UMBRIA - MONTONE Borgo bello d'Italia - HD
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Montone (PG) è stato costruito su un colle in bella posizione panoramica tra due affluenti dello stesso Tevere: il Carpina e il Lana.
Castello già nell' altomedioevo, fu poi controllata dalle famiglie che negli anni ebbero il dominio su tutta la zona, come: i Del Monte, i Fortebraccio, i Vitelli; intorno alla metà del XVI secolo, infine, fu assoggettata allo Stato Pontificio.
Oggi Montone , uno dei Borghi più Belli d'Italia, si presenta come un paese nel quale si è operato un attento recupero architettonico nel pieno rispetto delle originarie strutture e nel rispetto dell'uso di antichi materiali.
L' edificio di maggior pregio artistico è sicuramente la chiesa gotica di San Francesco, eretta nel XIV secolo con abside poligonale e portico: all' interno numerosi affreschi di scuola umbra, alcuni attribuiti al maestro Bartolomeo Caporali, e interessanti gruppi lignei. All'interno dell'abitato si trovano ancora le chiese di S. Fedele e la Collegiata di Santa Maria, dove il lunedì di Pasqua si espone la reliquia della Sacra Spina, appena fuori del paese invece, è stata eretta una pieve nel XI secolo in stile romanico bizantino a tre navate ed abside rotonda.
_________________________Montone (PG ) was built on a hill in a beautiful panoramic position between two tributaries of the Tiber itself : the Carpina and Lana.
Castle already in ' Early Middle Ages , it was then controlled by families who over the years had dominion over the whole area, as the Del Monte, the Fortinbras , the calves ; around the middle of the sixteenth century , finally, was subjected to the Papal State .
Today Ram, one of the most beautiful villages in Italy , is presented as a country in which we have operated a careful restoration work in full respect of the original structure and in compliance with the use of old materials .
The ' most important building art is definitely the Gothic church of San Francesco , built in the fourteenth century with a polygonal apse and porch : all' numerous frescoes of the Umbrian school , some attributed to the master Bartolomeo Caporali , and interesting wooden sculptures . Inside the village there are still the churches of S. Fedele and the Collegiate Church of Santa Maria, where on Easter Monday, exposing the relic of the Holy Thorn , just outside the village on the other hand , was a church built in the eleventh century Byzantine Romanesque style with three naves and apse rotunda.
MONTERIGGIONI Borgo Medioevale - Medieval village Tuscany - HD
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Situato all’estremità settentrionale del proprio territorio comunale, Monteriggioni occupa la sommità di una dolce collina dalle pendici coltivate a vigne e olivi.
Il castello venne fondato nel secondo decennio del Duecento dalla Repubblica di Siena, con il principale scopo di creare un avamposto difensivo contro la rivale Firenze Per secoli l’insediamento svolse in pieno la funzione per cui era stato creato, respingendo di volta in volta una miriade di assedi e attacchi. La sua funzione militare venne meno a partire dalla metà del Cinquecento, quando l’intero Stato Senese, di cui il nostro borgo faceva parte, venne annesso a quello fiorentino.
Monteriggioni conserva ancora oggi gran parte delle strutture del XIII secolo e si configura come un luogo assolutamente unico nel panorama dei borghi medievali toscani.
La cinta muraria, realizzata in pietra, abbraccia la sommità di una collina con uno sviluppo lineare di circa 570 metri.
Dalla superficie esterna sporgono quattordici torri a pianta rettangolare, mentre una quindicesima è addossata alla cortina interna. La loro imponenza dovette essere assai notevole anche nel Medioevo, tanto da suggerire a Dante una famosa similitudine con i Giganti collocati nell’Inferno: “[…] però che, come su la cerchia tonda / Monteriggion di torri si corona, / così la proda che ‘l pozzo circonda / torreggiavan di mezza persona / li orribil giganti […]” (Inf., XXXI, vv. 40-44).
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Located at the northern end of its municipal area, Monteriggioni occupies the top of a gentle hill from the slopes cultivated with vineyards and olive trees.
The castle was founded in the second decade of the thirteenth century by the Republic of Siena, with the main aim of creating a defensive outpost against rival Florence. For centuries, the settlement took place in the middle of the function for which it was created, rejecting each time a myriad of sieges and attacks. Its military function was less from the middle of the sixteenth century, when the whole Senese State, of which our village was part, was annexed to the Florentine.
Monteriggioni still retains much of the thirteenth century structures and is designed as a unique place in the panorama of medieval towns in Tuscany.
