San Gimignano - Toscana - I Like Italy
SAN GIMIGNANO
Il borgo di San Gimignano ha origini molto antiche, anche se il vero sviluppo si ha verso la fine dell'Alto Medioevo, quando si passò alla formazione del nucleo più antico dell'attuale centro storico.
Uno degli elementi che caratterizza sicuramente questa splendida cittadina sono le torri, oggi ne rimangono solamente 13, ma si dice che in passato se ne potevano ammirare ben 72, queste costruzioni erano simbolo della potenza delle famiglie benestanti che risiedevano la.
In tempi più recenti la città è divenuta patrimonio mondiale dell'umanità da parte dell'UNESCO.
Lungo tutta la cinta muraria è possibile percorrere la passeggiata che circoscrive il borgo, da cui è possibile ammirare dei bellissimi panorami della Valdelsa, ed accedere da una delle numerose entrate al paese.
In piazza Sant'Agostino troviamo l'omonima chiesa a lui dedicata, in stile romanico con alcuni elementi gotici, la costruzione risale al 1298.
Sulla piazza si affaccia anche la Chiesa di S.Pietro in Forliano, una delle più antiche di San Gimignano, risalente al XII secolo.
Continuando verso Porta S.Jacopo incontriamo la chiesa di S. Girolamo, fondata nel 1337.
Poco più giù, a ridosso della porta, troviamo la chiesa romanica di S.Jacopo dei Templari, che la tradizione vuole sia stata edificata dai cavalieri al ritorno dalla I crociata.
Uscendo dalla porta di S. Jacopo e scendendo una ripida discesa arriviamo alla porta delle Fonti.
Questo era l'antico accesso alle fonti pubbliche, dove anticamente si attingeva l'acqua e si lavavano i panni; la costruzione risale al Trecento, a nascondere l'antica fonte in pietra longobarda del IX secolo.
Risalendo verso il centro, in prossimità del grande edificio di San Domenico incontriamo la chiesa di San Lorenzo in Ponte, in stile romanico, risalente al 1240.
Percorrendo gli stretti vicoli del paese troviamo la Casa di Santa Fina, giovanissima beata a cui i sangimignanesi dedicano una festa il 12 marzo.
Risalendo le caratteristiche vie del paese arriviamo in Piazza della Cisterna, antica sede di botteghe e taverne, che deve il suo nome al pozzo ottagonale posto al centro della piazza. L'atmosfera magica che vi si respira sembra davvero rapire e portare i visitatori indietro nel tempo.
Poco distante troviamo Piazza del duomo, su cui si affacciano numerose torri, il duomo, anch'esso in stile romanico, la cui prima edificazione risale intorno all'anno 1000 di fianco è situato il museo di arte sacra, che si collega al palazzo comunale edificato sui resti di un antico edificio nel 1298, è possibile accedere alla torre, la più alta di tutto il borgo, da cui è possibile godere di uno splendido paesaggio.
Salendo dalla via che costeggia il duomo arriviamo alla Rocca di Montestaffoli, di forma pentagonale, si dice che ospitasse in origine un castello e successivamente un convento. Dall'unica torretta rimasta è possibile godersi uno splendido panorama a 360° della Valdelsa.
- Per i percorsi del gusto ci vogliamo soffermare su due prodotti caratteristici di questo splendido borgo.
Il primo è un vino bianco prodotto in una zona molto ristretta della toscana, la Vernaccia, controllato e garantito dal marchio DOCG, è stato il primo vino italiano a ricevere il marchio DOC.
Questo vino ha una sapore asciutto e fresco, di buon corpo, con un caratteristico gusto amarognolo, ha un odore fine e penetrante. È caratterizzato da un colore giallo paglierino tenue, tendente al dorato con l'invecchiamento.
Il secondo prodotto invece è lo zafferano, una spezia impiegata come aromatizzante e colorante per alimenti, ottenuta dagli stimmi dei fori di una piccola pianta bulbosa, dai fiori violacei, nota anch'essa come Zafferano.
San Gimignano offre le giuste condizioni per la coltivazione e per la crescita spontanea di varie qualità.
