Chiesa San Bartolomeo prima parte
filmato con in sottofondo le preghiere dei Fedeli di questa grande Chiesa ricca di magnificenze nel Centro Storico di Modena.
Le campane di Solignano Nuovo (MO)
Solignano Nuovo (Castelvetro - MO) - Parrocchia di S.Giorgio Martire
4 campane in Sol3 intonate in quarto maggiore:
Sol3 = Serafino Golfieri di Spilamberto (MO), 1834
La3 = Cesare Brighenti, 1948
Si3 = Cesare Brighenti, 1948
Re4 = Serafino Golfieri di Spilamberto (MO), 1834
La chiesa parrocchiale di Solignano Nuovo, progettata dall'Ing. Achille Fiocchi, fu iniziata nel 1869 e situata in posizione più adeguata rispetto ai nuovi insediamenti, che si erano realizzati lungo la strada provinciale.
Nel 1876 fu benedetta, ma era incompiuta: restavano da edificare le due navate laterali.
Nell'autunno dell'anno 1884 si posero le fondamenta di ambedue le navate e nella primavera del 1885 si iniziarono i lavori della navata destra, dove venne collocata la cappella della B.V della Cintura, già venerata, sotto questo titolo, anche nella vecchia Chiesa Parrocchiale. Tale cappella fu dotata di un altare di scagliola, la volta venne affrescata e furono collocate le mattonelle nel pavimento. Nel 1887 il nuovo altare venne benedetto. Il campanile raggiunge l’altezza di 50 m. ed è il 3° campanile più alto della provincia, superato solo dalla Ghirlandina di Modena e dalla torre campanaria della Sagra di Carpi. All'interno di esso troviamo 4 campane di diversi fonditori: la piccola e la grossa sono del Golfieri del 1834 mentre le 2 mezzane sono state rifuse da Cesare Brighenti nel 1948 a causa della requisizione bellica del 1942. La grossa di nota Sol3 crescente, pesa 4,5 q.li ca. ed ha un diametro di 82 cm. La mezzana di nota La3 crescente, pesa 3,3 q.li ca. ed ha un diametro di 80 cm. La mezzanella di nota Si3 crescente, pesa 2,5 q.li ca. ed ha un diametro di 72 cm. La piccola di nota Re4 crescente, pesa 1,4 q.li ca. ed ha un diametro di 63 cm.
Suonate:
-Doppio: 18 Vecchie in scala
-Doppio e Tirabasse: 12 di S.Francesco in scala e 12 Lisce in scala
-Doppio: 24 di S.Bartolomeo (videofotografie)
2 Dicembre 2018, suonate in occasione di un giro campanario nella zona pedemontana modenese
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
Fiumalbo
Fiumalbo è situato nel cuore del verde Appennino Tosco-Emiliano, all'estremità meridionale della provincia di Modena. Il nome del paese potrebbe derivare o da Flumen Album (cioè fiume bianco), con chiaro riferimento alle spumeggianti acque dei torrenti che circondano il paese, o da Flumen Alpium, in relazione alle montagne che lo circondano, in particolar modo il Monte Cimone chiamato un tempo L'Alpone. L'incertezza è dovuta al fatto che entarmbi i toponimi sono presenti in antichi documenti.
Il paese si adagia in una vallata che scende dal crinale appenninico, al centro del Parco Naturale del Frignano, e si estende dai 935 metri s.l.m. del Centro Storico fino ai 2165 metri del Monte Cimone, che imponente ne domina il centro abitato e lo protegge da oriente.
Questa collocazione, fuori dalle grandi arterie di comunicazione, ha senza dubbio contribuito a conservare intatta la struttura urbanistica tipicamente medievale di Fiumalbo, che dal 1990 può fregiarsi ufficialmente del titolo di Città d'Arte. È sufficiente infatti percorrere una delle stradine che si snodano dalla piazza antistante la Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo per respirare il fascino di tempi passati, indugiando magari di fronte ad un maestoso portale in arenaria o avventurandosi sotto le tipiche voltine ricche di mistero e di storia.
