Rome Today: Viterbo, Italy's Piece of Heaven
(RT) -- May 31, 2010
Viterbo, Italy's Piece of Heaven
Located on the outskirts of Rome -- the city of VITERBO -- is one of the best preserved medieval towns of central Italy.
Just an hour's drive north of Rome, this ancient city was the heartland of Etruscan civilization. Followed by the Romans, who used it as a vacation spot.... Interestingly, Viterbo is also the birthplace of papal conclaves where several Popes where elected before moving to Rome. However these days, Viterbo's countryside is drawing in visitors thanks to outdoor spas that offer health benefits that date back thousands of years. Including, this one:
Le Pozze di San Sisto
Find out why it's worth visiting and do just as the Romans did.....
Reporting for Rome Today,
Araceli - ITALY
Special thanks to:
Mario Bracci-Devoti
President, San Sisto Cultural Association
Terme Masse di San Sisto Le Pozze
Viterbo, Italy
mariobracci@yahoo.com
Via Francigena in Tuscany : 5 spectacular places not to miss | FrancigenaWays.com
The Via Francigena or Camino to Rome takes pilgrims across some of Europe’s most stunning regions, including Tuscany in Italy. Four sections (12, 13, 14 and 15) of the Via Francigena route cross Tuscany, all the way from Passo della Cissa mountain pass in the Appenines (Via Francigena section 12) to the Val d’Orcia in section 15. However, section 14 from Lucca to Siena remains the most popular stretch of the Camino do Rome, the Via Francigena in Tuscany.
IVREA La via Francigena Italy
Per le vie della città Per ragioni storiche e demografiche viene considerata il capoluogo del Canavese
Le Landzette di Valpelline - Valle d'Aosta
Sabato 19 gennaio a Valpelline appuntamento con lo storico carnevale della Coumba Freida.
La tradizione lega la nascita del carnevale al passaggio di Napoleone attraverso il Colle del Gran San Bernardo, nel maggio del 1800, durante la campagna d’Italia. I costumi sarebbero dunque la trasposizione allegorica delle uniformi dei soldati francesi. Ritroviamo inoltre l’orso che rappresenta l’avvicendarsi della primavera; le code dei muli, che rappresentano i venti e servono per allontanare le correnti d’aria nefaste; gli specchi sui costumi, che devono scacciare gli spiriti maligni; il colore rosso, che simboleggia la forza e il vigore e che, anch’esso, ha il potere di esorcizzare i malefici e le disgrazie. Durante il corteo, le maschere visitano le famiglie; entrano nelle case, ballano nelle strade e nelle piazze, mangiano e bevono ciò che viene loro offerto.
Articolo su AostaSera.it:
Tours in the Tuscan hills: on the Via Francigena
It was a strong feeling to walk in the same path where many years ago countless pilgrims walked from the North to Rome.
A stage of the famous Via Francigena passes close to us: Fignano is less than 2 miles from where we started.
A walk of about 10 km, surrounded by a breathtaking view.
More on the Via Francigena here:
This is a way to show you something about us: we produce wine, olive oil and we rent apartments, but more of this we are 4 brothers with our hobbies, with our passions.
We will post some videos with something about us.
Hoping that you'll enjoy them.
We are not chefs, not musicians... we do only for fun :-)
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***** Grado (2/2) GRADO VECCHIA: Basilica di S. Eufemia Battistero, Basilica di S. Maria d. Grazie
La basilica paleocristiana di Sant'Eufemia venne costruita su di una chiesa preesistente, la Basilichetta di Petrus, di cui si possono osservare alcuni resti all'interno dell'edificio. I lavori di costruzione iniziarono all'inizio del V secolo per interessamento del vescovo Niceta e vennero portati a termine nel 579 ad opera del vescovo Elia che dedicò la basilica a Santa Eufemia, martire di Calcedonia. Lo stile semplice, lineare e severo della costruzione viene esaltato dai mattoni chiari a vista che la ricoprono.
L'interno della chiesa è suddiviso in tre navate da due file di colonne, tutte diverse tra di loro. Notevoli sono i mosaici della pavimentazione, che per il prevalere dei motivi geometrici testimoniano l'influenza bizantina su Grado.
Una volta nella Basilica era conservata una stupenda cattedra vescovile in avorio molto probabilmente donata alla città da Alessandria d'Egitto per ordine di Eraclio II, e le cui tavolette eburnee, note come Avori di Grado, andarono disperse nel XV secolo; le poche rimaste sono oggi divise tra alcuni importanti musei, italiani e non.
Sul lato destro della chiesa si eleva il campanile, visibile a distanza, sormontato dall’anzolo, una statua in rame di San Michele Arcangelo che i veneziani donarono alla città nel 1462.
A sinistra, staccato dal corpo della chiesa, sorge il Battistero (V secolo), a pianta ottagonale, al cui interno è collocata una vasca battesimale esagonale. Davanti al Battistero, in un piccolo giardino, sono conservati alcuni sarcofagi romani risalenti al II e III secolo d.C.
A breve distanza dalla basilica, al limite meridionale del castrum romano, sono visibili tramite un sistema di passarelle i mosaici e i resti di muratura della più antica Basilica della Corte, la cui prima costruzione risale alla metà del IV secolo.
La Basilica paleocristiana di Santa Maria delle Grazie si affaccia sul campo dei Patriarichi, a pochi passi dal Battistero e dalla Basilica di Santa Eufemia. La prima edificazione risale alla metà del V secolo ed è oggi testimoniata dal pavimento musivo della navata destra e dell'abside, decorato con motivi geometrici. La chiesa è stata quindi riedificata, a un livello rialzato di circa un metro, alla fine del VI secolo dal Patriarca Elia.
La facciata in pietra e mattoni è ingentilita da una trifora. L'interno a tre navate ha un forte slancio verticale ed è diviso da due file di cinque colonne marmoree di provenienza diversa. Nella navata sinistra è custodita una statua lignea della Madonna delle Grazie.