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Best places to visit - Guspini (Italy) Best places to visit - Slideshows from all over the world - City trips, nature pictures, etc.
Two Weeks in Sardinia, Italy
My younger brother and I spent two weeks in Sardinia, Italy. We had the opportunity to visit a lot of cities. And we wanted to share our experience with you so we made a video about it! Enjoy!
Here's a short list of the cities:
27th of July: Alghero
28th of July: Villanova Monteleone
29th of July: Bosa
30th of July: Seneghe
31st of July: Oristano
1st of August: Uras
2nd of August: Guspini
3rd of August: Guspini - yeah, dope city!
4th of August: Buggerru
5th of August: Carbonia
6th of August: Siliqua
Some days in Cagliari
Free songs used in this video:
Jens East - Running (ft. Elske)
Brandon Alexander - Last Name
Nicolai Heidlas - Back in Summer
Rouzy Rouzy ft. Phil Kahan & Tino Cochino - All Night Long
These songs are all available for free on the YouTube channel called La Musique Libre or The Free Music
Places to see in ( Sardinia - Italy ) Fluminimaggiore
Places to see in ( Sardinia - Italy ) Fluminimaggiore
Fluminimaggiore, Frùmini Majori or Flùmini Majori in sardinian language, is a comune in the Province of South Sardinia in the Italian region Sardinia, located about 60 kilometres northwest of Cagliari and about 30 km north of Carbonia.
Fluminimaggiore borders the following municipalities: Arbus, Buggerru, Domusnovas, Gonnosfanadiga, Iglesias. The Temple of Antas is located in the Fluminimaggiore territory. There are several museums in the town, including a paleontology museum.
From the mountains to the sea, passing through natural monuments, prehistoric testimonies, Phoenician-Punic and Roman heritage and industrial archeology. Fluminimaggiore is a center of three thousand inhabitants lying in the valley of the river Mannu . The river flows inside the village and sets the shovels of the Zurru Licheri mill , dating back to 1750, now an ethnographic museum: here you will learn about local culture and history.
The current settlement was born in 1704 when the viscount Asquer granted to rebuild the village of Flumini Major, uninhabited for a century. From the end of the 19th century the agricultural village turned into a mining support center: you will visit a symbolic place of Sardinian mining history with around thirty sites, witnesses of a sudden and ephemeral development. The ghost village of the Malacalzetta mine stands out .
The territory rich in woods, starts from the slopes of Mount Linas and descends towards the coast with beautiful landscapes. In the coast there are several coves: Guardia is Turcus , sa Perdixedda Manna and sa Perdixedda Pittica ('the big and small pebble ') and the tourist village of Portixeddu, ten kilometers from the town. The long beach, cut in half by the mouth of the river Mannu , is of ocher-colored fine sand, bordered by a cliff with natural pools, which plunges into the crystalline sea. Five kilometers from the village, you will explore the fairytale caves of su Mannau , a karst complex 'sculpted' 540 million years ago.
It is characterized by naturalistic beauty, speleological interest and archaeological importance (a hall was a hypogeum temple). You will immerse yourself in the magic that rests in the subsoil between saloons studded with huge limestone formations and with unique shapes, stalactites and stalagmites, crystals and ponds. The caves were connected to the temple of Antas, one of the greatest monuments of Sardinian Antiquity, which you will reach by a path already traced by the Romans (four kilometers from Su Mannau ) .
In a lush valley, you will admire a flight of three shelves (originally more) and a podium adorned with elegant columns delimiting the votive areas. Born as a sanctuary nuragico (ninth century BC), the Carthaginian lived phases and Punic-Hellenistic. During the Roman era the temple knew its maximum splendor. A nearby tomb has returned the bronze of a deity: perhaps the Sardus Pater or the Punic god Sid , transposition of the local divinity Babai . In the summer, Antas Music Festival is staged in this scenario .
In Archaeological museum on display other than those of the temple, prenuragic, nuraghic, Phoenician-Punic, Roman and medieval finds of the territory. Also worth visiting is the paleontological museum with reconstruction of the Palaeozoic marine environment. The most felt events are: fires of St. Anthony the Abbot (16 January), rites of Holy Week and feasts of St. Anthony of Padua (June) and St. Mary of the Assumption (August).
( Sardinia - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Sardinia . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Sardinia - Italy
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Le dune di Piscinas - Medio Campidano - Sardegna - Italia.it
In provincia di Medio Campidano, in Sardegna, si estendono i 5 chilometri quadrati delle suggestive dune di Piscinas, modellate dal Maestrale ed in grado di raggiungere i 100 metri di altezza. Il mare cristallino da un lato e la macchia mediterranea dall'altro cingono le dune più alte d'Europa offrendo uno spettacolo naturale da non perdere.
Il Paradiso Sardegna 4K
Mix di diverse località della Sardegna,da Tuerredda a Cala Gonone passando per Buggerru, Capo Pecora, Scivu, Piscinas, Castello di Monreale Torre dei Corsari, Pistis, Marceddi, S'ena Arrubia, San Giovanni di Sinis, Mari e Ermi, Is Arutas, Torre del Pozzo, S'Archittu, Omodeo, Palau. Qual'è la vostra preferita?? a voi i commenti qui sotto...