The walls, made of stone, embracing the top of a hill with a linear development of about 570 meters.
Fourteen towers protrude from the outer surface with a rectangular plan, while a fifteenth is placed against the inner curtain. Their grandeur had to be very significant in the Middle Ages, much to suggest to Dante a popular similarity with the Giants placed in Hell: [...] However, as of the round / Monteriggion circle is crowned with towers, / so the brink that 'surrounds the well / torreggiavan middle person / giant horrible them [...] (Inf., XXXI, vv. 40-44).
San Gemini, Quaint Town In Central Italy
Exploring San Gemini, a charming medieval town in central Italy.
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Filmed on July 21, 2017
Produced by Paolo De Santis
SOVANA - Il Borgo e la Necropoli etrusca - Tuscany - HD
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Nella Toscana del sud, in provincia di Grosseto, si trova Sovana, suggestivo borgo dall’atmosfera ferma nel tempo, rappresenta un raro gioiello di urbanistica medievale.
Dal 7° al 3° secolo avanti Cristo fu un fiorente centro etrusco; di questo periodo è la importante Necropoli Etrusca con la sua tomba “regina” chiamata Tomba Ildebranda a forma di tempio greco. Fu poi importante città in epoca romana, tanto è vero che nei primi secoli del Cristianesimo divenne sede vescovile.
Fu conquistata dai Longobardi (594), e divenne dominio degli Aldobrandeschi il cui Ducato arrivò a comprendere l’intera provincia di Grosseto. Passata poi alla Famiglia Orsini per successione ereditaria fu saccheggiata e devastata dai Senesi nel 1410.
Rimasta in una situazione di grande abbandono per secoli, ha avuto la fortuna di poter arrivare intatta fino ai giorni nostri nella sua veste medioevale.
Dalla Rocca Aldobrandesca, percorrendo un selciato in cotto, si arriva fino alla Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo, e racchiusa così tra i simboli dei poteri che l’hanno governata, Sovana conserva ancora il suo antico incanto e splendore. Nella Piazza del Pretorio si può ammirare il Palazzo Pretorio, la Loggia del Capitano, il Palazzo dell’Archivio, nonché la Chiesa di Santa Maria Maggiore e il seicentesco Palazzo Bourbon del Monte, in parte addossato all’antica Chiesa di San Mamiliano e, proseguendo per via del Duomo
Caratteristica della zona collinare erano e sono le Vie Cave, strade di breve lunghezza ma interamente e profondamente scavate nel tufo, un tempo erano usate come vie di comunicazione tra i piccoli insediamenti e spesso nelle loro vicinanze venivano collocate le necropoli; oggi regalano ai visitatori straordinari ambienti d’incontaminata ricchezza naturalistica.
UMBRIA - CITERNA antico borgo medievale [Full HD]
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Il borgo medievale di Citerna si trova in provincia di Perugia e sorprende i visitatori con camminamenti di grande suggestione, mura, torri e un complesso sistema di cunicoli.
E' unica tra i borghi del centro Italia per la sua rarissima struttura architettonica organizzata su due livelli urbanistici sovrapposti: il borgo medioevale con strade, vicoli, monumenti, punti panoramici da cui abbracciare l'intera Valle del Tevere e, nel sottosuolo gli ammassi con camminamenti, percorsi, volte e antiche cisterne per la raccolta di acque piovane, che danno origine al nome del borgo.
Di antiche origini etrusche il suo territorio fu densamente popolato anche in età romana come è attestato dai ritrovamenti di fittili e monete in tutto il territorio. Nel periodo medioevale fu aspramente contesa tra la ghibellina Arezzo e la guelfa Città di Castello, divenendo ambito feudo delle più potenti famiglie dell'epoca.
Nel 1463 passò allo Stato Pontificio che nel 1500 la concesse in vicariato alla famiglia Vitelli di Città di Castello che con alterne vicende, arrichendola di monumenti e opere d'arte, la resse fino alla fine del XVII secolo. Nel 1849 ospitò Garibaldi mentre si ritirava verso Ravenna e nel 1860, prima fra tutte le città umbre, entrò a far parte del Regno d'Italia.
Citerna ospita un'opera di grande pregio, che è la Madonna col Bambino di Donatello, opere di Pomarancio, scuola di Raffaellino dal Colle e Signorelli. (testo di:Loredana Corina Bobinca Berbece)
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It is the only village in the Italian center having a rare architectural based on two urban overlapping lyers: the medieval village with its streets, alleys, monuments and viewponts from where to see the entire upper Tibber valley.
