Top 10 Best Things to do in Avezzano, Italy
Avezzano Travel Guide. MUST WATCH. Top 10 things you have to do in Avezzano. We have sorted Tourist Attractions in Avezzano for You. Discover Avezzano as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Avezzano.
This Video has covered top 10 Best Things to do in Avezzano.
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List of Best Things to do in Avezzano, Italy
Santuario della Madonna di Pietraquaria
Area Archeologica di Alba Fucens
Castello Orsini-Colonna
Cunicoli di Claudio
Piazza Risorgimento
Parrocchia Cattedrale San Bartolomeo
Chiesa di San Giovanni Decollato
Chiesa della Santissima Trinita
Art Beer
Riserva Naturale Monte Velino
20 Things to do in Florence, Italy Travel Guide
Come join us as we visit Florence, Italy in this travel guide covering the best things to do, eat and experience in the city. Quite possibly the most beautiful city in Italy features stunning architecture, cathedrals and artwork along with great food and markets worth visiting. Overall, no trip to Italy is really complete without a visiting Florence.
20 Things to do in Florence City Tour | Italy Travel Guide: (FIRENZE ITALIA)
Intro - 00:01
1) Florence Cathedral (Il Duomo di Firenze) / 5 Attractions Pass: - 00:35
2) Bell Tower of Florence (Giotto's Campanile) - 01:32
3) Florence Baptistery (Battistero di San Giovanni) - 02:16
4) Museum of the Works of the Cathedral (Museo dell’Opera del Duomo) - 02:41
5) Crypt of Santa Reparata - 03:00
6) Filippo Brunelleschi’s Dome of Florence Cathedral - 03:19
7) Gelato Grom - 03:42
8) Uffizi Gallery (Galleria degli Uffizi) - 04:27
9) Pizzeria Toto for Italian pizza- 06:09
10) Piazza della Signoria - 07:05
11) Palazzo Vecchio -07:19
12) Loggia dei Lanzi - 07:23
13) Galleria dell'Accademia di Firenze / Gallery of the Academy of Florence - 08:07
14) Ponte Vecchio - 09:19
15) Piazzale Michelangelo - 10:18
16) Sunset Views of Florence - 10:20
17) Food at the Central Market in Florence- 10:47
18) Central Market Florence for grocery shopping - 12:00
19) Cooking Pasta at Home - 12:12
20) Florence at Night - 13:37
Outro - 13:40
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Our visit Florence travel guide covers some of the top attractions including a food guide to local Italian food, top sightseeing tourist attractions and the city by day and by night including visiting cathedrals, pizzerias, ruins, parks, the coliseum and the Vatican City. We cover activities you won't find in a typical Florence tourism brochure, Florence itinerary or Florence, Italy city tour also known as Firenze Italia.
20 Things to do in Florence, Italy Travel Guide Video Transcript: (FIRENZE)
Florence: when it comes to Renaissance art, there’s probably no better city in the world to soak it all in!
Our time here was spent viewing works by Italian masters both in museums and public spaces, marvelling at the architecture - in particular Florence Cathedral and its massive dome, going in search of the best lookout points, and eating plenty of pizza & gelato sharing the best things to do in Florence on your visit.
We paid 15 Euros for a ticket that gave us access to 5 attractions associated with Florence Cathedral. Giotto’s Campanile, the bell tower stands 84.7 metres with 414 steps.
We made our way over to our next attraction: the Baptistry. Known as both the Florence Baptistry and the Baptistry of Saint John.
We continued to Museo dell’Opera del Duomo, which is a museum dedicated to conserving artworks relating to Florence Cathedral.
It was time to climb the dome of Florence Cathedral. We ate our gelato at Grom and it was delicious.
The Uffizi Gallery is considered one of the best museums in the world focusing on the Italian Renaissance. Most of the art collection you see today was gifted to the city of Florence by Anna Maria Luisa, the last Medici heiress.
From Uffizi Gallery you get some pretty cool views of Ponte Vecchio and the Arno River from a higher vantage point.
We visited in Florence was Piazza della Signoria, an L-shaped square right in the heart of the city. A landmark in this square is Palazzo Vecchio or the Town Hall. And to the right of this building, you have the Loggia dei Lanzi.
