Asti Tourist Attractions: 10 Top Places to Visit
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Top Places to visit in Asti:
Abbazia di Santa Maria di Vezzolano, Colle Santuario Don Bosco, Cattedrale di Asti Santa Maria Assunta, Collegiata di San Secondo, Chiesa Romanica di San Secondo in Cortazzone, Battistero di San Pietro, Torre Troyana, Castello di Cisterna D'Asti, Palazzo Alfieri Museo Alfieriano, Piazza Roma
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TORINO City Tour
Tra le tante bellissime città italiane, Torino merita sicuramente un posto particolare per le sue bellezze artistiche ed architettoniche e per l’importantissima e centenaria storia che si respira nelle sue grandi piazze, nelle strade del centro, nelle sue chiese ed i suoi musei.
Piazza San Carlo - Galleria San Federico -Palazzo Madama – Palazzo Reale – Giardini Reali – Duomo – Porta Palatina – Stazione di Porta Nuova -Piazza C.L.N Dora e Po – Chiesa di San Filippo Neri – Museo Egizio -Piazza Carlo Alberto – Palazzo Carignano Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – Biblioteca Nazionale Universitaria – Galleria Subalpina – Palazzo Carignano – Palazzo del Pozzo della Cisterna – Piazza Castello – Palazzo dell’Università – Mole Antonelliana – Piazza Vittorio Veneto – Gran Madre di Dio – Arco Monumentale All’Arma di Artiglieria – Parco del Valentino Borgo e Rocca Medievale – Castello del Valentino -Santa Maria del Monte dei Cappuccini – Tranviaria a Dentiera Sassi – Basilica di Superga.
A Superga si trova una lapide in omaggio del Grande Torino il cui aereo si schiantò su questo colle il 4 maggio 1949.
TORINO
Among the many beautiful Italian cities, Turin certainly deserves a special place for its artistic and architectural beauties and for the very important and centennial history that is breathed in its large squares, in the streets of the center, in its churches and its museums.
Piazza San Carlo - San Federico Gallery - Madama Palace - Royal Palace - Royal Gardens - Duomo - Porta Palatina - Porta Nuova Station - Piazza CLN Dora and Po - Church of San Filippo Neri - Egyptian Museum - Piazza Carlo Alberto - Palazzo Carignano National Museum of the Italian Risorgimento - National University Library - Galleria Subalpina - Palazzo Carignano - Palazzo del Pozzo della Cisterna - Piazza Castello - University Building - Mole Antonelliana - Piazza Vittorio Veneto - Grand Mother of God - Monumental Arch To the Artillery Weapon - Park of the Valentino Borgo and Medieval Fortress - Valentino Castle - Santa Maria del Monte dei Cappuccini - Diviera Sassi Tramway - Basilica di Superga.
In Superga there is a plaque in homage to the Grande Torino whose plane crashed on this hill on May 4, 1949.