In the underground layer there are clusters with walkways, vaulted ancient cisterns for the water gathering that gives the name to village.
With its ancient Etruscan origin its territory was densely populated also in Roman times, as is testified by fictiles and coins, found all around the area. During the Middle Ages it was a bitter bone of contention between Ghibelline Arezzo and Guelph Città di Castello. In 1463 it passed to the Papal - State and in the year 1500 Citerna was given in vicar to the family Vitelli from Città di Castello, which with alternate events and after having it enriched with work of art and monuments, kept it until the end of the XVII century. In 1849, Citerna gave hospitality to Garibaldi whilst he retreated towrds Ravenna and in 1860 it entered, being the first Umbrian town, to be part of the Italian Kingdom.
Citerna hosts a work of great value, which is the Madonna and Child by Donatello, newly restored, works of Pomarancio and Raffaellino dal Colle's school and Signorelli's school.
BUONCONVENTO Borgo bello della TOSCANA - Beautiful village of TUSCANY - Full HD
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È importante centro agricolo sulla Via Cassia, nel breve piano dove nell'Ombrone confluisce l'Arbia, formatosi come luogo di tappa sulla Via Francigena. Il toponimo, dal latino «Bonus Conventus», luogo felice, si riferisce probabilmente alla fertilità delle sue terre, coltivate a grano e vigne.
Tuttora cinto dalle mura trecentesche, nelle quali si apre l'imponente porta Senese, il borgo ha conservato il tessuto urbano del Medioevo, con qualche bell'inserto liberty. Ne è esempio, lungo la via centrale, palazzo Ricci-Socini, dove ha sede il Museo d'Arte sacra della val d'Arbia, che conserva arredi liturgici, oreficerie, sculture e dipinti di scuola senese dal XIV al XVII secolo.
Lungo le mura, nelle antiche cantine comunali, ha trovato invece allestimento il Museo etnografico della Mezzadria, che ricostruisce gli ambienti e l'usanza della società contadina del recente passato.
La robusta cinta muraria trecentesca, che conserva nella forma architettonica il carattere senese, un tempo racchiudeva tutto il borgo come una farfalla nel bozzolo.
Su di essa non esistevano aperture, all´infuori di due porte di accesso munite di robusti infissi in legno con ferrature: Porta Senese sul lato nord verso Siena, e sul lato sud Porta Romana, distrutta nel 1944 dai tedeschi in ritirata.
Rimasto intatto per secoli, al riparo del fossato e dei merli guelfi del cammino di ronda, il borgo ha subito grandi trasformazioni nell´800, con la costruzione di fabbricati a ridosso delle mura, tra cui il Teatro dei Risorti.
La pieve di Sant'Innocenza a Piana è un edificio sacro che si trova in località Piana nella campagna vicino a Buonconvento.
Documentata dal 1081, si presenta come un organismo fortificato, con i caratteri tipici dell'architettura militare senese del XIII-XIV secolo; uno dei lati è costituito dalla chiesa. Questa, realizzata in cotto, come la maggior parte del complesso, ma con filari di pietra nella semplice facciata, si presenta a un'unica navata con capriate in vista, ma risente già di suggerimenti gotici nella cappella quadrilatera che la conclude, coperta con volta a botte e con monofore ad arco acuto.
Umbria Bettona aWeekinUmbria
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10 years ago I stumbled upon the wonderful hill town of Bettona. I'm happy to say it's been a spectacular adventure ever since. Really, you must come and see. Stay with me and enjoy extraordinary accommodations in my historic palazzo.
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UMBRIA - PAESAGGI E BORGHI Landscapes and Villages - Full HD
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Infinite ondulazioni di colli formano il tipico paesaggio umbro: dossi fertilissimi punteggiati di antichi borghi e case coloniche si stendono a perdita d'occhio. È il celebrato paesaggio agrario delle viti e degli ulivi, delle piantagioni di tabacco, degli ordinati coltivi ravvivati dalle macchie gialle dei girasoli. Tra i luminosi colli del perugino si incastona il limpido e sottile bacino del Trasimeno. Un parco regionale ne tutela i delicati equilibri idrologici e biologici, estendendo la tutela anche alle tre isole emergenti dall'acqua e alla corona di dolci colline che lo racchiudono.
La natura sembra incontaminata, eppure a ben vedere sono tanti i segni lasciati dalla millenaria storia della colonizzazione di questa terra impervia e difficile: ponti, mulini, torri, castelli e piccoli nuclei fortificati, strisce di terreni a fatica messi a coltura.