Speaking of David, we did find him, over at Galleria dell’Accademia. Michelangelo’s David depicts the Biblical David carved out of a single block of marble.
Ponte Vecchia during the 16th century that one of the Medici ordered for the butcher shops to be replaced with jewellers.
When it comes to sunset in Florence, there are no better views than from Piazzale Michelangelo overlooking the historic center on the other side of the Arno River.
This indoor market is foodie central with the second floor of the market is filled with eateries. Central Market is a great place to pick up ingredients to bring back to your kitchen.
We hope you enjoyed this Florence travel guide and that it gave you ideas of things to do.
This is part of our Travel in Italy video series showcasing Italian food, Italian culture and Italian cuisine.
Music by Joakim Karud:
Best places to visit
Best places to visit - Concesio (Italy) Best places to visit - Slideshows from all over the world - City trips, nature pictures, etc.
GUARDIA DEI LOMBARDI (Avellino-Irpinia-Italy) - Viaggio nei Paesi d'Irpinia -
Guardia dei Lombardi è un comune italiano di 1.799 abitanti della provincia di Avellino in Campania.Situato a 998 metri s.l.m. con un territorio compreso tra i 433 (Valle Ufita) e i 1.024 (Monte Cerreto) metri s.l.m., è il secondo comune più alto della Campania, dopo Trevico. Il paese si estende su una superficie di 55,61 km², ed ha una densità di 32,91 abitanti per km².[5] Il territorio fa parte della Comunità montana Alta Irpinia. I comuni confinanti sono Andretta, Bisaccia, Carife, Frigento, Morra De Sanctis, Rocca San Felice, Sant'Angelo dei Lombardi, Vallata.
Idrografia :Il territorio è ricco di fontane e sorgenti. Una delle più importanti dà origine al fiume Frédane, affluente del Calore Irpino.
Dista 59 km dal capoluogo di provincia Avellino. È uno dei paesi colpiti dal violento terremoto dell'Irpinia del 23 novembre 1980. Posizionato in affaccio fra la Valle dell'Ufita e la Valle dell'Ofanto, a nord del Monte Cerreto, nell'Irpinia orientale, è circondato da boschi e campagne verdi caratterizzate dalla presenza delle tipiche costruzioni rurali. Dal campanile della Chiesa Madre e dal Monte Cerreto (a pochi metri dalla centrale Piazza Vittoria) è possibile scorgere ben 4 regioni (Basilicata, Campania, Molise, Puglia) e 10 province (Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Campobasso, Isernia, Bari, Barletta-Andria-Trani, Foggia, Potenza), nonché il mar Adriatico nelle giornate più limpide.L'inverno è molto rigido con frequenti piogge e abbondanti nevicate, spesso causa di disagi che talvolta rendono il paese isolato. La temperatura scende spesso sotto lo zero tra i mesi di novembre e aprile, con punte minime che possono toccare anche i -10 gradi. Nel periodo autunnale sono piuttosto frequenti le nebbie. L'estate risulta abbastanza mite e secca, con punte massime che superano molto raramente i 30 gradi.I dati sul clima di Guardia e dell'area montana dell'Irpinia possono essere prelevati dalla vicina Stazione meteorologica di Trevico.l nome del comune viene fatto risalire dal termine guarda, garda che entra nella composizione di molti toponimi. Esso allude all'esistenza di un posto di guardia; poi viene attribuito anche ad una località posta in un sito sopraelevato rispetto al territorio circostante, caratteristica orografica del centro. La parola deriva dalla voce germanica warda, di analogo significato ed attribuibile forse ai Longobardi, per quanto sia probabilmente una formazione gotica. Una delle prime denominazioni del comune è infatti la latina Guardia e Longobardorum, che successivamente mutò in Guardiae de Lombardis (1100-1300), Guardialombarda (1400-1600), Guardia Lombarda (1600-1800), Guardia dei Lombardi (prima metà del 1900) e infine Guardia Lombardi.Vi è una suggestiva ipotesi secondo cui la nascita di Guardia andrebbe spostata di oltre un millennio indietro: in base agli studi sulle distanze condotti incrociando la Tavola Peutingeriana, l'Itinerario Antonino, e i documenti antichi riguardanti la Via Appia, Guardia potrebbe coincidere con Romulea, descritta da Tito Livio (Ab urbe condita, X, 17) come una delle più opulente città sannite, espugnata e saccheggiata nel 293 a.C. dal console Publio Decio Mure o, secondo un'altra fonte annalistica, dal console Volunnio, e mai più ricostruita. In realtà la teoria più accreditata farebbe coincidere Romulea con Bisaccia (paese confinante con Guardia), ma l'esistenza nei testi antichi della mansio Sub Romula, piccolo insediamento più a valle di Romulea e a margine della Via Appia, farebbe pensare alla frazione più popolosa di Guardia, ovvero Taverne di Guardia (910 m.s.l.m.). Questa ipotesi troverebbe riscontro anche nel fatto che le strade romane venivano concepite con fini prettamente militari, privilegiando i tratti elevati che consentivano il controllo del territorio circostante, a discapito di percorsi vallivi soggetti ad alluvioni e smottamenti e più facilmente esposti al pericolo di imboscate. Studi recenti, come quelli degli studiosi Salmon (sulla base di scavi archeologici) e Werner Johannowsky, ipotizzano che Romulea sorgesse dove si trova oggi Carife. In tal caso non sarebbe da escludere che la mansio Sub Romula sorgesse a Piano d'Occhio, frazione di Guardia a ridosso del fiume Ufita geograficamente più vicina a Carife, in cui tra l'altro sono stati rinvenuti i resti di un'enorme villa romana.