San Gimignano (SI)
San Gimignano è un comune italiano di 7.770 abitanti situato in provincia di Siena in Toscana.
Per la caratteristica architettura medievale del suo centro storico è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. Il sito di San Gimignano, nonostante alcuni ripristini otto-novecenteschi, è per lo più intatto nell'aspetto due-trecentesco ed è uno dei migliori esempi in Europa di organizzazione urbana dell'età comunale.
Da vedere:La chiesa collegiata,la casa di Santa Fina,Torre grossa dove si può' godere di un panorama mozzafiato,le fonti medioevali,Palazzo Pratellesi,Piazza della cisterna ecc.ecc.....
iFilmati: SAN GIMIGNANO (Toscana)
Visita il nostro sito: ifilmati.com, che contiene 1.000 pagine, 15.000 foto e oltre 1.200 filmati.
Regia: Gigi Oliviero
Produzione: Luma Film
Durata: 2'35
A day in Volterra (PI) Tuscany Italy
A nice old town in the province of Pisa Italy.
Pablo Bisquera.
Pronti Partenza...Via - PERUGIA cuore dolce d'Italia #documentario
In questa puntata di Pronti Partenza ...Via viene presentata PERUGIA, capoluogo umbro, distesa su dei colli, ricca di tesori d'arte e di storia.
Sono molte le tracce del passato etrusco a cui si aggiungono quelle della Perusia romana e i numerosi edifici medievali tra cui il possente Palazzo dei Priori in piazza IV Novembre, baricentro della città dove convergono le 5 vie regali che congiungevano il centro storico con i borghi periferici.
I vicoli, le ripide scalinate, le mura e le porte, gli archi e le volte aggiungono fascino a questa piacevole città in cui non mancano capolavori della pittura italiana con artisti quali il Perugino, il Pinturicchio, Beato Angelico, Piero della Francesca, Raffaello, Sassoferrato, che adornano le chiese della città e prendono posto all'interno della Galleria Nazionale dell'Umbria insieme alle sculture di Arnolfo di Cambio e altre preziosissime opere.
La città cela anche tesori nel sottosuolo: dalle tracce etrusche e medievali sotto la Cattedrale, ai vicoli medievali sotto la Rocca Paolina.
Perugia infine è città di musica con il festival Umbria Jazz e città del cioccolato dove ogni anno si svolge Eurochocolate all'insegna dei piaceri e delle abilità dei cioccolatieri italiani e internazionali.
Una realizzazione di Fabrizio Vaghi e Paolo Vaghi
Testi, grafica, montaggio e regia di Fabrizio Vaghi
Una produzione Vaghi per il mondo
Puntata condotta da Fabrizio Vaghi e Silvia Sissa,
con la partecipazione di Fabio De Chirico (Soprintendente ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria) e Maria Teresa Severini (Assessore alla Cultura, Turismo e Università del Comune di Perugia).
Con la collaborazione di Maria Luisa Martella per il Comune di Perugia e del Settore Cultura e valorizzazione turistica della città.
Si ringraziano inoltre per la disponibilità la Galleria Nazionale dell'Umbria, la Fondazione per l'Istruzione Agraria, il Museo del Capitolo della Cattedrale, l'Ufficio Beni Culturali della Diocesi, il Nobile Collegio del Cambio e il Nobile Collegio della Mercanzia.
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Guarda altre puntate di Pronti Partenza...Via, alla scoperta delle più belle città d'arte in Italia:
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TOSCANA - ASCIANO Borgo Bello - Full HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Asciano (SI) sorge su un'altura dell'alta valle del fiume Ombrone
Il piccolo e ricco viaggio nel centro di Asciano comincia al cospetto della basilica di Sant’Agata (XI sec. e modifiche del ‘500, ‘600, ‘800) in cui si possono ammirare una Madonna con Bambino del Signorelli e una Pietà del Sodoma . Nei pressi della chiesa si trova il Museo di Arte Sacra che conserva una collezione di opere trecentesche e quattrocentesche.
Corso Matteotti passa nel cuore della piccola città affacciandosi sulla chiesa gotica di San Bernardino (sede del Museo Etrusco) e la chiesa tardogotica di Sant’Agostino.
