrato a S. Biagio, rappresentato in una tela dipinta a olio, ai lati due cappelle minori. Negli anni fra il 1906 e il 1919 fu costruita la chiesa attuale, a pochi passi dalla precedente e sempre dedicata a San Biagio. Il quadro del Santo Patrono sull'altare maggiore è del Guardassoni (1819-1888). Di fianco alla chiesa vi è situato un casotto in pietra contenente le 4 buonissime campane fuse dal Cav. Giuseppe Brighenti di Bologna nel 1898. La grossa di nota Lab3 pesa 5,50 q.li ca. La mezzana di nota Sib3 pesa 4 q.li ca. La mezzanella di nota Do4 pesa 2,50 q.li ca. La piccola di nota Mib4 pesa 1,20 q.li ca.
Suonate:
-Doppio e Tirabasse: 6 buttate, 3 Fatte a Campanini e Mezze e 12 Lisce
-Tirabasse: 10 di Monzuno e 12 Becche
-Tirabasse: 14 della Croara
17 Febbraio 2018, suonate in occasione di un raduno campanario organizzato in occasione del Patrono S.Biagio
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
San Felice ritrova la sua chiesa
Riconsegnato alla diocesi di Modena-Nonantola uno dei simboli del sisma 2012: la chiesa di San Felice sul Panaro
Si riaprono i Varchi nel tempo, il fascino della Modena sotterranea
Dopo il grande successo nel maggio scorso con 30mila visitatori affascinati da un'arte decisamente spettacolare. Le opere 3D realizzate dai cinque artisti internazionali, Kurt Wenner, Julian Beever, Leon Keer, Eduardo Relero e Vito Mercurio, sono state di nuovo esposte nel centro storico. Fanno rivivere l'anfiteatro, le terme, la domus, le mura e il capitolium di Mutina nei luoghi che ne custodiscono i resti: Palazzo Carandini, Palazzo della Provincia, Piazza Grande, Piazza Roma, il sagrato della chiesa di San Biagio. Eccezionalmente presente l'artista Eduardo Relero, che ha regalato alla città un altro scorcio visionario delle antiche terme che avevano sede dove ora c'è il Palazzo della Provincia in viale Martiri della Libertà. Video di Gino Esposito
Planxty O'Carolan - Szordinowski
Piccola Orchestra Mutinae Plectri
Chiesa di San Biagio (Modena) 16 Luglio 2010
National Gas Engines alla fiera di San Biagio in Padule (MO)
Motore stazionario National alimentato a gas povero, ottenuto dalla combustione di legname tramite impianto gasogeno.
Veniva situato in un luogo fisso ed utilizzato tramite cinghia piana per azionare generatori di corrente, mulini, pompe idrovore, officine, segherie e in generale tutti quegli stabilimenti con impianti a cinghia piana.
DATI TECNICI
Avviamento: aria compressa
Accensione motore: magnete
Cilindrata: 76500 cc
Potenza: 40 HP
Giri a regime costante: 110 giri/min
Raffreddamento: acqua
Peso: 15 tonnellate
Chiesa di San Geminiano Vescovo a Massa Finalese
Il video sintetizza i lavori provvisionali di messa in sicurezza della Chiesa di San Geminiano Vescovo a Massa Finalese nel comune di Finale Emilia. La Chiesa ed il Campanile sono stati gravemente danneggiati dalla crisi sismica iniziata il 20 maggio 2012; dopo un primo intervento dei Vigili del Fuoco, l'Arcidiocesi di Modena e Nonantola commissiona le opere provvisionali per la messa in sicurezza per scongiurare il definitivo crollo della Chiesa.
Di particolare interesse il Campanile che, alcune fonti, con i suoi circa 48m di altezza, definiscono il più alto della Bassa Modenese.
Aratura funicolare notturna con due locomotive alla Festa di San Biagio in Padule (MO)
Modena (Emilia Romagna, ITALIA): pt 2
Della topografia originale romana di Modena poco è rimasto. Si conservano le zone edificate verso la fine del Medioevo e nel Rinascimento, a struttura topografica anulare, con strade strette fiancheggiate da portici. In luogo delle mura medievali, alla fine del 15° sec. Ercole d’Este cinse la città di una nuova muraglia pentagonale, distrutta nei due primi decenni del 20° sec., quando al suo posto furono aperti viali e giardini. Una serie di piani regolatori (1893, 1958 e 1965) cercò di frenarne lo sviluppo a macchia d’olio e l’affollamento di attività industriali e terziarie nel centro storico.