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Pope Gregory X, Arezzo, Tuscany, Italy, Europe
Pope Gregory X (c. 1210 – 10 January 1276), born Teobaldo Visconti, was Pope from 1 September 1271 to his death in 1276 and was a member of the Secular Franciscan Order. He was elected at the conclusion of a papal election that ran from 1268 to 1271, the longest papal election in the history of the Roman Catholic Church. He convened the Second Council of Lyons and also made new regulations in regards to papal conclaves. Though briefly annulled by Pope Adrian V and Pope John XXI, these regulations remained in force until the 20th century, when they were altered by Pope Paul VI. Pope Clement XI beatified him in 1713 after the confirmation of his cultus. Visconti was elected to succeeded Pope Clement IV on 1 September 1271 after the papal chair had been vacant for two years and nine months, due to divisions among the cardinals. The College of Cardinals, meeting in Viterbo where Pope Clement IV (1265-1268) had died, was equally divided between the French and Italian cardinals. The French wanted a pope from their own country, influenced by Charles of Anjou, the younger brother of King Louis IX of France, who had been invested with the throne of Sicily by Pope Clement IV (1265-1268). Charles had also successfully intrigued to have himself elected Senator of Rome, and he repeatedly intervened in the political affairs of the entire Italian peninsula. He had entered Rome on 23 May 1265 where he was made Senator and was proclaimed king of Sicily. On 6 January 1266, he was crowned in St. Peter's Basilica by Cardinals Riccardo Annibaldi, Raoul de Grosparmy, Ancher Pantaleoni, Matteo Orsini, and Goffredo da Alatri, with permission of Pope Clement IV, who did not dare to approach Rome himself due to the hostility of the Ghibelline government toward him. The deadlock was not even broken when the citizens of Viterbo locked up the cardinals in the Episcopal palace where they were meeting, and finally tearing off part of the roof of the building. Finally, in August 1271, the Cardinals decided to appoint a committee, three of their number from each side, to negotiate a settlement (Election by Compromise). When the six could not agree, however, on the choice of one of the cardinals, they decided to look outside their ranks. They settled on Teobaldo Visconti, the Archdeacon of Liège. Their decision was ratified by all of the Cardinals on 1 September 1271. This was a victory, in fact, for the French-leaning faction, since Teobaldo had intimate connections with France, and his nephew, Vicedomino de' Vicedomini, a native of Piacenza but Archbishop of Aix in Provence, had been a follower and advisor of Charles of Anjou ever since he came into Italy. The election of Visconti, after a 2-year, 9-month struggle, came as a complete surprise to him, since it took place while he was engaged in the Ninth Crusade at Acre in Palestine with King Edward I of England. Not wanting to abandon his mission, his first action upon hearing of his election, was to send out appeals for aid to the Crusaders. At his final sermon at Acre just before setting sail for Italy, he famously remarked, quoting Psalm 137, If I forget thee, O Jerusalem, let my right hand forget her cunning. Nonetheless, he had to return to Italy immediately, since he had been summoned by the Cardinals in order to accept the election at their hands. On 1 January 1272, the Pope-Elect reached Brindisi, and he arrived in Viterbo, the site of the Election, where the Cardinals were waiting, in early February 1272. On some unknown date he completed the Election by accepting the Papacy; it was in Viterbo that he assumed the papal mantle. But he was still careful to call himself Episcopus-electus. On 13 March 1272, he entered Rome with the entire Roman Curia. Since he was not in Holy Orders, he had to be ordained a priest, which took place on 19 March 1272. He was consecrated a bishop and crowned on 27 March 1272 at St. Peter's Basilica.