Molto bella per l’essenzialità della sua architettura la chiesa di San Francesco (XIII sec).
Il viaggio termina nella piazza del Grano che si identifica nella bellissima fontana in travertino (XV sec) di Paolo Ghini e nella facciata del Palazzo del Podestà.
Volterra, Toskana
Volterra, magische und geheimnisvolle Stadt, mit einer dreitausendjährigen Geschichte. Einst eine der sieben Hauptstädte des etruskischen Reiches, dann von den Römern bewohnt, davon zeugt das Teatro di Valebona aus der Zeit Kaisers Augustus. In den Gassen bestimmt das Mittelalter, die Stadtmauern und Kirchen zeugen ebenfalls davon. Aus der Renaissance stammen herrliche Paläste wie Minucci Solaini oder die imponierende Medici Festung. Beeindruckend ist der Plaza del Priori mit dem Palazzo. Volterra ist eine Museumsstadt und ein Zentrum des Alabasterhandwerkes.
Music: Kevin MacLeod
Title; Folk Round
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Toskana Trip #2 Wunderschönes Volterra
Heute war ich in Volterra, einer kleinen Stadt in der Toskana. Ich hoffe das Video gefällt euch. Wenn ja, lasst doch einen Daumen nach oben und ein Abo da. Vielen Dank ????
Geraci Siculo,nel Parco delle Madonie,uno dei Borghi più belli d'Italia
Geraci Siculo è un comune italiano di 1.956 abitanti della provincia di Palermo in Sicilia.Vi si combatté, nel 1338, una cruenta battaglia fra Pietro II di Sicilia e Francesco I Ventimiglia.Fa parte del Parco delle Madonie ed è incluso nel club de I borghi più belli d'Italia.Geraci Siculo è un paese dalle antiche origini con un impianto urbanistico risalente al medioevo. È un paese dedito all’agricoltura e alla pastorizia, la principale attività economica è lo stabilimento per la raccolta e l'imbottigliamento dell'acqua minerale proveniente dalla fonti delle montagne geracesi. Molto particolari sono anche le tradizioni del borgo, fra cui almeno vanno ricordate la festa del ringraziamento (dedicata ai Santi Bartolo e Giacomo e all'Annunziata) e la festa del Crocifisso. Tra le manifestazioni il torneo cavalleresco in costume d'epoca.Sopra una massiccia roccia arenaria si trovano gli antichi resti del Maniero dei Ventimiglia. La costruzione fu la prima difesa occidentale della vasta Contea in quanto la sua posizione la rendeva inaccessibile. Oltre per la sua posizione l’inaccessibilità era dovuta anche alla struttura: all’interno gli ambienti avevano una distribuzione e collocazione militaresca, priva di lussi, ed era preparata ad resistere anche a lunghi assalti. Nel sottosuolo vi erano le cisterne per l’acqua, gli spazi per le provviste e le prigioni; al pian terreno c’erano le scuderie, le cucine, le sale d’armi e le feritoie per i tiratori mentre il piano superiore era adibito a residenza della famiglia del conte. Si presume che il castello sia stato costruito in età bizantina. I Normanni lo trasformarono per le loro esigenze militari e al tempo degli Aragonesi e dei Ventimiglia divenne una vera e propria fortezza militare; risale a questo periodo infatti la chiusura del perimetro urbano con le grandi porte di cui ancora oggi si possono intravedere i segni. Del castello oggi sopravvivono i ruderi: gli angoli mozzati delle torri, le feritoie, le cisterne vuote e la chiesetta di Sant’Anna, integra in mezzo alle rovine.
ANGHIARI Borgo Medievale - Tuscany 4k
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Anghiari è uno splendido borgo medioevale situato nel territorio disegnato dallo scorrere dei fiumi Tevere ed Arno. Bastione inviolabile grazie alle potenti mura duecentesche, ha costituito un notevole punto di riferimento per tante vicende storiche tenendo alta la bandiera della toscanità in una terra di confine ed equilibri molto delicati. Il 29 Giugno 1440, la celebre Battaglia di Anghiari, affrescata da Leonardo Da Vinci in Palazzo Vecchio, riaffermò l'egemonia fiorentina sulla Toscana.
