Vergogna a Modena, area rifiuti davanti alla chiesa di San Francesco.
A Modena invece di valorizzare una bella chiesa e una piazzetta davanti a diversi locali, il comune piazza bidoni di rifiuti ad oltranza... uno scandalo assoluto... isole ecologiche in pieno centro storico... altro che strategia di turismo...
Sacrestia della chiesa di San Francesco di Pisa
Sacrestia della chiesa di San Francesco di Pisa.
Alla sacrestia si accede dalla chiesa, dalla testata del braccio sinistro del transetto, oppure tramite il chiostro.
Nel corridoio che la precede sono collocati alcuni affreschi staccati a metà del Trecento, raffiguranti nastri vegetali e busti di Santi che un tempo si trovavano sulle pareti delle cappelle, oltre a due frammenti di archi decorati con teste di cherubino, databili al 1524, che facevano parte di un altare andato distrutto nella prima metà del Novecento.
Lungo le pareti della sacrestia, si trovano le sinopie staccate degli affreschi di Niccolò Pietro Gerini dell’aula capitolare del convento.
Sul lato est c’è la cappella Sardi Campiglia affrescata da Taddeo di Bartolo nel 1397.
Si tratta di un ciclo composto da quattro scene della Vita della Vergine, San Giovanni Battista, Sant’Andrea,
L’Annunciazione e Cristo benedicente e San Francesco.
Le quattro vele della volta sono decorate con affreschi raffiguranti Evangelisti e Dottori della Chiesa attribuiti dubitativamente a Barnaba da Modena.
Riprese di Franco Mariani.
Tutti i diritti riservati alla Parrocchia di San Francesco di Pisa © 2015
Sito internet ufficiale sanfrancescopisa.it
Pagina Facebook
Chiesa San Francesco capitolo I
a Modena questa grande e bellissima chiesa con la sua Piazza.
La Parrocchia di San Frediano a Pisa
La Parrocchia di San Frediano a Pisa, visitata da Daniele Morini
Le campane di Solignano Nuovo (MO)
Solignano Nuovo (Castelvetro - MO) - Parrocchia di S.Giorgio Martire
4 campane in Sol3 intonate in quarto maggiore:
Sol3 = Serafino Golfieri di Spilamberto (MO), 1834
La3 = Cesare Brighenti, 1948
Si3 = Cesare Brighenti, 1948
Re4 = Serafino Golfieri di Spilamberto (MO), 1834
La chiesa parrocchiale di Solignano Nuovo, progettata dall'Ing. Achille Fiocchi, fu iniziata nel 1869 e situata in posizione più adeguata rispetto ai nuovi insediamenti, che si erano realizzati lungo la strada provinciale.
Nel 1876 fu benedetta, ma era incompiuta: restavano da edificare le due navate laterali.
Nell'autunno dell'anno 1884 si posero le fondamenta di ambedue le navate e nella primavera del 1885 si iniziarono i lavori della navata destra, dove venne collocata la cappella della B.V della Cintura, già venerata, sotto questo titolo, anche nella vecchia Chiesa Parrocchiale. Tale cappella fu dotata di un altare di scagliola, la volta venne affrescata e furono collocate le mattonelle nel pavimento. Nel 1887 il nuovo altare venne benedetto. Il campanile raggiunge l’altezza di 50 m. ed è il 3° campanile più alto della provincia, superato solo dalla Ghirlandina di Modena e dalla torre campanaria della Sagra di Carpi. All'interno di esso troviamo 4 campane di diversi fonditori: la piccola e la grossa sono del Golfieri del 1834 mentre le 2 mezzane sono state rifuse da Cesare Brighenti nel 1948 a causa della requisizione bellica del 1942. La grossa di nota Sol3 crescente, pesa 4,5 q.li ca. ed ha un diametro di 82 cm. La mezzana di nota La3 crescente, pesa 3,3 q.li ca. ed ha un diametro di 80 cm. La mezzanella di nota Si3 crescente, pesa 2,5 q.li ca. ed ha un diametro di 72 cm. La piccola di nota Re4 crescente, pesa 1,4 q.li ca. ed ha un diametro di 63 cm.
