Aosta Romana
Aosta è una città fondata dai Romani nel 25 A.C. - all'inizio dell'età augustea - col nome di Augusta Aosta è una città fondata dai Romani nel 25 A.C. - all'inizio dell'età augustea - col nome di Augusta Praetoria. La colonia, edificata nei pressi della confluenza del torrente Buthier col fiume Dora, è un modello esemplare di urbanistica. Per l'importanza dei resti romani ancora visibili, Aosta venne definita la Roma delle Alpi. Della città romana Aosta conserva importanti monumenti quali l'Arco d'Augusto, la Porta Pretoria, il teatro, il criptoportico forense, la cinta muraria quasi interamente conservata. Il ponte-acquedotto romano di Pondel ponte romano.
Music:
Zero Project 1-The Preparation 2- The Light of Truth 3- Memories of the moon
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LAGO BLU a Breuil-Cervinia e MONTE CERVINO (Valtournenche, Valle d'Aosta)
Il lago blu è situato a circa mezz’ora di cammino o alcuni minuti di macchina dal centro di Breuil Cervinia, sulla strada regionale che sale da Valtournenche.
Contornato da larici secolari, il piccolo specchio d’acqua, essendo alimentato da acqua sorgiva, è sempre limpidissimo e consente al Cervino di specchiarvisi dentro.
Poco distante si trovano i laghetti Layet, tre pozze di acqua sorgiva di colore diverso, adagiati in un verde pascolo affacciato sulla valle.
A poca distanza dal Giomein, a un paio d’ore da Valtournenche, in una conca verdissima, tra pendici coperte d’erica rosata e di rododendri vermigli , tra macchie d’abeti bui, si stende un piccolo lago alpestre. E’ il “Lago Blu”, chiamato così per il colore delle sue acque , intensamente cerulee, di una tinta che ricorda quella della turchese e che deriva da un minerale presente sul fondo.
La piramide del Cervino si riflette nel limpido specchio delle acque, con magico effetto; dalla riva, guardando nel fondo, si scorgono alcuni tronchi distesi, simili a travi d’un tetto: essi richiamano alla mente la malinconica leggenda del lago.
In un tempo lontano, dove ora è il lago sorgeva una bella casetta, dimora di una famiglia di pastori. Essi però non erano buoni né caritatevoli e anche la donna, la sposa, aveva un cuore duro e crudele. Un giorno alla porta della casa si presentò un misterioso pellegrino: aveva il volto pallido e stanco, le vesti lacere, a brandelli, e si appoggiava affranto a un grosso bastone nodoso. La donna , che era andata ad aprirgli, lo squadrò da capo a piedi con diffidenza palese.
- Cosa vuoi? – gli chiese con voce dura.
- Per amor di Dio, – mormorò il viandante – dammi un po’ di polenta e un po’ di siero di latte…....
Quello che il poveretto chiedeva era ben poca cosa. Ma la pastora avara e spietata rispose in malo modo:
- Vattene, non ho nulla per te. – e gli voltò le spalle.
Il più piccino dei suoi bimbi aveva assistito alla scena e aveva provato una stretta al cuore, di dolore e di pietà. Entrò in casa, andò a prendere la scodella di latte destinata alla sua colazione e fece per porgerla al pellegrino. Ma i familiari si opposero e in atto di scherno diedero al viandante una ciotola piena d’acqua sporca. Il poveretto si allontanò sconsolato, mormorando oscure parole…