Lo scorrere del tempo ha lasciato segni importanti nelle chiese e nei palazzi del centro storico, sviluppando un disegno urbanistico molto suggestivo, raccolto lungo la ripida ruga che attraversa il paese rendendolo unico ed inconfondibile. Le sue piazzette e vicoli stretti ospitano botteghe antiquarie e laboratori di restauro del mobile; i musei e le chiese conservano capolavori di pittura e di scultura; ad ogni angolo scorci panoramici e prospettive mozzafiato. Anghiari, attorniato da pievi e castelli, gode del meraviglioso scenario dell'Alta Valle del Tevere, anfiteatro naturale denso di spiritualità francescana. Un'atmosfera incontaminata, ricca di boschi secolari punteggiati da monasteri.
Sansepolcro (AR).wmv
Sansepolcro (former Borgo Santo Sepolcro), is a town and comune in Tuscany, Italy, in the province of Arezzo.Situated on the upper reaches of the Tiber river, Borgo was the birthplace of the painters Piero della Francesca, Raffaellino del Colle (a pupil of Raphael) and Angiolo Tricca. It was also the birthplace of the Italian mathematician Luca Pacioli.
Economy is based on agriculture. Industry includes manufacturing, food processing and pharmaceutics. It is the home of Buitoni pasta which was founded by Giulia Buitoni in 1827.According to the tradition, the town was founded around 1000 AD by two pilgrims (Arcanus and Aegidius), who founded here an oratory dedicated to Saint Leonardo (where now is the Cathedral) during their homecoming from the Holy Land, bearing a stone from the Holy Sepulchre (San Sepolcro). First historical mentions are slightly later, referring to the Benedictine Abbey, the Badia, built in that period, round which the walled commune clustered. During the conflicts between Guelfs and Ghibellines, Borgo's factions were headed by prominent local families, the Pichi, Bercordati, Graziani and Bacci.[1] The city was ruled from Milan, then by the Papacy; in 1367 Pope Urban V gave the town and its surrounding contada to Galeotto Malatesta family, whose heirs ruled it until control was assumed by Florence.
Sansepolcro è un comune di oltre 16.300 abitanti della provincia di Arezzo.Si trova in Toscana, al confine con Umbria e Marche. È il centro più popoloso della parte toscana dell'Alta Valle del TevereLa fondazione del centro abitato viene fatta risalire al X secolo; secondo la tradizione locale fu opera di Arcano ed Egidio, due pellegrini di ritorno dalla terra santa che vi fondarono una comunità monastica. L'abbazia, dedicata al Santo Sepolcro e ai Santi Quattro Evangelisti, è documentata a partire dall'anno 1012, ed è detta sorgere in località Noceati. Le prime fonti storiche parlano di una abbazia benedettina, poi passata - tra 1137 e 1187 - alla congregazione camaldolese, nel territorio della Diocesi di Città di Castello. Attorno al monastero si sviluppò, successivamente, il nucleo del centro cittadino che raggiunse la fisionomia attuale agli inizi del XIV secolo. Un elemento propulsore dello sviluppo del centro abitato fu il privilegio di organizzare il mercato settimanale nel giorno di sabato e una fiera annuale all'inizio di settembre, concesso all'abate dall'imperatore Corrado II nel 1038. Sulla fondazione esistono comunque ipotesi alternative, fra cui quella del dott. Vincenzo Benini ove si sostiene che il centro si sviluppi sulle ceneri di un solitario accampamento romano abbandonato a se stesso dopo la crisi dell'impero. A sostegno mancano prove documentali, ma lo studioso mette in relazione a questa tesi un monumento funebre romano (oggi al Museo Civico), la pianta della parte antica della città, che pare ricalcare quella di un castrum romanum. Dopo la pubblicazione di questa ipotesi (1978), l'arch. Giovanni Cecconi, in due studi apparsi nel 1992 e nel 1994, ha proposto la tesi dell'origine del Borgo, poi Sansepolcro, dal vicus romano di Voconianus.
Font : Wikipedia
Michele Nucciotti
Michele Nucciotti archeologo medievista dell'Università di Firenze.