Il Centro Storico è infatti un fitto intreccio di viuzze (molto spesso dai nomi curiosi quali Via Modesta o via Felice), piazzette, saliscendi, un gioiello di pietra incastonato fra il verde dei boschi che circondano le sue molte frazioni abbarbicate sulle pendici delle più alte vette del Frignano, raggiungibili attraverso antiche mulattiere.
A Doccia, nei pressi di Fiumalbo, si trovano circa venticinque edifici rurali in pietra che presentano particolari facciate a gradoni ricoperti e protetti da lastre di arenaria. L'origine antica e la struttura particolare consentono di ricondurle alla cultura celtica, quale testimonianza dell'architettura e della storia degli antichi abitanti delle montagne del Frignano, con i loro usi e costumi. Quella celtica fu infatti la prima civiltà complessa d'Europa: gli edifici rurali di Doccia risalgono alle invasioni dei Celti del IV secolo a.C.
Il caratteristico dorso a scaglie ed il tetto a gradoni (forma che favorisce lo scioglimento delle nevi ed agevola nelle opere di riparazione) sono elementi riconducibili all'influsso di genti di razza celtica, che secondo gli studiosi discesero in zona dal X al III sec. a.C. provenienti da Germania, Cecoslovacchia, Polonia, Ucraina e Bielorussia. Tale tipologia di tetto allo stato rurale è un'esclusiva italiana del Frignano modenese.
Il tetto era reso leggero dalla paglia (che protegge l'abitazione dal freddo e dall'umidità), per non appesantire il sottotetto in travi di faggio tenute insieme da un intreccio di viticci. Le capanne celtiche, collocate sulle alture, costituirono l'ultimo baluardo opposto dai Celti all'avanzata romana. I romani sospinsero infatti i Friniati verso il Monte Cimone e la Toscana, attraendo sull'Alto Frignano i Celti, precedentemente insediati in pianura.
Fiumalbo (MO) - Terra di origine Celtica
Il monte Cimone e i due torrenti che si congiungono nella parte più a valle del paese, fungono da guardiani della cittadina di Fiumalbo, un ambiente amichevole e pacifico.
L'ambiente medievale e rinascimentale viene richiamato da numerosi fattori: la fitta rete di stradine, le antiche costruzioni (come l'oratorio di San Rocco, la Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo e le chiese dell'Immacolata Concezione e di Santa Caterina)
La città però non ha origini medievali, ma celtiche, e grazie alle capanne visibili sopra le alture del paese è possibile vederne le prove.
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Numero Puntata: #06
Anno di registrazione: 2012-2013
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Le Campane di Valgattara (2).
Le campane della Parrocchia di Valgattara, Monghidoro, (Appennino Emiliano, Italy) nel giorno della festa del Patrono San Bartolomeo 24 agosto 2015. Doppio le 40 eseguito dai campanari: Romano Tedeschi, Bruno Righini, Giuseppe Galeotti, Claudio Musolesi, Marino Lorenzini. Riprese di Gilberto Tedeschi.
La costruzione del campanile attuale di Valgattara fu iniziata nel 1927 e inaugurato il 24 agosto 1938. Il campanile contiene un concerto di 4 campane che furono fuse (assieme alle gemelle di San Benedetto del Querceto) nel 1894 dalla Premiata Fonderia Giuseppe Brighenti. E sono dedicate a Dio Salvatore, Santa Maria del Rosario, Sant'Antonio da Padova, e San Bartolomeo Patrono di Valgattara).
Sondrio città. italy. / 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, della città di Sondrio. Italy.
Luoghi Visitati.
Sondrio città: Belvedere della città 0:12. Stazione Ferroviaria 0:21. Piazzale Giovanni Bertacchi 0:27. via Milano 0:38. Chiesa Beata Vergine del Rosario 0:44. Mallero 0:55-1:36-5:10. Palazzo di Giustizia 1:01. Palazzo di Governo 1:13-1:17-1:25. Chiesa San Bartolomeo 1:31. Piazza Garibaldi 1:42-1:49. Piazza Campello 2:00-2:30. Municipio 2:06. Colleggiata: Parrocchia Santi Gervasio e Protasio 2:13. Torre Ligariana 2:39. Chiesa di San Rocco 2:44. Chiesa Nostra Signora di Lourdes 2:54. Largo Pedrini 3:00. Palazzo Sertoli 3:06. via Scarpatetti la parte più antica 3:21. Castel Masegra 4:40. Belvedere della città Sud-Ovest 4:57. Lavatoio di Fracaiolo 5:17-5:22. Mallero in via Gombaro 5:32.