Tales by love - ep.10: Ritorno a Capo Nord [SUB ENG]
Luglio 2017: La storia del mio secondo viaggio a Capo Nord.
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SUB ENG by Camilla Macchia camilla.macchia99@libero.it
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Caprese Michelangelo. Panorama dal Museo sulla Rocca.
Caprese Michelangelo owes its name to Michelangelo Buonarroti who was born here on the 6th of March, 1475, at a time when his father Ludovico was the town’s authoritative figure. It is on the Apennine ridge, in the greenest area of the Tuscan Val Tiberina.
The territory, that reaches a height of 1415m above sea level on the Catenaria Alps (M. Castello), is crossed by numerous water courses that converge in the Singerna River that is united to the Tiber by the Montedoglio Lake.
In 1731, the Medici’s century-long era having ended, the territory passed under administration of the Asburgo-Lorena, interrupted by the brief, but important, French domination (1799-1814). With the plebiscite of 1860, Caprese, like all of Tuscany, became part of the Kingdom of Sardinia and then of Italy.
In this period, new splendour came to Caprese in the form and works of Giovanni Santini (Caprese 1787 – Noventa Padovana 1877), astronomer and mathematician, distinguished in teaching and research. With the Royal Decree of the 9th February 1913, the name Michelangelo was added to the old one, referring to the Great Artist’s birthplace.
The memory of Buonarroti still lives today in the Church of St. John, and inside the castle walls that hosted the Michelangelo Museum: the Birth House, Palazzo Clusini, today the seat of the Municipality, the Stronghold Rooms, in which old plaster moulds from the Florentine galleries can be found, and the striking open-air Sculpture Museum. The traces of this intense history can still be admired today in Caprese’s most significant monuments: the medieval stronghold, built in the 10th century; the Camaldolite Abbey of Tifi; the Parish of St. Cassian, exalted by the expressive power of its atmosphere; the romantic church of St. Christopher and the Sanctuary of the Madonna della Selva.
The places that show the passing of St. Francis during his travels, from Assisi to the Sacred Mount Verna, stir up both admiration and respect: the Church of St. Polo, the Chapel of Zenzano, the Monastery of the Casella.
History, art and environment melt together in Caprese’s reality: from which the main events take life: art meetings, fresco courses, exhibitions and conventions, concerts, folklore, the Festival of the Chestnut, recreation and sport activities, trekking in the woods and ancient places.