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Cala Gonone 4K Dorgali NU Sardegna
youtube.com/c/ParadisoSardegna
#Cala Gonone è l'unica frazione di #Dorgali in provincia di #Nuoro in #Sardegna
Cala Gonone gode dei benefici climatici del mare, con inverni miti ed estati calde e asciutte, e spesso battuta da forti venti di maestrale, come il resto dell'isola, ma che qui hanno una valenza particolare. Il vento non risulta costante ma a forti folate irregolari con direzione variabile, infatti la particolare posizione nel montuoso golfo fa sì che il vento proveniente da nord-ovest si incanali nelle gole delle montagne riflettendosi poi da direzione sud-est.
Le cale del golfo sono talora raggiungibili via mare o, più lungamente, tramite i sentieri dell'entroterra. Tra le cale più note si ricordano Cala Cartoe, Ziu Martine, Cala Fuili e Cala Luna.
Vi sono anche le grotte del Bue Marino, che partendo dalla costa entrano nella montagna per diversi chilometri. Qui si rifugiava la foca monaca (oggi data per estinta in questa zona).
Cala Gonone è ricca di pensioni, alberghi e ha un campeggio e un'area attrezzata per la sosta dei camper, ma non è stata invasa dalle strutture ricettive: esse infatti sono per la maggior parte architetture ristrutturate e adibite a scopo turistico, spesso a conduzione familiare.
Nel 2010 a #CalaGonone è stato inaugurato l'acquario. Posto nella zona denominata La Favorita conta più di 20 vasche espositive ed è l'acquario più grande della Sardegna.Sulla strada che dall'abitato porta alla spiaggia di cala Cartoe è inoltre presente il Parco Museo S'Abba Frisca. La struttura, unica nel suo genere in Sardegna, ospita una vecchia azienda agricola circondata da un parco ricco di acque nella quale sono stati recuperati 15 ambienti tradizionali.
cit. wikipedia.org
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Oxes, Three Second Kiss, and Tapso II on the autoscontri in Finale Emilia, 25 Aprile 2011
Le Miniere di Porto Flavia -Nebida-
Il sito minerario è situato lungo la costa sud-occidentale della Sardegna, presso la località di Masua (Iglesias). Porto Flavia, che prese il nome dalla figlia primogenita del suo progettista, fu realizzato nel 1924 scavando la montagna per circa 600 metri; alla base di due gallerie sovrapposte un nastro trasportatore riceveva i minerali dai depositi sotterranei per trasferirli, con il suo ingegnoso braccio mobile, direttamente nella stiva delle navi di carico alla fonda. Questa ingegnosa soluzione che allora fu capace di rivoluzionare il sistema di imbarco dei minerali, sino a tale data praticato con il carico a mezzo coffe trasportate a spalla dai “galanze” carlofortini sulle loro barche a vela di 20-30 tonn., è ora illustrato ai visitatori perchè insieme al fascino di un luogo meraviglioso possano ammirare anche un esempio di ingegno e di tecnica realizzatrice.
L’opera occupa un posto importante per innovazione e tecnologia tra le realizzazioni in ambito minerario sardo. La società belga Vieille Montagne affidò all’Ing. Cesare Vecelli uno studio progettuale allo scopo di abbattere i costi di trasporto del minerale dalla cava all’imbarco. Il progetto venne realizzato tra il 1922 e il 1924.
L’opera si sviluppa interamente dentro la montagna per circa 600m, per poi avere uno sbocco a picco sul mare. La struttura esterna presenta in facciata un grande arco sovrastato dall’incisione “Porto Flavia”, affiancato da una torretta.
La realizzazione consta di nove silos scavati nella montagna tramite l’ampliamento di caverne naturali. Questi nove ampi vani si sviluppano tra due gallerie sovrapposte, proprio davanti all’isolotto di Pan di Zucchero.Con oltre 700 addetti, sul finire del XIX secolo la Miniera di Masua costituiva una delle realtà industriali più importanti della Sardegna per l’estrazione dei minerali di piombo e dello zinco.
Nel 1922 la concessione fu acquisita dalla Sociétè de la Vieille Montagne, che conferì un rinnovato impulso all’attività estrattiva.
A causa della particolare posizione logistica della Miniera di Masua, nel 1924 la Società affidò al Direttore, l’Ingegnere Cesare Vecelli, il compito di risolvere il problema dei tempi e dei notevoli costi connessi alle modalità di imbarco del minerale destinato alle fonderie del nord Europa.
In breve tempo il Vecelli concepì un’opera di ingegneria senza precedenti nel panorama mondiale.
Si trattava di un innovativo porto, addirittura a picco sul mare, cui l’Ingegnere diede il nome della diletta figlia: Flavia.
Porto Flavia, interamente scavato nella roccia, attraverso una galleria di carico, con 9 silos di stoccaggio del minerale alti 18 m ed una seconda galleria inferiore, attrezzata con un nastro trasportatore estensibile, consentiva di caricare il minerale direttamente nella stiva delle navi mercantili.
L’ingegnosa soluzione permise il drastico ridimensionamento di tempi e costi, facilitando l’attività di stoccaggio e di imbarco dell’estratto.
Si eliminava così la precedente e laboriosa attività di trasporto del minerale che avveniva con l'uso di bilancelle, piccole imbarcazioni a vela latina che giungevano dal porto di Carloforte ove fino a quel momento le grandi navi mercantili erano state costrette ad ormeggiare per l'imbarco del minerale.
Innesti Urbani - Oliena 10 Settembre 2016 ore 17:30
Innesti Urbani - Oliena 10 Settembre 2016 ore 17:30