Piazza della Pomposa
dentro le mura della Città Antica fra tante altre piazze immerse nell'arte..
goblet, piazza pomposa modena
Modena, La Pomposa è rinata grazie alla Movida e a noi piace così
Movida alla pomposa? Meglio un po' di rumore che la situazione precedente. E' questo il quadro quello che emerge dai racconti di chi la Pomposa la vive ogni giorno e la racconta nei suoi pregi e nei suoi difetti, legati non soltanto alla famosa questione dei rumori. Una zona che viene, ovviamente, condivisa anche con i numerosi locali, birrerie, ristoranti che hanno portato in questi anni al ripopolamento della piazza e delle zone circostanti. Riconoscendo le problematiche cui l'alta concentrazione di gente può condurre, in molti sottolineano il cambiamento vissuto dalla zona. LA CRONACA
OSTERIA I 5 SENSI ALLA POMPOSA, nel centro storico di Modena.
PRECISAZIONE IMPORTANTE: L'ACRONIMO A.I.C. ACCANTO AL NOME DEL REALIZZATORE E/O REGISTA, SIGNIFICA “Accademia Italiana dI Cinematografia” DA NON CONFONDERSI CON ALTRE DI DIVERSO SIGNIFICATO.
L'Osteria dei 5 Sensi propone una cucina della tradizione mediterranea rivisitata, mixando romagna e piemonte.
Il motto è semplicità e tradizione, fuse con una equilibrata innovazione.
Particolare attenzione poniamo nella scelta degli ingredienti delle nostre ricette, ricercando i migliori prodotti del territorio, prediligendo il prodotto fresco e gli alimenti di qualita con alto valore biologico, caratterizzati dai profumi, colori e gusto della macchia mediterranea e dei nostri mari.
Profumi, colori e gusto che possono trovare l'abbinamento ottimale con i vini che proponiamo, selezionati con cura e passione da un esperto sommelier (circa 150 etichette), privilegiando i vitigni autoctoni italiani e le migliori proposte internazionali.
In accordo con questa particolare attenzione alla qualità, gusto e benessere,
l'Osteria dei 5 Sensi propone anche menu gluten free e per vegetariani.
Rassegna di giovani note modenesi in Piazza Pomposa - Modena
“Rassegna di giovani note Modenesi”: tre imperdibili appuntamenti musicali che vedranno il coinvolgimento di alcune formazioni orchestrali giovanili modenesi, con la direzione artistica del maestro Stefano Seghedoni, compositore e direttore d’orchestra modenese che ha partecipato alla colonna sonora del film “Birdman” candidato a 9 premi Oscar.
Si è debuttato sabato 28 marzo, dalle ore 17, con l’esibizione dell’ Orchestra Giovanile “Pari Consensus”, nata in seno al Liceo Musicale Carlo Sigonio di Modena ed è interamente e democratimente gestita dai giovani componenti stessi.
Durante lo spettacolo, l’Orchestra darà omaggio alle musiche di Morricone, Lennon-Mc Cartney, Simon & Garfunkel, Shostakovic e tradizionali Ebraiche.
Secondo appuntamento di sabato 4 aprile (in caso di maltempo verrà posticipato a sabato 18 aprile), dove il gruppo vocale “Libervox” con emozionanti brani da celebri Musical e film Disney, diretti da Costanza Gallo.
Sabato 11 aprile con la perfomance di tre giovani promesse Modenesi della lirica: Chiara Fiorani soprano, Filippo Giovagnorio tenore e Roberto Penta al pianoforte. Le tre giovani promesse si esibiranno su arie e duetti da opere di W.A.Mozart, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini.
[Wikipedia] Santa Maria della Pomposa, Modena
The church of Santa Maria della Pomposa in Modena, Italy, is an ancient church in the city, once located at the edge of the city walls. Its name derives from the Pomposa Abbey located near the delta of the Po River.
A religious building at the site was documented by 1153. In 1716, the Duke of Modena, Rinaldo I grants the building to his librarian Ludovico Antonio Muratori (1762 - 1750). Deconsecrated in 1774, along with the Aedes Muratoriana was granted by Duke Ercole III to the confraternity of St Sebastian. The church was reconsecrated in 1814. In 1922 Muratori was buried in the church, with a monument by Ludovico Pogliaghi. Among the works inside are a series of canvases depicting the Life of St Sebastian by Bernardino Cervi and an Enthroned Virgin with saints Sebastiano, Rocco, and Geminano by Giovanni Boulanger, copy of a Correggio painting now in Dresden. The adjacent museum celebrates the life and works of Ludovico Antonio Muratori.