Suonate:
-Doppio: 18 Vecchie in scala
-Doppio e Tirabasse: 12 di S.Francesco in scala e 12 Lisce in scala
-Doppio: 24 di S.Bartolomeo (videofotografie)
2 Dicembre 2018, suonate in occasione di un giro campanario nella zona pedemontana modenese
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
Le campane di Torino, Chiesa delle Stimmate di San Francesco - Suonate per Christmas Bells 2018
Torino.
Chiesa Parrocchiale delle Stimmate di San Francesco d'Assisi.
Concerto di 8 campane in Mib3.
Achille Mazzola, Valduggia 1929.
Suonate per la rassegna campanaria Christmas Bells:
-Gli angeli delle campagne, Joy to the world e Piva Piva, eseguiti da Matteo Aresca;
- Tribauda Natalizia sul tema di Piva Piva e Distesa Solenne a 8 campane eseguite da Digema85.
In occasione delle festività natalizie sabato 29 dicembre 2018 è stata organizzata la prima edizione della rassegna “Christmas bells, una serie di suonate itineranti in alcuni dei campanili della città presso i quali l'associazione CampaneTO gestisce la programmazione dei suoni. La scelta dei campanili è stata fatta in base alle nostre esigenze logistiche, alle esigenze specifiche delle chiese interessate nonché alla rilevanza dei concerti di campane ospitati. Di seguito il programma della giornata in sintesi:
- ore 9.30: Basilica di Maria Ausiliatrice;
- ore 10.00: Piccola Casa della divina Provvidenza (Cottolengo);
- ore 10.30: Parrocchia di San Gioacchino;
- ore 11.00: Chiesa di Nostra Signora del Suffragio (Faa di Bruno) ;
- ore 12.00: Parrocchia di Maria Regina della pace;
- ore 15.15: Parrocchia delle Stimmate di San Francesco;
- ore 16.00: Parrocchia di Gesù Adolescente (in occasione dei 150 anni del concerto);
- ore 16.45: Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù;
- ore 17.30: Parrocchia dei Santi Apostoli;
- ore 18.00: Parrocchia del Patrocinio di San Giuseppe.
L'ingegnere Corrado Meano ha scelto un'architettura lineare e solenne, sobria nelle linee e nei toni, moderna nella sua semplicità. Una grande cupola domina la costruzione e riceve slancio dal lanternino che la sovrasta.
L'interno, ampio e severo, quasi spoglio, corrisponde perfettamente alla sobrietà della facciata, rotta appena da lesene e nicchie e dalle colonne che precedono l'ingresso.
Nella pianta ottagonale si innalzano otto pilastri che segnano il ritmo degli arconi, sovrastati dai quattro matronei e dall'ampia cupola azzurra con relativo cupolino.
All'interno nessun affresco o decorazione riveste le pareti, secondo le disposizioni e la sensibilità di Meano. Solo l'abside accoglie le due statue di Cristo e san Francesco e, al di sopra dell'altare, la croce con Maria e san Giovanni.
La chiesa è ricca di marmi, mentre la balaustra originaria, in marmo rosso di Levanto e cipollino d'Italia, è stata rimossa dopo il Concilio Vaticano II per collocare il tavolo eucaristico più vicino all'assemblea dei fedeli.
Anche i lampadari, che richiamano nella linea misurata le lampade rituali della sinagoga, sono stati disegnati da Meano. Vi sono inoltre due altari laterali intitolati l'uno, a sinistra, alla Sacra Famiglia, l'altro, a destra, alla Madonna e santi.
Il campanile, dall'aspetto moderno, ospita un pregevole concerto di 8 campane fuse in occasione della consacrazione della chiesa nel 1929 da Achille Mazzola.
Si ringraziano calorosamente Digema85, Vagale04 e Matteo Aresca per l'invito e per avermi permesso di partecipare alle suonate di questa edizione di Christmas Bells, per la calorosa accoglienza e la compagnia;
Ringrazio inoltre Campanaro29, Aleadda e Campanaro09 per la compagnia e per avermi accompagnato nelle riprese e nelle suonate;
Ringrazio inoltre Vincenzo per la compagnia.