Il centro della città è costituito dalla Piazza Grande, con il Palazzo Comunale (medievale ma rifatto nei sec. 17°-18°); il palazzo della Cassa di risparmio (1960, di Giò Ponti) e il fianco sud del duomo. Questo fu iniziato da Lanfranco nel 1099, consacrato nel 1184, e continuato fino al 14° sec. con l’intervento dei maestri campionesi; la facciata (con galleria a loggette e grandi arcature) è decorata dalle sculture di Wiligelmo; sul fianco sud si aprono la Porta dei principi (sculture del Maestro di S. Geminiano) e la Porta regia (maestri campionesi), nel fianco nord la Porta della pescheria (sculture di un continuatore di Wiligelmo, 12° sec.); il grandioso interno è a tre navate con finti matronei e presbiterio rialzato. Accanto al duomo sorge la torre campanaria (Ghirlandina), con coronamento gotico di Enrico da Campione. Numerose e importanti le altre chiese della città: S. Francesco (antica struttura gotica, 1244, modificata nel 1828); S. Pietro (1476, a cinque navate con decorazioni in cotto sulla facciata), S. Bartolomeo (1607, affreschi di A. Pozzo); S. Vincenzo (1617, pantheon ottocentesco degli Estensi); S. Biagio (14° sec., rifatto nel 1661); S. Agostino (1663); S. Domenico (1708); S. Maria Pomposa (ricostruita nel 1717); S. Giovanni Battista (1730). Fra gli edifici civili: Ospedale civile (1753) e palazzi rinascimentali Ghisellini e Ferrari-Moreni; Palazzo Ducale (1634 su disegno di B. Avanzini, completato nel 19° sec.); Palazzo dei musei (1753), in seguito (1788) Albergo delle arti; nuovo cimitero (1973-80) di A. Rossi.
Massimo Cacciari - Lectio Magistralis a San Biagio
La Lectio Magistralis dell'On. Prof. Massimo Cacciari al Tempio di San Biagio, al termine della settimana scientifica dedicata al Pendolo di Foucault a Montepulciano, a cura dei Licei Poliziani.
San Biagio, il pellegrinaggio a cavallo - 02 - San Martino in P. - Viaggio in Molise - Puntata 4576
San Biagio, il pellegrinaggio a cavallo - 02 - San Martino in P. - Viaggio in Molise - Puntata 4576 - Telemolise
Italian people on the road #10 - Bad drivers of Italy
How not to use the streets. A1 & A22 Highways - Malcesine (VR) - Torbole (TN) - Mori (TN) - Desenzano del Garda (BS) - Gargnano (BS) - Tremosine (BS) - Peschiera del Garda (VR) - Crocioni (VR) - Modena - Italy
Drivers, bikers, cyclists, pedestrians and more caught on my dashcam.
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Track: NIVIRO - So Funky [NCS Release]
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Track: Lost Sky - Dreams pt. II (feat. Sara Skinner) [NCS Release]
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Track: Axol & Max Hurrell - Shots Fired [NCS Release]
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My car: Fiat Grande Punto 1.4 8V fire NP
S. Biagio e S.Emidio
Festività Patronali di Castiglione a Casauria,Abruzzo, Italy.
3 febbraio 2015.
Antica chiesa di Spazzate Sassatelli
#rikidraw #urbex #chiesaabbandonata
In questa esplorazione, io e Mini Indi (un simpatico esploratore stilizzato) abbiamo esplorato i resti di un antica chiesa.
Costruita dai Conti Sassatelli nel 1732 per sostituire la piccola chiesa preesistente, venne abbandonata nel 1959 quando venne costruita quella tuttora utilizzata.
Crollo Chiosco Chiesa di San Bartolomeo alla Certosa Genova
Video dei vigili del fuoco sul crollo del chiosco della Chiesa di San Barlomeo alla Certosa di Genova.
San Nicola, lo splendore di Giornico
San Nicola, lo splendore di Giornico - con Chiara Pirovano
Una breve ma intensa visita della splendida e famosa Chiesa di San Nicola a Giornico in valle Leventina, uno dei monumenti più importanti del romanico in Ticino, testimone eloquente e prezioso di arte, storia e cultura.
Produzione Caritas Tiicno 2018
Campanari all'opera sul Campanile di San Biagio- Cento- Pasqua2009