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Modena, Italy, piazza roma
Piazza Roma
Places to see in ( Modena - Italy ) Via Emilia Centro
Places to see in ( Modena - Italy ) Via Emilia Centro
The ancient Roman route horizontally cuts the city in an east-west direction. Two large squares at the ends mark the places where the walls of the walls once opened and the countryside began. Via Emilia is of course one of the roads not to be missed. Leaving the eighteenth-century Piazza Sant'Agostino behind you, you will immediately meet the Largo degli Erri on the right, named after some famous Modena painters active in the fifteenth century: the road that begins here is the historic rua Muro ° On the other side on the other hand, Muratori opens up wide, marked by the statue of the historian built in 1853 by Adeodato Malatesta. On the left, the two streets that go north to the sides of the square are Cardinal Giovanni Morone (the cardinal, former bishop of Modena, at the time of the Council of Trent), in which to note the curious gargoyles of the former Scuderie Tàcoli; on the right, via Nazario Sauro, from which you can see the bell-tower of the church of Santa Maria della Pomposa.
Just at this height, on the right, at number 283 stands the mass of Palazzo Montecuccoli degli Erri , rebuilt in the nineteenth century by Vincenzo Maestri on the site of the old church of San Biagio. Immediately after, instead, at number 269, the prestigious Palazzo Solmi , formerly Bellentani-Rangoni, in front of which it beginsvia Ganaceto .
On the left then opens the wide Piazza Matteotti , dominated by the two churches of San Giovanni Battista and of the Voto ° . On the right, then, you can reach the Cathedral , along Corso Duomo.
Go past it, you will find Piazza Torre , dominated by the ninety meters of the white Ghirlandina . Here stands the statue of the Modenese poet Alessandro Tassoni , who lived between 1565 and 1635, author of the heroic poem La Secchia Rapita . The door to the Duomo can also be seen to the right of the towercalled della Pescheria, the canons of the Cathedral, as well as one of the sides of the Palazzo Comunale . Then going along the portico of the Town Hall , you can see, as a mosaic in the floor, the blue-yellow coat of arms of the city, adopted several centuries ago.
On the left the trees belong to the beautiful Piazza Mazzini (note the frescoed portico of Casa Levi), while, on the right, the open space on the side of the street, is called Piazzetta delle Ova , since poultry was sold here at the time of the market . Above is the Gavioli transparent clock. Entering under the vault of the building you reach Piazza Grande; continuing instead towards east, we arrive at the intersection with via Scudari, ancient contrada de 'Molza, once used to play football. Here the beautiful medieval courtyard opens at the back of the Palazzo Comunale .
( Modena - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Modena . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Modena - Italy
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diretta dalla pomposa di Modena
L'amore nel 2014 - Modena - Pomposa
Com'è l'amore nel 2014?
Ci sono grosse differenze fra maschi e femmine?
Qualche risposta l'abbiamo avuta in Pomposa, il luogo di raduno dei ragazzi di Modena, dove si concentrano la maggior parte dei locali.
Ringrazio Giulia Andreoli nei panni dell'intervistatrice
in Pomposa
Suonabanda e i Balarein d'la Ligera in Piazza Pomposa a Modena - 27 Agosto 2013
Coro delle Mondine di Novi di Modena - O mia Rosina
Coro delle Mondine di Novi di Modena - O mia Rosina
Modena, Piazza della Pomposa, 17 agosto 2010
TESTO:
O mia Rosina tu mi piaci tanto
e come il mare piace a una sirena
e quando non ti vedo piango tanto
che non mi scende il sangue nelle vene.
Meglio sarebbe se non ti avessi amato,
sapevo il Credo ed ora l'ho scordato
pur non sapendo più l'Ave Maria
come farò a salvar l'anima mia.
O mia Rosina tu mi tratti male,
sapevo il Credo e non so cosa sia,
sapevo le parole del Messale
e non so più cos'è l'Ave Maria
Meglio sarebbe se non ti avessi amato
sapevo il Credo ed ora l'ho scordato
pur non sapendo più l'Ave Maria
come farò a salvar l'anima mia.