Modena, crolla la canna dell'organo nella chiesa di Sant'Agnese
MODENA. Al termine della funzione del giovedì santo, mentre i fedeli iniziavano a defluire dall'alto è caduta la canna più grossa dell'organo nella chiesa di Sant'Agnese. Il pezzo dello strumento è precipitato colpendo alla testa un fedele e a un braccio una seconda persona. Immediatamente soccorse, le persone sono state trasportate al pronto soccorso. Sul posto sono stati chiamati i vigili del fuoco che hanno iniziato gli accertamenti per capire se sia a rischio di crollo anche l'intero apparato strumentale, che è collocato sopra la porta principale. Video di Gino Esposito La cronaca
Castelvetro di Modena | il Paesano di Provincia | Provincia di Modena
Castelvetro di Modena – 10º ed ultimo episodio della seconda serie de Il Paesano di Provincia – un Borgo antico appartenente alla categoria di Comuni Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano. Qui il Lambrusco Grasparossa è famosissimo! Intenso e spumoso con un colore rosso rubino. Non per altro il paese di Castelvetro è noto come la Città del Vino fin dal 1994. Tra Palazzi Nobiliari, Torri, Chiese e Campanili, spicca Piazza Roma considerata il cuore del paese. Un'immensa piazza a scacchiera dove ogni due anni, con la Dama Vivente, si festeggiano ricorrenze medievali e rinascimentali del territorio modenese.
Con la terza serie andremo sul Frignano a scoprire i borghi dell'Appennino Modenese.
Se vi piace l'iniziativa Iscrivetevi al mio canale e seguitemi lungo tutto il percorso.
#CastelvetrodiModena #ilPaesanodiProvincia #EmiliaRomagna
Gianluca Lul
Una produzione Astrid digital Media
Music:
Composer(s): SYBS, R.LUM.R, Eveningland, South London HiFi
Modena, festa per la riapertura della chiesa del Voto
Domenica di festa a Modena per il copatrono di Modena, S. Omobono, oltre alla festa tradizionale si è svolta la cerimonia per l'inaugurazione della chiesa ristrutturata dopo il terremoto. Video Gino Esposito
Mirandola (MO) - Terremoto - Interno Chiesa San Francesco (15.06.12)
- Mirandola (MO) - Terremoto - Interno Chiesa San Francesco (15.06.12)
Playlist:
Modena. Benvenuti nella ritrovata chiesa di S. Agostino
Eccola, la nuova chiesa di SantAgostino che riaprirà con una messa solenne domenica prossima, dopo i restauri per il terremoto. È don Paolo Notari, parroco della seconda più importante chiesa della città, ad accompagnarci nella visita. Cerano ancora anche tecnici al lavoro e una suora stava lucidando un candelabro. Cè emozione, si percepisce, per la riapertura, costata 750 mila euro di interventi, alla presenza del vescovo. Video Gino Esposito La cronaca
Campane di Corciano (PG) - S. Maria Assunta
Tra le tante chiese del paese, la parrocchiale dedicata a S. Maria Assunta merita una menzione speciale. Risale al XIII secolo e all´interno, totalmente rinnovata nell´Ottocento, custodisce capolavori: un dipinto del 1513, posizionato sopra l'altare maggiore e realizzato da Pietro Vannucci detto il Perugino, raffigurante l'Assunzione in cielo di Maria; il Gonfalone della Peste eseguito da Benedetto Bonfigli nel 1472 per la chiesa di Sant'Agostino; il crocifisso ligneo settecentesco di scuola lucchese.
Oltre ad essi è presente l'organo Morettini datato 1863 (suonato per noi dal maestro Francesco Ragni) e sul tetto della chiesa vi è un campanile a vela con una campana del 1856 opera dei Giustiniani di Foligno.
L'imponente campanile ospita un concerto di 4 campane fuse da Luigi e Raffaello Magni di Lucca nel 1882. La campana maggiore, chiamata Leona in onore di Papa Leone XIII, è di nota Mib3, raggiunge il diametro bocca di 1195 mm per un peso di circa 13 quintali.
L'impianto campanario elettrificato negli anni '80, comandato tutt'oggi da un funzionale orologio quartz system meccanico, può essere considerato un vero e proprio modello per i sistemi di suono tradizionali del territorio umbro-perugino: tutte le campane sono provviste di motore per suono a slancio e ben tre di esse possono suonare a bicchiere (quindi anche la terza, condizione possibile soltanto qui, a Solomeo e a San Martino in Campo ).