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Cisterna (Lt) - Il Giardino di Ninfa
« Ecco Ninfa, ecco le favolose rovine di una città che con le sue mura, torri, chiese, conventi e abitati giace mezzo sommersa nella palude, sepolta sotto l'edera foltissima. In verità questa località è più graziosa della stessa Pompei, le cui case s'innalzano rigide come mummie tratte fuori dalle ceneri vulcaniche. »
(Ferdinand Gregorovius, Passeggiate romane)
Il Giardino di Ninfa, si trova interamente compreso nel suo territorio comunale di Cisterna, è stato creato sulle rovine della città medievale di Ninfa agli inizi del XX secolo da Gelasio Caetani. In seguito, grazie all'opera dei suoi eredi e oggi della Fondazione Roffredo Caetani, il giardino si è arricchito di numerose piante e alberi provenienti da ogni parte del mondo, creando un'atmosfera idilliaca e richiamando ogni anno, migliaia di turisti. L'americano The New York Times, lo ha definito il primo giardino romantico del mondo mentre l'inglese The Daily Telegraph lo ha inserito nella lista dei dieci giardini più belli del mondo.Il Giardino di Ninfa è un monumento naturale della Repubblica Italiana situato nel punto di incontro dei confini comunali di Cisterna con Norma e Sermoneta . Si tratta di un tipico giardino all'inglese, iniziato da Gelesio Caetani nel 1921, nell'area della scomparsa cittadina medioevale di Ninfa, di cui oggi rimangono soltanto diversi ruderi, alcuni dei quali restaurati durante la creazione del giardino.Il paese di Ninfa, il cui nome sembra derivare da un tempio di età classica dedicato alle Ninfe, presente su un isolotto del piccolo lago, doveva esistere già durante l'epoca romana, ma si trattava di un piccolo centro agricolo. Durante la metà del VIII secolo papa Zaccaria ebbe in dono da Costantino V Copronimo, in segno di riconoscenza per aver contrastato l'avanzata dei Longobardi intercedendo presso il re Liutprando, vaste zone agricole nei pressi di Norma, dove era presente una tenuta di campagna. In questo periodo la via Appia e la via Severiana divennero impraticabili per via dell'avanzamento della palude e ciò comportò lo spostamento dei traffici commerciali sulla via pedemontana che transitava nei pressi di Ninfa: l'imposizione di un pedaggio a chiunque volesse utilizzare la strada si rivelò essere una fonte di ricchezza e ben presto Ninfa divenne un piccolo centro urbano, con numerose case e chiese.Durante il periodo di massimo splendore Ninfa era una città ricca di case, oltre 150, munite di solaio e granaio, chiese, circa quattordici considerando quelle presenti sia all'interno che all'esterno delle mura e poi strade, mulini, ponti, due ospedali, un castello e un municipio. La città era difesa da una cinta muraria della lunghezza di circa 1.400 metri intervallata da almeno undici torri, anche se probabilmente erano molte di più.Il giardino, della grandezza di otto ettari, è un giardino all'inglese che ospita al suo interno oltre un migliaio di piante ed è attraversato da numerosi ruscelli d'irrigazioni oltre che dal fiume Ninfa: il fiume prende origine dall'omonimo laghetto di natura risorgiva e scorreva, fino alla bonifica integrale, per oltre 40 chilometri nell'agro pontino nel primo tratto col nome Ninfa e poi col nome Sisto, fino a sfociare tra Terracina ed il Circeo; a partire dagli anni '30 le acque risorgive sono state tuttavia deviate, poco a sud del giardino, nel corso del Collettore delle Acque Medie, separandole quindi dal corso del Ninfa/Sisto.
The Garden of Ninfa is a park in the territory of Cisterna di Latina, in the province of Latina, central Italy. It has a surface of 105 hectares. Nearby towns include Norma and Sermoneta.The garden includes the remains of the ancient city of Ninfa, perhaps founded by the Volscians at the feet of the Monti Lepini. In the Middle Ages the town was a rich commune on the Appian Way, being 1159 by order of emperor Frederick Barbarossa, after his enemy Pope Alexander III had taken refuge in the town.Ninfa was repopulated by its inhabitants, under the seigniory of the Caetani, but in the 16th century remained desert due to the expansion of the surrounding marshes and the arrival of malaria.The castle and the area were renewed in the 20th century in the English garden style.
Font : Wikipedia
Castello di Baratuli a Monastir ~ 30 Marzo 2017 | Viaggiare in Sardegna
Percorrendo la SS 131 tra Monastir e Ussana, sulla destra possiamo osservare un gruppo di collinette di forma conica di origine vulcanica; la più alta merita una attenzione speciale per le rovine che si trovano in cima. Si tratta del “Monte Olladiri” che dall'alto dei suoi 235 metri ospita le rovine del castello di Baratuli o Bauladiri, riscoperto solo di recente dagli archeologi ( 2010-2011 ).