Modena (Emilia Romagna, ITALIA): pt 2
Della topografia originale romana di Modena poco è rimasto. Si conservano le zone edificate verso la fine del Medioevo e nel Rinascimento, a struttura topografica anulare, con strade strette fiancheggiate da portici. In luogo delle mura medievali, alla fine del 15° sec. Ercole d’Este cinse la città di una nuova muraglia pentagonale, distrutta nei due primi decenni del 20° sec., quando al suo posto furono aperti viali e giardini. Una serie di piani regolatori (1893, 1958 e 1965) cercò di frenarne lo sviluppo a macchia d’olio e l’affollamento di attività industriali e terziarie nel centro storico.
Il centro della città è costituito dalla Piazza Grande, con il Palazzo Comunale (medievale ma rifatto nei sec. 17°-18°); il palazzo della Cassa di risparmio (1960, di Giò Ponti) e il fianco sud del duomo. Questo fu iniziato da Lanfranco nel 1099, consacrato nel 1184, e continuato fino al 14° sec. con l’intervento dei maestri campionesi; la facciata (con galleria a loggette e grandi arcature) è decorata dalle sculture di Wiligelmo; sul fianco sud si aprono la Porta dei principi (sculture del Maestro di S. Geminiano) e la Porta regia (maestri campionesi), nel fianco nord la Porta della pescheria (sculture di un continuatore di Wiligelmo, 12° sec.); il grandioso interno è a tre navate con finti matronei e presbiterio rialzato. Accanto al duomo sorge la torre campanaria (Ghirlandina), con coronamento gotico di Enrico da Campione. Numerose e importanti le altre chiese della città: S. Francesco (antica struttura gotica, 1244, modificata nel 1828); S. Pietro (1476, a cinque navate con decorazioni in cotto sulla facciata), S. Bartolomeo (1607, affreschi di A. Pozzo); S. Vincenzo (1617, pantheon ottocentesco degli Estensi); S. Biagio (14° sec., rifatto nel 1661); S. Agostino (1663); S. Domenico (1708); S. Maria Pomposa (ricostruita nel 1717); S. Giovanni Battista (1730). Fra gli edifici civili: Ospedale civile (1753) e palazzi rinascimentali Ghisellini e Ferrari-Moreni; Palazzo Ducale (1634 su disegno di B. Avanzini, completato nel 19° sec.); Palazzo dei musei (1753), in seguito (1788) Albergo delle arti; nuovo cimitero (1973-80) di A. Rossi.
IL FLASH MOB MENO RIUSCITO IN EMILIA ROMAGNA - Modena 20/03/10 UN GRAZIE AI PECORONI MODENESI
(La tromba è già suonata)
Il 20/03/10 è avvenuto il terzo Flash Mob Modenese. Dopo che il secondo è stato un flop, si sperava che le persone che in precedenza avevano dato buca oggi sarebbero venute, ma così non è stato. Così i pochi che sono intervenuti (tra cui il sottoscritto) hanno fatto l'ennesima figura di merda, sotto gli occhi impassibili dei pochi passanti ultrasettantenni. Un grazie quindi ai pecoroni che avevano promesso di partecipare e non sono venuti, nonostante le ripetute sollecitazioni, ed un grazie anche ai Modenesi che hanno lasciato deserta la loro piazza principale il sabato pomeriggio, riempendo invece le vie a se stanti. RISULTATO : UN FLASH MOB CON 10 PARTECIPANTI, SENZA CHE NESSUNO LI GUARDASSE.
(Da notare inoltre che solo un'ora prima ha tenuto in questa piazza un comizio Beppe Grillo, e perciò si
sperava fosse più frequentata almeno oggi)
La Bonissima
Le eccellenze dell'enogastronomia modenese in vetrina in un esclusivo salotto: è racchiusa in questa immagine ideale la filosofia de La Bonissima, il festival dei prodotti tipici di Modena e provincia che da sette anni riempie Piazza Grande. Organizzata da SGP eventi, con la collaborazione del Comune di Modena, La Bonissima prende il nome dalla nobildonna del 1200 (la Bonissima, appunto) che, secondo la leggenda, in tempi di carestia sfamò i cittadini di Modena e da allora considerata la protettrice del buon mercato.
Grazie al successo consolidato nelle scorse edizioni, la kermesse è diventato un appuntamento irrinunciabile per tutti i buongustai. Il clou della manifestazione è rappresentato dal mercato di Piazza Grande, che espone in vendita, direttamente dai produttori dell'alimentare modenese, leccornie spesso impossibili da trovare sugli scaffali dei negozi poiché la quantità limitatissima prodotta ne rende difficile il commercio.