Pertanto, con queste quattro campane si possono eseguire tutte le suonate tradizionali perugine:
- Din Don (3ᵃ campana con 4ᵃ) [ 5:55 ]
- Rinterzo I (1ᵃ con 2ᵃ, 3ᵃ, 4ᵃ) [ 7:00 ]
- Rinterzo II (2ᵃ con 3ᵃ e 4ᵃ) [ 11:00 ]
- Falsetto I (2ᵃ con 1ᵃ, 3ᵃ, 4ᵃ) [ 17:47 ]
- Falsetto II (3ᵃ con 2ᵃ e 4ᵃ) [ 14:00 ]
- Terzetto (3ᵃ con 1ᵃ e 2ᵃ)
- Plenum [ 22:08 ]
Inoltre venne aggiunto un dispositivo per permettere la suonata elettrico-manuale direttamente dalla cella: una sorta di interruttore a pedale gestisce la suonata a bicchiere delle 3 campane, così che il campanaro può rinterzare manualmente a corda sulle campane restanti facendo poi comodamente girare la campana a bicchiere -pur essendo solo- tramite pulsante.
- - -
Altri campanili di Corciano:
Madonna del Serraglio:
Torre Civica:
Mirandola Chiesa di San Francesco - RAI1 - 6 Maggio 1990 ore 10.55
Mirandola, 6 Maggio 1990 ore 10.55
trasmissione in diretta TV RAI1 della Santa Messa dalla Chiesa di San Francesco
Parrocchia San Michele Maggiore - Pavia
Parrocchia San Michele Maggiore - Pavia
Servizio di Enrico Selleri
Modena, vigilia in allegria al Bar Schiavoni
MODENA. Auguri di Natale in allegria, come ogni anno al bar Schiavoni. Il locale del centro organizza, infatti, il tradizionale appuntamento per la Vigilia in cui, al ritmo di musica, ci si scambia gli auguri e si sta insieme. Numerosi i pezzi di repertorio della band Benna e gli Schiavoni del rock che hanno allietato e coinvolto i partecipanti. Video di Benito Benevento
Organo Verati (1848), Pompeano (Modena). Cirri, Larghetto. Andrea Chezzi
Organo Alessio Verati (1848)
Chiesa di San Geminiano, Pompeano (Serramazzoni - Mo)
Ignazio Cirri: Sonata op.1 n.7 (1750 ca), I Larghetto
Principale e voce Umana
Restauro: P.Tollari
Organista: Andrea Chezzi
Registrazione del 1 novembre 2019
Si ringrazia: Parrocchia di Pompeano
Castelvetro di Modena (I) Campane della chiesa parrocchiale di Castelvetro
Mittagslauten&Plenum.
d b' a' g'
d h' a' g'
Spettacolo della sagra 2019 Parrocchia dello Spirito Santo Modena
Un Mister cerca di convincere una squadra a cambiare... ma loro vogliono aspettare il primo Mister che oggi è assente ma che un giorno tornerà.
ORGAN DAY 2017 - BOLOGNA e MODENA - 2 giugno 2017 - PROMO
al Grande Organo Tamburini di San Giovanni Bosco il M° Stefano Manfredini esegue il Preludio e fuga in la min di Carl Czerny
Montaggio di Paolo Sanvito
quest'anno l'Organ Day, la giornataorganisticaitinerante arriva a Bologna, organisticamente (e non solo) considerata una delle città più interessanti d'Italia;
pochi sanno che il primo Organ Day fuori da Parma, nel 2008, è stato organizzato tra un gruppo ristretto di persone proprio a Bologna nel 2008.
La giornata del 2017 si svolgerà venerdì 2 giugno 2017 e prevede il seguente programma:
Visita del grande organo Tamburini della Parrocchia di San Giovanni Bosco
Visita degli organi della Basilica di San Petronio (Lorenzo Da Prato 1475 e Malamini 1596)
Visita del Museo Tagliavini di San Colombano, contenente decine di strumenti musicali e parecchi pezzi unici e rari
a seguire per la consueta sorpresa serale ci sposteremo a Modena dove avremo l'opportunità di visitare e di seguito CENARE all'interno del laboratorio organario di Alessandro Giacobazzi
contenente 4 strumenti totalmente funzionanti tra cui un Balbiani Vegezzi Bossi a 3 tastiere e l'unico esemplare italiano di Organo Wurlitzer.