Storia:
Il castello fù edificato nel XII secolo ( 1151 ) per conto dei Giudici di Cagliari sopra un precedente insediamento dell'Età del Bronzo-Ferro; passò in mano alla famiglia del conte Ugolino della Gherardesca nel 1265 come il più famoso e meglio conservato castello di Acquafredda a Siliqua.
'E evidente come gli ingegneri dell’epoca scegliessero le cime più isolate e inaccessibili per costruirvi le residenze dei potenti dell'epoca; probabilmente comunicavano tra loro mediante segnali luminosi.
Dopo la caduta del conte Ugolino, il castello cadde in mano ai Pisani e non fù più menzionato nei testi, nemmeno nell’atto che sanciva nel 1324 la pace tra i Pisani e gli Aragonesi.
Il documento permetteva ai conti di Donoratico di mantenere in feudo il castello di Gioiosaguardia e delle terre circostanti ma cedeva al re tutti gli altri castelli posseduti nell’Isola, compreso quello d’Acquafredda. Presumibilmente distrutto dai Pisani nel 1308, sicuramente dal 1324 il castello non esisteva più nel censimento del Fara.
Com'è fatto:
Il castello presenta una pianta esagonale attraversata da un cortile principale lastricato per buona parte della sua lunghezza. Superata la breve rampa di accesso, ai lati del cortile troviamo nel lato sinistro i resti della cisterna con i muri con volta a botte, seguita da entrambi i lati da alcune aree funzionali ( depositi, stalle, residenze dei servitori ).
Alla fine del cortile troviamo le fondamenta della base della torre, con nell'accesso una breve ma ben lavorata scalinata e all'interno il pilastro centrale di sostegno. Una parte della torre crollando è finita nelle aree funzionali a ovest, di cui rimane un enorme ammasso di detriti compatto.
Oltre la fine del cortile rimane osservabile la
fornace, accessibile dall'esterno del castello. Nel lato ovest, oltre l'accesso, sono presenti i resti del muro di cinta e una canaletta per il deflusso delle acque.
Quando l'area fù abbandonata si formarono vari strati di detriti composti da blocchi squadrati, mattoni, intonaco, calce; le coperture sono state le prime a crollare,
seguite poi dai muri perimetrali.
Da vedere in zona:
Nei dintorni nel Monte Olladiri e nel vicino Monte Zara possiamo esplorare diverse interessantissime Domus de Janas di epoca prenuragica ( vedi video precedente ) e la cava abbandonata del Monte Olladiri dove si estraeva trachite rossa.
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Sermoneta Castle and Ninfa Garden, Beautiful Medieval Italian Town, Day Trip From Rome!
The super picturesque Sermoneta, medieval town near Rome, with the Castle and the wonderful Ninfa garden. No doubt that this is one of the best day trips from Rome you can do!
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Sky Wine - Sermoneta 2014 - Riprese Aeree
Riprese Aeree ed in prospettiva dell'evento SkyWine organizzato dall'Associazione Best Events a Sermoneta.
SARZANA (La Spezia): Le sue Fortezze - di Sergio Colombini (Video 4K)
La Cittadella o Fortezza Firmafede fu la prima fortificazione cittadina sarzanese, edificata inizialmente nel 1249 con la cinta muraria della città, grazie all'aiuto dei Pisani alleati della città. Nel 1324 Castruccio Castracani apportò numerose e rilevanti modifiche ai suoi sistemi difensivi, ma successivamente il complesso fu distrutto dai Fiorentini, guidati da Lorenzo de' Medici, nel 1487 durante la Guerra di Serrezzana. La Cittadella fu ricostruita sui ruderi di quella precedente per ordine dello stesso Lorenzo de' Medici che si avvalse dell'opera dei migliori architetti militari fiorentini dell'epoca come Giuliano da Sangallo, Francesco di Giovanni detto il Francione e Luca del Caprina.
Nel 1494 la Repubblica di Genova rientrò in possesso di Sarzana, grazie alla vendita della città da parte di Carlo VIII al Banco di San Giorgio, e completò i lavori della cittadella.
