Cantù [4K] La città del legno e del carnevale
Cantù (Cantuu in dialetto brianzolo[2], AFI: [kãˈtyː]) è un comune italiano di 39.936 abitanti della provincia di Como in Lombardia. È il venticinquesimo comune più popoloso della Lombardia.
L'origine del nome di Cantù risalirebbe a Canturium che può derivare dai Canturigi, popolazione che abitò la regione Insubria nel VI secolo a.C., o da Cantores, indicante una Cantoria presso qualche edificio religioso. La sua storia iniziò nel V secolo a.C. con la fondazione di Galliano, primo nucleo abitato, da parte dei Galli Insubri. Nel 196 a.C. il villaggio venne conquistato dalle legioni romane che lo inglobarono nel municipio Novum Comum (Como). Cantù fu un borgo di importanza strategica commerciale perché vi passava l'antica strada Milano-Como.
Nel V secolo d.C. la città, grazie ad un discreto sviluppo culturale e religioso, divenne una pieve e si staccò da Como col nome di Canturio. Nel 483 d.C., con un decreto di papa Gelasio I all'arcivescovo di Milano Teodoro dei Medici, venne dichiarata Corte Reale con altre terre. Nel 605 d.C. circa, il territorio canturino si separò da quello comasco, dato che quest'ultimo divenne diocesi suffraganea del Patriarcato di Aquileia.
Verso la fine del X secolo, a Intimiano si costituì una curtis, che comprese anche Galliano. Da Gariardo, nobile e signore della curtis, nacque Ariberto, futuro arcivescovo di Milano. Nel 1004-1005 d.C. Ariberto da Intimiano ristrutturò, o forse riedificò, la basilica di Galliano (esistente dal V secolo d.C.) e, il 2 luglio del 1007, la consacrò a San Vincenzo. Canturio fece parte del Contado della Martesana, controllato da Milano, e dal 1118 partecipò alla decennale lotta contro Como, subendo una grave sconfitta nel 1124. In seguito, unito alla Lega Lombarda, affrontò l'Imperatore Federico I Barbarossa e, con l'aiuto di Como, riuscì a respingerlo nel 1160. Dopo la caduta di Milano, ospitò l'arcivescovo Enrico Sertala e i nobili milanesi scacciati dal popolo e, a fianco dei Visconti, partecipò alle guerre contro i Torriani nel XIII secolo.
Cantù fu anche teatro delle contese tra Guelfi e Ghibellini e nel XIV secolo si dichiarò Repubblica indipendente da Milano rimanendo tale per 10 anni. Nel 1324 diventò signoria di Gaspare Grassi che la fortificò con numerose torri. Tornata sotto l'influenza viscontea, venne travagliata dalle lotte tra i vari pretendenti. Nel 1449 Francesco Sforza inviò il capitano di ventura Antonio Centelles a Cantù. Alla fine dell'anno e nel gennaio del 1450 venne sconfitto in due scontri con i Veneziani condotti da Jacopo Piccinino. In seguito al sospetto che volesse cambiare bandiera venne fatto imprigionare da Francesco Sforza prima a Lodi e poi nel castello di Pavia. La città canturina venne donata da Francesco Sforza a Polidoro Sforza Visconti e nel 1475 affidata in feudo ai conti Pietrasanta che vi fecero erigere un castello in cima al colle centrale, poi distrutto nel 1527 da Gian Giacomo Medici. Del castello rimane solo l'antica torre, trasformata poi in campanile della chiesa di San Paolo.
Dal 1500, Cantù perse il suo aspetto strategico e diventò una cittadina operosa nel centro di un vasto comprensorio. Infatti si hanno notizie della produzione artigianale dei chiodi e del pizzo a tombolo e nella prima metà dell'Ottocento, infine, iniziò la produzione artistica del mobile. Nel 1797, Cantù entrò a far parte del Distretto del Lario con la nascita della Repubblica Cisalpina. La fioritura dell'artigianato canturino, in un periodo di intenso sviluppo industriale, è data dall'istituzione di una Scuola d'Arte per l'arredamento nel 1882, la prima del genere sorta in Italia.
Manifestazioni
La Giubiana (ultimo giovedì di gennaio): secondo tradizione viene bruciato nella piazza principale un fantoccio raffigurante una donna, dopo averlo fatto sfilare per le vie del paese. L'evento ricorda la condanna a morte di una donna che si narra abbia tradito i compaesani consegnando le chiavi della città ai Comaschi, durante la guerra Milano - Como, in cui Cantù era schierata con la prima. (Manifestazione a cura della Pro Cantù)
Carnevale (sabato antecedente la prima domenica di quaresima secondo il rito ambrosiano) tradizionale sfliata di carri allegorici e gruppi mascherati, negli ultimi anni si è affermato come il più grande Carnavale Ambrosiano
Santa Apollonia e fiera - mercato (9 febbraio)
Fiera d'agosto (15 e 16 agosto)
Fiera del Crocifisso (3º mercoledì di ottobre)
Festival organistico internazionale Città di Cantù
Premio Letterario Nazionale Il Tombolo Città di Cantù (Organizzato dalla Pro Cantù)
Il Mese del Libro Convegno sul libro oggi - il libro e il mobile - il libro in strada (Organizzato dalla Pro Cantù)
Concorso Internazionale per Pianoforte e Orchestra Città di Cantù
Video girato e montato da: Gregory Gerosa