Caprese Michelangelo, deve il suo nome, a Michelangelo Buonarroti che qui nacque il 6 marzo 1475, nel periodo in cui il padre Ludovico vi svolgeva la funzione di Podestà. E’ collocato sulla dorsale appenninica, nell’area più verde della Val Tiberina Toscana.Il territorio, che raggiunge l’altitudine di 1415 metri nell’Alpe di Catenaria (M. Castello), è attraversato da numerosi corsi d’acqua confluenti nel torrente Singerna, che si unisce al Tevere nel lago di Montedoglio. Nel 1737, terminata la secolare epoca dei Medici, il territorio passò sotto l’amministrazione degli Asburgo-Lorena, intercalata in breve, ma importante dominio francese (1799-1814). Con il plebiscito del 1860, Caprese, come tutta la Toscana, entrò a far parte del regno di Sardegna e poi di’Italia. In questo periodo nuovo lustro venne a Caprese dalla figura e dell’opera di Giovanni Santini (Caprese 1787 – Noventa Padovana 1877), astronomico e matematico eminente nell’insegnamento e nella ricerca.Con Regio Decreto del 9 Febbraio 1913, fu aggiunto all’antico nome quello di Michelangelo, a significare i natali che qui ebbe il Sommo Artista.Il ricordo del Buonarroti vive ancora oggi nella Chiesa di San Giovanni, e all’interno delle mura castellane che ospitarono il Museo Michelangiolesco: la Casa Natale, il Palazzo Clusini, oggi sede del Municipio, le Sale della Rocca, in cui si trovano antichi calchi in gesso donati dalle Gallerie Fiorentine, ed il suggestivo Museo di Scultura all’aperto.Le tracce di questa storia intensa si possono ammirare ancora oggi nei monumenti più significativi di Caprese: la Rocca medioevale, costruita nel X secolo, l’Abbazia camaldolese di Tifi, la Pieve di San Cassiano, esaltata dalla potenza espressiva del suo ambiente, la romantica Chiesa di San Cristoforo ed il Santuario della Madonna della Selva.Suscitano ammirazione e rispetto i luoghi che testimoniano il passaggio di San Francesco durante i suoi viaggi da Assisi al Sacro Monte della Verna: la Chiesa di San Polo, la Cappella di Zenzano, l’Eremo della Casella.Storia, arte e ambiente si fondono nella realtà di Caprese: da ciò prendono vita principali manifestazioni: incontri d’arte, corsi sull’affresco, mostre e convegni, concerti, folclore, Festa della Castagna, attività ricreativi e sportive, trekking per boschi e luoghi antichi.
Torrice (Fr)
Il nome di Torrice deriva verosimilmente dalle torri che la cinta muraria medioevale presentava quando nel secolo X il centro ciociaro venne fortificato.Ma resti archeologici fanno ritenere che nell’epoca romana, forse a causa della sua vicinanza con Frusino e con la via Latina, il territorio torriciano fosse popolato da gente abitante in un pagus o attorno a qualche piccola villa rustica.Le prime testimonianze storiche risalgono all’inizio del millennio quando Torrice viene menzionata prima come località e poi come castrum appartenente alla circoscrizione religiosa verolana e soggetto politicamente allo stesso vescovo.Questi era in lotta con la potente famiglia feudale dei Girinidi, arroccata a Monte San Giovanni Campano e padrona di molti castelli della zona.I vescovi erano soliti definire le controversie sistemando il territorio con vasti possedimenti a contratto livellare, garantendosi poi la presenza dì un gruppo di milites fedeli. Da questì milites, venne probabilmente quel gruppo di condomini che controllò Torrice nei secoli XI-XII e fino ai primi decenni del Duecento.I condomini ebbero il potere giudiziale, riscuotendo decime e servizi, come detentori di ogni potere sul piccolo castello. Nei secoli del Medioevo Torrice venne più volte attaccato e incendiato: nel 1129 dal le truppe pontificie di Onorio Il durante il tentativo papale di riconquista della Campagna, nel 1165 dalle milizie tedesche di Federico I il Barbarossa guidate da Diopoldo il quale fece devastare e depredare le contrade.Se in questi secoli Torrice sembra già una piccola comunità autonoma per aver portato a compimento il suo processo di affrancamento da Veroli e dai castelli vicini in realtà era ancora sottoposta a signori feudali consorziati in condominio. Dal 1224, il borgo fu tuttavia concesso dal papato ai de Ceccano mentre al vescovo di Veroli rimasero i diritti signorili.Durante il Trecento Torrice fu sottoposto a continue