Ringrazio della Visualizzazione.
La chiesa Arcipretale di Fiera di Primiero
#habitatchannel #enogastronomia #tradizioni #storia
In questa puntata siamo andati a visitare uno dei monumenti più 'visibili' non appena si giunge nel paese di Fiera di Primiero.
Antichissima, mantiene le sue forme gotiche originali eleganti e slanciate.
HABITAT ITALIA
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Le campane di Villabianca (MO)
Villabianca (Marano sul Panaro - MO) - Parrocchia di S.Geminiano Vescovo
4 campane in La3 intonate in quarto maggiore:
La3 = Fonderia Capanni di Castelnovo Ne Monti (RE), 1957
Si3 = Fonderia Capanni di Castelnovo Ne Monti (RE), 1957
Do#4 = Fonderia Capanni di Castelnovo Ne Monti (RE), 1957
Mi4 = Fonderia Capanni di Castelnovo Ne Monti (RE), 1957
La chiesa dedicata a San Geminiano Vescovo, fu ricostruita nel 1853 grazie al finanziamento del duca Francesco V di Modena e della comunità di Vignola. La chiesa vecchia, crollata a causa di una frana, si trovava 300 metri a sud dell'edificio attuale. Fu citata per la prima volta su una pergamena del monastero di San Pietro di Modena datata 15 aprile 1025 tra i possedimenti donati dal vescovo di Modena al monastero benedettino. Nel torrione gugliato è collocato un concerto di 4 campane della Prem.Fonderia Cav.Paolo Capanni di Castelnovo Ne Monti (RE) fuso nel 1957. La grossa di nota La3 è dedicata al SS.Crocifisso, pesa 3,2 q.li ca. ed ha un diametro di 81 cm. La mezzana di nota Si3 leggermente crescente è dedicata a S.Maria Assunta, pesa 2,2 q.li ca. ed ha un diametro di 72 cm. La mezzanella di nota Do#4 leggermente calante è dedicata al patrono S.Geminiano Vescovo, pesa 1,6 q.li ca. ed ha un diametro di 65 cm. La piccola di nota Mi4 è dedicata a S.Michele Arcangelo, pesa 90 Kg ca. ed ha un diametro di 54 cm. In cella è presente inoltre un piccolo sonello per avvisare l'inizio delle funzioni religiose.
Suonate:
-Doppio: 24 di S.Bartolomeo in scala
2 Dicembre 2018, suonate in occasione di un giro campanario nella zona pedemontana modenese
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
Le campane di S.Pietro in Casale (BO)
S.Pietro in Casale (BO) - Parrocchia dei Ss.Pietro e Paolo
4 campane intonate in quarto maggiore:
Sol3 = Cesare Brighenti, 1947
La3 = Cesare Brighenti, 1947
Si3 = Cesare Brighenti, 1947
Re4 = Cesare Brighenti, 1947
L'immagine più antica della chiesa di San Pietro In Casale risale al 1578. è uno schizzo a penna di Egnazio Danti che ci presenta la facciata con una tripartizione a canna, con semicolonne corrispondenti alla struttura interna a tre navate; la porta è di foggia romanica, architravata e con lunetta. Vi è una grande finestra circolare per dare maggiore luce all'interno. La casa a sinistra è verosimilmente la canonica. Il campanile non appare ancora completato con la cella campanaria ma ha un semplice tetto a quattro acque che copre le campane e l'intera costruzione. L'immagine ci mostra la Chiesa di San Pietro In Casale dopo i diversi lavori di restauro che furono eseguiti verso la fine del 500. Nel 1849 la Chiesa si presentava con una facciata di linea barocca, probabilmente settecentesca, della cui costruzione non si è però rinvenuta alcuna traccia documentaria. Dietro questa facciata si trova ancora il corpo dell'antica Chiesa, molto più basso. Il Campanile è stato completato con una cella campanaria ma è ben visibile il