L'ORGANO TAMBURINI di San Giovanni Bosco, originariamente collocato nell'Auditorium Pio di Via della Conciliazione a Roma, venne progettato dal M° Fernando Germani e donato negli anni '80 alla parrocchia di Bologna dal Papa Giovanni Paolo II
formato da 5 tastiere e pedaliera, 161 registri ed oltre 12000 canne è il 3° strumento in ordine di grandezza in Italia e il primo in Europa a corpo unico.
GLI ORGANI DI SAN PETRONIO rappresentano autentici gioielli del panorama organario Italiano a cominciare dallo strumento più antico d'Italia, il Lorenzo da Prato del 1475 (l'America venne scoperta 17 anni dopo)
con la sua imponente facciata di 24' e la sua meravigliosa cassa, e il Malamini, posto difronte, del 1596.
IL MUSEO di SAN COLOMBANO COLLEZIONE TAGLIAVINI custodisce la collezione di strumenti musicali antichi, donata dal Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini, organista e musicologo bolognese. Una raccolta unica per pregio che abbraccia oltre novanta strumenti quasi tutti funzionanti: clavicordi, arpicordi, organi, clavicembali, spinette, pianoforti; una collezione di strumenti a fiato e popolari; un gruppo di strumenti automatici.
La storia della collezione inizia nel 1969, quando Tagliavini acquista una spinetta del ‘500 rintracciata a Bologna e, successivamente, il grande cembalo a tre registri costruito nel 1679 dal lucchese Giovanni Battista Giusti, ancora oggi considerato uno dei pezzi più importanti della collezione. Da quel momento ha inizio la vera e propria ricerca collezionistica.
LA CENA TRA LE CANNE D'ORGANO rappresenta l'evento nell'evento, sarà quasi impossibile infatti replicare questo avvenimento in altri Organ Day perchè avremo non solo infatti l'opportunità di visitare un laboratorio organaro e di provare gli strumenti ivi contenuti, come già successo in altre edizioni, ma anche l'unicità di poter cenare all'interno del laboratorio stesso, accompagnati dalle note ora dell'organo Wurlitzer, ora del Balbiani, ora magari di altri strumenti negli anni collezionati dall'amico Alessandro Giacobazzi, il tutto con, a condimento, piatti tipici Emiliani.
La partecipazione agli eventi di Bologna è tramite ISCRIZIONE OBBLIGATORIA, tutti gli eventi saranno a PORTE CHIUSE, quindi chi non compare in lista prima della data dell'evento non potrà parteciparvi per ovvie ragioni organizzative e di sicurezza.
La quota di partecipazione è così composta:
Prima parte dell'evento (Bologna - San Giovanni Bosco, San Petronio) Euro 25,00 comprensivi del pranzo in ristorante (per chi non intendesse pranzare con noi è prevista una quota simbolica di 10 euro)
Visita al Museo Tagliavini / San Colombano Euro 5,00
Seconda parte dell'evento (Modena - Cena in laboratorio Giacobazzi) Euro 15,00
In fase di iscrizione va obbligatoriamente comunicato se si intende partecipare anche alla visita al museo e alla cena
PER ISCRIVERSI ALL'ORGAN DAY E' NECESSARIO INVIARE UNA MAIL AD organday@gmail.com, inviare un messaggio privato (facebook) a Giuseppe Distaso, organizzatore, oppure telefonare al numero 3281013500 (ora attivo)
per ragioni organizzative i posti potrebbero essere limitati pertanto si consiglia di confermare al più presto l'iscrizione
Le campane di Bologna - Basilica di S.Francesco D'Assisi
Bologna - Basilica dei Frati Minori Conventuali di S.Francesco D'Assisi
5 campane intonate in quarto maggiore e quarto minore, elettrificate a mezzoslancio dalla ditta Meloncelli e in manutenzione da Capanni:
Re3 = Cesare Brighenti, 1932
Fa3 = Gaetano e Clemente Brighenti, 1847
Sol3 = Gaetano e Clemente Brighenti, 1847
La3 = Francesco De Poli di Vittorio Veneto, 1968
Do4 = Gaetano e Clemente Brighenti, 1847
San Francesco giunse a Bologna nel 1222 e la sua predica determinò un decisivo interesse verso il francescanesimo. I francescani però, tramite l'opera di Bernardo di Quintavalle, avevano ottenuto da Nicolò Pepoli già dal 1213, la modesta casa di Santa Maria delle Pugliole, la quale sarà il primo insediamento francescano a Bologna. Qui i frati rimasero fino al 1236, anno in cui, per interessamento di papa Gregorio IX e per la concessione delle autorità civili, ebbero la possibilità di avviare la costruzione del grande complesso che, fin dalle sue fondazioni, ebbe carattere di monumentalità.