Costituita da un corpo di fabbrica principale, di forma quadrilaterale regolare, con al suo interno un maschio centrale, è circondata da un imponente sistema murario di difesa, a cui è frapposto un ampio e profondo fossato. L'accesso principale avviene tramite un percorso che passa attraverso un ponte in pietra che conduce al portone principale, il quale si apre a un cortile interno molto ampio, laterale al corpo centrale.
Nel XIX secolo il complesso venne utilizzato come carcere. Oggi la fortezza è utilizzata come sede di manifestazioni culturali, mostre e ospita il Museo delle Fortezze, un percorso interattivo che ripercorre la storia di Sarzana.
Fortezza di Sarzanello
Uno dei simboli di Sarzana è la fortificazione militare che sorge sulla vicina collina di Sarzanello, da cui appunto prende la denominazione, e domina la vallata del Magra. È un mirabile esempio della nuova architettura militare rinascimentale con le mura molto spesse e oblique per resistere alle artiglierie, difesa da un rivellino a forma di prua di nave. Fu prototipo per le successive costruzioni di fortezze in epoca rinascimentale.
Antica sede vescovile, la fortezza fu per secoli presidio militare della vallata, centro nevralgico e strategico, e fu spesso al centro delle contese militari della zona. Attualmente la fortezza è visitabile solo negli orari di apertura, mentre l'intera collinetta è liberamente accessibile ed è un punto panoramico suggestivo su tutta la vallata sino al mare. Sovente la fortezza ospita eventi culturali come mostre o eventi musicali.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
#Sarzana #Liguria #Borghi
TOSCANA - MONTISI ANTICO BORGO DELLE CRETE SENESI - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Non è lontana Montisi, da Montepulciano o da Pienza, ma è un altro mondo. Qui il turismo c'è, ma non è invasivo e di massa, ed è quasi esclusivamente straniero, gente che cerca la Toscana felix… Quel clima, quei colori, quegli odori che in qualsiasi stagione rendono questa terra unica al mondo.
un borgo antico, di grande valore storico, che è stato Comune e adesso non lo è più. Anzi tra poco cambierà pure gonfalone, per la seconda volta, passando sotto un comune diverso, rispetto a quello attuale. Parliamo di Montisi, frazione del comune di San Giovanni d’Asso, che tra qualche mese verrà accorpato con il suo capoluogo a Montalcino, cittadina confinante e di riferimento, ma distante 28 chilometri… A San Giovanni d’Asso rimarranno alcuni uffici comunali e pure il… vicesindaco.
Siamo nel cuore delle “terre di Siena”, tra Valdichiana, Valdorcia e Crete senesi. Il paesaggio è ancora quello dei dipinti di Ambrogio Lorenzetti. Ed è una summa dei caratteri tipici del paesaggio toscano: cipressi e olivi, tra boschi di querce e lecci, muri a secco di arenaria, calanchi e costruzioni in mattoni rossi, arenaria e travertino… Anche le insegne delle locande e dei ristoranti sembrano quelle dei romanzi ottocenteschi o di Pinocchio.
Sin dal 1283 gli uomini di Montisi erano organizzati in un Comune, con propri « massari ». Nell'agosto del 1289, dopo l'episodio dell'occupazione del castello da parte dei fuorusciti ghibellini, le autorità senesi decretarono l'abbattimento delle mura: ma non è certo che al provvedimento fosse poi dato corso. In seguito, comunque, Montisi avrebbe continuato ad essere un centro fortificato, di notevole rilievo. Nell'aprile del 1291 i fratelli Simone, Fazio e Cacciaconte Cacciaconti stipularono un atto di spartizione delle rendite e dei diritti signorili nel castello e nel borgo di Montisi; poi Simone, con un consistente seguito di uomini armati, mosse un assalto contro il castello - dalla cui signoria lo aveva forse estromesso la comunità locale: tre uomini del castello furono uccisi ed altri condotti via prigionieri, le case del borgo furono incendiate, e i residenti derubati dei loro averi e di numerosi capi di bestiame. Nel 1295 Simone lasciava per testamento i propri averi in Montisi allo Spedale della Scala, che in prosieguo di tempo avrebbe acquistato una gran parte delle terre intorno a Montisi e organizzato qui una sua « grancia ». Forse verso la fine del '300 vennero costruite le fortificazioni della Grancia di Montisi, descritta in un manoscritto settecentesco come « una bella fortezza a uso di palazzo, con torre, suoi antiporti con ponte levatoio e chiostro in mezzo e con una bella cisterna murata, con fossi e controfossi intorno... » (REPETTI, ROSSI).