distacco tra l'antica costruzione romanica e le aggiunte successive. A destra troviamo inoltre l'oratorio della Visitazione, costruito nel 1687. Vediamo inoltre un muro con pilastri che delimitava l'area dell'antico cimitero che verrà poi tolto nel 1853. Nel 1845 ci fu il bisogno di un restauro, ma si decise di costruire una chiesa nuova vista l'elevato costo per il restauro. Il cimitero fu successivamente spostato dove si trova angora oggi, in via Asia, e benedetto nel 1853. La nuova chiesa (o la chiesa che noi conosciamo adesso) venne costruita tra il 1855 e il 1863 e inaugurata l'8 settembre 1863. Presentava e presenta tuttora tre navate, poiché si volle conservare la forma basilicale della chiesa antica, di stile neoclassico, con sei grosse colonne per parte per separare le navate minori, larghe ciascuna sei metri, e la maggiore, larga otto metri. Il corpo della chiesa risultò lungo ventiquattro metri che, sommati agli ulteriori 15,50 metri del presbiterio e del coro, diedero una lunghezza totale di 39,50 metri. La navata maggiore è a volto a tutto sesto, le due minori invece sono a soffitto piano dipinto a grandi quadri. La navata centrale porta al presbiterio dove c'è l'altare con il tabernacolo chiuso da una piccola porta. La navata centrale si conclude l'abside che contiene l'antico coro e organo, essa in alto fu interamente affrescata da pittore Don Gherardo Rossi. Nella navata di sinistra vicino all'entrata si trova l'antico fonte battesimale, un quadretto di Santa Clelia, l'altare del sacro cuore e i confessionali. Bambino Gesù, (da alcuni anni vi è anche il nuovo organo). Nella navata di destra si trova l'altare di Sant'Antonio da Padova, l'altare della Madonna, i confessionali e in fondo in una nicchia la Madonna e il quadro dietro all'altare maggiore è invece opera del Faimmingo, Matteo Lopez, scolaro del famoso Barbieri, detto Guercino. Essa rappresenta la Madonna col Bambin Gesù e nella parte inferiore San Pietro e San Paolo, sullo sfondo il paese. Il campanile fu invece restaurato nel 1930. Le 4 campane furono fuse dal Cav.Cesare Brighenti di Bologna nel 1947. La grossa di nota Sol3 pesa 6,20 q.li ca. ed ha un diametro di 100 cm. La mezzana di nota La3 pesa 4, 79 q.li ed ha un diametro di 79,5 cm. La mezzanella di nota Si3 pesa 3,10 q.li ca. ed ha un diametro di 79,5 cm. La piccola di nota Re4 leggermente crescente pesa 1,85 q.li ed ha un diametro di 68 cm.
Suonate:
-Doppio: 3 Scappate in S.Pietro con 6 buttate prima di ogni scappata, nella prima 12 Vecchie in Scala, nella seconda 18 Vecchie in S.Pietro, 3 Fatte a Campanini e Mezze
-Doppio e Tirabasse: 6 Buttate, 24 di S.Bartolomeo, calata in Den Dan, 10 di Monzuno e 12 Lisce
-Doppio: 3 Fatte a Mezze
-Tirabasse: 12 Martellate
27 Marzo 2018, suonate prima della Messa delle ore 20:30 nella giornata conclusiva delle 40 Ore di Orazione
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Chiesa di San Silvestro Papa
La Chiesa Parrocchiale di San Silvestro Papa, del 1600, si trova al centro del nucleo antico di Fraine, nel punto più alto, ed è attorno ad essa che si sviluppa ad anelli concentrici il paese.
Al di sopra del portale, nella facciata, spicca in pietra lo stemma del leone rampante della Famiglia Caracciolo. La torre campanaria, dall'aspetto massiccio, quasi da torre di vedetta, ha pianta quadrangolare su cui, a piano terra, si apre un arco a tutto sesto.