Dal Parmigiano Reggiano stagionato ben 57 mesi, ai gelati alla zucca; e ancora il vero belsone artigianale, il salame di San Felice e l'immancabile aceto balsamico tradizionale: sono solo alcune delle prelibatezze, gioia dei gourmet, che si possono trovare al mercato de La Bonissima.
Il Festival dell'alimentare modenese è dunque un'ottima occasione per poter assaggiare e acquistare prodotti altrimenti difficili da reperire. Inoltre la tre giorni è arricchita da una serie di eventi collaterali condotti da esperti enogastronomici. A partire dalle degustazioni, passando per lo showcooking, una sfida di grande prestigio tra alcuni dei migliori chef della cucina modenese, ospitata presso la scuola Amaltea di Piazza della Pomposa.
1 hour rain sound for your relax, deep sleep, meditation and study
1 hour of a Wonderful Rain Sound for your relax, deep sleep, meditation or study experience.
The rain falls down slamming against the window of an Italian Cafe,
with a view of Piazza della Pomposa, Modena, Italy. Imagine yourself sleeping, meditating or studying while an enveloping sound of rain surrounds you. Sounds good right?
Immerse yourself in the soothing sound of the rain and enjoy a happy relaxing sleep.
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???? LOCATION: Modena (Italy) - Piazza della Pomposa
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In this channel you will find several kind of natural sounds (☔????????????) for all your purposes:
☀ Relax
☀ Study
☀ Sleep
☀ Meditation
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Che ne pensi? Piazza Mazzini Modena - Ex Diurno
Il Comune apre un dialogo per raccogliere suggerimenti, proposte e opinioni che orientino la discussione su questo spazio importante non solo per il Centro Storico ma per tutta la città.
E’ possibile esprimere la propria opinione o inviare idee, immagini, foto o ricordi personali attraverso il nuovo canale digitale #chenepensi
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Piazza XX Settembre a Modena
Piazza nel cuore della città di Modena.
Modena (Emilia Romagna, ITALIA): pt 4
Il Duomo di Modena è tra i maggiori monumenti della cultura romanica in Europa, riconosciuto nel 1997 dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, assieme alla sua torre Ghirlandina e all’adiacente Piazza Grande.
Il Duomo fu fondato il 9 giugno del 1099 per iniziativa delle varie classi sociali cittadine, come affermazione dei valori civici, culturali e religiosi della nascente Comunità. Dedicato a S. Maria Assunta, custodisce le spoglie di S. Geminiano, Vescovo e patrono di Modena morto nel 397. Il sepolcro del Santo vi fu trasferito nel 1106 da una precedente cattedrale. La consacrazione avvenne nel 1184.
L’architetto Lanfranco e lo scultore Wiligelmo realizzarono la cattedrale in una sintesi fra la cultura antica e la nuova arte lombarda, creando un modello fondamentale per la civiltà romanica. Dalla fine del 1100 sino al Trecento il cantiere fu proseguito dai Maestri Campionesi, scultori e architetti lombardi provenienti da Campione.
Modena, taglio del nastro per l'osteria Rossi
MODENA. Molta curiosità e soprattutto voglia di assaggiare. In tanti ieri, dal tardo pomeriggio, subito dopo il taglio del nastro, avvenuto alla presenza del sindaco di Gian Carlo Muzzarelli, hanno scelto di partecipare alla festa dinaugurazione della Trattoria di Modena Rossi. Un nuovo locale che punta sulla tradizione e che va ad arricchire lofferta gastronomica in centro storico e in particolare in Piazza Roma.A restare impresso è prima di tutto il giallo della pasta, pronta a trasformarsi in tortellini, tortelloni, tagliatelle, lasagne... Tutto fatto a mano da sfogline esperte, come una volta. Senza segreti e sotto gli occhi di chiunque. Si è presentata così lOsteria Rossi di Modena in cui è possibile sia degustare che acquistare, tante specialità tipiche di un territorio, noto al mondo per la sua cucina. Il nuovo locale, che si affaccia su di una piazza ormai di riferimento del cuore cittadino, e dai cui tavoli sia esterni che interni mentre si mangia, è possibile ammirare il Palazzo Ducale, si sviluppa su un pian terreno, ove sono presenti cucina a vista, bancone ed una dispensa ricolma di prodotti del territorio (dal lambrusco, allaceto balsamico tradizionale, passando per marmellate e conserve fino agli amari). Video di Benito Benevento