Quanto al castello, dal 1371 esso fu sede di un vicario di nomina cittadina, che esercitava autorità anche sui luoghi di Montelifré e Belsedere. A più riprese, nel '400, furono avanzate dalla comunità locale richieste di alleggerimenti fiscali, con le motivazioni consuete dell'impoverimento e dell'espropriazione dei residenti, e talora della necessità di provvedere al rifacimento delle mura castellane in rovina. Nel 1494 fu approvato lo Statuto del Comune di Montisi. tratto da:
Piazza della cisterna
San Gimignano 4 ottobre 2014
La piazza si trovava all'incrocio tra le due direttrici principali del borgo alto medievale (la via Francigena sull'asse nord-sud e la via Pisa-Siena sull'asse est-ovest). Se la piazza del Duomo ambivalente sia come centro religioso che politico (vi si trovano sia la Collegiata che i due palazzi del Podestà), la piazza della Cisterna era destinata al mercato ed a palcoscenico per feste e tornei. La sistemazione attuale risale al Duecento, secondo le disposizioni del Comune ghibellino.
La piazza prende il nome dalla sottostante cisterna per l'acqua del 1287, sormontata da una monumentale vera di pozzo in travertino su piedistallo ottagonale, ampliata nel 1346 sotto il podestà Guccio Malavolti, posta in posizione leggermente decentrata.
La piazza ha una forma triangolare con una lieve pendenza naturale ed è collegata alla vicina piazza del Duomo da un passaggio aperto. La pavimentazione è ammattonata a spina di pesce e sui lati si dispone una straordinaria cortina di case nobiliari e torri medievali.
A partire dal lato sud-ovest, si incontra nell'estremità meridionale l'arco dei Becci, antica porta cittadina della prima cerchia delle mura alto-medievali. La porta è affiancata dai massicci parallelepipedi delle torri dei Becci (a sinistra) e dei Cugnanesi (a destra).
Proseguendo verso destra, gli edifici più significativi si trovano nelle vicinanze della cisterna: palazzo Razzi, Casa Silvestrini (già ospedale) e palazzo Tortoli accanto ad una torre mozza già appartenuta al capitano del popolo.
Passato l'accesso a via di Castello, il lato settentrionale è caratterizzato dal palazzo dei Cortesi e la suggestiva torre del Diavolo, affiancata dalle case dei Cattani.
Il lato occidentale è impreziosito da varie torri, come le gemelle torri degli Ardinghelli e la torre di palazzo Pellari.
Giardini di Ninfa (Norma, Lazio) - Garden of Ninfa (manortiz)
The Roffredo Caetani Foundation was established in Rome on the 14th of July 1972 and its activities are listed in the Statute, Article 2: Institutional Activities.
Management of the internationally well-known Garden of Ninfa (created in the 1920s in an area of seven hectares) is one of the Foundation's main activities. Adjacent to it is a new conservation area called Pantanello, developed in the 1990s, which covers about 100 hectares. The environment that characterised the Pontine plains before the marshes were drained during the 1920s and 1930s, with Gelasio Caetani's significant contribution, has been restored in this new area.
Seasonal guided tours of the Garden, making up some 50,000 annual visitors, include many teachers and students for whom there is botanical and horticultural educational value. The management of the Caetani Castle of Sermoneta, through guided tours, also permits visitors to study the history of the Pontine and Lepini region once so dominated by the Caetani family.
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