Il Parco fluviale del Nera tutela il corso del fiume e del suo affluente Velino: è il regno delle acque, limpide e fredde, che nella cascata delle Marmore danno vita a uno straordinario spettacolo della natura.
In cima alla Valnerina, nel cuore del Parco nazionale dei Monti Sibillini, si può ammirare un paesaggio davvero speciale: sono i piani carsici di Castelluccio, un grandioso anfiteatro sovrastato dalle cime più alte della regione tra cui quella del Redentore.
L'interesse naturalistico è eccezionale perché vi sopravvivono specie altrove estinte e una ricca vegetazione palustre. Nei primi giorni di giugno, il Pian Grande offre lo spettacolo straordinario della fioritura alpina: papaveri, fiordalisi, narcisi, fiori della lenticchia trasformano l'altopiano in un'esplosione di colori e profumi.
II culto delle acque evoca antichi riti che sacralizzano la natura stessa. Le Fonti del Clitunno sono un luogo ideale per comprendere l'intreccio tra religiosità e ambiente per le suggestioni che tuttora vibrano tra le limpide e fredde acque, al tempo dei Romani dedicate al dio Clitunno che qui proferiva i suoi oracoli.
Il paesaggio del Trasimeno è un paesaggio di transizione: la dolcezza del rilievo, le tipologie edilizie e i materiali delle costruzioni rurali (con il maggiore impiego del mattone), assieme ai cipressi che si ritrovano più diffusi che altrove, disposti a filari o a piccoli gruppi, preannunciano ricorrenze più tipiche di paesaggi toscani.
A nord e a est del lago, è l'ulivo a dominare il paesaggio e a segnalare a chi proviene dai dintorni che il lago è vicino.
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PAESAGGI DELL' UMBRIA IN PRIMAVERA - Landscapes of Umbria in spring - Full HD
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L'Umbria è un insieme di quadri ambientali, un dolce e armonioso susseguirsi di paesaggi e ambiti naturali. La Valle Umbra è tutta una ondulazione collinare su cui si attestano una serie eccezionale di città d'arte circondati da viti e olivi.
Conservazione e protezione del patrimonio ambientale sono fattori che trovano risposta con i numerosi parchi esistenti: Parco nazionale dei monti Sibillini, del monte Subasio, del monte Cucco tra Gubbio e Gualdo Tadino, di Colfiorito con una interessante palude, del lago Trasimeno, due parchi fluviali del Tevere e del Nera.
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Umbria is a set of environmental frameworks, a sweet and harmonious succession of landscapes and natural environments. The Valle Umbra is a whole ripple hill on which stood an exceptional array of art cities surrounded by vines and olive trees.
Conservation and protection of the environment are factors that are answered with the numerous existing parks: Sibillini Mountains National Park, Mount Subasio, of Mount Cucco between Gubbio and Gualdo Tadino, Colfiorito with an interesting swamp of Lake Trasimeno, two parks river Tiber and Nera.
Iceland natural beauties.mov
Our 2010 Summer trek began on the glaciers of Iceland and ended on the sun-baked beaches of Cilento, two hours south of Naples, a journey that lasted 34 days, more than seven thousand kilometers throughGermany, Switzerland and Italy with scorching temperatures for most of the trip.
We enjoyed every minute of it. We loved Iceland with its glaciers, spectacular waterfalls, geysers, unspoiled nature, rugged terrain, and its gentle inhabitants. And we are considering a return trip especially after hearing people tell of the rare beauty of its fjord region on the east side of the island. Iceland's position makes it a desirable stop with its excellent connections to many European destinations.
Rekjavik, the country's capital, is a very clean, modern, and efficient city offering excellent dining and shopping opportunities along with interesting historical and architectural sites. It's really interesting to see how they take advantage of their natural resources particularly the abundance of geysers that they exploit for the production of electric power and heating.
From Iceland we continued to Frankfurt where we picked up our rental car and made a quick visit to some friends who have two young and lively girls to entertain us. We drove through Switzerland and spent the night along the shores of Lake Lucern in an overrated and overpriced hotel.
Then on to Italy. We deliberately avoided large cities and tourist attractions and concentrated on exploring dozens of small villages that offer a human connection in addition to history, art and gastronomy. We learned a great deal about food in Abruzzo that we will share in another dispatch!
The highlight of our trip was Andrea Bocelli's concert in his home town of Lajatico, not too far from Lucca and Volterra, in the recently created Teatro del Silenzio, an outdoor facility surrounded by the gentle Tuscan hillscovered with wheat fields, sunflowers, olive trees and vineyards.