scorrerie provocate dalle lotte contro i Caetani. I suoi abitanti parteciparono all’assalto della rocca di Ferentino, allorché i campanini insorsero contro il cardinale Egidio d’Albornoz e l’estensione delle sue costituzioni alla provincia di Campagna e Marittima. Malgrado la presenza dei de Ceccano fosse forte, Torrice tornò sotto la giurisdizione del vescovo verolano e della Chiesa romana. Per questi motivi venne attaccato e occupato da Onorato Caetani nel 1399 durante i fatti dello scisma d’Occidente in cui Torrice fu coinvolto riuscendo infine a tornare all’obbedienza del papa legittimo.Dopo questi avvenimenti Torrice fu occupato da Ladìslao di Durazzo re dì Napoli a cui i torriciani si ribellarono di struggendogli le fortificazioni che erano state erette.Agli inizi del Quattrocento esisteva l’universitas, il comune rurale che nel Cinquecento appariva dotato di propri statuti.La comunità venne poi nuovamente sottoposta a un’ultima signoria dei ceccanesi per passare nel 1484 sotto Deifobo dell’Anguillara e poi da un signore all’altro, fra i quali, il cardinale Francesco Mendoza causa di una certa influenza spagnola sul castello. Seguì per Torrice un periodo di spopolamento, ma la ripresa demografica si ebbe subitanea e vigorosa. Nel Seicento Torrice fu al centro di gravissimi problemi economici a cui si tentò di far fronte mediante un vasto disboscamento del territorio, da destinare all’allevamento e all’agricoltura.Nei secoli dell’età moderna, dopo la guerra di Campagna, l’ultima combattuta nel Lazio meridionale fino all’invasione francese del 1798 si ebbero i problemi provocati dal brigantaggio, resi più virulenti dalla focosa personalità degli abitanti. Qualche torriciano partecipò alle ribellioni antigiacobine venendo però condannato al patibolo.I segni della ripresa demografica ed economica del Settecento furono la progettazione e la realizzazione del rinnovamento del patrimonio edilizio, sia sacro, con la ricostruzione secondo criteri barocchi delle principali chiese, che profano, con la riedificazione di molte abitazioni e la costruzione di nuovi palazzi.All’inizio dell’Ottocento poche erano le famiglie benestanti e grandissimo il numero delle famiglie contadine e nullatenenti. Nei primi decenni, malgrado la forte presenza ecclesiastica, a Torrice si diffondevano sentimenti anticlericali e carbonari: un torriciano, Nicola Fabrizi, fu l’organizzatore di una vendita carbonara che si ramificò e si collegò con altre vendite della provincia, segnale dei cambiamenti radicali in corso anche nelle province più arretrate dello stato papale. Questa fiammata antiecclesiastica non diventò progetto politico accolto da tutti i torriciani: non si ebbero nel Risorgimento fatti rilevanti né i paesani mostrarono di avere un ruolo attivo nei fatti storici del secolo XIX.Torrice è stato colpito diverse volte dai terremoti: si ricordano ancora i danni prodotti da quello del 1915.
Mensagem 15 - O Deus da glória
Conferência Internacional Setembro de 2018
Realizada na Estância Árvore da Vida entre os dias 01 a 09 de setembro de 2018
Tema Geral: Salvos Pela Sua Vida
Mensagem 15 - O Deus da glória
Leitura Bíblica: At 7:2
Preletor: Pedro Dong
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Pioggia in Toronto . La vita in Canada
Guida sotto la pioggia a Toronto , Ontario .
Percorso : Gardiner Expressway - Lake Shore Blvd W - Parkside Dr - Howard Park Ave - Roncesvalles Ave
Suggerimenti per guida sotto la pioggia
• Rallentare il veicolo come ci vuole più tempo per fermarsi in caso di pioggia .
• Aumentare e mantenere la seguente distanza .
• Drive tracce lasciate su una macchina davanti a voi .
• Soggiorno in corsie centrali - l'acqua tende a raccogliersi nelle corsie esterne .
• Accendere i fari in una pioggia o di nebbia .
• Non seguire grandi camion o autobus troppo da vicino . Lo spray creato da grandi camion o autobus riduce drasticamente la vostra visione - aumentare la seguente distanza , fare particolare attenzione quando si passa loro.
• Sostituire vecchi tergicristalli su base regolare.
• Non guidare mai oltre i tuoi limiti di visibilità .
• Stare sempre attenti durante la guida in condizioni di pioggia .
• Guardare più lontano per le luci dei freni di fronte a voi .
La vita in Canada