Non si conosce il nome dell'architetto che realizzò il progetto iniziale, ma dalle cronache di Bartolomeo delle Pugliole, si apprende che nel 1254 crollarono due arcate e che nel sinistro venne coinvolto frate Andrea maestro della ghiexia, il quale ebbe le gambe spezzate. Questo fa presuppore che frate Andrea fu l'ideatore del progetto originale. La presenza a Bologna di Marco da Brescia, frate francescano, potrebbe far pensare che sia anche l'ideatore del progetto, ma non è suffragato da prove documentali. È probabile invece che tutto il complesso sia stato realizzato in maniera collettiva dalla comunità francescana intera, senza che ci sia stata una preminente individualità che ha ideato e condotto i lavori. Nel 1263 l'edificio era completo nelle sue parti essenziali.
Tra il 1397 e il 1402 fu innalzato un nuovo grande campanile su progetto di Antonio di Vincenzo, che realizzò anche la prima cappella privata, quella della famiglia Muzzarelli. Lungo il perimetro furono successivamente costruite altre cappelle gentilizie, tutte eliminate nei restauri di fine Ottocento, esclusa la quattrocentesca cappella di san Bernardino.
Dopo l'arrivo dei francesi (1796) la chiesa fu sconsacrata, ridotta a dogana, subì la dispersione del suo patrimonio artistico e conobbe un forte degrado strutturale. Tra il 1886 e il 1906 Alfonso Rubbiani ne curò un restauro che restituì alla chiesa l'aspetto originario ma con alcune pesanti ricostruzioni.
I bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno arrecato al complesso ulteriori danni e crolli (facciata, volte e chiostro), poi ripristinati dai restauri della Soprintendenza.
Le campane furono le migliori di tutto il bolognese, del ferrarese e del faentino fino al 1902 quando il Cav. Giuseppe Brighenti fuse le 4 campane di S.Agosino (FE) che è da molti considerato il doppio migliore per le eccellenti qualità timbriche. L'elettrificazione degli anni '60 non permetterà più il suono alla bolognese e in seguito si romperà il La3 che verrà poi rifuso dall'Ing. Francesco De Poli nel 1968. La grossa di nota Re3 crescente, pesa circa 16 q.li ed ha un diametro di 131 cm. La mezzana di nota Fa3 crescente, pesa 8,50 q.li ed ha un diametro di 110 cm. La mezzanella di nota Sol3 crescente, pesa 5,92 q.li ed ha un diametro di 97 cm. La piccola di nota La3 crescente, pesa 3,70 q.li ed ha un diametro di 84 cm. La piccola del maggiore di nota Do4 crescente, pesa 2,90 q.li ed ha un diametro di 64 cm.
Suonate:
-Scampanzata: Martellata di Chiesa bolognese con le 4 grosse
-Scampanzata: Tradizionale bolognese di Cesarino Bianchi con le 4 piccole
-Squinquino eseguito con la campana maggiore a bicchiere e le altre a scampanio
-Scampanzata: Martellata di Chiesa bolognese con le 4 grosse
-Scampanzata: Ave Maria di Lourdes con le 4 piccole
-Squinquino eseguito con la campana maggiore a bicchiere e le altre a scampanio
-Squinquino eseguito con la grossa delle piccole a bicchiere e le altre a scampanio
3/4 Ottobre 2017, suonate prima delle Celebrazioni Solenni delle ore 18:00 in onore di S.Francesco D'Assisi patrono della Basilica e D'Italia
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):