La Caldara di Manziana vista dal cielo con il Drone..
Con l'ausilio del Drone Mavic Pro Platinum, andiamo alla scoperta di questo fantastico luogo.. Situato poco più a sud del Bosco di Macchia grande, Il monumento naturale della Caldara di Manziana.
Luogo straordinario tra magia e mistero, surreale e carico di energie positive.
Ogni qualvolta ci si immerge, si creano sempre le condizioni per una grande avventura.
Nella parte centrale della Caldara, a testimonianza dei fenomeni post-vulcanici è presente una conca dove si può assistere ad esplosioni freatiche di acque sulfuree. L’origine di questo geyser è dovuta alla vaporizzazione delle acque meteoriche che nel sottosuolo vengono a contatto con il magma ancora incandescente.
La denominazione Caldara deriva infatti dalla somiglianza con un pentolone di acqua bollente, ovvero calderone.
Nella parte più esterna del bordo del cratere su un terreno argilloso è presente un boschetto di betulle bianche (Betula pendula).
La presenza di questa specie, tipica dei territori nordici con clima freddo, risulta assai particolare a queste latitudini ed a soli 250 m di altitudine. Questo boschetto mi trasmette tanta energia e ispirazione al punto da dedicargli alcune mie opere pittoriche.
With the help of the Drone Mavic Pro Platinum, let's go to the discovery of this fantastic place .. Located just south of the Woods of Macchia grande, the natural monument of the Caldara di Manziana.
An extraordinary place between magic and mystery, surreal and full of positive energy.
Whenever you dive, you always create the conditions for a great adventure.
In the central part of the Caldara, as evidence of post-volcanic phenomena, there is a basin where you can see the explosions of sulphurous water. The origin of this geyser is due to the vaporization of the meteoric waters that in the subsoil come into contact with the still incandescent magma.
The name Caldara derives from the similarity with a pot of boiling water, or cauldron.
In the outermost part of the edge of the crater on a clayey soil there is a grove of white birches (Betula pendula).
The presence of this species, typical of the northern territories with cold climate, is very particular in these latitudes and only 250 m above sea level. This grove gives me so much energy and inspiration to the point to dedicate some of my paintings.
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Caprese Michelangelo. Panorama dal Museo sulla Rocca.
Caprese Michelangelo owes its name to Michelangelo Buonarroti who was born here on the 6th of March, 1475, at a time when his father Ludovico was the town’s authoritative figure. It is on the Apennine ridge, in the greenest area of the Tuscan Val Tiberina.
The territory, that reaches a height of 1415m above sea level on the Catenaria Alps (M. Castello), is crossed by numerous water courses that converge in the Singerna River that is united to the Tiber by the Montedoglio Lake.
In 1731, the Medici’s century-long era having ended, the territory passed under administration of the Asburgo-Lorena, interrupted by the brief, but important, French domination (1799-1814). With the plebiscite of 1860, Caprese, like all of Tuscany, became part of the Kingdom of Sardinia and then of Italy.
In this period, new splendour came to Caprese in the form and works of Giovanni Santini (Caprese 1787 – Noventa Padovana 1877), astronomer and mathematician, distinguished in teaching and research. With the Royal Decree of the 9th February 1913, the name Michelangelo was added to the old one, referring to the Great Artist’s birthplace.
The memory of Buonarroti still lives today in the Church of St. John, and inside the castle walls that hosted the Michelangelo Museum: the Birth House, Palazzo Clusini, today the seat of the Municipality, the Stronghold Rooms, in which old plaster moulds from the Florentine galleries can be found, and the striking open-air Sculpture Museum. The traces of this intense history can still be admired today in Caprese’s most significant monuments: the medieval stronghold, built in the 10th century; the Camaldolite Abbey of Tifi; the Parish of St. Cassian, exalted by the expressive power of its atmosphere; the romantic church of St. Christopher and the Sanctuary of the Madonna della Selva.
The places that show the passing of St. Francis during his travels, from Assisi to the Sacred Mount Verna, stir up both admiration and respect: the Church of St. Polo, the Chapel of Zenzano, the Monastery of the Casella.
History, art and environment melt together in Caprese’s reality: from which the main events take life: art meetings, fresco courses, exhibitions and conventions, concerts, folklore, the Festival of the Chestnut, recreation and sport activities, trekking in the woods and ancient places.
Caprese Michelangelo, deve il suo nome, a Michelangelo Buonarroti che qui nacque il 6 marzo 1475, nel periodo in cui il padre Ludovico vi svolgeva la funzione di Podestà. E’ collocato sulla dorsale appenninica, nell’area più verde della Val Tiberina Toscana.Il territorio, che raggiunge l’altitudine di 1415 metri nell’Alpe di Catenaria (M. Castello), è attraversato da numerosi corsi d’acqua confluenti nel torrente Singerna, che si unisce al Tevere nel lago di Montedoglio. Nel 1737, terminata la secolare epoca dei Medici, il territorio passò sotto l’amministrazione degli Asburgo-Lorena, intercalata in breve, ma importante dominio francese (1799-1814). Con il plebiscito del 1860, Caprese, come tutta la Toscana, entrò a far parte del regno di Sardegna e poi di’Italia. In questo periodo nuovo lustro venne a Caprese dalla figura e dell’opera di Giovanni Santini (Caprese 1787 – Noventa Padovana 1877), astronomico e matematico eminente nell’insegnamento e nella ricerca.Con Regio Decreto del 9 Febbraio 1913, fu aggiunto all’antico nome quello di Michelangelo, a significare i natali che qui ebbe il Sommo Artista.Il ricordo del Buonarroti vive ancora oggi nella Chiesa di San Giovanni, e all’interno delle mura castellane che ospitarono il Museo Michelangiolesco: la Casa Natale, il Palazzo Clusini, oggi sede del Municipio, le Sale della Rocca, in cui si trovano antichi calchi in gesso donati dalle Gallerie Fiorentine, ed il suggestivo Museo di Scultura all’aperto.Le tracce di questa storia intensa si possono ammirare ancora oggi nei monumenti più significativi di Caprese: la Rocca medioevale, costruita nel X secolo, l’Abbazia camaldolese di Tifi, la Pieve di San Cassiano, esaltata dalla potenza espressiva del suo ambiente, la romantica Chiesa di San Cristoforo ed il Santuario della Madonna della Selva.Suscitano ammirazione e rispetto i luoghi che testimoniano il passaggio di San Francesco durante i suoi viaggi da Assisi al Sacro Monte della Verna: la Chiesa di San Polo, la Cappella di Zenzano, l’Eremo della Casella.Storia, arte e ambiente si fondono nella realtà di Caprese: da ciò prendono vita principali manifestazioni: incontri d’arte, corsi sull’affresco, mostre e convegni, concerti, folclore, Festa della Castagna, attività ricreativi e sportive, trekking per boschi e luoghi antichi.