L'interno, a navata unica con volta a botte e con tre coppie di cappelle per lato, è stato rinnovato a partire dal XVIII secolo con ricche decorazioni in stucco. In seguito, sono stati eseguiti altri interventi strutturali ed architettonici che hanno coinvolto la volta a mattoni, i due archi maestri sulla navata ed i pilastri a sostegno dei quattro archi delle cappelle laterali.
Collocate all'interno di nicchie, sugli altari delle cappelle, la chiesa custodisce sculture di pregio, come le statue di San Pietro Martire, di San Silvestro Papa e della Madonna di Mater Domini del XIII sec.. Sopra la porta d'ingresso, in una cantoria in muratura sorretta da due pilastri, è collocato un organo ligneo policromo del XIX secolo, la cui cassa presenta decorazioni a tempera con motivi vegetali.
The Church of San Silvestro Papa, dating back to the 17th century, stands in the core of the ancient village of Fraine; the village rises in the peak, around it, and developed in concentric rings.
Above the portal, in the façade, the sight is captured by the wooden coat of arms, representing the rampant lion of the family Caracciolo. The heavy structured bell tower, a sort of sighting tower, has a squared plant, hosting a Roman Arch in the ground floor.
The inner, single nave part, with a barrel vault, and three couples of chapels on each side, has been renewed since the 18th century with rich plaster decorations. Then, other structural and architectonic interventions, involving the brick vault, the two main arcs in the nave and the pillars supporting the four arcs in the lateral chapels, have been performed.
Placed inside niches, in the chapels' altars, the church keeps precious sculptures, such as the statue of Saint Peter Martyr, Saint Sylvester the Pope and the Virgin of Mater Domini of the 13th century. Over the entrance door, in a stoned balcony supported by two pillars, it is possible to see a wooden polychrome organ of the 19th century, whose structure shows tempera painting decorations with vegetal patterns.
Un giorno (in un) Comune - Granarolo Dell'Emilia
Il comune di Granarolo dell'Emilia, granaio per l'antica città di Bologna, nacque poco prima dell'Unità d'Italia col nome di comune di Viadagola; oggi accoglie importanti aziende dell'agroalimentare famose in tutto il mondo.
Reggio Emilia, le nuove luci fanno brillare la Basilica della Ghiara
Inaugurato ufficialmente il nuovo impianto illuminotecnico della Basilica della Ghiara, che oltre a valorizzare i dipinti presenti all'interno dell'edificio è stato pensato anche per privilegiare una parte della struttura architettonica risalente al Seicento. Il sistema di illuminazione a led è andato sostituire quello montato in precedenza nel 1997, che nel frattempo era diventato obsoleto. Video di Enrico Rossi
TRIDUI A CASTENEDOLO
Domenica scorsa la parrocchia di Castenedolo ha celebrato i sacri Tridui dei morti. Presente alle celebrazioni il vescovo Luciano Monari. Sempre estremamente suggestiva la famosa e imponente macchina con centinaia di candele accese.
Organo Verati (1848), Pompeano (Modena). Cirri, Larghetto. Andrea Chezzi
Organo Alessio Verati (1848)
Chiesa di San Geminiano, Pompeano (Serramazzoni - Mo)
Ignazio Cirri: Sonata op.1 n.7 (1750 ca), I Larghetto
Principale e voce Umana
Restauro: P.Tollari
Organista: Andrea Chezzi
Registrazione del 1 novembre 2019
Si ringrazia: Parrocchia di Pompeano
PRIMA PIETRA PER IL NUOVO CAMPANILE DI NOLE
Giornata di commozione a Nole, comune del basso canavese ai piedi delle Valli di Lanzo, per la posa della prima pietra del nuovo campanile a 12 anni da quella sera del 15 novembre 2006, quando improvvisamente crollò l'antica torre campanaria della chiesa di San Vincenzo Martire, una delle più maestose del canavese, mentre erano in atto i lavori di consolidamento della struttura
Alla cerimonia in Piazza Vittorio Emanuele erano presenti tanti nolesi, accanto al parroco don Marino, alle istituzioni cittadine, agli architetti e ai progettisti che realizzeranno l'opera.