Dissertazione sulla fondazione di Santa Fiora da parte della famiglia Aldobrandeschi e su come non ci siano fonti scritte sullo sfruttamento delle miniere di cinabro nel Basso Medioevo sul Monte Amiata. L'unica fonte riguardo al mercurio è una carta di divisione fra i conti Aldobrandeschi, in cui tra i beni indivisi, cioè amministrati congiuntamente si parla delle miniere di argento di Selvena.
UMBRIA - IL CASTELLO DI GREPPOLISCHIETO [Full HD]
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Greppolischieto, piccolo castello che si erge ai confini meridionali del comune di Piegaro (657 metri) e ristrutturato di recente da Anna Fendi, nota stilista romana. È attualmente adibito a residenza privata e vi risiedono stabilmente solo tre famiglie. Non si conoscono le origini ma il primo insediamento si potrebbe fare risalire agli scampati alla distruzione della vicina città di Fallera, antichissimo tipo di costruzione collettiva di epoca preistorica o protostorica. Greppolischieto fra l'XI° ed il XII° secolo fu aspramente conteso tra Orvieto e Marsciano ma finì poi sotto l'orbita perugina. Nel censimento del 1282 il sito è classificato come villa con 24 fuochi (famiglie). Vengono costruite le mura che sono autorizzate dai magistrati perugini nell'intento di rafforzare gli estremi limiti del contado.
Greppolischieto diviene così un castello nei documenti e negli atti pubblici successivi al 1380. Nel 1392, durante il periodo più critico della lotta fra Beccherini (nobili) e Raspanti (popolari), terminata con la vittoria di questi ultimi e l'ascesa al potere di Biordo Michelotti, Greppolischieto fu occupata dai fuoriusciti, ma poi riconquistata dalla città. Nel 1399 il Consiglio generale di Perugia stanziò 30 fiorini per riparare le mura del castello. Nel 1410 il Comune di Perugia emise una nuova tassa per fare fronte alle ingenti spese provocate dalle continue guerre, per il rafforzamento dei vari castelli. Al pagamento della tassa furono sottoposti tutti gli abitanti della città e del contado in ragione delle loro possibilità e del numero delle bocche(442 con Gaiche). Da: Memorie di una terra: Piegaro e i suoi castelli -- Senofonte Pistelli e Gianluca Pistelli
Greppolischieto________________________________________________________
Small castle which stands on the southern borders of the town of Piegaro (657 meters) and recently restored by Anna Fendi, famous fashion designer in Rome. Is currently a private residence and only three families living there permanently. Do not know the origins but the first settlement could be done to trace escaped the destruction of the nearby city of Faller, an ancient type of building and collecting prehistoric or protohistoric. Greppolischieto between the XI and XII ° century was bitterly contested between Orvieto and Marsciano but ended up in the orbit Perugia. In the census of 1282 the site is classified as a villa with 24 fires (families). They are built the walls that are authorized by the magistrates Perugia in order to enhance the outer limits of the countryside.
Greppolischieto becomes a castle in the documents and in public documents after 1380. In 1392, during the most critical period of the struggle between Beccherini (noble) and Raspanti (popular), which ended with the victory of the latter and the rise to power Biordo Michelotti, Greppolischieto was occupied by the escapees, but then reclaimed by the city. In 1399 the General Council of Perugia room 30 florins for repairing the castle walls. In 1410 the municipality of Perugia issued a new tax to meet the huge costs caused by continuous wars, the strengthening of the various castles. Were subjected to the fee all the inhabitants of the city and the countryside in because of their ability and the number of mouths (442 with Gaiche). From: Memoirs of a land: Piegaro and its castles - Xenophon and Gianluca Pistelli Pistelli
La città altomedievale. Nuove riflessioni - G.P. Brogiolo
Seminari di Archeologia Medievale a.a. 2009-2010
Siena, San Niccolò, padiglione esterno Aula B
13 maggio 2010
La città altomedievale. Nuove riflessioni - Gian Pietro Brogiolo (Università degli Studi di Padova)
IL POGGIARELLO - Agriturismo *** VOLTERRA ***
IL POGGIARELLO - Agriturismo
*** VOLTERRA ***
Agriturismo situato a 6 Km. da Volterra gode di un meraviglioso panorama a cavallo di due bellissime vallate la Val di Cecina e la Val d'Era; da cui sono facilmente raggiungibili le città d'arte di Firenze, Siena e Pisa.