Chiesa Parrocchiale
La Chiesa Parrocchiale di Fiumalbo
Le Campane di Valgattara (1) - Tirabasse 14 della Croara.
Le campane della Parrocchia di Valgattara (Monghidoro, Appennino Emiliano Italy) nel giorno della festa del Patrono, San Bartolomeo 24 agosto 2015. Doppio “14 della Croara” eseguito dai Campanari: Maurizio Gatti, Giuseppe Galeotti, Claudio Musolesi, Marino Lorenzini, (BRAVI!). Riprese di Gilberto Tedeschi.
La costruzione del campanile attuale di Valgattara fu iniziata nel 1927 e inaugurato il 24 agosto 1938. Il campanile contiene un concerto di 4 campane che furono fuse (assieme alle gemelle di San Benedetto del Querceto) nel 1894 dalla Premiata Fonderia Giuseppe Brighenti. E sono dedicate a Dio Salvatore, Santa Maria del Rosario, Sant'Antonio da Padova, e San Bartolomeo Patrono di Valgattara).
ALBA FESTIVA
Che hanno le campane,
che squillano vicine,
che ronzano lontane?
E’ un inno senza fine,
or d’oro ora d’argento,
nell’ombre mattutine.
Con un dondolio lento,
implori, o voce d’oro,
nel cielo sonnolento.
Tra il cantico sonoro
il tuo tintinno squilla,
voce argentina. Adoro,
adoro – Dilla, dilla,
la nota d’oro. L’onda
pende dal ciel, tranquilla
ma voce più profonda
sotto l’amor rimbomba,
par che al desio risponda:
la voce della tomba.
G. Pascoli
Chiesa Parrocchiale S.Bartolomeo Castenedolo
Affreschi e tele della chiesa parrocchiale
Buon Anno!
Con questo riassunto dell'anno campanario di questo canale con alcuni brevi spezzoni presi da alcuni video che ho fatto nel corso dell'Anno vi auguro un Buon 2018 a tutti voi!
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Nel video si possono sentire le campane di:
-Bologna - S.Antonio di Savena
-Gaggio Montano (BO)
-Villanova di Castenaso (BO)
-Zola Predosa (BO)
-Rapallo - Basilica dei Ss.Gervasio e Protasio
-Bologna - Basilica di S.Luca
-Castel dell'Alpi (BO)
-S.Apollinare di Serravalle (BO)
-S.Rocco di Montese (MO)
-Monte delle Formiche (BO)
-Monteveglio (BO)
-Casalecchio di Reno (BO) - S.Martino
-Bologna - Ss.Bartolomeo e Gaetano
-S.Lazzaro di Savena (BO) - Parrocchiale
-Ozzano dell'Emilia (BO)
Le campane di Scascoli, Loiano ( Bo) 2017.
Le campane della chiesa di Scascoli, Loiano (Appennino Bolognese, Italy) nel giorno della Festa di San Vincenzo Ferreri 19 agosto 2017. Campanari dell’Unione Campanari Bolognesi. Riprese di Gilberto Tedeschi.
Il campanile fu restaurato a partire dall’anno 1676, prima ancora fosse costruita la Chiesa, era alto 60 piedi, circa 22,80 m. era fornito di 4 campane. L’8 marzo 1889 iniziò il cantiere per lavori inerenti al campanile attuale, lavori che si concludono a giugno del 1890. Il campanile viene fornito di un concerto di 4 nuove campane fuse da Clemente Brighenti nel 1890, pesi, Grossa Kg 437,30 Lab, Mezzana Kg 304,00 Sib, Mezzanella Kg 222,05 Do, Piccola kg 140.50 Mib. Le 4 vecchie campane vengono rese alla Fonderia Brighenti. Il campanile venne di nuovo restaurato nel 1955 per i danni apportati dalla guerra. (Bibliografia: “Lungo il Savena… Di Chiesa In Chiesa” di Don Orfeo Facchini.