Casolare tipicamente toscano completamente ristrutturato con N. 6 appartamenti, tutti indipendenti, riscaldamento autonomo, con bellissimo giardino e piscina 17 x 8, + 1 sala ricezione con camino in comune.
Il locale viene messo anche a disposizione per cerimonie e feste private.
Aperto tutto l'anno, luogo ideale per trascorrere una vacanza in completo relax immersi nella natura.
loc. Palagione 56048 Volterra (Pi)
Tel.e fax 0588.35035 Cell. 347.8614112
E-mail: info@agriturismopoggiarello.com
(fonte: )
FREE SPOT by Volterra Television (2010)
Presentazione volumi 27 e 28 della «Biblioteca»
Domenica 13 maggio 2018, alle ore 11.15, a San Gimignano, presso la Sala Tamagni (Via San Giovanni 22), in occasione dell'Assemblea dei Soci, il Direttore Prof. Paolo Cammarosano ha presentato i volumi 27 e 28 della «Biblioteca della Miscellanea Storica della Valdelsa»: Tamara Graziotti, Giustizia penale a San Gimignano e Lo statuto di San Gimignano del 1255, a cura di Silvia Diacciati, Lorenzo Tanzini.
Le Balze - Volterra YOUTUBE
( GO TO CHANNEL)
Le Balze - Volterra.
Le Balze sono i punti in cui il territorio
collinare si interrompe per lasciare spazio a verticali pareti formatesi in seguito a frane di crollo. Queste frane sono assai comuni la dove un terreno sabbioso giace su uno argilloso. Siccome l'acqua trasporta via l'argilla molto velocemente, alla sabbia soprastante viene a mancare il
sostegno, perché scalzata alla base, e
quindi crolla di colpo, mantenendo verticale il punto di distacco della frana.
VLOG 1- Volterra (italy)
Volterra è una graziosa città in provincia di Pisa, non lontana da Firenze, Siena ed il litorale costiero, particolarmente conosciuta per le sue origini etrusche e per i numerosi reperti archeologici appartenenti a quest'epoca.
Velathri, nome etrusco di Volterra, era una delle 12 città più importanti della confederazione etrusca; alla fine del IV secolo AC, fu terminata la realizzazione della cinta muraria - lunga ben 7300 metri - pensata per proteggere non solo l'abitato ed il centro urbano, ma anche le fonti, i campi coltivati ed i pascoli, spesso soggetti ad incursioni da parte di popoli stranieri. Dopo un periodo passato sotto il dominio dei Franchi e, successivamente, dei Longobardi, Volterra passò sotto l'egemonia romana cambiando il suo nome in Volaterrae (da cui deriva quello attuale). Infine, fu sottomessa dalla supremazia fiorentina prima, per poi seguire le vicende del Granducato di Toscana e votare - quasi all'unanimità - per l'annessione al Regno d'Italia nel 1860.
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Lezioni di Storia @ Quadraro – Lectio Magistralis del Prof. Vittorio Vidotto - www.HTO.tv
Appuntamento conclusivo, il quarto, con “Lezioni di Storia @Quadraro”. Per questo ultimo appuntamento, è “salito in Cattedra” il Prof. Vittorio Vidotto, Docente di Storia contemporanea all’università La Sapienza di Roma. Questa quarta lezione, intitolata “Città al margine o nuovo centro?”, è stata una lucida analisi urbanistico-culturale sull’evoluzione, e sulle tappe fondamentali, che hanno contraddistinto la progettazione della città di Roma dagli inizi del secolo scorso. Domenica 22 Febbraio, al Circolo Sportivo & Culturale Arca, in Via degli Angeli, 146 a Roma, una sala stracolma di cittadini, di tutte le età, ha assistito alla Lectio Magistralis conclusiva del Prof. Vidotto, una vera e propria lucida, approfondita ed appassionata analisi della città eterna. Dalle parole del Prof. Vidotto, si aveva la netta sensazione che si stesse volando, senza motore, al di sopra della città. Le zona ad Est ed a Sud-Est, prese ad esempio, sono l’ennesima dimostrazione del fatto che Roma sia un museo a cielo aperto che ha subito profonde, e radicali, trasformazioni dal punto di vista del come si abita, di come ci si risiede e di quali ceti sociali vi ci risiedano. Questo è dovuto, principalmente dal fatto che la progettazione della città non è mai riuscita a decollare in maniera organica, anzi, è stata largamente disattesa, basti pensare, come citato dal Prof. Vidotto, dallo SDO al GRA. Si arriva così, tra un’idea ed un’altra degli urbanisti, agli inizi degli anni ’60, dove il clamoroso fallimento nell’attuazione dell’allora Piano Regolatore, porta alla realizzazione di un nuovo polo direzionale nella parte Sud della città, l’EUR, complice, certo di non secondaria importanza anche l’evento Olimpionico. Infatti, proprio per le esigenze sportive, vengono realizzati alcuni impianti proprio in quest’area. Si prosegue sempre su questa strada, a differenza di quanto fatto da altre amministrazioni di altre città europee, tralasciando il recupero urbanistico, a differenza, ad esempio di Berlino, dove l’edilizia abitativa popolare subisce una serie di interventi sia conservativi che architettonici mirati al recupero di quegli spazi ed alla loro fruizione completa. L’unico esempio degno di nota, e che in qualche modo vede la riconversione di strutture nate per scopi diversi divenire spazi abitativi, riguarda il villaggio olimpico, anche se, con il passare degli anni, ed il cambio delle amministrazioni locali, il disinteresse per il recupero ed il mantenimento, sembra essere una delle priorità politiche. La città, quasi fosse un essere vivente che gode di vitalità propria, si trasfigura, muta, si contorce ed evolve caoticamente; questo, principalmente, deriva da una logica tipicamente italiana per la quale l’abitazione di proprietà, incentivata e sostenuta da leggi che hanno favorito l’accesso al piccolo credito ai privati e la disponibilità di mutui, diviene un valore fondamentale assoluto. La conseguenza di tutto questo, magari non immediatamente visibile, ma se considerata in un arco temporale più lungo, porta alla inevitabile, profonda, trasformazione del territorio che, usando un eufemismo, potremmo senz’altro definire come “villettopoli”. Altro elemento cha ha portato alla situazione attuale, e che è sotto gli occhi di tutti, come sostiene il Prof. Vidotto, va ricercato nel momento storico in cui ci fu la netta separazione fra l’Architetto e l’Urbanista. Quasi fosse un’eresia la coesistenza di queste due professionalità in una singola entità fisica, per ragioni squisitamente politiche, si è preferito separarle ed a quel punto si è smarrito il senso profondo della progettazione residenziale ed abitativa proprio perché la questione veniva vissuta, ed interpretata, da due posizioni ed i cui obiettivi erano diametralmente opposti sino ad arrivare ad elidersi, pericolosamente e vicendevolmente. Questo lo spartiacque che ha prodotto urbanizzazioni limitrofe a grossi centri commerciali, anche se non sempre la funzione commerciale è stata ben definita, ma, in breve tempo questa logica ha prodotto una mescolanza fra borgate, più o meno storiche, con centri direzionali dalla configurazione alquanto incerta. In questi luoghi si sono creati agglomerati urbani dove l’intero spettro sociale appare nella sua interezza, sorgono nuove centralità, sia in positivo che in negativo anche se, nella stragrande maggioranza dei casi, gli aspetti negativi prevalgono su quelli positivi. In conclusione, la nuova città sta crescendo disordinatamente e senza che dietro ci sia un disegno, un progetto, un’idea che sottenda ad un obiettivo di fondo ben chiaro e definite. In altre parole, manca una politica, e manca la politica, per dare un senso alle necessità abitative di una grande città europea come Roma deve, e vuole, essere.
Michela Cossidente
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Citerna, Umbria - Tuscany, Italy Part 6
- Tartufi Bianconi - Trufflle hunting